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Autore: Frallosa    26/11/2012    2 recensioni
Cosa succederebbe se due coppie-Robsten e Nian- cercassero un rifugio dagli asfissianti paparazzi?
Dal capitolo:
-Ehi, amico, qualche problema? Se è così, tranquillo, potremmo sempre trovare un accordo, in fondo tra vampiri ci si capisce!-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti :)
L'idea per questa shot mi è venuta stanotte, quando ero più nel mondo dei sogni che altro. Però, analizzandola a mente lucida, non mi è sembrata una brutta idea, perciò mi sono messa a scrivere e questo è il risultato. Mi sono ispirata a due coppie che amo (Robsten in particolare *u*) e che, secondo me, vivono una situazione sotto alcuni aspetti simile.
Scusatemi per l'eventuale presenza di errori, ho riletto, ma la mia vista non è delle migliori :P
Spero vi piaccia un pochino, o perlomeno vi strappi un sorriso o due. Aspetto qualche anima coraggiosa che si faccia sentire, buona lettura! :)
P.s. Non mangio umani, la mia dieta non li prevede :P 



Era una serata abbastanza calda per essere ottobre inoltrato.
Era pur vero, però, che si trattava di LA, la città in cui, anche d’inverno, si poteva andare in giro a maniche corte.
Kristen si guardava attorno con aria preoccupata. Aveva una strana sensazione, che nemmeno lei riusciva a spiegarsi. Come se, da un momento all’altro, la tranquillità che aleggiava intorno a lei, intorno a loro, fosse destinata a spezzarsi.
-Amore, che hai? C’è qualche problema?- Chiese Rob, che aveva notato l’inquietudine della fidanzata quella sera. Di solito, lei parlava molto, perdendosi in lunghi monologhi che lui amava ascoltare.
Ma ancor di più, amava il fatto di poter vedere i suoi grandi occhi da cerbiatta, brillare mentre parlava del suo secondo-sì, secondo. Robert non ammetteva repliche al riguardo- amore, ossia il lavoro, oppure perdersi nel suo sorriso mentre rideva facendo l’imitazione di Tom o di qualcun altro dei loro amici. Probabilmente avrebbe amato qualsiasi cosa che riguardava Kristen. Se non fosse stato sicuro che si trattasse di fandonie, Robert avrebbe giurato che quella ragazza gli avesse fatto un qualche sortilegio. Qualsiasi cosa facesse, i suoi pensieri erano irrimediabilmente proiettati su Kristen. Prima di incontrarla, non gli era mai capitata una cosa simile.
Era un caso perso.
-Niente Rob, mi sembra solo strano che non siamo nascosti in qualche buio corridoio, in attesa che i paparazzi si stanchino e vadano via.- Disse Kris con tono sarcastico, cercando di scacciare le sue preoccupazioni. Non voleva che offuscassero le serate che trascorreva con Rob. Era uno delle poche persone con cui poteva essere se stessa senza essere costretta a essere sottoposta a continui giudizi e critiche infondate. Robert era uno dei pochi, se non l’unico, che la faceva stare bene, perfettamente ad agio con se stessa.
Robert rise, scosse la testa e si guardò intorno. Il locale era affollato, ma il loro tavolo era isolato e permetteva di avere una visuale perfetta di ogni ingresso al locale. Era, in un certo senso, il loro tavolo. Matt, un uomo sulla quarantina, proprietario de locale, era loro amico da anni e concedeva loro la possibilità di avere quel tavolo a disposizione quando volevano.
Fu in quel momento che il sorriso di gelò sulle labbra di Rob. Due uomini, apparentemente innocui, si guardavano intorno strafottenti. Robert aveva imparato a riconoscerli. Erano due di loro. Due paparazzi. Voltò il capo alle sue spalle e fece un cenno a Matt, che lasciò il bancone e si avvicinò al loro tavolo, come se dovesse prendere delle ordinazioni. Prima ancora che Robert parlasse e che Kristen si accorgesse che le sue sensazioni erano reali, Matt disse: -Nascondetevi in cucina. E’ tardi, anche gli apprendisti sono andati via, perciò lì potrete stare tranquilli. Appena c’è via libera, vi avverto. Al massimo vi toccherà uscire dal retro.-
Robert e Kristen annuirono e, nello stesso momento, guardarono Matt riconoscenti. Rob si calò il berretto sugli occhi e Kristen si sistemò i capelli davanti al viso. Poi, si presero per mano e si intrufolarono nel corridoio che portava alle cucine. Erano soli anche lì, al buio, però era meglio seguire il consiglio di Matt. A mali estremi, nelle cucine potevano segregarsi, mentre nel corridoio erano troppo esposti, prede facili per dei fotografi testardi.
