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Autore: Bomboletta    26/11/2012    6 recensioni
HeYa/Achele
DAL CAP. 2:
“Dimmi una cosa…Se tra te e Dì non ci fosse questo…tacito accordo” disse facendo le virgolette con le mani “Come ti sentiresti sentendola gemere nella stanza accanto,mentre è tra le braccia di un uomo?”
“N-non lo so…non so come mi sentirei…” mentì. A Naya però non passò inosservato quel breve monologo interiore,tanto meno la rigidità improvvisa del corpo dell’amica. Seppe,senza bisogno di approfondire la questione,che Lea la pensava proprio come lei.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Dianna Agron, Heather Morris, Lea Michele, Naya Rivera
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Dianna fu svegliata dal canto di un passerotto fuori dalla sua finestra. Il sole stava sorgendo,lo vedeva farsi strada,lentamente,al di là delle montagne. Illuminava le cime ricoperte dagli alberi,rendendo tutto più luminoso e vivo.


Sospirò e sorrise,tornando al mondo all’interno di quella stanza.


Era rannicchiata verso la finestra,le ginocchia vicine al petto,il lenzuolo era l’unico tessuto che la copriva parzialmente. Un braccio più scuro del suo le cingeva un fianco e quel morbido contatto la fece sorridere.


Si voltò lentamente cercando di non svegliarla e osservò il suo esile corpo nudo.


Lea dormiva profondamente,distesa supina,col viso rivolto verso di lei. Le parve la cosa più bella che avesse mai visto. Ripensò alla notte appena trascorsa e il suo sorriso si allargò: non c’era assolutamente nulla che si potesse paragonare alle sensazioni che aveva provato anche al solo sfiorare la pelle della ragazza…e tutto ciò che era venuto dopo…magico,ecco la parola adatta.


Era stato magico.


Lea la toccava con delicatezza,quasi avesse paura di vederla infrangersi sotto le sue mani,ma allo stesso tempo era decisa,sicura,la guardava negli occhi continuamente e ripeteva il suo nome.



Voleva convincersi,forse,di avere davvero Dianna lì di fronte,e l’idea la divertì.



Passò la mano sulla sua schiena,in una soffice carezza e si beò vedendo la sua pelle che increspava lievemente:



“Mmmmh” mugugnò.



“Sveglia,dormigliona” le disse piano. La mora sorrise,con gli occhi ancora chiusi.



“Che ore sono?” chiese con la voce impastata dal sonno.



“Le sette…”



“Che palle,tra un’ora dobbiamo essere sul set…” finalmente si decise ad aprire gli occhi.



“Lo so…”



“Non voglio andarci!”



“Sei una bimba capricciosa,lo sai?” la prese in giro la bionda.



“Resta il fatto che non voglio andarci!”



“Devi,o Ryan ti ucciderà…e poi che giustificazione daresti?” Lea afferrò una cornetta invisibile.



“Ciao Pelatone,non posso venire oggi al lavoro…ho una relazione segreta con Dianna e stanotte non ho chiuso occhio…come dici? Hai sentito le mie voci?” rise.



“Quanto sei scema!!” Dianna prese a farle il solletico.



“Senti Ryan? Mi violenta! Continuamente!!” cercò di mantenere all’orecchio l’apparecchio invisibile.



“Ciao Ryan,sei uno stronzo!” la bionda stette al gioco e finse di fregarle il telefono “Stiamo venendo al lavoro,fingiamo che questa conversazione non sia mai esistita,ciao!”



“Me lo hai salutato almeno?”



“Si,dice che c’è un manipolo di paparazzi ad attenderci sotto casa!”



“Ci conviene darci una mossa allora,e preparare una fuga dai flash in grande stile!” la mora divenne seria.



“E potremmo cominciare,ad esempio,alzandoci!” Dianna si alzò,lasciando scivolare il lenzuolo dal suo corpo che rimase scoperto,e iniziò a cercare nel suo armadio gli indumenti che avrebbe indossato.


Lea deglutì alla vista della sua schiena candida segnata da lievi graffi e il ricordo della notte appena trascorsa la fece avvampare. Scese silenziosa dal letto,e raggiunse la giovane con passo felpato,per poi cingerle la vita con le braccia e appoggiare le labbra sulla sua spalla sinistra. La più alta si bloccò e portò indietro la testa,per appoggiarla sull’altra,mentre la pelle le si increspava dove l’altra aveva poggiato le labbra.



“Non mi avevi ancora dato il buongiorno…” mugolò la mora. Dianna si voltò e incollò le labbra alle sue,prima che potesse finire di parlare.



