Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: I am Moon    29/11/2012    4 recensioni
Leggetela e non ve ne pentirete, o almeno lo spero, non so se sia originale o la solita storia, so che è mia e per questo diversa dalle altre :)
La mano di Louis bloccò il braccio di Eleanor facendola voltare ancora una volta ad ammirare i suoi occhi azzurri come il mare dei caraibi.
“Cosa vuoi ancora Louis?” gli chiese scocciata
“10 motivi per cui mi odi” disse sicuro di se
“Perché?”
“Trovami dieci motivi per cui non possiamo darci una possibilità e io ti lascerò in pace”
[...]
“Non ne vale la pena” disse allontanandosi.
“Cambierai idea, te lo prometto” disse gridando così che lei potesse sentirlo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
* Planet Moon *
Leggetela e non ve ne pentirete, o almeno lo spero, non so se sia originale o la solita storia, so che è mia e per questo diversa dalle altre :)
Spero che questa storia vi piaccia e sia all’altezza di una recensione con più di 10 parole :)
So benissimo che Louis non ha un fratello ma ci stavano bene nella storia :)
Ora vi lascio alla lettura …
Baci Lu :)
 
 10 motivi per cui mi odi e
 1 giorno per farti cambiare idea 
 
La mano di Louis bloccò il braccio di Eleanor facendola voltare ancora una volta ad ammirare i suoi occhi azzurri come il mare dei caraibi.
“Cosa vuoi ancora Louis?” gli chiese scocciata
“10 motivi per cui mi odi” disse sicuro di se
“Perché?”
“Trovami dieci motivi per cui non possiamo darci una possibilità e io ti lascerò in pace”
 “Non sai neanche cosa sia la puntualità.
Non sai essere serio.
Non sai mantenere una relazione stabile.
Non sai costruire un discorso il cui argomento non sia sul calcio o sulle prestazioni sessuali.
Tratti tutte le ragazze come un trofeo sessuale.
Hai una lista con i nomi delle ragazze che ti sei portato a letto.
Non sai mantenere le promesse.
Sei prevedibile e non conosci il significato della parola amore.” Disse Eleanor innervosita dalla sua sfacciataggine.
“Sono solo nove” disse sicuro di se.
“Non ne vale la pena” disse allontanandosi.
“Cambierai idea, te lo prometto” disse gridando così che lei potesse sentirlo.
 
 
Il mattino seguente il citofono di casa Calder suonò alle sette e dieci del martedì mattina.
Eleanor si affrettò a rispondere
“Si?” chiese cortese
“Sono le sette e dieci e se non ti sbrighi a scendere sarai tu quella in ritardo” disse sorridendo come se lei potesse vederlo
° Non sai neanche cosa sia la puntualità.
“Il pullman passa alle otto meno venti proprio sotto casa, perché dovrei scendere mezzora prima dell’arrivo del pullman?” chiese incuriosita
“Perché stamattina non prenderai il pullman ma ti accompagnerò io a scuola” disse sicuro delle sue parole
“Proprio tu parli di puntualità?” chiese stupita
“Le persone cambiano perché tu non dovresti cambiare l’opinione su di me?” chiese sincero
“Scendo tra due minuti” disse dopo un attimo di silenzio
Eleanor prese il necessario e dopo aver preparato lo zaino del fratello minore, scese le scale del condominio.
“Mike muoviti” cercò di far sbrigare il fratello
“Ma non ho ancora fatto colazione” disse sconsolato il bambino
“Di questo non devi preoccuparti perché ci ho pensato io” disse Louis sorridendo ad entrambi
“Non vedo il sacchetto dei cornetti” disse il bambino
“Non serve un sacchetto se ti li servono direttamente al tavolino del bar” disse sorridendogli e ottenendone uno di ricambio “Prego salite” disse aprendo la portiera della sua auto.
Andarono così in un bar dallo stile semplice e raffinato poco distante dalle loro abitazioni.
Ordinarono così la colazione e dopo averla consumata tornarono in macchina per recarsi a scuola.
° Sei prevedibile
 
