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Autore: Elettra28    27/11/2012    9 recensioni
Quando un sogno può farti trovare il coraggio. La mia versione personale ed ottimistica sul destino di Brittany e Santana nelle prossime puntate
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Sam Evans, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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…L'innamoramento invece, pur essendo un movimento collettivo, si costituisce fra due persone sole; il suo orizzonte di appartenenza, qualunque valore universale possa sprigionare, è vincolato al fatto di essere completo con due sole persone. Questo è il motivo della sua specificità, della sua singolarità, ciò che gli conferisce alcuni caratteri inconfondibili…
 
 
“Ma che cazzo!” sbatté la penna con forza sul libro tanto da fargli un piccolo solco per poi sbuffare.
Santana era seduta li, nella penombra della sua camera del college, a studiare sociologia ed in particolare un libro che le aveva assegnato il suo professore di un tizio che aveva analizzato l’innamoramento ed i suoi meccanismi… si era domanda perché doveva proprio capitare a lei quell’argomento, perché non il suicidio ed i suoi meccanismi… oppure l’arte di capire quello che si vuole senza fare disastri e (sempre) i suoi meccanismi.
 
 
Invece no, a lei era toccato quel libro con quell’autore e quell’argomento, proprio nel periodo in cui non sapeva nemmeno che cosa volesse dire essere innamorati, che cosa facesse una persona innamorata. O forse lo sapeva, forse era proprio per questo che non voleva studiare da quel libro, aveva paura che potesse ancora di più confermare il suo amore per Brittany e, magari, accentuare le sue paure. O la sua propensione a prendere decisioni che poi inevitabilmente le si rivoltavano contro, costringendola a restare in un limbo di indecisione e paure.
 
Santana si sentiva schiava delle sue paure, era sempre stato così, dietro quella corazza da stronza che si metteva la mattina prima di uscire di casa e si toglieva la sera prima di andare a letto, si nascondevano tutte le sue paure. Solo Brittany sapeva come era veramente, solo lei sapeva penetrare con la mano in quella corazza per toccare veramente il suo cuore e sentirlo battere e, ad ogni tocco, sapeva far sparire le sue paure accumulate li dentro.
 
Era stata chiara, aveva scelto lei, l’aveva fatto per tutte e due, perché tanto Brittany non l’avrebbe mai fatto. Anche se stava soffrendo forse anche più di lei, ma non l’avrebbe mai lasciata. Le aveva detto che non era una vera e propria rottura, anche se sapevano chiaramente tutte e due che lo era. Allora perché stava così male? Pensava che facendo quel passo, doloroso certo, ma dovuto si sarebbe sentita più libera, ma quel giorno, grazie a quel fottuto libro iniziò a chiedersi che cos’era davvero la libertà, cosa la potesse far liberare fino a sentire finalmente il suo respiro leggero.

“…è vincolato al fatto di essere completo con due sole persone”

Rilesse quell’ultima frase e poi, presa da un senso di angoscia, chiuse il libro e disse:
“Non passerò mai questo esame” chiedendosi mentalmente a quale esame si riferisse, se a quello scolastico o a quello della situazione in cui si trovava in quel momento.
 
 
Decise di uscire per andare a farsi una passeggiata per calmarsi un po’, in mezzo a quei viali alberati del cortile del campus. Era venerdì, il loro venerdì,  si chiese che cosa stesse facendo Brittany. Si sentivano poco, nemmeno tutti i giorni, l’ultima volta che l’aveva vista era stato per il musical di Grease. Lei era bellissima e così sicura del loro amore, le aveva detto che non era stata con nessuno, con quello sguardo speranzoso che voleva soltanto dire che aspettava un gesto, una parola, una minima cosa da parte sua e sarebbe tornata tra le sue braccia. Invece no, lei ed il suo stupido atteggiamento da persona matura, le avevano risposto che non era necessario, che sapeva benissimo che poteva frequentare chi voleva. Non riusciva a capacitarsi del suo atteggiamento, sembrava che dentro di lei vivessero più persone e che tutte avessero la capacità di venir fuori nel momento più sbagliato.
 
Le venne da piangere a quel pensiero. Fece un sospiro lungo e prese il cellulare per chiamarla
 
“Whuuuuu ciaaaaao Rizzooooo!!” si sentì dall’altra parte.
Santana sorrise per la capacità che aveva la sua Brittany di farla stare immediatamente bene.

“Ciao Rizzooo bella! Ci stai chiamando per dirci che hai una pagnotta nel forno?”

Sentì  poi quella frase e decisamente non era la voce di Brittany, aggrottò le sopracciglia e disse:
“Sam?”
“Per te Kenickie,zuccherino” urlò Sam.