“Buongiorno…” sussurrò mordendole piano il labbro inferiore e avvolgendola in un abbraccio. Inspirò il suo profumo a pieni polmoni,per poi sorridere con quella che vista da fuori era,probabilmente,una faccia da idiota.



“Che faccia” ridacchiò,per l’appunto l’altra “Ti ho stravolta così tanto?”  la bionda inarcò un sopracciglio.



“Non più di tanto a dire il vero…mi son fatta tutte le nostre colleghe donne prima di giungere dalle tue parti,compreso il corpo di ballo” la prese in giro guardandosi le unghia con aria distratta.



“Hai lasciato la parte migliore per ultima!”



“Mmmmh…beh,Naya è un tantino più brava di te!” assunse un’espressione seria guardandola negli occhi.



“Quanto sei stronza!” la più bassa le schiaffeggiò il braccio.



“Sul serio! Non mi credi? Chiedi ad Heather!”



“E tu comincia a scappare Agron! Hai risvegliato una belva dormiente!”



“Che strano,avrei detto che si è risvegliata questa notte!” La bionda rise e si precipitò giù per le scale,ridendo mentre l’altra la seguiva e una pantofola le passava forse a due millimetri dall’orecchio sinistro.






 
Diversi isolati più in là,agli studios della Fox,Naya era appena arrivata nel suo camerino.



Canticchiava allegramente quella mattina,era così di buon umore che avrebbe potuto tranquillamente sostenere 5 giorni di riprese ininterrotte con Ryan in preda alle sue crisi da checca isterica.


Un dolce messaggio le aveva dato il buongiorno mezzora prima:



Spero che tu abbia lavato i denti questa mattina,perché ho proprio voglia di baciarti!



Aveva sorriso come un’idiota,ma al secondo messaggio il suo sorriso si era allargato ulteriormente,




A pensarci bene…ti bacerò anche se non li hai lavati *-*



Era possibile che il suo umore potesse dipendere da poche righe?



E cosa ancora più grave…possibile che Naya Rivera,nota tra tutti i suoi colleghi per essere la più ritardataria,fosse in anticipo di quasi un’ora sul lavoro?



Doveva avere la febbre!



Scosse la testa ridacchiando mentre rileggeva spensierata quei messaggi:



“Come siamo allegre stamattina!” per poco l’iphone non le cadde per lo spavento.



“Bee! Mi hai fatto prendere un colpo!” esclamò fissando il ragazzo che sostava sorridente davanti la porta.



“L’ho notato! Buongiorno a lei dolce donzella!”



“Oh…buongiorno” disse interdetta.



“Cosa ti è successo? Non arrivi mai puntuale,ma in anticipo è assurdo!”



“Me lo chiedevo anch’io,sai? E tu come mai sei in anticipo?” chiese invitandolo a sedersi con un gesto.



“Se tu fossi mai arrivata anche solo in orario,cara Naya,sapresti che io arrivo sempre con anticipo…ho bisogno di calarmi nei panni di uno sfigato!” alzò le spalle.



“E mi tocca scoprirlo in una fredda e silenziosa mattina come tante!” esclamò lei lugubre e teatrale.



“Bee…che ti è successo?” chiese lui con un’espressione corrucciata.



“In che senso?”



“Ci vediamo ogni maledetto giorno da tra anni circa…giorno più,giorno meno” iniziò il ragazzo fissandola “E credo di non averti mai vista così…viva,come nell’ultimo periodo!”



Naya lo guardò e si accorse che era serio.



“Viva?” ripeté.



“Si,Naya,viva! Quale delle due sillabe vuoi che ti spieghi?” sorrise ovvio.



La giovane si guardò un attimo intorno come a volersi assicurare che non ci fosse nessun altro cervello pensante nel raggio di chilometri,poi lo guardò di nuovo.



“Bee…sai mantenerlo un segreto?” gli chiese.



“Certo..” annuì lui. La latina chiuse la porta del camerino e si sedette di fronte a lui,poi sospirò e cercò di costruire un discorso breve e conciso.



“Hai ragione…è successo qualcosa in effetti…”



“Mi stai facendo morire di curiosità! Avanti raccontami!” la sollecitò Kevin.



“Ecco io…mi vedo con qualcuno…”



“Ma dai! E chi è? Lo conosco?”



“Si…è successo da poco ma,cavolo,va davvero bene…e sto proprio sbarellando!” lei rise nervosamente passandosi le dita tra i lunghi capelli.



“Cristo sei cotta! E ad HeMo lo hai detto? Scommetto che sa già ogni dettaglio!”



“Kevin…sto con Heather…” disse abbassando il tono di voce.



“Cosa?”



