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Autore: _Gwen    26/11/2012    3 recensioni
La prima volta che il destino li ha fatti incontrare e la concatenazione degli eventi li ha fatti ritrovare faccia a faccia, è stato muto ed inevitabile.
Entrambi furono sicuri e tacitamente d'accordo che quella era avversione a prima vista. Era logico, dopotutto.
Lily/Scorpius
Traduzione della storia "Aversión a primera vista"
Di x.LalaCleao.x
Buona lettura ;)
Genere: Commedia, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Astoria, Harry/Ginny, Lily/Scorpius, Ron/Hermione
Note: Lime, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Avversione a prima vista

La prima volta che il destino li fece incontrare e che la concatenazione degli eventi li fece ritrovare faccia a faccia, fu muto ed inevitabile. Occhi grigi, freddi ed arroganti si scontrarono contro occhi marroni, caldi e intensi e qualcosa sembrò rompersi in un luogo sconosciuto dell'Inghilterra. Qualcosa sembrò incendiarsi, forse come una scintilla, fugace ed esplosiva, ed entrambi furono sicuri e tacitamente d'accordo che quella era avversione a prima vista. Era logico, dopotutto. Per lei, lui era un idiota. Un arrogante, un narcisista, uno spaccone maligno e ingrato tale e quale suo padre, Draco Malfoy. Era così che lo aveva descritto lo zio Ron. Qualcuno che si credeva migliore di tutti, per il semplice fatto di avere un nome e un albero genealogico che suo zio George sosteneva non essere per niente invidiabile, a meno che non si desiderasse provenire da un lignaggio di candidati per Azkaban o per il San Mungo. 


In un modo o nell'altro Lily Luna Potter accordò, tacitamente e per se stessa, quel giorno, che Scorpius Hyperion Malfoy era il tipo di persona che voleva e doveva evitare ad Hogwarts. E doveva stargli lontana, se non desiderava riceve castighi o essere espulsa immediatamente per l'uso della maledizione Mucopipistrelli (che aveva appreso da sua madre) contro una persona così sgradevole. Lo zio George aveva assicurato che se fosse successa una cosa del genere, avrebbe sempre potuto lavorare con lui al negozio di scherzi, ma i suoi genitori non avevano trovato considerabile la proposta dello zio. Comunque Scorpius, aveva concluso, era davvero sgradevole da ogni punto di vista. 
 

E l'opinione di Scorpius non era diversa da quella di lei. Infatti, per lui, Lily, non era altro che una bambinetta. Una combinazione disastrosa di tutti i geni sbagliati degli Weasley e dei Potter, una potenziale Grifondoro (quasi sicuramente, come il resto della sua famiglia) e, soprattutto, una figlia di traditori del loro stesso sangue e una sangue impuro per definizione. In conclusione, Lily era solo la figlia del "bambino-che-era-sopravvissuto" (come se questo fosse un vanto, pensò con sarcasmo), sicuramente era una ragazzina viziata per essere l'unica femmina degli schifosi Potter, una che credeva di poter avere tutto su un vassoio d'argento solo per il fatto di portare questo cognome che, nonostante gli anni, la gente non sembrava smettere di pronunciare con ammirazione, per provocare disgusto a lui, a suo padre e anche a suo nonno Lucius, mentre sua nonna, Narcissa, generalmente preferiva astenersi dal parlare del tema, per una ragione o per l'altra, e si dedicava solo a lanciare un'occhiata a Draco, forse un'occhiata che durava un secondo di più del necessario.

 

Scorpius, al contrario, era d'accordo con suo nonno, ed era stanco di sentire "Harry Potter ha fatto questo e quello e a quei tempi ci ha salvati tutti..." come se ancora avesse importanza, dopo tanti anni, una persona che aveva partecipato a quella guerra più di altri. Inoltre, era stanco del suo ingrato figlio maggiore, James, che trascorreva il tempo facendo scherzi e stupidaggini per tutta Hogwarts e aggirandosi tutte le notti sotto il mantello dell'invisibilità, come se nessuno sapesse niente. Molti ne erano a conoscenza, ma sicuramente non facevano e non dicevano nulla perché era il figlio di Harry Potter, "il prescelto" e per questo poteva aggirarsi per Hogwarts senza essere punito. E non tollerava nemmeno l'altro figlio, Albus, che trascorreva tutto il tempo con quell'insopportabile so-tutto-io, mangia-libri, sangue impuro Weasley, come se fossero persone importanti. Per questa ragione, non riuscì ad evitarlo, vedendola lì, mentre scendeva dall'Espresso di Hogwarts, con la sua uniforme, il suo mantello, il suo barbagianni e i suoi lunghi capelli rossi ondeggianti che aveva portato con sé, prova inconfutabile del suo essere gentaglia come gli Weasley e come i Potter.

