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Autore: Charlotte_Insane    27/11/2012    2 recensioni
"Eravamo sul palco, vedevo Pierre cantare ero quasi ipnotizzato da lui, le sue labbra premute contro il microfono, quelle labbra che dovevano essere solo mie."
Io vi avverto, è tipo un mezzo esperimento ed è la prima storia a cui lavoro che posto in questa sezione, speriamo bene e piano con i pomodori marci (?)
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: David Desrosiers, Pierre Bouvier
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: Incompiuta
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Can’t keep my.. lips of you.
 
 
 
Buonasera a tutti i coraggiosi che hanno osato aprire questa roba che spaccio per una one-shot.
Anyway, questa storia nasce da un idea che avevo, una 10 songs fiction challenge.. insomma credo abbiate capito più o meno cosa volevo dire (?), ma alla fine per svariate ragioni non sono riuscita a concludere il progetto e così ho lavorato a questa penosa scenetta con qualche risvolto comico (?)..
Io vi avverto, è tipo un mezzo esperimento ed è la prima storia a cui lavoro che posto in questa sezione, speriamo bene e piano con i pomodori marci (?)
Ok adesso che vi ho annoiati vi lascio alla mia storia..
Baci, Charlotte_Insane.

 
 
 
Eravamo sul palco, vedevo Pierre cantare ero quasi ipnotizzato da lui, le sue labbra premute contro il microfono, quelle labbra che dovevano essere solo mie.
-Dave, stai sbagliando tutto!- mi rimproverò Jeff, ma io non riuscivo a concentrarmi su nient’altro. Allora mi decisi, lascai il mio basso, e andai da lui, Pierre mi sorrise continuando a cantare, non potevo resistere oltre, gli presi il volto fra le mani e lo baciai con passione, lo sentì subito ricambiare, ci baciammo fino a che ad entrambi non mancò il respiro, poi lo lasciai e ripresi a suonare, dopo il concerto, dietro le quinte, lui mi guardò leggermente seccato e baciandomi nuovamente mi disse:
-Guai a te se lo rifai, non voglio che i fan pensino che stia sopra.- risi appena, lui si staccò da me, lo amavo tanto anche per questo motivo, sapeva essere meraviglioso e dolcissimo in alcuni momenti, ma quello non era proprio il caso, da come mi guardava capì che si sarebbe vendicato..
 
Inizialmente la cosa non mi preoccupava, poi però cominciarono a passare i giorni, lui non mi rivolgeva nemmeno più la parola, finchè un bel giorno non ricevetti un suo messaggio, mi aveva mandato un indirizzo dicendomi di raggiungerlo li il prima possibile.
Non ci capivo nulla in quella storia, ma andai comunque.
Davanti ad un edificio, non molto lontano dal centro della città, c’era lui, mi stava aspettando, io parcheggia li davanti e lo raggiunsi, lo salutai ma lui pareva troppo freddo come lo era stato tutta la settimana.
-Chiudi gli occhi.- mi ordinò sfilandomi gli occhiali da sole. -Non aprirli.- mi disse bendandomi. -Vedi qualcosa così?!- mi chiese infine, non riuscivo proprio a capirlo.
-No..- dissi, anche se non potevo a vederlo riuscivo ad immaginare la sua espressione, poi si avvicinò al mio orecchio
-Adesso andiamo in un posto.- mi sussurrò, poi mi condusse all’interno facendomi salire le scale, rischiai di cadere tre o quattro volte imprecando ogni volta contro di lui, Pierre non disse nulla, ma avrei giurato di averlo sentito sghignazzare di nascosto..
Dopo un’ultima caduta lo sentì aprire una porta, mi rialzai con il suo aiuto ed entrammo.
Non fece in tempo a chiudere la porta che già mi saltò addosso, cominciò a baciarmi e poi mi condusse non so dove, prese a spogliarmi facendomi distendere su quello che sembrava un letto, i suoi baci mi toglievano il respiro, le sue mani arrivavano ovunque, io ancora bendato, gemevo sulle sue labbra, poi mi fece voltare e mi penetrò con violenza, spingeva con forza dentro di me e continuò finchè non venì dentro di me, io lo seguì subito dopo.
Pierre si accasciò sul letto accanto a me e mi sfilò la benda, io avevo ancora gli occhi socchiusi..
Aspettammo qualche minuto in quel modo e poi mi rivestì, quel posto mi sembrava davvero troppo familiare. Una volta finito uscimmo e lasciammo tutto per aria.
-Pierre..
-Si?!
-Ma questo non è l’appartamento della mia ex?
-Chi lo sa..- disse andandosene  prima di uscire dal palazzo però lo fermai
-Se tutte le tue vendette sono così mi conviene farti arrabbiare più spesso..- lui rise guardandomi
-Ma amore,questa non è la mia vendetta, anche perché ti conviene contare un mese da oggi..
-D-di che parli?!
-Nulla, ma solo allora protrai rivedere il mio amico..- se ne andò via senza darmi il tempo di rispondere, ma sapevo già che non mi avrebbe lasciato andare in bianco per un mese, o almeno speravo non lo avrebbe fatto..
  
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