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Autore: crispyrainbow    26/11/2012    7 recensioni
{Kurtbastian Week}
#1 Jealousy
#2 Scommettiamo?
#3 Lima Bean
#4 Infidelity
#5 The Last Time
#6 Stalking
#7 Columbus
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#1Jealousy



Sebastian odiava dover aspettare, anche se, da quando aveva iniziato ad uscire con Kurt, si era abituato ai suoi quindici minuti - se non di più - di ritardo. Dopotutto, Kurt era una signorina e, come tutte le donne, amava farsi aspettare.
Il fatto che poi glielo rinfacciasse per tutta la serata era soltanto un dettaglio.

Quella sera dovevano incontrarsi davanti alla discoteca nella quale si erano incontrati almeno un anno prima, dove era iniziato tutto. E dire che era partito tutto da una scommessa.
Solo al ricordo di quella sera gli veniva spontaneo un sorriso: era riuscito a conquistare Kurt Hummel.

Per quanto odiasse ammetterlo - anche a se stesso -, si era accorto di provare qualcosa per Kurt da molto tempo, ancora prima di incontrarsi a New York. Solo con una mente più adulta, non concentrata solo a ricordarsi i nomi delle persone che si portava a letto, aveva capito che tutto l’odio che aveva provato per Kurt fin dall’inizio non era altro che un modo per attirare la sua attenzione, l’unico possibile, vista la profonda relazione che lo legava a Blaine.
Solo a con il tempo si era accorto di come il pensiero di Kurt non fosse più così nauseante come era gli sembrava ma anzi; una volta si era scoperto – con orrore - a sorridere mentre guardava al PC un’esibizione delle Nuove Direzioni in cui Kurt cantava; e da lì la scintilla.

Troppo sconvolto dalle sue stesse emozioni, aveva deciso di chiudere definitivamente qualunque contatto, sperando che concentrarsi su qualcos’altro lo avrebbe aiutato a guarire da quella impossibile situazione.
Purtroppo, proprio quando Kurt non era che un puntino lontano nella sua mente, lo aveva incontrato. A New York, in un locale non troppo famoso, lo aveva rivisto. Sarebbe stato più facile ignorarlo e continuare per la propria strada, ma per una volta decise di seguire l’istinto che gli diceva di lasciarsi andare; e così aveva fatto.
Il solo pensiero gli fece comparire un sorriso sincero sulle labbra, cosa che accadeva fin troppo spesso da quando si frequentavano.

-Ow,  dovrei fare una foto e segnarlo sul calendario: Sebastian Smythe sta ridendo. – una voce fin troppo conosciuta lo destò dai suoi pensieri.

-Principessa.  Non oso immaginare quanto sia difficile indossare un paio di calze ed un vestitino, ma quasi un’ora di ritardo è al di fuori anche dei tuoi standard.- gli rispose all’istante, prima di staccarsi dal muro alla quale era appoggiato e dirigersi verso la voce.

Kurt lo guardava divertito ormai del tutto indifferente alle sue frecciatine.
-Perdonami, mi si sono rotte le calze un paio di volte.- stette al suo gioco, prima di zittirlo con un bacio sulle labbra.–Non hai idea di quanto sia difficile infilarle senza romperle.

-No, non ne ho idea perché si dia il caso io sia un uomo. Non come te, dolcezza. - Sebastian gli rispose a tono, senza guardarlo negli occhi, troppo impegnato a studiare ogni millimetro delle labbra del suo uomo. –Magari hai messo su qualche chiletto ultimamente.

Sebastian sapeva benissimo che Kurt era estremamente sensibile su questo argomento, tanto da avere una tabella sul quale scriveva quante calorie potesse mangiare al giorno. Difatti Kurt lo guardò subito truce, affilando quei suoi splendidi occhi chiari.

-Oh no Sebastian, puoi dire quello che ti pare sull’essere donna e sulle tue varie cavolate ma non puoi dirmi che sono grasso.- Gli puntò il dito contro Kurt, allontanandosi appena.–Ho un corpo bellissimo e lo sai visto che non fai altro che ripeterlo mentre facciamo sesso.

