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Autore: S and B    28/11/2012    10 recensioni
Tratto dal primo capitolo.
Colei che in questo momento sta guidando è Earleen, ma noi tutte la chiamiamo Erin.[...]
Al suo fianco c'è Azrael, detta anche Azzy, la più pazza del gruppo, si può subito intuire dai suoi capelli.[...]
Di fianco Amethyst, o semplicemente Ameth, la più calma del gruppo.[...]
Manca solo Sunshine, la dolce e piccola Sun o Shine.[...]
E io sono Zoélle, ma tutti fanno prima a chiamarmi Zoéy.[...]
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 a song of ice and fire ~

13 settembre 2012 - 1° giorno di scuola

Zoélle.

Give a little time to me, or burn this out. We’ll play hide and seek to turn this around. And all I want is the taste that your lips allow. My my, my my, oh give me love. My my... 

Quella mattina il sole non era intenzionato a venire fuori, delle nuvole grigie e piene d'acqua volevano rovinarmi il primo giorno di scuola.
Una voce dolce e armoniosa, quella di Ed Sheeran, mi risvegliò dalle braccia di Morfeo. E quella era la suoneria del mio telefono, appoggiato sul mio comodino in vetro di cristallo. 
- Pronto - fu l'unica parola che uscì dalla mia bocca pastosa dal sonno. I miei occhi azzurri nel frattempo si vanno a serrare, e afferrai prontamente le coperte del piumone e mi coprì del tutto. 

- AAAAHHHH! ZOOOOOOÉÉÉÉÉYYYYY! COME TI VEEESTI? - urlò Azrael dall'altra parte dell'apparecchio telefonico.
Rabbrividì a quelle urla, e mi limitai a staccare il mio cellulare di poco dall'orecchio, e poi lo riavvicinai e cacciai un forte urlo per zittirla.
- AZRAAAEL! Zitta. Che ore sono? - domandai serrando nuovamente gli occhi, mettendomi su un lato, portandomi le gambe al petto e stringendole con il braccio sinistro.
- Le sette in punto, anzi... le sette e tre, e quattro, e cinque, e sei... siamo a sette, no... ora a otto, nove... -
- TACI! Mi sarei svegliata alle sette e mezza come minimo, non potevi chiamare un'altra? - domandai, ancora insonnolenta. 