“La persona che sto frequentando…è Heather…lei…si è lasciata con Taylor perché…cavolo,non gliene fregava più niente di quel pesce lesso da non so nemmeno io quanto e…stiamo insieme,io sono totalmente fuori controllo e non faccio che sorridere come una scema e prima o poi sarò investita da un camion perché sorrido da sola come una povera pazza anziché guardare la strada e….” balbettò ma fu interrotta dalle risate del suo collega “Perché stai ridendo?” chiese cambiando repentinamente espressione e assumendone una alquanto scocciata.



“Perché sta per venirti un infarto hahahahah guarda che lo sapevo già! Sapevo che si trattava di HeMo,volevo solo assicurarmi che quel magico nome fuoriuscisse dalle tue dolci e imbarazzatissime labbra!”



“Come sarebbe a dire lo sapevi già?”



“Oh,andiamo è palese! Dio,siete sempre state affiatate,ma era ovvio che da un po’ c’è qualcosa in più! E poi dovresti imporle una sciarpa dopo i vostri giochetti perversi!”



“Oh cristo!” l’ispanica arrossì e non volle nemmeno pensare a cosa avesse visto il ragazzo insieme a chissà quanti altri.



“Andiamo Bee,Keep Calm,sono solo io! Cioè…wow,se questo è l’effetto Morris chiedile se ha una cugina lontana o…non so,una sua familiare single e sexy!” scherzò lei.



Naya rise,ma la sua risposta fu bloccata dall’ingresso della bionda in questione,che aprì la porta sorridendo smagliante:



“Qualcuno ha detto Morris? Eccomi!”



“Toh,eccoti qui! Ci chiedevamo proprio che fine avessi fatto!”  Kevin la salutò con un cenno della mano “Parlavamo proprio di te!”



“E che dicevate?”



“Che dovresti scendere dal piedistallo,Heather…sei proprio noiosa…e antipatica!” Naya si calò perfettamente nel suo personaggio e alzò gli occhi al cielo.



“Sei dolce come il succo di limone,lo sapevi?”



“Me lo dicono tutti!” portò indietro la chioma.



“Ragazze,io vado a cambiarmi! Devo essere sul set tra poco,ci vediamo lì!” Kevin uscì dal camerino,non prima di aver strizzato l’occhio alla mora.



Passarono pochi secondi.



“Noiosa e antipatica,eh?”



“Da morire!” annuì l’ispanica scandendo ogni sillaba.



“Il piedistallo te lo do in testa!” la bionda si avventò su di lei e iniziò a colpirla ovunque arrivasse.



“Aaaaargh,mi piace quando ti arrabbi!” rise Naya bloccando i suoi colpi.



“Non sono arrabbiata,sono incazzata!” la ragazza non volle demordere.



“Sono terrorizzata come una pantera di fronte a un cucciolo di panda!” finalmente la bloccò per i polsi e si portò vicina a lei con uno scatto.



“Perché non mi molli?”



“Avevo sentito parlare di un dolce buongiorno,invece vieni qui e mi attacchi!”



“Non lo meriti il dolce buongiorno!”  HeMo scosse i biondi capelli,mandandole una vampata di profumo. E quando avvenne Naya aveva già catturato le sue labbra.



E cos’erano quelle?



 Ah,si,farfalle!



Farfalle che svolazzavano impertinenti su e giù per il suo stomaco,risaliva nolo sterno,arrivavano perfino in gola e le mozzavano il respiro.



E mentre l’essenza zuccherina di quella meraviglia che aveva di fronte la avvolgeva,e le solleticava il labbro inferiore con la lingua,ecco che uno di quegli impertinenti animaletti le si incastrava all’altezza della giugulare e iniziava a sbattere forte le ali per liberarsi.



“Buongiorno..” sussurrò quando finalmente potè immergersi nei suoi occhi azzurri.



“Ciao..” le sorrise lei di rimando,mentre le sue mani vagavano beate sul suo volto.



“Mi sei mancata,sai?”



“Anche tu…”



“Detesto interrompere queste rivoltanti scenette degne del sequel di Twilight,ma mi serve la Rivera!” Dianna stava appoggiata allo stipite della porta e ridacchiò quando sobbalzarono.



“Datti fuoco Agron!” ringhiò la latina fulminandola con lo sguardo.



“Sono caliente anche senza fuoco e fiamme!” rise lei,spregiudicata come sempre.



“Cosa vuoi?”



“Te!” si morse il labbro,nascondendo una risata.



“Mi spiace,ho una bionda più sexy a cui pensare!”



“Muovi quel culo statuario,Naya,devo parlarti!”



“Adesso?” sbuffò.



“Si! Adesso!”