Santana sentiva le risate di Brittany e un calore strano invaderle tutto il corpo.
“Britt ma dove siete?” chiese.
“A casa mia nella mia stanza” rispose sempre ridendo come se Sam la stesse continuando a distrarre.
“Ah…” rispose lei sempre più irritata da quelle risa.
“San tutto bene? Volevi dirmi qualcosa?” chiese Brittany sentendo la sua voce incerta
“No, è… è solo che volevo sentirti… ecco ti stavo pensando, perché oggi è venerdì e tu…. tu, l’altra volta, mi hai detto che ti sentivi sempre più triste il venerdì, perché era il nostro giorno…” disse con la voce spezzata dalla timidezza. La irritava particolarmente dirle tutte quelle cose in presenza di Sam.
“Oh… si è vero, ma ora ho rimediato! Ora i miei venerdì li passo con Sam” disse liberamente l’altra.
“Cos… cosa?” chiese senza nemmeno pensarci un attimo.
“Siiiiiiiii il venerdi Bram!“ sentì urlare Sam mentre Brittany continuava a ridere.
 
Fece un lungo respiro per riprendersi e non sbottare con una serie di parolacce e maledizioni contro Sam, perché sicuramente c’era una spiegazione, doveva esserci una spiegazione per tutto quello.
“Sam fai silenzio che non sento San…. San ci sei ancora?” sentì chiedere da Brittany.
“Eh? S….si ci sono ancora… ma cosa fate? Voglio dire… Britt siete… ecco siete vestiti vorrei sperare” azzardò conoscendo la sua bionda.
“Si certo! Solitamente lo passiamo a progettare azioni su come salvare il mondo, sai ti ho detto quella cosa dei supereroi, no?” Santana fece gli occhi al cielo pensando all’idiozia inventata da Blaine con il supporto di quello che doveva essere il loro supplente ma era più immaturo di loro.
“Invece oggi…” continuò Brittany “Stiamo progettando il nostro matrimonio”.
 
Sentendo quella frase, Santana si dovette sedere sulla prima panchina che trovò vicina al vialetto dove passeggiava, perché sicuramente aveva capito male, ma nell’evenienza era meglio sedersi.
 
“San? San sei ancora li?” disse Brittany sentendo silenzio dall’altra parte.
“S…si… “ rispose col fiato corto.
“A proposito, sei invitata ovviamente!” continuò Brittany.
“Ma certo, Santana, non puoi mica mancare” sentì ancora Sam urlare e questa volta si immaginò di averlo tra le mani per strapparle quei due canotti che aveva al posto della bocca.
“Britt… dici sul serio? Un matrimonio? Cioè… che cos’è questa storia?” si fece coraggio e continuò.
“Si San… vedi abbiamo pensato che siccome non si sono sposati Finn e Rachel allora volevamo essere noi i primi del Glee a sposarci! Prima che quei due ci ripensino e ci tolgano il record, quindi io ero single, Sam era single e tutte e due volevamo avere questo primato”  rispose la bionda con naturalezza.
“E grazie a Sugar, che ci pagherà tutto, lo faremo gratis” disse Sam.
“Tranne il rabbino, quello era stato già pagato da Finn e Rachel per il loro matrimonio” continuò Brittany.

“Il rabbino? Ma Brittany voi non siete ebrei” si stupì lei stessa di quella domanda perché, di certo, con tutte le cose che aveva sentito in quei minuti forse quella del rabbino era la cosa più sensata.
“Si, lo so, ma a parte averlo gratis era l’unico disposto a sposarci negli spogliatoi del McKinley, perché gli ricordano tanto la sinagoga dove andava quando era piccolo”.
“Ci sposeremo con un tapis roulant che ci farà da pedanaaaaa” disse entusiasta Sam.
“Sam, non saltare così forte sul letto potrebbe cadermi il cellulare!” sentì Brittany che lo rimproverava.
 
 
Santana poggiò la schiena sulla panchina ed inclinò la testa all’indietro, era un sogno… anzi un incubo, quello che stava vivendo, non era possibile, si era sicuramente addormentata sui libri ed ora il suo subconscio le stava facendo sognare tutte queste cose assurde, non c’era altra spiegazione.

“San? San ma perché non rispondi? Stai bene? Non farmi preoccupare” sentì quella voce che la destò dai suoi pensieri.
“Britt… ti rendi conto di quello che mi hai appena detto?” chiese.
“Si certo! Tutto il Glee è felice, anche Finn ci ha detto che non era una cattiva idea, almeno i soldi spesi per il rabbino non sono andati sprecati e ci ha detto di considerarlo come suo personale dono di nozze, visto che l’aveva pagato lui e non Rachel” continuò entusiasta Brittany.