- Dai non rompere, aiutami a cercare da vestire. - mi rispose dolcemente Azzy.
Mi alzai dal mio letto caldo controvoglia, buttai le coperte a terra e mi avvicinai al mio armadio aprendolo e cercai qualcosa che potesse crearmi spunto per aiutarla.
- Allora... calma... potresti metterti quella gonna nera con un fiocco rosa a lato e una semplice magliettina bianca, con quelle strane ballerine nere che indossi sempre. E... - feci una breve pausa portandomi la mancina sotto il mento, e continuai a pensare. - E la mollettina bianca con il fiocco e gli uccellini - non mi feci comprendere dettagliatamente, ma Azrael dall'altra parte aveva capito, perché non mi rispose più e mi buttò giù il telefono.
- Peeerfetto - mormorai, tirando fuori un semplice paio di jeans corti e una magliettina a fiori.
Non ho mai avuto questo genere di problemi, mi sono sempre arrangiata con la prima cosa che mi trovo davanti agli occhi. Mi chiedo perché le altre si facciano tutti questi problemi per andare a scuola e per un semplice giorno schifoso e noioso di scuola.
Odio la scuola, ho sempre odiato la scuola, ma quest'anno perdipiù odio il fatto che sarò in classe con un ricciolino del cavolo che mi sta sempre in mezzo alle scatole, si proprio lui un nullafacente che si crede figo ma non lo è, ovviamente, e purtroppo è pure uno dei migliori amici di quel mio dannato fratello. Io e Louis abbiamo solo un anno che ci distanzia, il problema è che due anni fa, fu bocciato e quindi ora si ritrova a fare il mio stesso anno, nella mia stupida scuola.
Qualcuno bussò alla porta e mi voltai di scatto, mentre tranquillamente mi infilavo i jeans. Chiusi il bottoncino davanti e mugugnai un avanti.
- Sorellina, sei già sveglia? - ed eccolo, quel mio stupido fratello che tanto mi assomiglia in tutto e per tutto, ma non nel fatto di dolcezza.
- La tua adorata fidanzatina ha deciso di chiamarmi di prima mattina e rompermi i cosidetti e non continuo - feci una smorfia bella e buona, prima di acconciarmi i capelli in una semplicissima coda alta. Giusto perché odio il primo giorno di scuola, dove tutti devono essere perfetti. Ecco, io non lo sono e non lo voglio sembrare.
- Perché non mi hai chiamato e non me l'hai passata? - mi domandò, mentre si tirò il ciuffo all'indietro entrando nella mia stanza e sedendosi sul mio letto disfatto.
- Esci dalla mia stanza e non rompere i maroni - detto questo, uscì dalla mia stanza, lasciandola sotto sopra e mi diressi in bagno sbattendo la porta facendo cadere la targhettina con scritto occupato.
Il bagno fortunatamente lo trovo sempre libero, non ho mai avuto questo problema visto che al mattino ci siamo sempre e solo io e mio fratello, visto che i miei genitori hanno divorziato e mia madre lavora come infermiera, dunque deve partire alla mattina presto.
Mi lavai il viso e i denti, e nel frattempo mandai un messaggio ad Earleen chiedendole se poteva passarmi a prendere, visto che mio fratello si era già organizzato con i suoi amici, quindi con quello stupido gruppetto in cui c'è anche Harry Styles.
Odio Harry Styles. Non so perché, non c'è un perché, è da quando ero piccola che lo odio, dal primo giorno che l'ho visto. L'ho odiato a pelle, ma so che la cosa è reciproca, quindi sono contenta così. L'unica sfortuna è che... è bello e che Sunshine, una delle mie migliore amiche, a volte dice che dall'odio nasce l'amore. Ma io sono convinta che questo non sia del tutto vero.
Uscì dal bagno, afferrai la cartella che era posta fuori dalla porta della mia cameretta, scesi le scale e mi diressi in cucina a prendere la merenda e un succhino di frutta alla pesca, buttandolo nella borsa senza farci caso. Proprio lì mio fratello stava scancherando con il cellulare ad uno stupido giochino che io non riesco a capire. 
- Mi viene a prendere Earleen, ci vediamo a scuola - alzai gli occhi azzurri e guardai fuori dalla finestra, notando che la golf nera di Earleen era già fuori pronta ad aspettarmi. - Oddio è arrivata, vado ciao! - esclamai verso mio fratello, correndo fuori verso la porta d'entrata, e chiudendola facendola sbattere, cosa che mia mamma odia. Ma per fortuna che non c'è, se no mi avrebbe già iniziato a gridare contro.
- Arriiiivoooo! - esclamai alzando la destrosa verso l'alto, correndo verso la macchina già stracolma di persone.
Non feci in tempo ad afferrare la maniglia della porta posteriore destra, che Amethyst incominciò a blaterare qualcosa in aramaico. Non nel vero senso della parola, ma qualcosa di indecifrabile. Mi sedetti di fianco ad Amethyst e mi appoggiai alla sua spalla, serrando nuovamente gli occhi per cercare di dormire di nuovo. Ero troppo stanca e pensare che fra qualche minuto quella dannata campanella mi rimbomberà nella testa è un suicidio. Amethyst mi osservò per poi appoggiare il suo capo moro sulla mia testa.
Colei che in questo momento sta guidando è Earleen, ma noi tutte la chiamiamo Erin. Il suo soprannome è spuntato così fuori dal nulla, ha sempre odiato il suo nome, e un giorno mentre tutte noi facevamo merenda, Sunshine con il suo ovetto Kinder trovò un'orsacchiotta di nome Erin, e da lì nacque il suo soprannome. Al suo fianco c'è Azrael, detta anche Azzy, la più pazza del gruppo, si può subito intuire dai suoi capelli, solo una pazza potrebbe averli così tanto lunghi e così tanto mossi e pergiunta sempre in ordine. La sua voce è strillante, la si può sentire da lontano un miglio. Ci conosciamo da una vita, lei è stata la mia prima migliore amica, prima di formare questo gruppetto strano di cinque ragazze. Una volta condividevamo tutto, poi lei ha trovato moroso... sì, mio fratello. Un pomeriggio sono tornata a casa, ero in ritardo lo so, lei mi aspettava già a casa mia, ma quando arrivai lei era occupata a fare altro, cioè a limonare con mio fratello ed è stato uno shock per me, uno di quei momenti che vorresti dimenticare, ma non ci riesci. Ora non condividiamo tante cose, ovviamente non possiamo condividerci anche il fratello. Di fianco Amethyst, o semplicemente Ameth, la più calma del gruppo, anche se come me odiava il gruppo di mio fratello. Ci siamo sempre ritrovate d'accordo su questo fatto, forse perché pensa che alcuni la odiano ma non è così, o meglio mio fratello me l'ha confermato. Manca solo Sunshine, la dolce e piccola Sun o Shine, è divertente chiamarla in tutti i due modi, lei si volta con entrambi e trova divertente pure lei questo fatto. La più timidina del gruppo. Tutti sanno che corre dietro ad un ragazzo irlandese, sempre uno dei migliori amici di mio fratello, ma lei ogni volta che si parla di questo argomento arrosisce e si limita a negare l'evidenza. E io sono Zoélle, ma tutti fanno prima a chiamarmi Zoéy, solo perché il mio nome intero non lo sanno pronunciare. È di origine francese, perché mio padre è francese. Sono la più lunatica del gruppo, me ne rendo conto. 
La macchina si fermò di colpo e smisi di riflettere, riaprendo gli occhi e alzando il capo per controllare dove eravamo finite. Ovvio no, davanti a casa di Shine.
Mi misi una posizione più composta, in modo da far spazio al mio fianco, alla biondina e piccolina che salì in macchina con una certa foga.
- Oddio siamo in ritardo! Non voglio arrivare in ritardo il primo giorno di scuola, non posso essere richiamata il primo giorno di scuola - alzò la vocina Sun, per poi aggiustare la sua gonnellina azzurra e appoggiarsi al sedile della macchina.
Ci girammo di scatto verso di lei, con delle smorfie tutte diverse per farle capire che non ce ne frega niente di arrivare in ritardo, a me in particolare.

