Crossover
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Autore: MonkeyDRobin    29/11/2012    3 recensioni
Cosa potrebbe succedere se una ragazza la notte, nei suoi sogni, finisce per cadere nei mondi da lei desiderati e diventare inspiegabilmente il suo personaggio preferito?! E' quello che è successo a me. Un viaggio tra i mondi di One piece, Fairy Tail, Naruto e Eyeshield21!
Si potrebbe definire tranquillamente un viaggio "tra sogno e realtà" :D
Genere: Avventura, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Dreams

 

 

“Il sogno è il vagare dell’anima celeste”

Feng Menglong

 

 

 

I sogni.

Quei momenti della tua vita in cui è il subconscio a prendere il sopravvento, e non potrai mai sapere cosa ti riserverà, se bei momenti, o incubi terribili.

Il subconscio.

Quello sconosciuto che nei momenti più impensabili ti fa fare viaggi che neanche pensavi possibili nella tua mente.

 

Un sogno. Solo un sogno. Ecco cosa è successo una notte ad una semplice ragazza, che non poteva mai pensare che la sua mente, in una sola notte, potesse fare un viaggio tanto fantastico!

 

Luogo: Thousand Sunny

 

-ma che cavolo sta succedendo?!- disse la mora guardandosi sconvolta le mani, toccandosi i capelli e il corpo, quasi come se non lo riconoscesse come suo –e poi…cosa più importante…dove diavolo mi trovo?!- si mise quasi ad urlare, dopo aver analizzato velocemente la stanza in cui si trovava. Le sembrava familiare.

C’erano due letti, uno accanto all’altro, lei si trovava su quello più vicino al muro; davanti a lei una scrivania subito ai piedi del letto; in fondo alla stanza un lavello e accanto una porta; sul muro alla sinistra della porta c’era un enorme armadio e alla sua sinistra un forziere.

Non c’erano dubbi! L’aveva vista milioni di volte nel suo videogioco preferito; ci aveva fatto camminare i suoi personaggi un’infinità di volte…

Era la camera da letto delle ragazze sulla Thousand Sunny, la nave della ciurma di Cappello di Paglia!

Ma cosa diavolo ci faceva lì?! Non riusciva a capirlo…

-ok…calma…sono Robin…sono nella mia stanza…su una nave in mezzo al mare…- le sue riflessioni non facevano una piega…

-AAAAAAAAARGH!!!- ma l’urlo che seguì a queste riflessioni faceva palesemente intendere che per la ragazza la cosa ne faceva di pieghe…e anche tante!!

 

Poco dopo l’urlo dell’archeologa (più o meno) la porta della stanza si spalancò ed entrarono di corso due figure alla ragazza molto familiari. Un ragazzo biondo con un lungo ciuffo che gli copriva l’occhio sinistro e un sopracciglio riccio molto particolare, e una ragazza coi capelli rossi, un bel fisico e una faccia sconvolta come quella del ragazzo.

Erano Sanji e Nami.

-Robin-chwan che è successo?! Tutto bene?!- chiese Sanji

-Robin cos’era quell’urlo?!- chiese più preoccupata Nami

 

Doveva calmarsi…sapeva bene che Robin era una persona calma e tranquilla e doveva comportarsi come tale, quindi provò a fingere di essere calma

-ehm…no…ma no, niente!- sorrise –non è successo niente…solo un brutto sogno…-

Un brutto sogno…non poteva definirlo tale quello che le stava capitando, perché stare su quella nave ERA uno dei suoi sogni.

 

La bella mora di alzò dal letto, tranquillizzò ancora i compagni e si fece forza per uscire sul ponte e vedere finalmente dal vivo la fantastica nave che aveva popolato spesso i suoi sogni più reconditi.

Era bellissima! Il manto verde sul ponte, l’albero, l’altalena, la porta della cucina, la porta dell’acquario…e lui!! “oddio ma è lui davvero!!” pensò la ragazza riferita ad un ragazzetto con un cappello di paglia sulla testa, che stava palesemente facendo qualcosa che non doveva fare, vista la sua faccia colpevole e la sua bocca piena…di mandarini!! “Grosso errore” pensò Robin…

-RUUUFYYYYYYY!!! CHE DIAVOLO STAI FACENDOOOO?!- come previsto sentì urlare dietro di lei la cartografa rossa che si avventò alla velocità della luce sul povero ragazzo per picchiarlo.

“Tutto nella normalità” pensò sorridendo Robin “sono sempre gli stessi”…

Ma…

Eh già…perché è pur sempre un sogno, quindi un ‘ma’ è d’obbligo!

