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Autore: Guitarist_Inside    27/11/2012    5 recensioni
Papa Roach Live @ Alcatraz Milano - 26.11.2012 - The heart, the soul, the life, the passion.
Non è esattamente una fanfic, è più che altro una specie di tributo, uno "stream of consciousness" riguardo ai pensieri, alle emozioni e a tutto ciò che ho provato grazie al concerto di ieri. E' un mio modo per ringraziare i PRoach.
Non so neppure io perché lo sto pubblicando, probabilmente in un momento di pazzia, mentre ancora sorrido ascoltando una loro canzone e ripensando a ieri, desiderando con tutta me stessa poter essere ancora lì e rivivere tutto, anche solo nella mia mente come sto facendo ora, appunto.
Le parole non riescono a esprimere tutto ciò che ho provato, non riescono a rendere completamente giustizia a un'esperienza e a un concerto così fottutamente fantastici, ma ci ho provato.
Inizialmente dovevano essere solo poche righe; poi, però, le mie dita hanno continuato a digitare da sole, come un torrente in piena che trabocca dagli argini, impossibile da fermare, sotto dettatura dei ricordi, del mio cuore, della mia anima, di ciò che ho vissuto, delle mie passioni.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non è esattamente una fanfic, è più che altro una specie di tributo, uno "stream of consciousness" riguardo ai pensieri, alle emozioni e a tutto ciò che ho provato grazie al concerto di ieri. E' un mio modo per ringraziare i PRoach.
Non so neppure io perché lo sto pubblicando, probabilmente in un momento di pazzia, mentre ancora sorrido ascoltando una loro canzone e ripensando a ieri, desiderando con tutta me stessa poter essere ancora lì e rivivere tutto, anche solo nella mia mente come sto facendo ora, appunto.
Le parole non riescono a esprimere tutto ciò che ho provato, non riescono a rendere completamente giustizia a un'esperienza e a un concerto così fottutamente fantastici, ma ci ho provato.
Inizialmente dovevano essere solo poche righe; poi, però, le mie dita hanno continuato a digitare da sole, come un torrente in piena che trabocca dagli argini, impossibile da fermare, sotto dettatura dei ricordi, del mio cuore, della mia anima, di ciò che ho vissuto, delle mie passioni.


P.S.: A dir la verità, non avevo intenzione di pubblicarla qui, tutta colp...ehm, merito di Sadako Kurokawa x'D. Okay, spero di non aver fatto una cazzata x'D
 
 
Papa Roach Live @ Alcatraz Milano - 26.11.2012 ~ The heart, the soul, the life, the passion.
 
 
Loro erano lì, e anch'io ero lì, a pochi metri da Loro, in un vortice di mille emozioni.
Al diavolo la pioggia, al diavolo il freddo, al diavolo l'attesa (che poi, alla fine, anche se sembrava non passare più, a conti fatti, c**zeggiando con le mie amiche e "cantando" a random le Loro canzoni, è passata anche più velocemente di quanto potessi sperare), al diavolo i piedi congelati, al diavolo il mal di schiena. 
Al diavolo gli spintoni da ogni parte, al diavolo l'aria che a volte mancava, al diavolo il dolore al braccio che non potevo più tirar giù (ma neppure volevo), al diavolo il bagno di sudore, al diavolo la voce che tuttavia non mi ha mai abbandonato sostenendo ogni mia parola cantata a squarciagola, al diavolo il piede di un coglione portato avanti in alto che mi ha preso in pieno in testa. 
Al diavolo anche le foto che scattavo senza neanche prestar troppa attenzione all'inquadratura o a se fossero più o meno a fuoco, dato che non stavo certo ferma e la mia attenzione non era focalizzata esattamente sulla macchina fotografica.
Foto che, tuttavia, mi ricordano emozioni, vere, vive, e per questo motivo credo di poter dire con certezza di preferire le mie 300 foto non perfette -ad eccezione di poche riuscite veramente bene-, che però rendono bene l'atmosfera, ad altrettante tutte perfettine, ma meno vitali... 
 
Loro erano lì, e non hanno deluso, anzi hanno confermato oltremodo le aspettative.
Non si sono certo risparmiati, così come non l'abbiamo fatto neppure noi. 
 
Ovviamente, non ho smesso neppure un attimo di cantare a squarciagola e urlare (infatti mi sorprendo sempre più delle mie corde vocali, dato che stranamente ho ancora abbastanza voce).
Ero troppo emozionata, troppo "gasata", e ripensando a quei momenti mi ritrovo ancora a sorridere e sprizzare felicità, ri-emozionandomi e risentendo quei brividi al solo ricordo.
 
Quello che circolava durante il concerto, era energia pura. 
Era quella, a tenerci in vita e darci la forza nonostante più di una volta rischiassimo di soffocare. 
Era la loro vicinanza, il loro entusiasmo, l'energia e l'amore che avevano e trasmettevano con ciò che cantavano e suonavano. 
 
Erano Coby e Jerry a pochissimi metri da me per quasi tutta la durata del concerto, così tanto che potevo quasi contare le goccioline (o per meglio dire, goccioline solo all'inizio, dato che poi erano fradici almeno quanto noi) di sudore che avevano addosso. 
 
Era Coby che ha sputato dell'acqua, colpendomi a un centimetro o meno dall'occhio, da tanto che era vicino. 
Era Jerry che sorrideva guardandoci. 
Era Tobin che è corso davanti a noi, anche se per poco tempo. 
Era Tony che continuava a dettare il ritmo della musica, in perfetta sintonia con quello dei nostri cuori che battevano all'impazzata nei nostri petti, sovraccarichi di emozioni.
Eravamo noi, il pubblico in completo delirio.
 
Era Coby che ha detto di voler fare una foto con noi, perchè eravamo un pubblico meraviglioso. 
 
Era la voce di Coby, era la nostra voce, era la chitarra di Jerry, il basso di Tobin, la batteria di Tony, tutto unito in un connubio indescrivibile. 
 
Era la voce di migliaia di cuori che battevano all'unisono.
 
Erano i brividi che mi percorrevano interamente senza mai smettere; era il connubio di mille emozioni che riuscivano a trasmettermi.
 
Era Coby che più volte si è fatto "mangiare" dalla folla, cantando sopra di essa, una volta addirittura a così poca distanza anche da me che, se avessi avuto il braccio più lungo di appena 10 cm o poco più, avrei potuto toccarlo.
 
Le parole non riescono a rendere abbastanza quanto sia stato fottutamente incredibile. 
L'energia si percepiva in ogni respiro, in ogni salto, in ogni parola cantata a squarciagola con "IL CUORE, L'ANIMA, LA VITA, LA PASSIONE". 
 
Era la setlist, breve, ma intensa; semplicemente fantastica, che ho cantato fino allo sfinimento assieme a Loro e ad altre migliaia di fans, alimentando quel circolo d'energia vitale e inebriante.
 
Avrei retto un'altra mezz'ora, in qualche modo, ma è stato perfetto anche così. 
Davvero, un'esperienza indimenticabile, impressa indelebilmente nei miei ricordi; e sarà sempre lì quando avrò bisogno di lei. 
 
Se ne è valsa la pena? ASSOLUTAMENTE sì. Rifarei anche tutto seduta stante, se ne avessi l'opportunità.
 
26 Novembre 2012, Milano. Grazie, Papa Roach. ♥
   
 
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