Una volta scese dalla macchina e arrivate al cancello della scuola, noi tutte ci avvicinammo al nostro solito angolo. Una delle cinque, Amethyst che era corsa in direzione di Frankie, ovvero il suo fidanzato, nonché anche il mio migliore amico, ma non potevo rovinare quel momento, quindi rimasi con le altre. Mi voltai di scatto fingendo un sorriso, quando ne scomparve un'altra. Azrael che era corsa tra le braccia di mio fratello. Mi chiedo come abbia fatto ad arrivare a scuola prima lui. Non era solo, era insieme ai quattro ragazzi, i suoi migliori amici, il biondo nonché l'irlandese, il moro nonché il pakistano, quello dai capelli color miele Liam nonché Liam, ovviamente mio fratello e infine... Styles, niente da descrivere, apparte la nuova scopamica Megan, che se lo stava già slinguazzando per bene di prima mattina. Che scena riluttante. Scossi il capo, afferrando il fogliettino degli orari, delle lezioni e delle materie, notando con mio grande piacere, se così di può dire, che alle prime due ore, avevo educazione fisica. Per fortuna sapevo di essere in classe con tutte le mie migliore amiche, e per sfortuna c'era anche mio fratello.
Una volta che tutte ritornarono nel nostro angolo, ci incamminammo verso la palestra, mentre la campanella segnò l'inizio della prima ora, ovvero l'inizio dell'anno scolastico. 

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Ecco qua la nostra nuova fanfiction, siamo due ragazze. Ci piace scrivere.
Sappiamo di non essere bravissime, speriamo che la storia vi piacca, e se è così
RECENSITE *_____*
 Man mano che lo fate, postiamo i prossimi capitoli. Fateci sapere che ne pensate, 
e come andrà a finire secondo voi con questi due gruppetti.
Qua sotto vi lasciamo le foto di, ovviamente, loro, i one direction, e
di come ci immaginiamo le ragazze. 
~ S and B 

  
~ Zoélle ( Zoéy ) Tomlinson ~                ~ Azrael ( Azzy ) ~                         ~ Earleen ( Erin ) ~        
  
                                 ~ Amethyst ( Ameth ) ~            ~ Sunshine ( Sun/Shine ) ~                                       

 
                   ~ Frankie ~                       ~ Megan ( la scopamica ) ~        

   
 
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