…c’era qualcosa di strano, ma la mora non riusciva a capire…sentiva che qualcosa non quadrava…

E in men che non si dica si accorse di cosa non andasse…c’era una persona in più…e non era lei!

C’era una ragazza che stava abbracciando Rufy, una ragazza coi capelli rossi, molto lunghi e lisci, vestita con una tutina rossa aderente.

Sapeva benissimo chi fosse la ragazza, ma cosa c’entrava coi pirati di cappello di paglia Asuka, una pilota di Evangelion?! E perché stava abbracciando il SUO Rufy?!

 

Ora la ragazza poté ufficialmente dire che il bel sogno di stava tramutando davvero in un incubo!

 

Perché proprio il suo ragazzo ideale doveva stare ad abbracciare una ragazza che non c’entrava neanche niente con la storia?! Non riusciva davvero a capire!

“ma che problemi ha la mia testa?!” pensò la mora

-Asuka-chaaan posso fare qualcosa per te?!- sentì alle sue spalle il biondo che corse verso la ragazza che gli sorrideva, continuando ad abbracciare Rufy

-no grazie Sanji-san…ho il mio Rufy, non mi serve altro- e baciò il ragazzo di gomma

“WTF?! Non ci posso credere…non è successo veramente…” Robin era sconvolta per quello che stava succedendo…era paralizzata.

-Robin!! Perché hai urlato prima?!- chiese Rufy lasciando la presa della sua ragazza e saltellando per la nave fino ad arrivare ad un palmo dal viso della mora

-ehm…ehm…io…ecco…- “ok, non ci riesco, non posso parlare con lui così facilmente” le venne da pensare

-Robin che ti prende?!- le chiese ancora girando la testa da un lato, come avrebbe fatto un cane che non capiva l’ordine

-che sei carino mio Dio!!- disse la ragazza ad alta voce, ma se ne pentì amaramente e si tappò immediatamente la bocca, completamente imbarazzata.

-Robin…io…pure tu sei carina!- disse ingenuamente il moro facendo uno dei suoi sorrisi migliori –però lo sai che tra noi due non può più funzionare…ci abbiamo provato, ma non ci siamo riusciti…- “ma che sta dicendo ora?!”

-eh?-

-ora sto con Asuka…e non voglio lasciarla, perché con lei funziona!- continuò a dire cose che Robin non riusciva a capire…

 

La cosa stava diventando sempre più assurda! Lei e lui erano stati insieme?! Non aveva funzionato?! Ora stava con Asuka?! E lei da dove diavolo era uscita?!

E ora che stava succedendo?! Tutto si stava facendo annebbiato…l’ultima immagine che le rimase in mente era il viso dispiaciuto di Rufy che la guardava dritta negli occhi…

 

 

Luogo: Magnolia City

 

-ahi ahi…ma cos’è questo mal di testa…?!- disse la ragazza, che ora aveva dei corti capelli sull’azzurro, dei grandi occhi blu e anche un grande mal di testa.

Ci impiegò un poco a rendersi conto che tutt’attorno a lei c’era una gran folla…e le ci volle ancora più tempo a capire chi erano tutte quelle persone.

C’era un ragazzo dai capelli rosa, una bionda con un codino al lato, un moro con una spada al collo, due ragazze coi capelli bianchi, una corti e l’altra molto lunghi con uno strano codino che le teneva la frangia all’aria, un altro ragazzo dai capelli bianchi che sembrava un gigante e infine un vecchietto con dei baffi bianchi che la guardavano tutti con aria preoccupata

-si è svegliata! Meno male- disse la ragazza dallo strano ciuffo

-ha preso una bella botta!!- commentò il ragazzo dai capelli rosa

-aiutiamola ad alzarsi, su!- incitò i compagni la bionda

-su dai Lluvia, dammi la mano- gli tese la mano il moro, molto affascinante con la catenina al collo.

Lluvia prese la mano del ragazzo e capì subito dove si trovava…era nella gilda di Fairy Tail. E quelli non erano altri che Natsu, Lucy, Gray, Lisanna, Mirajane, Elfman e il Master.

-Lluvia ma che ti è successo? Ad un tratto sei caduta a terra come svenuta- disse il Master

-beh…io…non lo so…- rispose la ragazza confusa, guardandosi le nuove mani e i nuovi vestiti, toccandosi la testa nel punto dove aveva sbattuto. Le faceva malissimo.

 

Ma come aveva fatto a finire nella gilda di Fairy Tail quando due secondi prima era sulla Thousand Sunny?! I sogni…ecco di cosa sono capaci!!

