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Autore: fanniex    26/11/2012    2 recensioni
Questa OS è semplicemente un delirio nato dalle decine di foto dal set di "Dallas Buyers Club" che Jared Leto ha postato su twitter! E' assurda e folle, lo so. Ma è uscita così! Forse sono mossa soltanto da un enorme moto d'invidia per le sue gambe da urlo? ......
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'And the Winner is ...'
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Molti in questi giorni mi hanno ripetuto che se non la faccio finita con la fissazione che mi è presa per Jared vestito da donna, provvederanno di persona a ricoverarmi in un istituto psichiatrico. Ma in uno di quelli buoni!!! Lo so, lo so che sto diventando malata di mente, ma mi chiedo come è possibile che sia così FIGO anche nei panni di un trans, per di più malato di aids? Santo Cielo, è soltanto un uomo dopotutto! No? Ok, perdonate il mio sfogo … adesso va meglio. Spero abbiate la bontà di leggere e commentare … oppure no … be’, fate voi. Da parte mia, vi giuro solennemente che non scriverò mai più deliri di questo genere! ByeBye
[Ovviamente è una storia di fantasia, non so che cosa potesse realmente accadere nel suo camper, e non possiedo alcun diritto su Jared Leto!!!]
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JAYON

 
Non credevo che avrei mai potuto perdere la testa per una donna! E invece è successo. Per la donna che mi sta davanti in questo momento.

Per una donna che in realtà è uno degli uomini più belli che io abbia mai avuto la fortuna d’incontrare nella mia vita. E che ora, qui, mollemente seduto sul divano del suo camper, con gli occhi semichiusi, le gambe leggermente divaricare e le braccia che gli scendono così elegantemente lungo i fianchi, avverto di amare alla follia.

Perché è ancora più eccitante con quella stramba parrucca rossiccia? Perché vederlo in abiti femminili, con questo leggero vestitino floreale rosa antico e i tacchi alti, truccato come io non riuscirei mai, me lo fa desiderare ancora di più?

Sospira. Sembra stanco o forse è solo molto provato da questa situazione.

“Jared! È tutto ok?” Gli domando a bassa voce.

Lui apre gli occhi e mi squadra da cima a piedi. Devo apparirgli davvero scialba. E così mascolina. In effetti, molto più di lui. Ho indosso i miei soliti abiti da lavoro. Un paio di comodi vecchi jeans, un t-shirt nera a maniche lunghe, scarpe da ginnastica e il mio indispensabile giubbino porta tutto. Cioè, l’abbigliamento tradizionale di una perfetta aiuto assistente di produzione.

Socchiude di nuovo gli occhi, sospirando ancora una volta.

“Tu che ne pensi?” Mi domanda. Anche la sua voce sembra tremendamente stanca.

In questo momento non mi sento molto professionale e non riesco a trattenermi dal dirgli ciò che ho in mente.

“Penso che tu sia semplicemente meraviglioso!”

Jared spalanca gli occhi, sorpreso da quella mia attestazione di, come vogliamo chiamarlo, affetto, stima?

“Questa è la cosa più incredibile che io abbia mai visto fare ad un attore, soprattutto ad un uomo … bello e adorato come te. … Tu sei riuscito a diventare Lei!”

Mi lancia uno sguardo gelido e carico di frustrazione. “Io non sono Rayon!” Anche la sua voce sembra di ghiaccio.

Ecco che cosa lo sta tormentando! Il terrore che parte della sua anima appartenga davvero a quella irreale pseudo donna! Che esista nella sua mente una esilissima possibilità che Rayon abbia il sopravvento su Jared.

“Certo che sei Lei!” So che sto camminando su un terreno minato, ma devo assolutamente fargli capire quanto sia irrazionale la sua paura. Perché lui è e sarà sempre uomo. E all’ennesima potenza.

“Guardati ora, Jared!” Continuo, indicando il suo corpo. “Sei una donna bellissima! … Eppure non ti ho mai trovato più virile di così! Sei così … eccitante! … Solo un vero uomo avrebbe potuto cogliere la reale essenza di Rayon e rimanere … se stesso. … Tu ce lo vedi Brad Pitt con quella parrucca e quei tacchi?”

