Libri > Le Cronache di Narnia
Segui la storia  |       
Autore: _joy    26/11/2012    5 recensioni
[Seguito di "Al di qua dello specchio"]
Vi sono mancati Bella e Caspian?
Niente paura! Ecco il seguito della loro storia, "Al di qua dello specchio".
Li abbiamo lasciati catapultati da Aslan di nuovo a Narnia...e ora?
Si amano, sono felici, stanno per sposarsi.
Il matrimonio c'è, l'amore anche. Cosa interviene a disturbare la loro favola?
Un nemico atipico. Che orchestra un rapimento.
Chi aiuterà Bella a salvare Caspian? State a vedere....
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caspian, Edmund Pevensie, Eustachio Scrubb, Lucy Pevensie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Far away'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La luce del mattino entra dalla finestra e illumina la stanza spaziosa.
Danza sulle tende di velluto pesante, si riflette sul grande specchio appeso alla parete, accende l’oro delle rifiniture e degli arazzi.
Sul maestoso letto a baldacchino due figure sono sdraiate, vicine e abbracciate.
«Amore mio, devo andare»
«Uffa»
«Lo so…lo so, Bella. Sono un mostro. Ma devo andare. C’è il consiglio dei Lord riunito che mi aspetta»
«Solo cinque minuti» lo prega Bella.
«Lo hai detto anche mezz’ora fa» mormora il re, ma poi ricomincia a baciarla.
Bella gli infila le mani tra i capelli scuri e preme il corpo contro quello di lui.
«Non ci vediamo praticamente mai…e dire che stiamo per sposarci» borbotta lei.
«Perdonami. Non sai quanto mi dispiace. Davvero. Lo sai che passerei con te ogni momento. Ma le questioni del regno…»
«Hanno la precedenza» completa lei.
«No, mai. Non dirlo mai. Tu hai la precedenza. Su tutto. Sempre»
«Davvero?» Bella sorride dolcemente «Allora oggi sei mio prigioniero»
Lui non ribatte e schiude le labbra sotto quelle dolci e impazienti di lei, ma la ragazza sente che si è irrigidito impercettibilmente.
 
Accidenti.
 
Bella si concede il lusso di imprecare nella sua testa contro tutti i Lord del regno e le questioni di stato, ma poi si obbliga ad allentare la presa delle mani che stringono la casacca di Caspian.
Lui apre gli occhi e la guarda perplesso.
«Vai. Forza, a lavorare. Porta il pane a casa, stasera»
Caspian si mette a ridere e si siede sul letto.
Lei gli sistema la camicia e poi passa una mano tra i capelli scuri, setosi ma scarmigliati per via delle coccole del mattino.
«Sicura? Insomma…lo so che ti lascio sempre sola e che ti annoi…»
Lei lo zittisce con un bacio a fior di labbra.
«Ti amo da morire. Prometti che non lavori fino a tardi?»
Lui la prende tra le braccia.
«Promesso. Ti amo anche io»
Si alza dal letto e le fa una carezza sul viso.
«Vai! Non mi sento sola…ho mille cose da fare. A dopo»
«Ciao, amore mio»
Bella sorride e gli lancia un bacio.
Solo quando la porta di richiude dietro il re, si concede un sospiro di autocommiserazione.
 
Non mi sento sola…no, figurati.
E perché mai dovrei?
Solo perché non ho amici, nessuno mi parla e anzi tutti mi guardano come se avessi tre teste?
Sola? Io?
Bha.
 
Da quando sono arrivati a Narnia, tre settimane prima, Bella riesce a passare pochissimo tempo con Caspian, sempre preso dalle questioni di stato.
Ma lei non sa fargliene una colpa.
Con la sua sensibilità, Bella ha capito quanto disperatamente Caspian ci tenga a fare il suo dovere e a essere considerato un buon re.
A dire la verità, lui è un ottimo re. Ma gli sembra di non fare mai abbastanza. Di non reggere il confronto con suo padre. Di non dare lustro alla sua memoria.
Per questo, lei cerca di ingoiare la solitudine e di non fargli pesare il fatto che è sempre impegnato.
 
Povero piccolo- riflette Bella, pensierosa – deve essersi sempre sentito tanto solo. È così affamato di affetto. È così responsabile, e gli sembra sempre di non essere mai abbastanza bravo, attento o solerte.
 
Non si risparmia mai. A volte neppure mangia, o non dormirebbe se Bella non lo costringesse.
 
E quei suoi consiglieri, mai a dirgli di prendersi un giorno di pausa. Sempre lì a chiedere, pretendere, chiedere ancora…ma non lo vedono che è un ragazzo giovane e che ha bisogno di distrarsi un po’?
 
 
E i Lord…bè, dire che hanno preso male la notizia del matrimonio è un eufemismo.
Una straniera.
Che viene da un altro mondo.
E che tra meno di una settimana sarà la nuova regina di Narnia.
 