 

Ora che si era ripresa dallo svenimento tutti erano tornati alle loro mansioni, tranne una persona, il moro, ovvero Gray. L’uomo che in teoria io dovrei amare…ma chissà perché non me ne importa niente di lui a parte il fatto che sia un gran bel figo.

Però come per il caso di Robin, dovevo entrare nella parte.

-Lluvia mi hai fatto preoccupare…stavi parlando con me…mi stavi per dire una cosa…e poi sei svenuta…- disse Gray prendendole la mano

-ehm…ecco io…- la situazione si stava facendo imbarazzante

-beh se non vuoi dirmelo più non fa niente…l’importante è che tu stia bene!- abbassò lo sguardo imbarazzato, sorridendo e sempre tenendo la ragazza per mano

ok…una cosa è certa…la storia non dovrebbe andare così…sembra di essere ad Edoras” pensò Lluvia non capendo che stava succedendo e perché lui si comportava in quel modo.

Decise di lasciare la mano del ragazzo e di andarsene, scusandosi per l’accaduto.

 

Uscì fuori dalla gilda e cominciò a vagare per la città

“certo che questi sogni sono anche TROPPO realistici…mi stanno facendo paura…” pensò tra se e se mentre guardava le vetrine dei negozi della città.

-Lluvia aspetta!! Per favore!!-

Lluvia si girò quando si sentì chiamare e pensò immediatamente “ancora lui!!”.

Era Gray che l’aveva seguita in città.

Allora la ragazza decise di togliersi un forte dubbio –ma scusa…per caso siamo ad Edoras?!-

-eh?- il ragazzo non capì

-si! Ti sto chiedendo se per caso siamo finiti ad Edoras…-

-no assolutamente- rispose lui spaesato

-allora perché continui a cercarmi?- continuò lei sempre più sconvolta

-ecco…perché io…- si avvicinò a lei e le prese ancora una volta le mani –io volevo…- si avvicinò ancora di più a lei. Ormai i loro volti erano vicinissimi. Lluvia era ormai pietrificata dalla situazione che si era verificata. Non sapeva che fare, era tutto troppo surreale…pure per un sogno!

-Gray-sama…- riuscì a dire la ragazza giusto prima che lui le si avvicinò tanto da darle un bacio.

Lei chiuse gli occhi, ricambiò il bacio e…

 

 

Luogo: Konoha

 

…quando riaprì gli occhi era in mezzo ad una strada sterrata e davanti a lei si ergeva un immensa montagna con scolpiti dei volti

-e no eh!! Che cavolo! Non è giusto! Questa volta il sogno stava volgendo bene, maledizione!- urlò al nulla la ragazza che ora aveva dei lunghi capelli di un bellissimo blu notte e dei grandi occhi bianchi, vestita con una tuta molto particolare e una strana custodia attaccata alla gamba.

La ragazza, come le altre volte, si toccò il volto, il corpo, i capelli, per capire questa volta chi era diventata.

E in questo caso era niente meno che Hinata, nel villaggio di Konoha. E subito sentì che qualcosa non andava, c’era qualcosa che doveva fare…una strana sensazione di qualcosa di perso.

“ma possibile che non posso avere un attimo di pace?!” pensò lei

-Hinataaa!! L’hai trovato?!- le si avvicinò una ragazza dai capelli corti e rosa, con una fascia rossa in testa

-eh?- non capì la mora

-ma che “eh?” ed “eh?”!! L’hai trovato! Naruto intendo! Ci sei riuscita tu?!-

-ancora no…- ed ecco spiegato quel senso di perdita che la assillava, stava cercando una persona, o meglio, come nel secondo sogno che le era capitato, l’uomo di cui era innamorata

-va bene! Dai io vado da questa parte, tu vai dall’altra, vediamo se stavolta saremo più fortunate!- disse l’amica correndo verso una stradina laterale.

Hinata ormai non sapeva che fare, dove doveva andare?! Lei non era veramente di Konoha, e non era neanche una grande appassionata di ninja, quindi non aveva la minima idea di come muoversi in quella città. Decise allora di seguire il suo istinto di “innamorata” e prese a camminare per la strada principale, guardandosi intorno.

 

Dopo dieci minuti di ricerca vana il suo istinto le disse di andare in una stradina laterale poco affollata…o per meglio dire deserta!

Si intrufolò in questo vicolo e nel fondo del vicolo, su un masso c’era seduto un ragazzo, a testa china.

Era biondo, tutto rannicchiato su se stesso, vestito con una tuta arancione e nera. Era lui. Era di sicuro Naruto!

