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Autore: carli90    25/11/2012    5 recensioni
[Daddy!Seblaine] Happy Seblaine!Sunday.
Storia deliberatamente ispirata a questa raccolta: Family is family and love is love. Link all'interno del racconto.
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La sensazione di sentirmi finalmente un uomo fatto e finito, è arrivata solo nel momento in cui io e Sebastian abbiamo deciso, insieme, di darci una possibilità di diventare padri.
E quando questo è avvenuto, ho potuto sperimentare quell'emozione unica di sentirmi importante per qualcuno, per un figlio.
Nathan ormai ha sette anni, frequenta la seconda elementare da quattro mesi e si rifiuta categoricamente di tagliare i capelli.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Nuovo personaggio, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è deliberatamente ispirata a questa raccolta: Family is family and love is love.


A Marti.

Io ed Ele abbiamo ideato tutto questo per te, perché te lo meriti.


 


 

A Dad like you.


 

Essere riuscito a diventare un attore ha realizzato uno dei miei più grandi sogni rendendomi fiero di me stesso, ma sicuramente non completo.

La sensazione di sentirmi finalmente un uomo fatto e finito, è arrivata solo nel momento in cui io e Sebastian abbiamo deciso, insieme, di darci una possibilità di diventare padri.

E quando questo è avvenuto, ho potuto sperimentare quell'emozione unica di sentirmi importante per qualcuno, per un figlio.

Nathan ormai ha sette anni, frequenta la seconda elementare da quattro mesi e si rifiuta categoricamente di tagliare i capelli.

Nessuno direbbe mai che è mio figlio.

E finalmente, in pausa dal tour teatrale che mi ha tenuto lontano dai miei uomini per due lunghi mesi, posso godermi e occuparmi di loro per recuperare ogni singolo istante perso.

Salgo le scale per arrivare al nostro appartamento e sento degli strani urli provenire da dietro la porta di casa. Corrugo la fronte confuso inserendo la chiave nella toppa facendo scattare la serratura.

Apro piano la porta sentendo la voce di Sebastian provenire dalla cucina.

Si può sapere che diamine sta succedendo?

Doveva andare semplicemente a prendere Nathan a scuola mentre io andavo a fare la spesa per il pranzo.

Curioso mi avvio verso la cucina e lo vedo sbraitare come un matto contro il bambino che ha le sue paffute guance completamente bagnate di lacrime.

Sgrano gli occhi sorpreso.

-Sebastian! Che cosa sta succedendo?-

Mio marito si gira porgendomi il quaderno con la copertina rossa in mano. Lo afferro e osservo pagine e pagine di operazioni di matematica segnate tutte quante con il rosso.

-Succede che tuo figlio ha preso un'altra insufficienza di matematica.-

Continuo a studiare il quaderno mentre i singhiozzi di Nathan si fanno via via sempre più frenetici.

Osservo le operazioni notando che gli errori sono propriamente di distrazione o dettati dalla confusione.

-Sebastian ora calmati per favore.-

-Calmarmi? Blaine è in seconda elementare! Sa leggere come un bambino di quarta ma sbaglia le addizioni! Le addizioni capisci?-

-Ho visto io stesso. Ma guarda come lo hai ridotto! Per favore vai a cucinare che a lui ci penso io.-

-Blaine!-

-Niente Blaine. Vai a cucinare. E tu, Nathan, vieni con me forza.-

Sento il piccolo tirare su con il naso, biascicare un poco convinto per poi seguirmi nella sua cameretta dove ci chiudiamo la porta alle spalle.


 


 

Mi siedo sulla sedia della sua scrivania mentre guardo Nathan che continua a singhiozzare con gli occhioni gonfi di lacrime.

-Ehi, vieni qui dai.-

Muove dei piccoli passi verso di me e incerto prende posto sulle mie gambe. Gli accarezzo dolcemente la schiena stringendolo al mio petto.

