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Autore: Ego sum hic    26/11/2012    0 recensioni
Cosa accadrebbe se un uomo possedesse una casa ma fosse privo di eredi?
E se, dopo la sua morte, altre famiglie si fossero succedute facendo scatenare la sua ira dall'Oltretomba?
E se, per sbaglio, qualcosa del suo piano fosse andato storto?
Credo di saper rispondere a tutto ciò...questa sarebbe la mia storia!
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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5 Gennaio 1801
"Cerca nei libri, lì troverai il tuo rifugio".
Così le disse il suo insegnante, e così fece Clara. Ascoltava spesso i consigli del suo insegnante, lo reputava all'altezza del mondo.
Quell'uomo alto e saggio, il signor Rudolf, meritava tutta la stima da quella ragazza, era lui ad averla formata come giovane donna indipendente e lottatrice per i suoi principi. Aveva solo 14 anni, ma intellettualmente ne mostrava 30.
Vi dico questo perchè io ho avuto modo di conoscerla, era bella e brava, e poi ho saputo questo anche dai suoi genitori, ci ho vissuto a lungo!
So che amava leggere e nella sua nuova casa c'era un'immensa biblioteca a sua disposizione.

Lei, alta, bionda e graziosa fu circondata da centinaia di libri antichi, non sapeva da dove partire, ma per mia fortuna scelse il primo scaffale a destra della stanza. Subito fu attratta dai volti in pietra, infissi sulle mensole, di capi famiglia e pensò che un giorno anche il volto di suo padre sarebbe stato posto lì, in suo ricordo. Poi notò un libro, "Viaggio nell'Oltretomba", cercò di prenderlo, ma quando lo tirò quello scaffale si spostò automaticamente verso destra, lasciando intravedere una porta in fondo ad un corridoio. Lo percorse e notò tante scritte rosse in latino, incise sui due muri, ma andò avanti. La paura si era impossessata di lei, ma la sua curiosità la spinse ad andare avanti, per scoprire cosa nascondesse quella porta in legno.
Dopo aver piegato la maniglia la porta si aprì, emettendo un cigolio che la spaventò molto, perchè quel rumore interruppe la quiete di quel posto. Quando entrò nella stanza la luce fece posto al buio di quel corridoio. In quell'ampia sala, che possedeva tanti quadri, poltrone e tavoli, erano accese molte candele, come se qualcuno la stesse aspettando. Nel mezzo della sala, poi, c'era una terrificante bara color marrone. Quasi tremando si avvicinò e quando ne era a due passi essa si aprì di scatto, seguita da un urlo di paura, dolore e disperazione che ruppe il silenzio.
Urlo di morte...
  
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