“Amore,se tu non ci fossi ancora arrivata,la piccola e innocente Dì,non è più tanto innocente e ha bisogno di sfogarsi con qualcuno!”
Naya bloccò la sua concentrazione su quell’appellativo.



Pochi istanti dopo registrò il resto della frase e le sue labbra si aprirono a formare una O perfetta quanto stupita.



Dianna,dal suo angolo,voleva sprofondare.



“Giusto” annuì la mora.



“E io vado a spolpare Lea,ci vediamo sul set!” Heather trotterellò fuori allegramente,lasciando le due ragazze da sole. Quando la porta fu chiusa con uno scatto,Naya sorrise beffarda.



“Qualcosa in quella simpatica espressione smarrita e in quel colorito acceso,mi dice che Heather ci ha preso…” si stravaccò sul divano e si arrotolò le maniche della maglia.



“Può darsi!” iniziò la bionda sedendosi di fronte a lei. E sospirò.



Non il sospiro di chi è stanco.



Non il sospiro di chi ha noia.



Il sospiro di chi sta per raccontare la storia più incredibile della sua vita.



“Sono tutta orecchie” sorrise. Ma era un sorriso dolce.



“Dio…non so da dove cominciare…” provò Dianna osservando l’amica in cerca del suo sguardo.



“Ti do una mano io…ieri sono finite le riprese,tu e Lea siete tornate a casa ed è iniziata un’innocente sessione di coccole…”



“Mmmh…non proprio innocente…”



“Ah no?” Naya inarcò un sopracciglio.



“No…era diverso,c’era qualcosa nell’aria…un diverso sentore…e poi sai,un bacio tira l’altro,e mi sono presa di coraggio…così le mie mani hanno iniziato ad esplorare…probabilmente anche lei si è lasciata sopraffare da questa cosa perché ha iniziato a fare lo stesso…via i primi vestiti e …prima che potessimo accorgere stava succedendo davvero!”



“Ed era anche ora! Come ti senti?”



“Diversa” rispose prontamente la bionda,con fare sognante “Ma in maniera positiva direi…so che era tutto nuovo,ma non c’era nulla che mi potesse fermare…e poi sai,i sentimenti hanno giocato il ruolo più importante…è stata la prima volta che andare a letto con qualcuno mi ha sortito un simile effetto…e come se avessi un tornado in petto!” concluse,guardandola soddisfatta.



“Al diavolo le smancerie,Dì! Voglio i dettagli piccanti!” disse come se fosse ovvio. La bionda rise.



“Ti ha dato di volta il cervello?”



“Eddai,su! Hai usato la lingua? Le dita? Quante dita? E lei urlava? Implorava il tuo nome?”



“PIANTALA NAYA!” Dianna arrossì come un peperone e la mise a tacere con un colpo sulla nuca.



“AHI!”



“Vado a cambiarmi,razza di pervertita!” la ragazza si avvicinò alla porta,ma fu bloccata dall’amica che la trattenne per il polso.



Quando si voltò,la ragazza la strinse forte a sé,in un abbraccio che le comunicava davvero,tutto ciò che Naya avrebbe voluto dirle.



“Dì…”



“Mh?” mugugnò lei,ricambiando quella stretta.



“Sono contenta di poter condividere tutto questo con te…”



“Anch’io Nay…”



Ed ecco che anche quel momento fu interrotto da quella maledetta porta che si apriva bruscamente.



“NAYA HO LA VERSIONE DI LEA CON TANTO DI DETTAGLI PICCANTI! Oh,ciao Dì,sei ancora qui?” la biondina cambiò espressione alla vista della collega,che adesso era diventata paonazza e stringeva i pugni.



“Direi!”



“Io non volevo dire che…insomma,Lea non mi ha davvero…” balbettò.



“Scusate ragazze,vado a uccidere la mia donna!” annunciò prima di precipitarsi fuori. A quel punto HeMo chiuse la porta e vi si appoggiò contro ridendo.



“Perché ridi?”



“Perché non era vero…era solo una scusa per farla andare via!” spiegò allacciando le braccia attorno al suo collo.



“Ah si? E perché?”



“Lo scoprirai a momenti…” le disse prima di incollare le labbra alle sue..










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Angolo dell'Autrice

Avevate perso le speranze eh?

Ebbene sbagliavate,il mio cervelletto,finalmente,è riuscito a distaccarsi dallo studio disumano di "anatomia comparata dei vertebrati" ed è riuscita a concludere questo capitolo che era lì in sospeso da troppo e implorava pietà.

Non so quando avrò il tempo di proseguire.

Sul serio,vivo alla giornata T.T 

Ma nel frattempo attendo pareri :D

Have a nice night :D
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
 
  
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