Come padre probabilmente sto sbagliando, dovrei essere un alleato di Sebastian e non coccolarlo per un'insufficienza, ma l'essere sempre assente e il vederlo così scosso mi fa reagire di conseguenza. E poi, finché non si calma, non posso nemmeno sperare che mi ascolti in qualche modo.

Dopo qualche minuto i singhiozzi si affievoliscono.

-Allora... Mi vuoi dire che cosa succede? Come mai quel disastro di matematica? So che non è la tua materia preferita ma addirittura un'insufficienza.-

-Non lo so, io ho fatto solo quello che mi ha detto la maestra.-

Sussurra piano colpevole mentre sospiro pesantemente prendendo in mano il quaderno.

-Nathan hai fatto degli errori un po' gravi. Ad esempio qui hai copiato male un numero, mentre qui hai sbagliato a fare la prova. Come mai? Mi hai ripetuto tu stesso come si esegue la prova dell'addizione ieri.-

Tira su con il naso e guarda il quaderno di matematica ancora più confuso di prima.

-Ho fatto arrabbiare papà e non mi vorrà più bene...-

Lo stringo forte al petto strizzando gli occhi.

-Papà ha esagerato. Ma fidati, lo ha fatto per il tuo bene Nat. Te lo assicuro.-

Non mi risponde e rimaniamo stretti ancora qualche istante a goderci quel momento.

-Ora facciamo una bella cosa. Giriamo pagina del quaderno e rifacciamo le operazioni da capo e dimostri a me e papà di essere bravo anche in matematica, okay?-

-Papà mi aiuti, però, se sbaglio?-

Mi supplica con gli occhioni ancora lucidi.

Io sorrido sciogliendomi davanti a quelle meraviglie.

-Sono qui a posta per aiutarti. Abbiamo tutto il tempo del mondo a disposizione, solo io e te.-

Lo vedo finalmente sorridere e prendere posto sulla seconda sedia alla sua scrivania.

Afferra tutte le penne colorate e inizia, con un ordine maniacale sicuramente ereditato da Sebastian, a scrivere la data e l'intestazione dell'esercizio.

Osservo ogni sua mossa sorridendo e sentendomi orgoglioso del mio bambino, soprattutto nei momenti in cui impara dai suoi errori.


 


 

-Allora Nat... Ripetimi ancora una volta la proprietà commutativa dell'addizione così abbiamo finito!-

-La proprietà commutativa dell'addizione dice che... Cambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambia.-

-Bravissimo! Hai visto? Devi solo prestare più attenzione quando fai matematica. Lo so che preferisci leggere e scrivere, ma sai che anche questa materia con i suoi simboli ha un suo metodo di lettura?-

Mi guarda affascinato come se stessi facendo apparire un coniglio dal cilindro.

-Dici sul serio papà?-

-Certamente Nathan. E andando avanti con lo studio imparerai che ci sono degli ordini ben precisi da rispettare nelle operazioni e che ci sono cose che vanno calcolate prima e altre dopo.-

-E cosa?-

-Avrai tempo per studiarlo, ora promettimi che ti impegnerai sempre come oggi.-

-Te lo prometto papà!-

Mi butta le braccia al collo baciandomi la guancia mentre io lo trattengo a me.

La parte brutta del mio lavoro è proprio questa: perdermi momenti padre-figlio che non torneranno più con il passare del tempo. Stare separato dalla mia famiglia è un dolore davvero troppo grande da sopportare, ma ci sono dei doveri a cui non posso davvero sottrarmi.

Mollo la presa su Nathan e decido di lasciargli un po' di tempo per sé.

-Vado a vedere cosa sta facendo papà, poi quando ti chiamo vieni per mangiare.-

Annuisce prendendo il suo libro di lettura e lo lascio lì a perdersi nel mondo della fantasia.

Ritorno in cucina dove la tavola e già apparecchiata e Sebastian è dietro ai fornelli con un'espressione che non gli ho mai visto addosso.

Che giornata impegnativa per il sottoscritto.

-Ehi...?-

Sebastian si volta verso di me con gli occhi lucidi e molto tristi, subito mi metto sull'attenti preoccupato.