“Cosa farete questa sera?” chiese Louis guardando la strada
“Io volevo andare a vedere una partita di football ma Eleanor non mi vuole accompagnare” disse intristito Mike
“Sai che cosa devi fare per meritartelo” disse Eleanor seria
“Ma la Thomas ce l’ha con me” disse scocciato
“La pensavo anche io così, ma alla fine ti spiega letteratura in un modo speciale, quasi piacevole” disse sorridendogli
“Come scusami?” chiese Eleanor stranita dalla frase che le sue orecchie avevano appena sentito
“Che c’è, non so parlare solo di calcio o sesso, le mie conoscenze sono ampie” disse sorridendole beffardamente
“Qual è il tuo romanzo preferito?” chiese curiosa di sapere la sua risposta
“Penso che il più bello sia Jane Eyre, questa ragazzina che viene affidata ad una zia che non la ama, costretta a vivere poi in un collegio alla descrizione orribile,
 l’amore per il padrone di casa in cui lavora come istitutrice e la successiva scoperta del segreto nel giorno stesso del suo matrimonio, penso semplicemente che sia un bellissimo romanzo” 
disse sorridendogli parcheggiando l’auto di fronte all’entrata dell’edificio scolastico.
Non sai costruire un discorso il cui argomento non sia sul calcio o sulle prestazioni sessuali.
 
“Che ne dici se finita la scuola torniamo a casa e ti aiuto a fare i compiti così poi stasera andiamo alla partita?” chiese teneramente a Mike
“Certo che si, è vero che Louis può venire a casa oggi?” chiese Mike tutto elettrizzando a sua sorella
“Se è proprio necessario” disse lei
“Allora ci vediamo al suono della campanella davanti alla mia auto” disse prendendo la sua cartella e salutandolo mentre incamminandosi verso l’entrata mise un braccio intorno alle spalle di Eleanor provocando la dimostrazione del suo disaccordo.
“Non credere che venire a casa mia significhi che tra noi c’è qualcosa, ho capito il tuo gioco e non funzionerà mai” disse seria allontanandogli il braccio e andandosene
“Ti ricordo che ti ho già dimostrato che tre dei dieci motivi non reggono” disse facendosi sentire dalla ragazza.
Entrarono in classe e seguirono le lezioni fino alla campanella dell’intervallo quando uscendo dalla classe si scontrò con una ragazza facendole cadere involontariamente i libri e la borsa che si aprì mostrando gli oggetti contenuti in essa.
Louis si affrettò a piegarsi per aiutarla chiedendole scusa mentre il suo diario fu raccolto da Ben, il coo-capitano della squadra di football che lo aprì per leggerlo
“Ben forse è meglio se mi ridai quel diario” disse Louis allungando la mano
“E perché mai dovrei farlo Louis, non sei interessato anche tu a scoprire qualche segretuccio di questa sfigata” chiese sfidandolo con lo sguardo
“No, non sono interessato e non dovresti esserlo neanche tu, o forse dovremmo risolvere questa questione nell’ufficio del coach? Lo sai vero che questo potrebbe costarti il posto in squadra” disse cercando di convincerlo
“Hai vinto tu Louis, in fondo questa sfigata non vale poi così tanto come il posto in squadra” disse l’amico ridando il diario alla ragazza
“Grazie Louis” disse lei timidamente
“Non c’è bisogno che mi ringrazi Emma, era la cosa giusta da fare” disse sorridendole e allontanandosi per raggiungere Eleanor
“Devo farti i complimenti, forse non sei tanto male come credevo, con un solo gesto sei riuscito a depennare ben due motivazioni della lista” disse aprendo la portiera e salendo in macchina.
“E non è finita qui, perché puoi anche controllare, all’asilo sono stato fidanzato con una ragazza per ben due settimane” disse sorridendole scherzosamente.
“Tu lo sai vero che questa affermazione ha automaticamente cancellato il fatto che tu non riesca ad essere serio” disse retoricamente per poi farsi contagiare dalla risata di Louis.
° Non sai mantenere una relazione stabile
° Tratti tutte le ragazze come un trofeo sessuale.
° Non sai essere serio.
 