Entrarono nelle cucine. Ci erano già passati altre volte, per utilizzare l’uscita sul retro, ma non ci erano mai rimasti per più di qualche secondo. Al buio, sembrava un luogo grande e pieno di cibo. E di odori- constatò Kristen. Robert accese le luci, e vi fu un attimo di gelo. Come se qualcuno avesse d’un tratto smesso di respirare. Ovviamente non si trattava di Robert e Kristen.
Finché fossero stati insieme, sarebbero stati bene. Se con una scorta di cibo, tanto meglio.
Ma allora, di che diamine si trattava?
Rob fece qualche passo, si guardò intorno, e continuò a camminare. Giunse davanti agli scaffali della dispensa, e si rese conto che dietro di essa vi era un’intercapedine di spazio. Vi si affacciò e dopo qualche secondo, nella cucina risuonò una voce:
-Fuuu, amico, mi hai fatto prendere un colpo! Sul serio, pensavo c’avessero beccati!-
Robert rise sguaiatamente e si spostò, per far uscire da quell’angusto spazio il proprietario della voce.
Ian Somerhalder. Kristen aveva già sentito la sua voce in qualche intervista, aveva anche guardato due o tre puntate dello show di cui era protagonista, ma in quel momento non era riuscita a collegare il timbro ascoltato a quel viso. Due grandi occhi celeste cielo la fissarono amichevoli. Lei gli sorrise, e poi cercò con gli occhi Robert. Ma qualcosa interruppe la sua ricerca prima della meta.
Non qualcosa, qualcuno. Nina Dobrev, la coprotagonista di Ian, e a quanto pareva, anche la sua dolce metà. Sembrava imbarazzata, aveva gli occhi color del cioccolato rivolti verso il basso e a Kristen fece un’infinita tenerezza.
Robert interruppe il filo di pensieri di Kris e disse: -Beh, a quanto pare le cucine sono un rifugio alquanto rinomato.- Rise, e Ian con lui. Nina sorrise, mantenendo però evidente il suo imbarazzo.
Kristen le si avvicinò, guardandola con dolcezza. Le sembrava di essere vicino a un cucciolo spaventato. D’istinto, l’abbracciò, e si stupì di se stessa. Non era una dispensatrice di abbracci, tantomeno con gli sconosciuti... ma, sentiva che in quel momento era la cosa giusta da fare. Nina ricambiò la stretta e borbottò: -Odio non poter passare una serata tranquilla.-
Robert rise e disse: -Oh, io e Kris siamo diventati esperti delle serate poco tranquille. Ormai è più il tempo che passiamo nascosti da qualche parte che quello che passiamo tranquilli con una pizza tra le mani!-
-Amore, sei davvero di conforto. Potresti provare ad avere più tatto? Io la capisco, probabilmente anche lei si era immaginata una serata serena con la persona che ama e invece si ritrova nascosta in una puzzolente cucina per colpa di quattro approfittatori!-
Nina guardò Kristen ammirata. Aveva descritto precisamente ciò che provava, anche se lei avrebbe usato parole meno schiette.
-Oh, d’accordo. Scusami Nina, alle volte ho il tatto di un elefante. Contenta Amore?- Robert fece gli irresistibili occhi da cucciolo e Kris disse: -Oh, vieni qui, cretino di un Pattinson!- Lui si avvicinò e lei lo baciò appassionatamente.
L’aria si sta riscaldando un po’ troppo.- pensò Ian, riprendendo la mano di Nina che ora lo guardava dolcemente. –Okay, ragazzi, ehm...come lo vogliamo impiegare il tempo qui dentro?-
Rob si staccò da Kris di malavoglia e disse, guardando maliziosamente la sua ragazza: -Io qualche idea ce l’avrei...- Kris iniziò  a picchiarlo, ma era troppo bassa per assestargli uno schiaffo degno di quel nome. Si girò e guardò Ian con espressione eloquente. Lui capì, e iniziò ad avvicinarsi a Robert.
La sua faccia non promette niente di buono...-pensò Rob, e disse: -Ehi, amico, qualche problema? Se è così, tranquillo, potremmo sempre trovare un accordo, in fondo tra vampiri ci si capisce!- Ian si bloccò e dopo qualche secondo iniziò a ridere a crepapelle. Alla sua risata se ne aggiunse una più scampanellante, ma altrettanto sincera. A Kristen non restò che scuotere la testa.
Non sarebbe mai cambiato.
  
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