In risposta Sebastian alzò gli occhi al cielo. –Ma certo tesoro, come ignorare il fatto che ogni volta che ti offro qualcosa: “mio dio, sono carboidrati? Non dopo le quattro, ‘Bas’. Sai, dovresti far qualcosa per questa crisi da donna mestruata.-  Fece per allontanarsi quando strinse tra le dita il mento di Kurt, baciandolo con tutta l’intenzione di togliergli il fiato, cosa che effettivamente fece. –Vogliamo parlare dei tuoi:”oh Dio sì, Sebastian!” e “non venire sulle lenzuola che costano una fortuna!” durante il sesso?-

Kurt sentì le guance scottare. Per quanto stare con Sebastian avesse stemperato la sua pudicizia, rimaneva comunque sensibile a certi argomenti.
Non ebbe il tempo di rispondere per le rime che già Sebastian lo stava tirando verso la porta del locale, chiaro segnale che la discussione era terminata. – Dai, muoviti faccia da checca, ho aspettato abbastanza per oggi e sentirti blaterare senza nemmeno una goccia d’alcol è impossibile anche per me.-

____

Mai come in quel momento Sebastian stava odiando Kurt.

Sebastian era riuscito ad accaparrarsi uno dei divanetti più appartati del locale grazie alla conoscenza con il proprietario, assicurandosi un posticino appartato per divertirsi un po’ con lui.
Da quando lo frequentava aveva scoperto aspetti di lui che non avrebbe mai immaginato, soprattutto il fatto che, se scaldato a dovere, Kurt non aveva più inibizioni. Non lo fermava nemmeno il fatto di trovarsi in un locale pieno di gente –anche se in quel preciso caso era necessaria una generosa dose d’alcol.

Per l’occasione aveva preparato una serata perfetta: romantica – sempre nel limite ovviamente - per Kurt e eccitante per sé. Quindi non riusciva ad accettare il fatto che il suo piano fosse sfumato per colpa di un completo estraneo. O almeno lo era per lui visto che Kurt, non appena lo aveva visto, lo aveva abbracciato con entusiasmo dandogli – addirittura - un bacio sulla guancia.
Per un attimo aveva pensato che fosse qualche membro del suo inutile Glee club ma, nonostante avesse una pessima memoria, era sicuro di non averlo mai visto prima.

A prima vista gli era sembrato un pazzo: saltellava da una parte all’altra preso da una dose di eccitazione e parlava una lingua a lui sconosciuta; parlava talmente veloce che del fiume di cose che diceva, riusciva ad intuire solo qualche “ohmmioddio” o “favoloso”.
Osservando la scena inquietato, si chiese come e in quale momento della sua vita Kurt avesse conosciuto un esaltato del genere.

Sebastian incrociò le braccia al petto, non sforzandosi nemmeno di nascondere una smorfia infastidita all’intrusione di quel tizio nella sua serata perfetta, lasciando che si intuisse con facilità il proprio disappunto.
Evidentemente l’estraneo doveva essersi sentito osservato perché sposto l’attenzione dei propri occhi sui divanetti, cercando a chi appartenesse quello sguardo.

Kurt lo imitò. Subito si accorse dello sguardo di puro odio che Sebastian stava concedendo gratuitamente al suo amico e – ruotando gli occhi al soffitto e preso un bel sospiro - strinse una mano di Sebastian tra le sue.

-‘Bas questo è Chandler, un mio amico che non vedo da secoli - lo presentò sorridendo, cercando di essere accomodante- Chan, lui è Sebastian, il mio fastidioso fidanzato.

____

Se c’era una cosa che Sebastian non tollerava era la mancanza di attenzioni da parte di Kurt. Odiava ammetterlo ma era estremamente possessivo quando si parlava del suo fidanzato e da quando quell’essere si era accomodato al loro divanetto, Kurt aveva avuto occhi solo per lui.
All’inizio era stato divertente ascoltare i due rinvangare il passato tra aneddoti divertenti e soprattutto sentire il nuovo parlare di Blaine come un ‘rompiscatole’ era stato anche piacevole, almeno finché non aveva notato una luce strana negli occhi dell’amico di Kurt.
Sebastian era un gran intenditore di sguardi, dopo aver passato la sua adolescenza a calibrarli per portarsi a letto ogni tipo di ragazzo dell’Ohio, e  si allarmò a notare in quel ragazzo lo stesso sguardo che rivolgeva a Kurt.

Kurt era suo e in quel momento si sentiva di dover rendere chiaro il fatto.