Arrivarono a casa e dopo aver mangiato Louis e Mike si misero a fare i compiti mentre Eleanor si cimentò in cucina cercando di cucinare una torta per merenda.
I ragazzi finirono di studiare e si ritrovarono in salotto per gustarsi la merenda.
“Sai che Louis ha un quaderno in cui segna tutti i nomi delle ragazze che ha conosciuto?” chiese Mike rivolgendosi a sua sorella
“Penso che sia grande abbastanza per sapere il vero motivo per cui segni tutti quei nomi sul quaderno” disse Eleanor innervosita
“Questa è la verità, quand’ero più piccolo, intorno ai dodici anni io e mio fratello abbiamo stretto un patto che avremmo scritto tutti i nomi delle ragazze che avremmo conosciuto” disse serenamente Louis mentre mangiava la torta
“E che significato avrebbe?” disse fermamente
“Sinceramente non lo, è sempre stato un gioco tra me e mio fratello, se vuoi puoi chiamarlo in America e chiedergli di raccontarti tutta la storia”
“Sai una cosa, preferisco crederti sulla parola prima di dover scoprire che qualcuno possa essere peggio di te” disse ridendo
“El la partita comincia alle cinque e mezza, durerà più o meno un’ora e mezza, saremo di ritorno per le otto circa” disse suo fratello elettrizzato all’idea di andare a vedere quella partita
“Deve essere in casa non più tardi delle otto, se ci sono problemi mi chiami, siamo intesi?” chiese seriamente a Louis
“Certo capo” disse lasciandogli un bacio sulla guancia e uscendo con suo fratello
° Hai una lista con i nomi delle ragazze che ti sei portato a letto.
 
I ragazzi andarono alla partita mentre Eleanor si dedicò a se stessa e alla lettura di un libro.
 
Erano quasi le otto quando il telefono di Eleanor squillò, il suo cuore cominciò a palpitare, rispose al telefono e in un qualche modo la voce rilassata di Louis la tranquillizzò:
“Ehi El, volevamo solamente avvisarti che stiamo per arrivare, abbiamo trovato più traffico del previsto, ma siamo quasi sotto casa” disse Louis prima di salutarla e poi riattaccare.
I ragazzi entrarono dalla porta con una confezione della pasticceria che appoggiarono in cucina per poi sedersi a mangiare.
° Non sai mantenere le promesse.
 
Quando finirono di mangiare Mike andò a letto mentre Louis e Eleanor rimasero sul divano a guardare un film.
“Sai solo ormai le nove e non penso tu sia riuscito a spuntare tutti i punti della lista” disse lei sedendosi sul divano
“L’estate del primo anno di liceo, si chiamava Hannah, stavamo per festeggiare un anno di fidanzamento finché un pirata della strada non me la portò via, le avevo detto che lei sarebbe stata l’unica e da quando è morta sono state tutte da una botta e via, 
finché non sei arrivata tu, l’unica ragazza che sia riuscita a farmi provare ciò che riusciva a farmi provare Hannah, quindi si, per me vale la pena provarci” disse Louis con le lacrime agli occhi.
Per la prima volta in quattro anni Eleanor vide quel ragazzo, che considerava incapace di provare qualsiasi emozione fino al mattino precedente, sotto una luce totalmente diversa, riuscì finalmente a vedere il vero Louis, quello dolce e sensibile,
capace di provare così tanto amore da provocare il diabete ma pieno di rabbia e dolore capace di mettere in crisi anche il miglior psicologo del mondo.
Eleanor guardò ancora una volta i suoi meravigliosi occhi blu prima di annullare completamente la loro distanza dando origine al bacio che entrambi aspettavano da molto tempo.
  
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: I am Moon