 

Così che, semplicemente, sentendosi intorpidito, si allontanò dalla colonna contro la quale era rimasto appoggiato a braccia incrociate, e iniziò a camminare diretto verso di lei, spintonandole la spalla bruscamente e facendo uno o due passi, per poi voltarsi e notare di essere osservato con aria dispregiativa.  

-Che hai da guardare, Potter?- disse, con le labbra incurvate in un ghigno di disprezzo –Quella gentaglia dei tuoi cugini è andata avanti-

 

Hugo, che fino a quel momento camminava un passo avanti a Lily, si voltò e il suo viso diventò rosso, gli occhi azzurri fulminarono Malfoy con un'occhiataccia. Questi, divertito e soddisfatto, camminò fino al ragazzino e prese uno dei libri che aveva in mano, lo esaminò come se fosse qualcosa di ripugnante. -Mio nonno ha detto che la tua famiglia era povera. Sembra che le cose non vi stiano andando meglio, Weasley. Quel vecchio gatto è tutto ciò che vi è rimasto?- indagò, facendo scivolare un dito nella gabbia e guardando con disdegno il gatto color rame, che se ne stava raggomitolato con l’espressione di chi non voleva essere disturbato per niente al mondo. Aveva il pelo arruffato a causa della tarda età.

 

Grattastinchi, che fino a quel momento era rimasto assopito, guardò il dito con disdegno e, senza muoversi, mostrò i denti e gli artigli, grugnendo, e cercò di afferrare un polpastrello di Malfoy. Infastidito, questi ritirò la mano -Tieni a bada questo mostriciattolo, Weasley-.


Lily ne approfittò e disse -Forse non dovresti ficcare il naso in cose che non ti riguardano, Malfoy- lo trafisse con lo sguardo senza la minima esitazione. Aveva sentito cose a sufficienza sui Malfoy e, a differenza di Albus, che tendeva ad essere più accondiscendente come suo padre, lei aveva un carattere simile a quello di sua madre e, per questo, non si sarebbe fatta calpestare da quell'idiota. Non da Scorpius Malfoy. 

 

Hugo, osservando suo cugina, lanciò un'occhiata a Malfoy, temendo il peggio –Ehm, Lily, forse è meglio andare. Faremo tardi se rimaniamo qui, la cerimonia di selezione starà iniziando-
 

Ma la rossa, semplicemente, rimase in piedi, immobile, davanti al biondo platinato dai lineamenti spigolosi. Malfoy curvò le labbra in una smorfia di disgusto -Dovresti dare retta a Weasley, Potter-

 

Lily arricciò le labbra, infastidita, ma ingoiò le parole. Si voltò, dando una frustata di capelli al viso di Malfoy, prese la mano a Hugo e iniziò a trascinarlo per raggiungere la Sala Grande -Vieni, andiamo Hugo, o qui finisce male- disse, ignorando le suppliche di suo cugino, che le chiedeva di lasciarlo camminare da solo o si sarebbe trovato disteso sul pavimento. 

 

In silenzio, iniziarono a seguire la professoressa dall'espressione severa che dava loro istruzioni nella piccola hall fuori dalla Sala Grande. Una volta entrati, disse con voce solenne: -Benvenuti ad Hogwarts. Il banchetto cerimoniale...- iniziò un'ampia spiegazione sulla cerimonia di selezione e le case che Lily già conosceva. Sperava solo di non finire in Serpeverde.


Accanto a lei, Hugo faceva lo stesso, respirando con leggera difficoltà. Sorridendogli, Lily lo rassicurò -Non ti preoccupare, non andrai in Serpeverde-

 

-Però...se succede? Mio padre si arrabbierà moltissimo...-

 

Una voce maliziosa, di una ragazzina, si sentì dietro di loro -Non ti preoccupare. Mia madre ha detto che solo la gente con qualche abilità diventa un Serpeverde. I fifoni come te non corrono alcun pericolo-


Lily si voltò infastidita -Lascialo in pace, Hugo non è fifone- disse, difendendo suo cugino. Se fosse stato necessario, avrebbe lanciato un incantesimo contro quella ragazzina per farle capire con chi aveva a che fare.