 
Santana, a parte maledire quell’idiota di Finn e appuntarsi di scioglierlo nell’acido appena l’avesse visto, rimase spiazzata. Brittany era convinta di quello che le stava dicendo e non le era venuto il minimo dubbio, non aveva pensato minimamente a lei.
“Per sposarsi bisogna essere innamorati… tu… tu lo ami Britt?” disse con la voce rotta da un quasi pianto.
“Ma che dici, San? Lo sai che io amo solo te” rispose con fare ovvio.

Ebbe un piccolo sussulto di gioia dopo quella frase ma subito si riprese.
“Allora perché lo sposi? Non capisco” chiese la mora.
“Perché non voglio stare più da sola. Sam mi fa compagnia, non mi sento più sola con lui e noi due, se continuiamo di questo passo, non torneremo mai assieme, San. Perché tanto tu non tornerai mai più a Lima, non ti è mai piaciuto qui ed io non ho molte scelte e nemmeno Sam” rispose Brittany e Santana notò che la sua voce si fece triste e malinconica, sicuramente aveva pensato tanto a quella prospettiva e forse ci aveva anche azzeccato sul fatto che lei non sarebbe più tornata li.


“Brittany, io ti amo” sentì di dire con tutto il cuore.
“Lo so San me l’hai già detto…” assunse un tono scocciato la bionda “Ma è come quella volta con la maglietta Lebanese, ricordi?”  Brittany aspettò in silenzio che rispondesse ma poi decise di continuare “Io ti chiesi di indossarla se veramente mi amavi e di ballare insieme a me. Io so che mi ami ma quella volta non l’hai indossata come so che questa volta non tornerai facilmente anche se sono la persona che ami di più al mondo”.

 
Santana era spiazzata. Perché Brittany diventava improvvisamente fottutamente intelligente quando si doveva parlare di sentimenti? Quando soprattutto si parlava dei loro sentimenti? Era sempre stato così, era lei che in quei casi risultava la più idiota.

 
“Io… mi dispiace Britt” riuscì a dire soltanto maledicendosi per non riuscire nemmeno ad implorarla di non fare quel gesto assurdo.
“Lo so, San. Ma non importa, comunque spero che verrai al nostro matrimonio. Ci sposiamo il 15 Dicembre, prima della fine del mondo, così almeno saremo riusciti a fare bene la festa ed il viaggio di nozze nella fattoria del nonno di Sam”.
“O…ok, devo andare ora. Ciao Britt” disse con un nodo in gola.
“Ciao San e ciao anche dal mio futuro super marito!” disse Brittany mentre Santana sentiva in lontananza la voce di Sam fare una delle sue tante imitazioni per la quale non si sprecò nemmeno a cercare di capire chi fosse.
 
 
Poggio il telefono ed abbandonò disarmata le braccia. Era surreale, era tutto surreale quello che stava vivendo, non sapeva che cavolo fare. In quel momento desiderava fare solo una cosa, lasciarsi andare e piangere.
Corse fino a perdere il fiato verso il suo alloggio, quasi si scontrò contro la sua compagnia di stanza che la guardò perplessa ma non si fermò e continuò verso la sua stanza. Una volta dentro chiuse la porta e si buttò sul letto a sfogare tutte le lacrime trattenute in quella telefonata.
 
 
****
 
 
“Benvenute nel mio cerchio sacro di confidenze sul sesso” Holly era seduta per terra e di fronte a lei c’erano Santana e Brittany.

“Voglio ringraziarvi del fatto che confidiate in me perché so che non è facile” continuò la donna “E volevo chiedere a tutte e due se pensate di poter essere lesbiche”.

“Non lo so” rispose Brittany e Santana si girò di scatto a guardarla.
“Come non lo sai? Siamo state assieme Britt?” disse irritata.

“Bé non lo so, non lo so più, pensavo di amarti ma invece la vicinanza di Sam… ecco mi ha confuso” rispose seccata la bionda.

“Comunque non si tratta di sapere da chi vi sentite attratte, ma di chi vi innamorate” disse quella figura bionda posizionata davanti a loro che Santana notò con una visuale patinata, aveva attorno a lei un alone di nebbia e poteva giurare di vederla seduta con le gambe incrociate che fluttuava almeno un paio di centimetri sopra il suolo.

“Si ma Santana si rifiuta di parlarne” disse Brittany interrompendo l’adorazione della latina verso quella donna.
“Cosa? Ma se ti ho detto che ti amavo e mi hai detto che volevi stare con Artie? E poi ora con Sam, addirittura lo vuoi sposare” rispose alzando la voce.