-N…Nar…Naruto-kun…- disse la ragazza “ma perché mi capitano tutte queste timidone?” pensò tra se e se

-ah! Oddio! Hinata!! Che ci fai qui!?- si sorprese il ragazzo, alzando la testa e passandosi la mano sugli occhi di fretta

-che ci facevi qui Naruto-kun?- chiese la mora avvicinandosi al ragazzo per poterlo vedere meglio in faccia

-niente! Niente!- fece un balzo e scese dal masso sul quale era seduto, atterrando proprio davanti alla ragazza. Stava sorridendo, ma era palesemente un sorriso finto, aveva gli occhi rossi, come se avesse pianto…

-Naruto-kun…vuoi parlare di qualcosa? …è successo qualcosa?!- chiese preoccupata Hinata

-ecco…io…forse non è il caso che ne parli a te…- abbasso di nuovo la testa sconsolato.

La giovane ninja decise di farsi forza ed abbracciarlo. Non era molto brava con le parole, quindi l’unica cosa che le venne in mente fu quel semplice abbraccio per risollevarlo. L’abbraccio sconvolse dapprima il ragazzo, che però ne approfittò e ricambiò l’abbraccio sfogando tutto quello che gli era successo

-è finita!! L’ho lasciata!! Non potevo più continuare così! Non reggevo più quella situazione con Sakura…non l’amavo più…- disse tutto d’un fiato.

La notizia ora aveva sconvolto lei. Voleva aiutare Naruto, ma non voleva avere tutte quelle informazioni, anche se non poteva che renderla stranamente felice la situazione. Così continuò ad abbracciarlo e cominciò anche ad accarezzargli la testa per rassicurarlo.

-su, vieni! Anche Sakura ti stava cercando, era preoccupata-

-no! Non la voglio vedere! Non mi va!- si staccò dall’abbraccio

-ok, ok, vieni a casa mia, non dovrai vederla, non le dirò niente- lo rassicurò ancora prendendolo per mano “e ora come mi tolgo da questo pasticcio?! Non ho idea di dove sia casa mia…” pensò nel panico lei.

 

Fortunatamente il suo istinto da ninja (?) la portò a destinazione sana e salva. E sempre fortunatamente la casa le sembrò molto familiare, quindi fece sedere sul letto Naruto e cominciò a preparare un po’ di tè per farlo calmare.

Finito di preparare il tè lo portò a Naruto, che si era adattato presto alla nuova casa

-sai, non ero mai venuto qui da te- disse lui mentre prendeva il tè dalle sue mani

-c’è sempre una prima volta per tutto- gli rispose sorridendo e sedendosi al suo fianco.

Rimase lì in silenzio accanto a lui aspettando che finisse il tè e che fosse lui a rivolgerle la parola, perché lei non sapeva davvero che cosa dirgli.

Finì ben presto il suo tè e posò la tazza sul comodino vicino al letto

-scusa- esordì con queste parole il biondo

-cosa?- non riusciva a capire lei

-scusa se sto qui a parlare con te proprio di questioni di cuore, sapendo quello che provi per me- si spiegò lui prendendole la mano e stringendola nella sua. Lei arrossì e non disse niente.

-per la verità un motivo per cui ho lasciato Sakura sei proprio tu…- continuò Naruto senza che nessuno gli chiedesse di farlo

“no basta! Ho seriamente problemi…i miei sogni non sono normali…” pensò lei mentre il ragazzo continuava a confessarle qualcosa

-io volevo dirti una cosa…ecco io…ti voglio bene!- le si avvicinò ancora di più, fino a baciarla sulla guancia

“ok, stavolta non rinuncio alla situazione! Cogliamola al volo” pensò lei e subito agì!

Si avvicinò a sua volta al ragazzo e lo baciò, questa volta sulle labbra. Il bacio diventò sempre più appassionato, fino a che non si stesero sul letto, continuando a baciarsi e a coccolarsi…e poi ne seguì quello che doveva seguire…

 

In fine si addormentarono abbracciati l’uno all’altra, senza vestiti, sotto le coperte…

 

Luogo: Tokyo

 

Si svegliò su un tavolo, scomodo, con ancora la sensazione della notte passata…però ora, dove si trovava?!

Era una piccola stanza, con un lungo tavolo, tante sedie, una serie di armadietti e tante attrezzature sportive e il colore che dominava era il rosso.

