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Autore: Reina    14/06/2007    2 recensioni
La vendetta è un piatto che va servito freddo, e presto qualcuno se ne sarebbe reso conto!!!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hilary, Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Nuovo personaggio, Professor Kappa, Rei Kon, Takao Kinomiya
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Scusate, scusate e ancora scusate questa povera autrice in ritardo epico

CHAPTER SEVEN

 

Come si sta bene qui.

Pace e calma assoluta.

Nell’appartamento si respirava un’aria di quiete incontaminata e l’aria da fuori è fresca.

Ora non credere che saper usare la magia significhi poter fare tutto.

Sarò anche l’equivalente demoniaco del genio della lampada di Aladino…

Ma mica sono onnipotente.

Quindi non ti stupire se ho corrotto qualche ninfa per far venire giù un bel nubifragio.

Dovrei contattarle più spesso.

Ma ora cambiamo discorso.

Abbiamo cambiato casa.

Il pavimento è preso sotto assedio dagli scatoloni con la nostra roba.

Non che ce ne fosse realmente bisogno, ma dovevamo pur salvare le apparenze.

E poi i nuovi coinquilini ci erano sembrati a dir poco entusiasti di spaccarsi la schiena per portare i grossi pacchi al posto nostro.

Ma che dovevamo dirgli?

Scusa ma siamo demoni con amici licantropi che possono fare tranquillamente sollevamento pesi con i tir, quindi risparmiatevi l’ernia e smammate!!”

Ovviamente no.

Perciò ora noi ce ne stiamo spaparanzate sul divano, fresche e riposare come boccioli di rosa, mentre loro fanno tutta la fatica.

Al momento sembra che funzioni tutto anche se…

 

- KYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!! 

Ran di colpo era salita in piedi sul divano agitandosi come un’ossessa.

Hilary un colpo se l’era preso quando nello slancio la coinquilina l’aveva fatta sbilanciare e cadere per terra.

Eccolo lì, a meno di mezzo metro da loro.

Uno schifo di scarafaggio grosso come un acino d’uva, nero nella sua corazza lucida, con antenne lunghe e sottili e zampette pelose. 

Forse ad un comune mortale sarebbe passato inosservato, ma a loro no.

Le stava guardando.

Lui, un minuscolo coleottero studiando le intruse del suo territorio, prima di mettere in moto le zampe e avanzare minaccioso.

Quanto può essere minaccioso uno scarafaggio?

Non ne avete la minima idea.

 

*  *  *

 

Ronzii insistenti.

Il secco cozzare di oggetti metallici.

Tonfi, ronzii e ancora accozzaglie.

Max e Rei si stavano allenando come di consueto, il prof K raccoglieva i dati riprendendo con la telecamera annessa al suo fedele portatile.

Takao, se ne stava pacatamente seduto sotto l’engawa a osservare Kei mentre faceva un po’ di sana manutenzione al suo bey, anche se di solito era K che se ne occupava modificando i modelli per ricrearne di nuovi e più forti.

Agli occhi di tutti si era fatto un po’ più maturo.

Sembrava che l’eterno bambino fosse cresciuto di colpo.

Lui che viveva pensando al presente e avesse cominciato riflettere un po’ più sul futuro.

Doveva decidere cosa fare conclusi gli studi.

Prendere in mano la gestione del dojo era fuori discussione.

E neanche diventare uno studioso come il padre.

In entrambi i casi gli mancava quel genere di passione.

E allora si sarebbe iscritto ad una qualche facoltà?

*Piuttosto la morte.*

- Takao.

Itoshi era apparso da dietro l’angolo.

Sembrava piuttosto imbronciato.

- Sì, che c’è?

- Ti devo parlare. Hai un attimo?

 

*  *  *

 

Hilary sorpassò di corsa l’ingresso.

Vicino allo stipite della porta erano state messe bombolette di insetticida.

Di norma dieci tipi diversi sarebbero stati più che sufficienti per sterminare gli abitanti del formicaio più grande del mondo.

Ma lui no!

Lui era diverso.

La mente instabile della sua coinquilina aveva addirittura accarezzato più volte l’idea che quella bestiaccia fosse il frutto di un esperimento fallito di genetica.

Perché lui era un superscarafaggio.

A lui i comuni insetticidi non fanno un emerito cazzo.

Quindi erano passate alle maniere forti.

Avevano svuotato gli scatoloni per ampliare la visuale sul campo di battaglia e spostato i divani sul pianerottolo per non appestarlo.

Hilary era andata da alcune conoscenze a farsi dare insetticida per SWorm (da Super Worm) che sarebbe un verme infernale carnivoro dove la larva ha le dimensioni di un San Bernardo adulto e l’esemplare adulto è grosso come un pullman a due piani con una dentatura da squalo bianco assassino.

Avrebbe funzionato.