“Non sono io che ho deciso di tagliare il nostro rapporto, mi hai lasciato ancora più sola Santana”  Brittany era inspiegabilmente arrabbiata ai suoi occhi, non l’aveva mai vista così furiosa.

“Ok… ok… bé so che parlare di sentimenti può essere una cosa difficile… quindi…” la donna continuò a parlare con voce serafica e Santana si girò di nuovo verso di lei attratta da quella magia.

Fino a che Holly non si alzò in piedi. La latina poté vedere chiaramente che i suoi abiti si trasformarono in una minigonna nera ed una maglia rosa ed i suoi capelli da biondi diventarono neri, spalancò la bocca quando vide che le spuntarono anche dei baffi. Si girò verso Brittany che la guardò sorridente ed ammirata come se niente fosse. Strabuzzò gli occhi mentre tra le mani della signorina Hollyday comparve un’aspirapolvere ed iniziò una musica con delle note conosciute.

I want to break free,
I want to break free,
I want to break free from your lies,
You're so self satisfied I don't need you
I've got to break free….”

Cantò una travestita Holly mentre faceva scorrere l’aspirapolvere ed ogni tanto si fermava a sistemarsi il caschetto.

“God knows!”si avvicinò ad indicarla  “God knows I want to break free” indicò infine sia lei che Brittany.
Santana si girò a guardare la bionda e la vide tenere il tempo con la testa e schioccare le dita felice.

“You’ve fallen in love!”  indicò di nuovo Brittany che fece la faccia sorpresa autoindicandosi anche lei con l’indice ed annuendo divertita.

“You’ve fallen in love for the first time and this time I know it's for real”si girò d’improvviso verso Santana che si spaventò e tirò indietro la testa.
 
D’improvviso sentì il viso di Brittany vicino a lei e si girò di scatto sentendo la musica in sottofondo e Brittany urlare.

“Allora perché mi hai lasciato San? Perchèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè?”

 
 
 
Si alzò di scatto dal letto, si ritrovò ansimante con le mani sul viso e gli occhi spalancati
“Miss Hollyday!” sussurrò guardandosi le mani e poi attorno a lei, riconoscendo la sua stanza.
“Era un sogno” pensò.
Si buttò di nuovo a letto ancora con l’affanno, si toccò la fronte sentendo che era sudata.
“Cazzo mi è comparsa in sogno Holly Hollyday… devo proprio esser conciata male” disse a sé stessa.
 
Il tempo di riprendersi un po’ dallo shock e le venne in mente esattamente l’inizio di quel sogno, prima che si trasformasse in un incubo, quando Holly l’aveva aiutata a capire i suoi sentimenti, l’aveva aiutata a trovare il coraggio e forse la canzone che cantava dopo che si era tramutata in Freddie Mercury diceva il vero. Doveva liberarsi, doveva liberarsi da tutte quelle paure e la vera libertà la poteva trovare solo amando, amando la persona di cui era innamorata, pur con tutte le difficoltà che questo comportava. Sarebbe uscita da quella porta col desiderio di essere libera e solo Brittany gliela poteva dare quella libertà.
 
Controllò l’orologio ed erano le cinque del mattino, si alzò e si fece una doccia, una volta pronta prese il cellulare e scrisse un messaggio.
*non azzardarti a fare niente, sto arrivando*
 
Prese le chiavi della macchina ed uscì da quella porta col desiderio di essere libera
 
****
 
Varcò la soglia del McKinley come una furia e si diresse immediatamente negli spogliatoi dei ragazzi, sapeva perfettamente dov'erano, ci aveva passato tanto tempo li dentro in passato.

Entrò e vide Brittany con un mazzolino un abito bianco bellissimo ed un’acconciatura con affianco Sam in abito elegante e davanti una Sugar vestita con una strana casacca tutta nera i capelli raccolti ed un grosso cappello nero in testa.
“E con questo vi dichiaro marito e moglie” fece in tempo a sentire dalla voce di Sugar.
 
“Ma che diavolo state facendo???” urlò sgranando gli occhi.
“Oh ciao San, stiamo facendo le prove per il matrimonio” disse una sorpresa e gioiosa Brittany poi guardò tutti i loro amici col sorriso sulle labbra.
“Sugar interpreta il rabbino, non siamo sicuri che porti quello strano cappello in testa ma per la prova generale si farà i capelli rasta per far sbucare fuori dal cappello le treccine” disse Sam mentre Sugar annuiva felice.
 