-E quegli occhi? Hai tagliato le cipolle o è per altro?-

-Lascia perdere...-

Mi liquida con due parole come ogni volta che qualcosa non gli va giù. Insisto avvicinandomi a lui e appoggiandogli una mano sulla spalla.

-Sebastian devi capire che Nat è ancora piccolo...-

-Lo so, ho esagerato e ho sentito anche quello che ti ha detto. Mi sento abbastanza una merda di mio per quello che ho fatto, quindi evitami la paternale grazie.-

Aggrotto le sopracciglia senza capire, cos'è che avrebbe sentito di tutto il discorso?

Ripercorro nella mia mente tutte le parole scambiate con Nathan quando... Oh, certo.

-Lo sai che non lo pensa sul serio.-

-Sì invece! I bambini sono la voce della verità, specie Nathan! E io sono un padre orribile.-

No, sei semplicemente un padre che ama troppo il suo bambino, penso fra me e me.

-Sebastian ascoltami un attimo per favore. Se ogni volta che sgridi Nathan hai questa reazione sappi che ci metterà davvero pochissimo a sorpassarti. Capisco che è tuo figlio e che certe cose ti feriscono, ma se prendi una posizione devi anche mantenerla.

Con questo non voglio dire che tu abbia utilizzato un buon metodo di rimprovero, anzi, hai esagerato davvero con il tono della voce, visto che ti ho sentito dalla tromba delle scale.

Vuoi sgridarlo perché sbaglia? Fallo, ma cerca di farlo in una misura che lui possa capire i suoi errori per poter rimediare.-

Faccio tutto il discorso d'un fiato e continuo a guardare Sebastian che non dà segni di voler ribattere. Abbasso lo sguardo proprio nel momento in cui inizia a parlare.

-Vorrei essere più come te. Il lavoro ti tiene lontano da noi e quando non ci sei, tutte le responsabilità mi premono addosso facendomi sentire fragile e inadeguato. Voglio solo essere un buon padre per Nathan, voglio che mi ami almeno quanto ama te.-

Sorrido prendendogli la mano e portandomela alle labbra. La bacio dolcemente continuando a stringerla.

-Sei un ottimo padre. Nathan ti adora e pende dalle tue labbra. Sei un papà migliore di me perché ci sei sempre per lui al contrario mio. Devi solo riuscire a trovare un equilibrio e un giusto mezzo nelle cose: sgridalo quando se lo merita e premialo quando fa qualcosa di giusto. È un bambino e tu sei, pur sempre, il suo punto di riferimento.-

Sorride. E io mi sciolgo.

In tutti questi anni passati insieme sono stati rari i momenti in cui ho visto Sebastian crollare, ma da quando Nathan è con noi è come se fosse caduto dalle nuvole diventando un'altra persona.

-Papà?-

Ci voltiamo e vediamo Nathan con il suo quaderno rosso in mano che si dirige verso di noi.

Si ferma davanti a Sebastian e glielo porge un po' intimorito. Sebastian lo prende e guarda le ultime pagine con un sorriso sulle labbra.

-Papà mi ha aiutato con gli esercizi sbagliati, puoi controllare se ho fatto errori?-

-Sono perfetti Nat, perfetti.-

Si piega sulle gambe stringendolo a sé.

Ed io non posso fare altro che godermi la mia famiglia e i momenti speciali che mi regalano ogni giorno.


 


 


 


 


 

NdA: Happy Seblaine!Sunday

Dopo aver ricevuto storie da tutte le mie favolose amiche del fandom, mi cimento anche io.

Lo so, lo so... Le Daddy!Seblaine a cui mi sono ispirata sono mille volte migliori di queste, ma dovevo farlo (:

Un grazie alla mia collaboratrice Ele per avermi supportato nella stesura e nella ricerca di icon ed immagini per il banner.

A Irishmarti per avermi dato l'ultimo via libera ad agire.

Alle ripetizioni che do tre volte a settimana.

carly.

   
 
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