Gli strappo un sorriso e sembra rilassarsi. Si guarda intorno e poi torna a posare gli occhi su di me, che non posso fare a meno di sospirare. Mi sento dannatamente stupida. Non ho mai reagito così ed ero convinta di poter esercitare meglio il mio autocontrollo.

“Quanto tempo ho prima della scena?” Mi chiede. La sua voce è diventata d’un tratto calda e suadente.

Controllo il palmare che è nella mia tasca. “Devi essere sul set fra un’ora!”

“Un’ora? … ” Riesco a percepire il suo sguardo malizioso, anche sotto tutto quel trucco. “Dunque, un’ora! … Che cosa potrei fare per tenermi occupato per un’ora?”

Alzo le spalle e riprendo a trafficare con il mio palmare, pregando che l’imbarazzo non mi abbia fatto diventare color melanzana.

“Perché non chiudi la porta e non mi raggiungi sul divano. Starai scomoda sempre in piedi, no?”

So che dovrei riflettere bene su quello che sto facendo, ma non ci riesco. È una strana forza magnetica che si è impossessata di me ad agire al mio posto. E io posso solo assecondarla o rischierei di esplodere.
Chiudo a chiave la porta del suo camper e mi avvicino al divano. Appena giungo a portata delle sue mani, mi afferra e mi fa sedere a cavalcioni su di lui. Mi sfila il giubbino e comincia ad accarezzarmi sotto la maglietta, dai fianchi, intrufolandosi tra i seni, fino al collo. Il semplice tocco delle sue mani è la sensazione più maledettamente meravigliosa che io abbia mai provato. Ho un’irrefrenabile voglia di baciarlo, ma lui mi blocca d’istinto.

“Ehi! Il trucco! Se me lo sciupi ci vorranno altre due ore per rifarlo.”

Gli sorrido imbambolata e allora, dato che non posso avere le sue labbra, mi dedico alle sue dita, che da sotto la maglietta hanno ormai raggiunto la mia bocca. Fortuna che non ha ancora applicato le unghie finte di scena!
Lo sento ansimare e la cosa mi inonda di un piacere mai sperimentato prima. Mi fa alzare, in piedi davanti a lui, per sbottonarmi i jeans, che mi scivolano rapidamente alle caviglie, e con un energico e rapido gesto delle mani mi strappa l’elastico degli slip. Do una veloce occhiata al suo vestito. Il rigonfiamento nelle sue parti basse è ormai piuttosto evidente. Sollevandosi appena, fa scendere i collant che indossa fino al ginocchio, tirandosi su il vestito quanto basta. Mi riposiziona com’ero, incastrandomi su di lui, continuando a toccarmi delicatamente in punti del mio corpo che non avevo mai nemmeno saputo esistessero.

“Mi ami?” Mi chiede, quando ormai entrambi siamo giunti al limite.

“Ti … ti amo … Jared!” Riesco ad ansimare, prima di venire devastata completamente dalla più potente scossa elettrica mai sentita.

Ho bisogno di alcuni minuti per riavermi completamente, appoggiata al suo petto delicatamente, per non spiegazzargli il grazioso abitino. Anche il battito del suo cuore sta tornando ad un ritmo normale.

“Forse ora è meglio che vada.” Gli dico, rialzandomi e cercando di sistemarmi come meglio posso. “Ti vengo a chiamare per girare!”

Lui annuisce. Ha uno sguardo soddisfatto, ora!

“Grazie. … Di tutto!” E capisco perfettamente a quale tutto si riferisce.

Voleva il corpo di una donna giusto per dimostrare a se stesso che Jared è più forte di Rayon. Che anche conciato come Lei è ancora l’uomo che tutte le donne desiderano, con le sue pulsioni e i suoi appetiti.
Non sa che, mentre era intento a ribadire la sua virilità in abiti femminili, ha fatto sentire me incredibilmente donna, come mai avrei ritenuto possibile.

“No! Grazie a te, Jared!” Gli mormoro, sorridendo, uscendo dal suo camper.
   
 
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