“Ma… ma che… vieni con me e voi due potete anche rinchiudervi qui a vita” prese la mano di Brittany e la trascinò via con sé.
“Aspetta dobbiamo ancora fare la prova col tapis roulant, per capire se possiamo sposarci azionando la camminata o ce la facciamo con la corsetta leggera!!!” urlò Sam mentre le due erano ormai fuori dagli spogliatoi.
 
 
 
“Ma che diavolo ti è venuto in mente?” le urlò in viso notando lo sguardo perplesso di Brittany, quello sguardo che sempre l’aveva spiazzata non dandole mai il coraggio di rimproverarla veramente “Ti avevo detto di aspettarmi e non fare niente Britt” addolcì la voce.
“Era solo una prova” rispose triste la bionda.
“Non me ne frega niente, non sposerai Sam né chiunque altro” disse incrociando le braccia al petto.
“Perché?” chiese Brittany.
“Perché io ti amo, lo vuoi capire Brittany?”
“Lo so che mi ami ma io non voglio stare da sola San e..”

“Non starai da sola Britt!” la interruppe bruscamente tanto che la bionda si spaventò e sbatté più volte le palpebre indietreggiando.
“Non ti lascio sola” Santana addolcì la voce notando lo spavento dell’altra e si avvicinò a lei “Voglio stare con te, sto bene solo se sono insieme a te. Ti prego perdonami! Mi sono accorta di averti fatto ancora più male lasciandoti” le mise una mano sulla guancia in lacrime mentre Brittany stava ad ascoltarla in silenzio “Ti prego torniamo insieme, Britt” le disse disperatamente.

La bionda le sorrise ed a Santana sembrò di vedere sbucare il sole da una nuvola dopo la pioggia intensa.
“Sul serio?” chiese poi Brittany felice mentre Santana annuiva in lacrime “Va bene” rispose ancora lei, porgendole sorridente il mazzolino che aveva ancora in mano.

Santana scosse la testa divertita per poi prendere le sue labbra in un bacio appassionato e tanto atteso.
 
****
 
 
Brittany entrò il lunedì dopo nell’aula canto, sorridente e saltellante, andò dritta verso i suoi amici.

Sam la vide e le sorrise.
“Allora? Come è andata?” le chiese.
La bionda sollevò la mano per schioccare un cinque all’amico per poi abbracciarlo.

“Benissimo! Abbiamo passato il week end assieme e stamattina è ripartita, ci vedremo tutti i week end e poi adesso c’è Natale e ci faremo tanti regali” saltellò felice Brittany.
Sam sorrise soddisfatto per poi dopo un secondo ritrovarsi tra le braccia Brittany che lo strinse forte.
“Grazie! Ti devo un favore amico” le disse all’orecchio.
“Figurati, è stato divertente” le rispose Sam.
 
“Ma quindi niente matrimonio?” chiese Sugar vedendo che Brittany scuoteva la testa ancora col sorriso “Nooooo accidenti!” fece il muso.

“Ho un’idea!” si illuminò Brittany “Potete sempre sfruttare l’idea del tapis roulant tu ed Artie per sposarvi” disse.
Sugar spalancò la bocca incredula e disse “E' verooooooo! Vado a dirglielo subito”.
“Si però questa volta il rabbino voglio farlo io” disse Sam facendo ridere le sue amiche.
 
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Ecco una piccola cosa demenziale senza pretese, spero vi sia piaciuta e vi abbia divertito, ho sentito la tensione per tutti gli spoiler e soprattutto dopo la foto uscita ieri di Chord ed HeMo. Bè ho voluto immaginare la mia versione, sicuramente è troppo ottimistica ma vabbè, sognamo e scriviamo FF, tanto quelle non ce le può togliere nessuno.
Alcune precisazioni anche se mi sembrano scontate, ma se ci fosse anche solo una persona che non avesse chiare alcune cose sono felice di aiutarla:
La scena iniziale del sogno è una rivisitazione demenziale della scena della puntata Sexy 2x15, con Holly Hollyday e le Brittana (chiunque ami il Brittana ha ben chiara stampata in mente quella scena)
La canzone che canta Holly/Freddie è “I Want to break free” dei mitici Queen per chi non la conosce (se non la conoscete siete quasi alieni) metto il link della canzone con la traduzione in italiano così capirete che anche le parole che canta Holly non sono a caso.
http://www.youtube.com/watch?v=TOlr1rcjy4Q
 
Bene ho scritto più note che FF :-)
Grazie a chi leggerà e se lo ritiene opportuno scriverà due parole per farmi sapere come è andata. Ringrazio la mia stupendissima Beta
E
  
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