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Autore: Chanelin90    26/11/2012    4 recensioni
***** COMPLETA ******
La guerra era finita.
Ogni Nazione era tornata a casa propria.
Germania e Italia si ricongiungono e, insieme, convivono per 3 lunghi anni.
Quando Feliciano viene a sapere di portare in grembo il figlio di Ludwig: appare entusiasta! Germania, tuttavia, non reagisce come il ragazzo avrebbe sperato..
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas
Note: nessuna | Avvertimenti: Mpreg, Tematiche delicate
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Germoglio Avverso
Capitolo 1

La guerra era finita. Ne era rimasto solo un brutto ricordo.
Ogni Nazione era tornata a casa sua.
La Pace imperava in Occidente da ormai alcuni anni.

Feliciano era tornato a bussare a casa di Ludwig.
Temeva quest’ultimo non volesse nemmeno più rivolgergli la parola a causa del tradimento e, invece, trovò aperto.
Germania era sinceramente pentito di aver fatto del male al suo ex- alleato, tanto da non riuscire neanche a sostenerne lo sguardo.
- Sono un mostro! E’ meglio se stai lontano da me!-
Feliciano, per tutta risposta, si arrotolò sotto il suo braccio, accennando a uno dei suoi soliti sorrisi che scioglievano anche il granito.
L’aveva perdonato. L’avrebbe perdonato comunque.
Si baciarono appassionatamente.
Potevano, le cose, tornare come prima?

In realtà, le cose, migliorarono decisamente, in quanto, il loro rapporto, si sviluppò in qualcosa di più profondo e irresistibile.
Entrambi volevano lasciarsi il passato alle spalle ed entrambi avevano delle ferite da leccarsi e leccare all’altro. Si misero insieme.

Lovino non fu contento quando Feliciano abbandonò la loro casa comune.
- ANCORA APPRESSO A QUEL FOTTUTISSIMO STRONZO?? POSSIBILE CHE NON CAPISCI MAI UN CAZZO??-
Al cuor non si comanda.

La convivenza fu meno disastrosa del previsto.
Senza più la guerra di mezzo, i due, avevano molto più tempo libero da dedicare a loro stessi e alla loro relazione.
Le notti diventarono particolarmente infuocate, sicché, più di una volta, Feliciano non ebbe modo di raggiungere il bagno senza l’aiuto del suo partner. Ma ciò non aveva importanza, perché, oramai, il loro amore era evidente e dichiarato.
- Ti amo, Germania!-
- Ich liebe dich, Italien!-

E il vortice della passione li avvolgeva ancora.
Passarono tre anni insieme.

Fu una mattina che Italia, mentre stava asciugando lo scolapasta, dopo pranzo, sentì la necessità di correre al bagno.
Germania, sentendolo rimettere, si avvicendò alla porta : - Stai bene, Italia?-
Il ragazzo uscì, con la faccia sconvolta e i capelli arruffati, dopo essersi lavato la faccia: - Tutto a posto! Vee! Solo una leggera nausea!-
Germania gli rivolse un cipiglio di disapprovazione : - Mangi troppo velocemente!-
Italia sorrise e gli scoccò un bacio sulla guancia.

Due mesi dopo, Italia era davanti allo specchio.
Col dito pigiava il gonfiore che caratterizzava, già d’alcuni mesi, il suo addome.
Germania, tornato dal lavoro, lo trovò lì davanti. Preso da dietro, gli posò il mento sui disordinati capelli.
Feliciano continuava a fissare il suo riflesso sul vetro.
- Stai ingrassando, Feliciano!- valutò il tedesco.
- Veee! Ma non capisco perché!-
- Probabilmente perché cucini più abbondantemente del solito!-
- Ho fame!-
si giustificò il ragazzo.
- Diminuisci le porzioni!-
- Ma ho sempre fame!-
piagnucolò.
- Da domani riprendiamo un po’ di attività fisica! Ti farà bene!- decretò il tedesco, accarezzandogli la pancia.
- Vee.. Come vuoi tu, Doitsu!- disse sconsolato, constatando sempre la sua immagine allo specchio.

Fecero l’amore quella sera.
-Se io dovessi ingrassare ancora…tu continueresti ad amarmi?-
-Io ti amerò sempre, Italia. Non m’importa del tuo aspetto fisico!-
 I due si abbracciarono e passarono la notte come un unico essere.