Oh, mamma.
Al pensiero le tremano le ginocchia.
Regina.
Moglie.
Oddio.
 
Caspian ha subito dato per scontato che si sarebbero sposati. E ha dato l’annuncio al Consiglio dei Lord praticamente nell’attimo in cui erano stati catapultati da Aslan a Narnia.
I Lord erano rimasti sconvolti.
E Bella altrettanto.
Insomma, sì, lei lo amava, e sì, era una ragazza seria, per cui ovviamente sognava una relazione stabile con lui e il matrimonio e dei figli erano un sogno, certo…ma un sogno per il domani. Ecco. Non una cosa che stava per realizzarsi da lì a…sei giorni.
 
Sei giorni!
Aiuto!
In nemmeno un mese aveva lasciato il suo mondo, la sua vita, la famiglia, gli amici, e si era ritrovata in un mondo nuovo e sconosciuto.
 
 
Per calmarla e convincerla ad accettare l’idea delle nozze, il re aveva impiegato quasi una settimana.
Non perché lei avesse bisogno di farsi convincere che voleva stare con lui (non aveva forse lasciato il suo mondo, per lui?), ma perché doveva superare lo shock.
Un conto è sognare le cose e un conto è viverle.
Matrimonio.
Il sogno di ogni donna.
E sicuramente anche quello di Bella.
Con Caspian. Certo che sì.
Ma….ora? Subito?
 
«Amore, ma tu non vuoi che ci sposiamo?» Caspian era stranito.
«Ma non è che non voglio! Solo…mi sembra così improvviso!»
«Improvviso? Tu lasci il tuo mondo e la tua vita e mi dici che questo è improvviso?»
 
Cavolo.
Un punto per lui.
 
«Vuoi sposarmi perché pensi che mi hai portata via da casa? O perché è decoroso per un re?»
Lui aveva sospirato pesantemente.
«Bella. Voglio sposarti perché ti amo»
Lei era andata subito in confusione.
«Ma io…io non piaccio ai tuoi consiglieri perché non sono di Narnia…»
«Non dire sciocchezze! A me non importa e a loro nemmeno»
A quel punto, lei lo aveva guidato negli occhi.
«Allora giurami che non hanno fatto obiezioni. Nemmeno una»
Lui si era mosso, a disagio.
«Va bene, sì. In effetti hanno espresso qualche perplessità. Ma ho già spiegato loro che io sposerò te e nessun’altra, quindi che si rassegnino»
A lei si erano inumiditi gli occhi.
«Ti biasimeranno. E se tu arrivassi a rimpiangerlo?»
Lui le aveva teso le braccia.
«Amore, hai paura che io possa non amarti più per via di quel che dicono i miei consiglieri?»
Il re aveva fatto una faccia buffa.
«Vediamo…vecchi, brutti, barbosi…bè, sì, perché dovrei preferire te?»
Bella aveva sbuffato.
«Scemo!»
«Ti amo e voglio sposarti»
«Caspian…»
«Tu non mi ami?»
«Caspian!»
«E allora sposami»
E, alla fine, lei aveva detto di sì.
 
Io lo voglio.
È solo che ho una paura del diavolo.
 
 
Ma non del matrimonio.
Bella era cresciuta in una famiglia solida e unita, non aveva paura del legame matrimoniale.
Era spaventata dal grande cambiamento che aveva subito la sua vita.
Non era ancora riuscita ad assorbirlo.
Caspian lo sapeva e pensava che il modo migliore per restituirle la serenità fosse rendere il loro legame eterno, agli occhi dell’universo.
Lei lo capiva.
Solo, si sentiva a disagio per le occhiate di biasimo che le rivolgevano tutti, a corte.
Persino la dama di compagnia che le era stata affidata la guardava storto.
 
Sto diventando paranoicapensa Bella.
Si affaccia dal balcone della sua stanza e il panorama la lascia come sempre senza fiato.
 
Lucy le aveva parlato di una Narnia favolosa, magica, seducente.
Sarebbe bello sapere se è effettivamente  vero.
Bella non riesce mai ad allontanarsi dal castello.
Tutti si preoccupano in modo maniacale della sicurezza del sovrano e, ora, anche della sua.
Caspian lavora tutto il giorno, a volte anche la sera e persino la notte.
E lei è sola.
Sempre.
Ogni momento libero, Caspian lo passa con lei.
Ma sono così pochi.
Per la maggior parte del tempo, lui è barricato nella sala del trono e lei sta in camera sua.
A cena, capita spesso che qualcuno dei dignitari di corte mangi con loro.
Bella non conosce le pietanze, le usanze e le abitudini di Narnia ed è tutto più facile quando Caspian può dedicarsi solo a lei.
Cosa che succede troppo di rado.
 
Chissà se da regina potrò fare un editto per reclamare il tempo di mio marito per me.
O per cacciare tutti i Lord.
No, va bè…non l’ho pensato davvero…

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Le Cronache di Narnia / Vai alla pagina dell'autore: _joy