Doveva funzionare.

 

Mezz’ora dopo l’utilizzo loro due erano fuori sul pianerottolo mentre lo scarafaggio zampettava beato tra le nubi radioattive.

 

- Satana che orrore!!! Ma come si può scrivere roba del genere!!!

Hilary si era seduta affianco a Ran che aveva il volto azzurrino per via della luce del monitor del portatile che aveva afferrato durante la ritirata strategica. 

- Che stai leggendo?

- Una Fan Fiction su Harry Potter? Ma che ti sei fumata stamattina?

- Uno spinello… niente di che… Leggi qua “…le loro labbra si incontrarono incastrandosi perfettamente tra di loro…”!?

- Una scultura cubista…

- “…mordicchiava le sue dolci labbra dal sapor di fragoline di bosco…mentre lei si inebriava del suo profumo di muschio…”

- Ti prego cambia

- Il fatto è che manca di logica. Lui ha appena gareggiato a Quiddich e come minimo dovrebbe puzzare come una discarica. La protagonista è una Mary Sue e lui è Out Of Character come un balcone.

Ran chiuse il file e ne aprì un altro.

- “IO E TE TRE METRI SOPRA IL CIELO!!!!!

- VADE RETRO SATANA!!!

Se in quel momento si fossero trovate in un manga il vento secco della steppa avrebbe trascinato lungo il background un cespuglio.

- Hila… hai visto troppi film.

- Hai ragione.

- Non è che per favore mi leveresti di dosso quella croce?

- Scusa.

- Tesoro, va a farti un giro. Ti farà bene.

 

*  *  *

 

Takao ormai non sapeva più a che santo votarsi.

La sfiga, come giustamente aveva affermato Kai, era decisamente un cecchino.

Possibile che non gliene andasse una giusta?

Non bastavano la scomparsa della sua migliore amica, la morte misteriosa di alcuni suoi amici, o persino il brutto tempo.

Ora ci si metteva in mezzo una maledizione di famiglia.

Era impossibile credere che per colpa di una scaramuccia, ora si fossero scatenati una sequenza infinita di reazioni a catena.

 

“Come saprai il grande drago Seiryu protegge da generazioni la nostra famiglia.

Diversi secoli fa ci fu una terribile lotta tra i nostri antenati e un altro potente clan.

Questi ultimi volevano legare il proprio sangue con quello di una giovane nobildonna che era stata promessa in sposa ad uno dei nostro clan.

Costei portava come dote questa spada”

Nonno J mostrò al ragazzo l’antica spada di famiglia su cui anni prima appariva il vessillo del drago.

“Lo scontro che ne seguì fu terribile e molte vite vennero spezzate, ma lo sposalizio venne celebrato.

Il clan avverso al nostro era interessato solo alla spada e non accettando la sconfitta il loro capo strinse un patto con un diavolo.

Questo irretì la donna e la portò a tradire il suo stesso sposo.

“E lei lo uccise?”

No Takao, fu l’esatto opposto.” Disse il fratello

“In punto di morte la donna giurò vendetta. Tutto il suo odio prese forma in una maledizione molto potente. Da quel giorno tutte le donne che si legano a coloro che riescono a dominare il potere di Seiryu.  sono destinate a fare una brutta fine. Così fu con tua madre e temo che lo stesso possa essere successo anche ad Hilary.”

“E la nonna?”

“Lei morì di vecchiaia. Non fu mai colpita dalla maledizione. Mi spiace Takao, ma temo non ci siano altre spiegazioni alla sua scomparsa.

 

- *Che meraviglia. La sua migliore amica poteva essere già morta e stecchita e io devo continuare a brancolare nel buio e crogiolarmi nella nera disperazione..*

- La vedo in forma smagliante.

- E io vedo che il tuo sarcasmo è duro a morire. Vero Yume? 

- La vita come viene viene. Tanto vale prenderla sul ridere.

- Non hai tutti i torti. Che ci fai in giro?

- Sono scappata di casa.

Takao la guardò scettico.

- Stavo scherzando. Stiamo disinfestando la casa nuova e sto cercando di non finire intossicata.

- Ma lo sai che le bombolette contengono Clorofluorocarburi che aumentano l’effetto serra e il buco dell’ozono?

- E tu lo sai che io con ci vivo con quello scarafaggio geneticamente modificato immune a tutti i comuni insetticidi? Fattene una ragione. O lui o Noi.

- Non sapevo che avessi una coinquilina.

- Ora lo sai. Cosa ne dici invece di scoprire se possiedi geni latenti da gentiluomo e offrirmi qualcosa da bere?

- Sta cercando forse di rimorchiarmi, signorina…

- Yume Sorata, ma tu puoi chiamarmi semplicemente Yume. E ti prego, evita di fregarmi le battute.

 

  
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