Un altro mese e mezzo era andato.
Italia gettò sul letto due paia di pantaloni, sconfortato.
Non gli entrava più niente.
Persino la cintura l’aveva allargata di almeno 4 buchi.
Si distese sul letto, accarezzandosi la pancia. Perché continuava a gonfiarsi così.
Sia lui, che Ludwig, cominciavano a preoccuparsi, a causa di questo.
Più di una volta, aveva utilizzato le magliette del tedesco per coprire la protuberanza.

- Doitsu, la mia pancia si muove!-
Germania lasciò andare la penna e depositò gli occhiali sulla scrivania.
- In che senso?- s’informò circospetto.
- Nel senso che è come se ci fosse qualcosa dentro di me!- tentò di spiegare Feliciano, non troppo sicuro delle sue affermazioni.
Germania avvicinò l’orecchio alla pancia del compagno e si mise in ascoltò.
- Lo senti?-
- Percepisco qualcosa!- ammise il tedesco.
- Vee! E’ grave?- guaì il ragazzo preoccupato.
- Non saprei..ma, domani, ti porto da un medico per farti visitare-
Italia abbassò di scatto la maglietta: - Veeee! Non voglio andare dal dottore!- si lamentò.
- Abbiamo rimandato fin troppo, Italia! Non ho la più pallida idea di cosa tu abbia, ma è evidente che questa cosa non è normale-
Italia strinse i denti preoccupato.

- Stai tranquillo, Liebe! E’ solo un controllo!- lo consolò Ludwig, tenendogli stretta la mano che tremava nervosamente.
Il Dottor Health esaminò il giovane, poi fissò il suo gonfiore e, infine, scrisse qualcosa su un pezzo di carta.
- E’ impossibile!- borbottò tra sé.
Germania trasalì apprensivo : - COSA è impossibile? Che cos’ha?-
- Devo fare ancora alcuni esami ma, prego, Mr.Vargas, vada in bagno a riempiere questo contenitore di urina. La contatterò io, a giorni, tramite il recapito telefonico che mi ha dato!-

Passò una settimana.
Feliciano indossava una tutina e stava spazzando per casa, mentre Ludwig, in uno di quei rari momenti in cui si svagava, stava bevendo una birra sul divano, insieme a suo fratello Prussia e i suoi amici: Danimarca, Svezia e Norvegia.

Il telefonò squillò due volte.
Feliciano andò a rispondere:
- Pronto? Casa Beilschmidt?-
- Con chi parlo?-
- Parlo col Signor Feliciano Vargas?- domandò una voce dall’altra parte.
Italia sobbalzò:- Si, sono io! Chi è lei?-
- Sono il Dottor Health! Mi sono arrivate le analisi delle sue urine! Non so come sia possibile..ma comunque devo farle i miei complimenti! Aspetta un bambino!-


Feliciano sentì le forze che gli venivano meno.
Un bambino?
Ci mise alcuni minuti a riprendersi dallo schock.
- Pronto? Pronto? E’ ancora in linea?-
- S..si..i..si! Sono..sono qui!-
balbettò il giovane.
- Mi ascolti attentamente! Dovrà osservare alcune regole per non far male al feto! Niente più alcol, fritti, caffeina, uova…-
Feliciano rimase in ascolto dei consigli del medico ma, in cuor suo, era ancora confuso. La testa stava pensando troppe cose contemporaneamente.
 Era successo tutto così all’improvviso e quello che, adesso,  viveva nel suo corpo..era qualcosa di straordinario. Indescrivibile. Meraviglioso.
Si rese conto che, nonostante fosse ancora frastornato dalla novella, era felice.
Quel bambino o bambina era il frutto del suo amore con Germania e quindi era il dono più prezioso che potesse ricevere.
- … Ha capito tutto, Signor. Vargas?-
- S..Si! – bofonchiò Feliciano.
- Se ha bisogno di qualcosa..qualunque cosa..: non esiti a chiamarmi!-
- La ringrazio molto !-
La conversazione venne interrotta.
Feliciano, adesso, era da solo e con il bambino che aveva in grembo.
Scivolò lungo la parete:- Sono padre?- e pianse di gioia stringendo a sé il ventre.