Iniziò a baciarlo sul collo appena dietro l’orecchio, sapendo quanto la resistenza di Kurt venisse meno a quel gesto. Sebastian lo sapeva perché in quegli anni lo aveva viziato, passando ore a studiare la sua pelle, a studiare i suoi punti più sensibili per sfruttarli in diverse occasioni, per esempio durante il sesso. Aveva imparato a soddisfare qualunque istinto Kurt avesse, sentendosi giorno dopo giorno sempre più legato a quel ragazzo, sia emotivamente che fisicamente.
Era consapevole del fatto di essere estremamente geloso e non se ne sorprendeva visto che, negli anni, Kurt era diventato sempre più affascinante e si sentiva così fiero di essere riuscito a prenderselo visto i precedenti che li aveva visti protagonisti.

Continuò a viziarlo mentre una mano si infilava tra le sue gambe, premendo le nocche contro il cavallo dei pantaloni. Visto che Kurt non sembrava volergli dare attenzioni allora doveva iniziare a giocare sporco pur di averle.

Sapeva però che non lo avrebbe lasciato fare senza opporsi ed infatti, non appena un paio di tocchi una sua mano era scesa a bloccare i suoi movimenti. Era da maleducati mettersi a fare quel genere di cose mentre un amico che non vedeva da molto stava parlando. Ma Kurt non stava esattamente prestando attenzione alle sue parole quanto a quello che il suo bastardissimo fidanzato stava facendo con la sua maledetta mano.

Voleva davvero continuare a parlare con Chandler, anche perché non era quel tipo di persona che si perdeva in effusioni in pubblico, ma era davvero impossibile resistere a Sebastian quando lo toccava così bene da distrarlo da qualunque cosa non fosse la sua mano o la sua bocca su di sé.

E si sentiva davvero orribile a sperare che Chandler smettesse di parlare e sparisse chissà dove lasciandoli soli a dedicarsi particolari attenzioni.

Sebastian ammirò la resistenza di Kurt che solitamente era davvero blanda a quel tipo di carezze, ma voleva assolutamente finire la serata come aveva programmato. Infilò con un movimento brusco la mano tra le sue cosce, spingendo il pollice contro il lieve rigonfiamento tra le gambe facendo pressione con il palmo.

Seppe di aver vinto quando Kurt si lasciò scappare un gemito.
Sebastian distolse lo sguardo dal collo perfetto di Kurt, vedendo Chandler portarsi le mani alle labbra dopo aver realizzato cosa stesse accadendo.

- Senti, perché non sloggi? In questo momento sono discretamente eccitato e guardare te potrebbe rendere vano tutto questo ben di Dio. – disse infastidito, indicandosi la patta dei pantaloni gonfia. – Kurt non te lo perdonerebbe mai, vero principessa?

Non fece in tempo a finire di parlare che il terzo incomodo si alzò di scatto dal divanetto e, salutato velocemente Kurt con un cenno, sparì tra la folla del locale.
Kurt si prese il tempo per realizzare cosa era appena successo cercando di non concentrarsi su quelle mani ancora ferme su di sé.
Si sentiva in colpa per il pessimo comportamento del suo fidanzato ma d’altro canto, la situazione iniziava ad essere troppo intima e, doveva ammettere, abbastanza eccitante. Senza contare che dovevano festeggiare a dovere e la premessa sembrava interessante.

-Sei davvero terribile, Sebastian.- Lo sgridò non riuscendo a mascherare un sorriso al suo sguardo fintamente innocente.

-Non è colpa mia se non mi dai le attenzioni che merito.- Mormorò contro le sue labbra prima di catturarle tra le sue.

-Beh,- Continuò Kurt scavalcando con una gamba quelle di Sebastian ed accomodandosi su di lui, faccia a faccia. – Ora hai tutta la mia attenzione. -

-E così deve sempre essere.-




Ok, non contavo davvero di riuscirci in tempo quindi mi sento davvero BOH.
Premetto che odio questo capitolo perché non so, non mi piace molto ma vabbè ormai l’ho messo e amen.
So, penso che Jessica si merita una dedica perché sopporta i miei “che ca**o scrivo adesso?!”. #lol
Un mega grazie a Renolover per aver betato <3
Spero che vi piaccia e che mi facciate sapere la vostra impressione <3
Sotto ci sono i miei contatti!
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