 

In quel momento, però, la professoressa li guidò all'interno della Sala Grande -Ora, formate una fila e seguitemi- obbedendo, tutti la seguirono.


In silenzio, furono guidati fino a trovarsi di fronte ad uno sgabello sopra al quale era appoggiato un vecchio cappello raggrinzito e rammendato. Neville Paciock, l'attuale professore di Erbologia, e amico dei suoi genitori, notò Lily, prese una pergamena e iniziò a leggere i nomi uno ad uno. Hugo fu uno dei primi e la sua pallida espressione di terrore sparì quando il cappello gridò Grifondoro appena toccò la sua testa. Inghiottendo saliva, Lily lo seguì tre o quattro nomi dopo. Il suo cuore batteva violentemente quando prese posto sullo sgabello e quando il cappello fu posizionato sulla sua testa, il risultato fu lo stesso: Grifondoro! Gridò il cappello e Lily balzò dallo sgabello con un salto, sollevata.

 

Sfortunatamente, il suo sollievo e il suo buon umore sfumarono quando sentì la voce di Malfoy tra la confusione proveniente dal tavolo dei Serpeverde, vicino a quello dei Grifondoro, facendosi sentire ovunque, parlando con alcuni di quelli seduti al suo tavolo -Prevedibile. Tutti i Potter vanno in una casa di perdenti. Mi sorprende che Weasley non sia stato assegnato a Tassorosso-


Piccata, e ignorando l'espressione di soddisfazione del biondo, si lasciò cadere su una delle panche di legno della Sala Grande, porgendo di proposito l'altra guancia. Quello era il suo primo giorno ad Hogwarts, il primo dopo averlo desiderato per anni vedendo i suoi fratelli andare sull'Espresso, e niente e nessuno lo avrebbe rovinato. Specialmente nessuno. Specialmente nessun ingrato, narcisista Malfoy.

 

James, seduto accanto a lei, sorrise -Vedo che hai già conosciuto Malfoy-

 

Lily alzò il mento -Lo zio Ron aveva ragione, è un idiota. Spero che Rose lo stia superando in tutti gli esami-

 

Colei che era stata nominata, che se ne stava seduta di fronte a James, insieme ad Albus, alzò lo sguardo dal libro che stava leggendo. Lily si chiese cosa stesse leggendo, dato che ancora le lezioni non erano iniziate. Hugo, vicino a lei, espresse i suoi stessi pensieri con una domanda -Cosa leggi? Le lezioni non sono ancora cominciate-


Rose alzò lo sguardo, inarcò le fini sopracciglia e si mise sul viso la sua solita espressione da "non è ovvio?" e a Lily ricordò tanto sua zia Hermione –Volevo cimentarmi in una lettura leggera per il viaggio in treno-

 

Hugo la guardò con indignazione -E tu questa la chiami leggera?!-

 

Sua sorella maggiore ignorò completamente le parole del rosso -Inoltre- disse, in modo pragmatico e concreto -Voglio portarmi un po' avanti, dato che seguirò tutti i corsi che posso. Eccetto Divinazione, mamma mi ha detto che è una perdita di tempo- dopo di che tornò con gli occhi sul libro.

 

-Eh?!- esclamò James, allibito -E quando andrai ad Hogsmeade? Dopotutto questo sarà il primo anno. Possiamo visitare il negozio di scherzi di Zonko, che non è minimamente paragonabile a quello di zio George- disse, sorridendo a suo fratello minore che, per suo sollievo, era stato assegnato anche lui a Grifondoro -Comunque i dolci di Mielandia sono i migliori-

 

Rose fece spallucce -Non mi interessa-

 

James sembrò alquanto scioccato da ciò che aveva appena sentito, facendo un'espressione simile a quella che era solito fare suo zio George quando teatralizzava le sue reazioni -Dovresti socializzare di più, Rose- 

 

-Quest'anno avremo molti esami- gli ricordò, con severità. James non prendeva mai le cose sul serio. 