Italia si sporse nel salotto.
Visualizzata la scena che gli apparve davanti, non potè fare a meno di sorridere: Gilbert, completamente ubriaco, si aggrappava a Ludwig citando versi di non si sa quale filosofo ; Germania tentava di giocare il suo turno mentre Norvegia, Svezia e Danimarca attendevano, masticando noccioline e sorseggiando alcolici.
Una tipica serata tra amici.

- Weeee Itajjiaaaaa! Entraaaa!HIC!  Vieni a jiocare con nuoiiii!- lo salutò Gilbert.
Feliciano entrò a piccoli passi, stringendosi nervosamente il braccio e guardando il pavimento.
Anche Germania si accorse della sua presenza: - Oh Italia? Tutto bene? -
Feliciano si risistemò i capelli e alzò il capo per osservare dolcemente il suo amante : - Mai stato meglio!-

Germania alzò un sopracciglio incuriosito.
Italia si piazzò al centro del salotto, davanti a lui.
Si sforzò di dar voce ai suoi pensieri: - Ha chiamato il Dottor. Health!-
Ludwig lasciò perdere le carte e si sistemò meglio sul divano, permettendo al compagno di sedersi accanto a lui. Ma quest’ultimo rimase in piedi. Cosa insolita da parte sua ma era davvero troppo eccitato per rilassarsi.
- Ah bene! Allora? Di che si tratta? – interrogò il tedesco, accennando alla pancia dell’amato.
Preso fiato e coraggio e confessò: - Germania..tu e io..stiamo per diventare genitori!-
Il silenzio cadde nella sala come se nessuno avesse capito.
Feliciano cercò l’espressione del partner il quale era rimasto basito: - Scusa,  Italia…potresti essere più specifico?- domandò a bassa voce.
Italia s’inginocchiò di fronte a lui, affinchè le loro pupille potessero incontrarsi senza possibilità di fuga: - Aspetto un bambino! Tuo figlio!-

Il salotto proruppe in applausi e risate gioiose.
- WOOOOWWWWW FRATELLINOOO!! CE L’HAI..HIC…FATTA A METTERE..HIC..LA PAGNOTTA IN FORNO! AHAHAH!! HIC !- e poi, Prussia, scivolò a terra, col sorriso ancora da ebete sul volto – SEEEEE! Sono zio!! Muahahha!-
- Congratulazioni Italia! Congratulazioni!-
si approcciò Danimarca, alzandosi per afferrare le mani del ragazzo.
Norvegia e Svezia, a sua volta, porsero i loro omaggi a Feliciano: - I nostri più sinceri auguri! Possiate vivere felici, per sempre!-
Era un giubilo di voci. Tutte allegre ed emozionate. Tranne una: quella di Germania.

Feliciano si accorse che Ludwig era rimasto seduto sul divano, silenzioso e riflessivo.
La notizia l’aveva probabilmente sconvolto. D’altronde : era diventato padre così in fretta. Lo capiva: era il padre di suo figlio.
Dopo un po’, Italia tornò da lui e gli mise una mano sulla spalla : - Oh, Doitsu! Non è meraviglioso? Dentro di me vive un piccolo “Noi”!- si compiacque sorridendo e piangendo insieme.
Germania girò la testa, molto lentamente, e lo fissò irriquieto:- Meraviglioso…- pronunciò serio dopo un pò -..Tragico, vorrai dire!-
Italia rimase di sasso e si bloccò. Anche le voci degli altri cessarono i festeggiamenti.
- Non..non sei contento?- chiese col groppo alla gola.
- Italia..dobbiamo impedire a quell’essere di nascere
!- concluse il tedesco
.


CONTINUA

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Questa è la 5 fanfiction che scrivo. Non prevedo di scrivere un eccessivo numero di capitoli per completarla.
Sto proseguendo “ Il Principe e l’Amante ” , nel frattempo.
Ho voluto tentare un nuovo stile di scrittura. Se fa schifo, ditemelo!
O, per chi ha letto altre mie fan fiction, se erano meglio gli altri stili, fatemelo sapere!
Come al solito: se sentirò l’esigenza di alzare il target della storia, cambierò il colore durante la stesura.

A presto^^/

  
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