Forse aveva capito dove si trovava questa volta, ma le serviva una conferma. Così uscì dalla stanza, era finita in un cortile, probabilmente di una scuola, si girò verso la stanza da cui era uscita ed ebbe la sua conferma. Una gigantesca insegna rappresentante un pipistrello rosso e una scritta che diceva “Deimon Devil Bats”.

Era al liceo Deimon!

Però chi era stavolta?!

Si toccò il viso, poi i capelli, li aveva corti e castani, era vestita con la divisa della squadra di football americano e aveva una matita tra i capelli. Non c’erano dubbi, era Mamori!

“beh almeno stavolta sono sola…chissà dov’è l’intera squadra…” chiese tra se e se e cominciò a vagare per la scuola in cerca del campo sportivo.

 

Ci mise un po’ ad trovarlo, ma eccoli lì, c’erano tutti! Sena, Monta, i tre fratelli Eh, Kurita e Komosubi, Yukimitsu in panchina, e anche Suzuna a fare il tifo e rimproverare il fratello nello stesso tempo, e addirittura anche Cerbero.

Ma aspetta…qualcuno mancava invece! Il capitano, il quarterback, il DIAVOLO in persona! Hiruma!

“chi sa dove si è cacciato” si impensierì lei. Era strano non vedere il grande stratega intento a sparare sui poveri malcapitati della sua squadra.

Nel frattempo che pensava e osservava i suoi amici era arrivata al campo e si sedette sulla panchina, salutando tutti con la mano.

Era un piacere vederli tutti, come se fosse del tempo che non li vedeva. Probabilmente era stata tutta la notte a trovare nuove strategie da proporre ad Hiruma.

 

-YA-HA! Maledetti cagoni piscia sotto!! Vedete di darvi una mossa, ABBIAMO UNA PARTITA DA VINCERE!!- si sentirono prima gli spari di mitragliatrice della sua voce, ma ecco che il diavolo biondo fece la sua comparsa in campo, già pronto per la partita.

Dietro di lui un’intera squadra reclutata da chi sa dove per far fare allenamento ai suoi ragazzi. Poveri malcapitati…

 

Hiruma scese immediatamente in campo e fece radunare la squadra per fare il primo huddle e spiegare la strategia ai compagni.

-bene…avete capito tutto!! Quindi ora…MASSACRIAMOLI!! YA-HA!!- il loro grido di battaglia.

 

La partita cominciò e ben presto Eyeshield21, ovvero Sena, fece il primo di una lunga serie di touchdown, che portò facilmente la squadra alla vittoria.

La partita era finita, e fortunatamente Mamori non era servita, perché sicuramente non avrebbe saputo come poterli aiutare, sapendo ben pochi dei loro stratagemmi base.

 

Mentre li vedeva festeggiare le balenò un’idea malsana in testa…

“è un sogno in fondo questo…posso fare quello che voglio senza pensare troppo alle conseguenze…” si mise a pensare, e in men che non si dica si alzò dalla panchina e reagì d’istinto.

Si mosse verso il centro del campo, si avvicinò ai suoi compagni, prese da parte Hiruma e lo baciò, sotto gli occhi sconcertati dei ragazzi lì presenti e anche del diretto interessato.

Ci furono urla di consenso, da parte di Suzuna, ma anche urla di disperazione, da parte di Monta, e Sena dovette immediatamente consolarlo.

-ce ne hai messo di tempo manager di merda!- disse Hiruma alla ragazza dopo essersi staccati l’uno dall’altro

-ci voleva il momento giusto per farlo!- ribattè Mamori, tornando a baciare il ragazzo, che stavolta ben pronto, ricambiò con entusiasmo.

 

 

Luogo: Casa

 

 

-ODDIO!!- la ragazza si svegliò di soprassalto, toccandosi il volto, i capelli e il corpo e capendo che finalmente era lei,che il sogno era finito, e col cuore rilassato per i bei sogni fatti si appoggiò nuovamente sul cuscino e riprese a dormire, sperando di continuare a fare dei bei sogni come questi!

 

 

Potrà sembrarvi strano ma io questo sogno l’ho fatto per davvero xD e tutto insieme nelle stesse modalità…ovviamente era con persone reali e non tutto era così, ma qui ho voluto rivisitarlo come un crossover dando corrispondenza di ogni situazione ad un personaggio/coppia di manga che mi piacciono xD

Lo ammetto…quando sogno ho una fervida immaginazione xD

Spero vi sia piaciuto e spero che non facciate sogni come i miei…vi assicuro che a leggerlo non sembra, ma sono veramente traumatizzanti al risveglio u.u :P

 

Lasciate un commentinoooo

A presto

NicoRobin92

 

   
 
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