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Autore: Black Fullmoon    26/11/2012    1 recensioni
Sherlock è morto cadendo dal tetto del Bart. Questa è una cosa che John sa e che tutti sanno e ormai non mettono più molto in discussione. Ma Sherlock non è tipo da morire e sparire da questo mondo. In fondo il corpo è solo un mezzo di trasporto di cui puoi anche fare a meno.
Genere: Comico, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Watson , Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una goccia di té cadde inavvertitamente sulla mano di John, scottandolo. John mise subito giù tazza e teiera, maledicendo mentalmente le mani tremanti grazie alle quali aveva ormai una collezione di piccole bruciature come quella. Decidendo che non voleva riprovare, prese la tazza cercando di non far cadere nulla del contenuto e con l'altra mano recuperò il bastone. Si spostò in salotto e si lasciò cadere pesantemente sul divano. Accese la televisione. TV spazzatura ovunque, non che davvero fosse interessato a cosa guardava.
Sentì di sotto i rumori che indicavano il ritorno di Mrs Hudson dalla spesa. Non si mosse sentendola salire le scale, finché non fu entrata nell'appartamento.
- Ciao John - 
- Serve aiuto con le borse? - chiese John, un falso sorriso sul volto.
- No, grazie. Tutto bene? -
- Tutto a posto - Mrs Hudson sorrise e tornò nel suo appartamento. Passava spesso a vedere come stava. Forse per controllare che non facesse gesti sconsiderati. John non le aveva mai detto di non preoccuparsi, perché lui non si sarebbe suicidato. Principalmente perché non si sentiva il cuore di confessarle che in effetti un paio di volte ci aveva provato, ma poi non ce l'aveva fatta e aveva rimesso la sicura alla pistola. Ma tutte le volte che ci aveva provato erano state nel primo mese dalla Caduta. Dopo era riuscito ad andare avanti un pochino.
Di certo essere riuscito a togliere le accuse su di Lui aveva aiutato ad alleviare il senso di impotenza. Poi sostanzialmente si era arreso. Si era arreso al fatto che i morti rimangono tali, e i vivi vanno avanti. Andava a lavoro alla clinica, vedeva Lestrade più o meno una volta ogni due settimane (a volte l'ispettore gli aveva chiesto se poteva dirgli le cause della morte di dei corpi. John sapeva che essere sulla scena di un crimine era solo qualcosa che faceva stare un po' meglio entrambi), a volte subiva qualcosa che poteva essere definito un ricordo dei bei vecchi tempi da Mycroft (nonostante l'uomo avesse deciso che gli forniva i soldi per mantenere l'altra metà dell'affitto e sapesse probabilmente cosa faceva in ogni minuto della sua vita, continuava a venir rapito e portato da qualche parte. Anche quello era solo un modo per far sentire meglio entrambi) e così via.
Cercò per qualche minuto di prestare attenzione a cosa stava vedendo. Non gli riuscì. Era ironico quasi, che una volta si lamentasse così tanto perché Lui non gli lasciava vedere cinque minuti di film senza dirgli tutta la trama e ora faceva fatica a seguire senza la Sua voce a borbottare qualcosa sui polsini del protagonista e la collana della fidanzata.
John si decise a bere il suo tè. Ormai era diventato freddo. Avrebbe dovuto berlo prima. Si rialzò per portare la tazza in cucina, appoggiandosi al bastone. Che non si mosse. John sospirò. Ottimo, gli si era incastrato il bastone da qualche parte. Odiava quando gli succedeva. Si chinò ignorando la sua gamba (perché avrebbe dovuto preoccuparsi di un dolore psicosomatico?) e controllò. Strano, non c'era niente che avesse potuto bloccare il bastone. Si tirò su scrollando le spalle e tornò in cucina.
I piatti nel lavandino andavano lavati. Decisamente. John poggiò il bastone e si mise al lavoro. Prendi il piatto, sciacqua, metti il sapone, strofina, togli il sapone, asciuga. Forse si sarebbe dovuto comprare una lavastoviglie un giorno. Avrebbe risparmiato un sacco di tempo.
Un brivido gli corse per la spina dorsale. Gli sembrava di essersi appena trovato in mezzo ad una corrente d'aria gelida. Si voltò. Le finestre erano tutte chiuse. Forse si stava prendendo qualcosa.






Saaalve! Questa storia all'inizio la volevo mettere su un fandom inglese, solo che nella mia ignoranza non sapevo come scriverla ed eccomi qua. All'inizio i capitoli saranno abbastanza seri, poi più avanti ci sarà anche da ridere un po'. Bye!
  
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