 

Tuttavia, dopo le chiese di aiutarlo con i compiti. Albus, attualmente seduto accanto a Rose, aveva la stessa tendenza di suo fratello a procrastinare. Sua madre aveva detto che era una caratteristica dei Potter e degli Weasley. Probabilmente il destino aveva voluto che sua cugina fosse come zia Hermione.

 

-E se non otterrete risultati, ci riproverete- assicurò, seria, tornando al suo libro -Dovrete pensare meno ad Hogsmeade e più agli esami-

 

Hugo sbuffò e alzò gli occhi al cielo, borbottando qualcosa verso il basso -Sapientina- per poi riempire il suo piatto con tutto ciò che poté recuperare e iniziò a mangiare voracemente. Si dimenticò completamente dell'insulto di quella ragazzina incontrata nella hall, che ovviamente era stata assegnata a Serpeverde, con Malfoy. 

 

-Hugo, mastica- lo ammonì sua sorella, disgustata, appoggiando il suo pesante libro sopra il tavolo.

 

Lily, invece, continuava a pensare a quella tizia e non poteva smettere di desiderare di lanciarle contro un incantesimo davanti a Malfoy. Infastidita, si voltò a guardarlo. Era lui a regnare. Circondato da un gruppo di Serpeverde del primo anno, che lo osservava con ammirazione e che rideva ad ogni sua battuta, anche quando facevano pena. Alzando gli occhi al cielo, la rossa tornò alla sua cena decidendo in quell'istante che Malfoy era la persona per la quale sentiva più astio in assoluto. E lo era davvero, nonostante non fosse l'unica persona sgradevole conosciuta da Lily. 

 

James urlò a Fred -Quest'anno vinceremo la coppa di Quidditch!-

 

Il rosso si girò e gli sorrise -Possiamo provare a sentire la strategia dei Serpeverde. Ho rubato dal negozio di papà un Orecchio Oblungo- sorrise orgoglioso, mostrando il bottino al suo compagno di disavventure.

 

-Io ho il mantello e la mappa del malandrino-

 

-Ce la faremo-

 

Rose li guardò indignata -Dovreste vincere senza barare - chiuse il suo libro una volta per tutte.

 

Fred e James alzarono entrambi gli occhi al cielo. Il secondo parlò -Non essere noiosa, Rose-

 

Il primo si trovava d'accordo -James ha ragione-

 

La rossa puntò i piedi -E' per questo che perderete l'anno- disse, si alzò, si posizionò il cappello e mise il libro sotto il braccio -E ora, se non vi dispiace, vado a dormire. Domani mattina ci dobbiamo svegliare presto per l'inizio delle lezioni-

 

Molly, degna figlia di Percy, fu d'accordo con Rose e disse che era la cosa più sensata da fare, così si ritirò con lei. Inoltre, assicurò, sarebbe diventata un prefetto come suo padre, in modo tale che lui potesse essere orgoglioso di sua figlia.

 

Lucy, che aveva l'età di Lily e Hugo, scosse la testa. Sua sorella era noiosa. Lei preferiva stare con i suoi cugini più grandi, Fred e James. I suoi cugini divertenti. Nonostante questo, decise di andare a dormire, dato che era stanca. Anche Lily e Hugo decisero di andare, dato che volevano conoscere la sala comune di Grifondoro. Una volta che arrivarono al corridoio giusto, un ritratto di una dama grassa li ricevette -Parola d'ordine?-


Un prefetto, che se ne stava davanti a tutti quelli del primo anno, si schiarì la gola e, forte e chiaro, 

perché tutti lo sentissero, disse -Rane di cioccolato- il quadro si aprì e tutti entrarono.

 

Per curiosità, Lily guardò il ragazzo e chiese -Dov'è la sala comune di Serpeverde?- 
 

-Nelle segrete. Ora, tutti a dormire-

 

La rossa si girò, sospirando e dirigendosi verso una delle stanze, lasciandosi cadere sopra ad uno dei letti a baldacchino. Era stanchissima, non poteva negarlo. Chiudendo gli occhi, le venne in mente una frase. Prevedibile. Tutti i Potter vanno in una casa di perdenti. Mi sorprende che Weasley non sia stato assegnato a Tassorosso.

 

Aveva deciso. Quella era avversione a prima vista.


 

  
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