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Autore: Notteinfinita    29/11/2012    6 recensioni
Uno stupido scherzo e delle conseguenze impreviste potrebbero gettare una nuova luce su alcuni studenti di Hogwarts.
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Dal primo capitolo:
«Ragazzi, se fate come vi dico, ci sarà da divertirsi!» esclamò Draco all'indirizzo di Tiger e Goyle che gli risposero con il loro solito sorriso ebete. Quindi, fatto loro cenno di avvicinarsi, iniziò a bisbigliargli qualcosa all'orecchio.
[…]
Mentre lo sguardo di tutti si fissava sul cielo, un urlo squarciò il silenzio della notte.
«I miei occhi!» gridò qualcuno ma la scarsa illuminazione impediva di vedere chi fosse.
Tentando di mantenere la calma, la professoressa Sinistra intimò a tutti di rimanere fermi e di tenere gli occhi bassi, accese le fiaccole con un colpo di bacchetta e si avvicinò verso il punto dal quale era partito l'urlo.
A terra, privo di sensi, giaceva...
Chi sarà rimasto vittima dello scherzo? Bé, per scoprirlo non vi resta che leggere.
Genere: Avventura, Drammatico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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Premessa: Ho indicato come contesto di questa storia “da sesto libro alternativo” perché, dal mio punto di vista, gli avvenimenti presenti in questa ff sarebbero incompatibili con le vicende del sesto libro originale. Draco sarebbe troppo impegnato nella sua missione omicida ai danni di Silente per pensare agli scherzi.

Così nella mia versione Voldemort è morto la notte in cui ha tentato di uccidere Harry. Ciò non ha reso Serpeverde e Grifondoro amici ma di certo le inimicizie sono frutto di motivazioni meno serie.

Spero che questa mia scelta non vi infastidisca.

Vi auguro buona lettura!...e mi raccomando, commentate!

 

 

 

Nel tuo sguardo io non vedo chi sei*

 

 

Capitolo 1. Uno stupido scherzo

 

La cena si svolgeva, rumorosa come al solito, nella grande sala di Hogwarts.

Gli studenti erano così assorti nel compito di gustare le prelibatezze preparate dagli elfi che non si accorsero minimamente della professoressa Sinistra che, alzatasi dal suo posto, si era avvicinata al pulpito.

«Volevo avvisare gli studenti del sesto anno che stasera alle ventidue li attendo alla Torre di Astronomia per la lezione sui Meteoriti delle Mutazioni.» disse d'un fiato, facendo sussultare tutti i ragazzi « Siete pregati di essere puntuali, le stelle non attendono! »

Finito di parlare, la professoressa ritornò al suo posto mentre gli studenti riprendevano la cena.

«Che cavolo, detesto le nottate sulla Torre di Astronomia. Tanto non ci capisco nulla! » esclamò Ron, desolato, mordendo svogliatamente la sua coscia di pollo.

«Dai, l'astronomia è una materia affascinante!» rispose Hermione.

«Per te tutte le materie sono affascinanti!» ribatté Ron, funereo.

Hermione scosse la testa, sconsolata.

«Ron, pensa al lato positivo, domani inizieremo le lezioni solo alle 10.» disse Harry, nel tentativo di consolare l'amico.

Ron sorrise, lievemente rinfrancato.

Quando la cena ebbe termine tutti i ragazzi tornarono ai rispettivi dormitori ma quelli del sesto anno, presi i libri e le coperte, si diressero verso la Torre di Astronomia. Appena furono entrati tutti, la professoressa chiese loro di sistemarsi per terra e impose il silenzio.

«Ho già spiegato, nel corso della scorsa lezione, in cosa consiste il fenomeno a cui assisteremo stanotte ma ritengo necessario un piccolo riassunto.» spiegò la professoressa, facendo vagare lo sguardo sugli studenti «Tra poco assisteremo al passaggio dei Meteoriti delle Mutazioni, per i Babbani la loro visione non ha alcuna conseguenza ma così non è per i maghi. La loro visione ad occhio nudo, per i possessori di poteri, è pericolosa in quanto può mutare il loro comportamento. Ragion per cui al mio segnale ognuno di voi, ordinatamente, andrà a prendere un paio di occhiali protettivi, tornerà al suo posto e li indosserà accuratamente.»

Finito di parlare, la professoressa volse le spalle agli studenti e andò a controllare la posizione delle stelle.

«Ragazzi, se fate come vi dico, ci sarà da divertirsi!» esclamò Draco all'indirizzo di Tiger e Goyle che gli risposero con il loro solito sorriso ebete. Quindi, fatto loro cenno di avvicinarsi, iniziò a bisbigliargli qualcosa all'orecchio.

Dopo aver osservato a lungo il cielo con il telescopio, mormorando tra se, la professoressa tornò a guardare gli studenti.

«Il momento è quasi arrivato, andate a prendere gli occhiali protettivi sul tavolo vicino alla porta» ordinò, indicando il tavolo in questione.

Completamente dimentichi dell'avverbio utilizzato dalla professoressa, i ragazzi, in maniera tutt'altro che ordinata, iniziarono ad accalcarsi davanti al tavolo.

L'insegnante, alla vista di quel caos, inspirò profondamente, cercando di ritrovare la calma...Amava le stelle proprio per la loro prevedibilità e regolarità...nulla a che vedere con quel branco di pecore che erano i suoi studenti.

Mentre l'insegnante era persa nelle proprie elucubrazioni, Draco fece un cenno di assenso ai suoi scagnozzi che, con uno scatto repentino, si gettarono sugli studenti accalcati vicino al tavolo facendone cadere diversi per poi girare i tacchi e raggiungere il biondo che, in disparte, osservava la scena con un ghigno divertito sulle labbra.

Ripresisi dal tornado Tiger e Goyle, uno dopo l'altro i ragazzi presero gli occhiali protettivi.

Quando tutti tornarono al proprio posto la professoressa Sinistra attirò nuovamente la loro attenzione.

«Adesso mettete gli occhiali e fate attenzione a non guardare al di sopra di essi!» esortò, seria.

Appena tutti furono pronti, anche la professoressa indossò gli occhiali e, con un colpo di bacchetta, fece spegnere le fiaccole che illuminavano la torre per poi far apparire in cielo un riquadro fluorescente per delimitarne una parte.

«Ragazzi, la zona in cui, con più probabilità, passeranno i meteoriti è questa che ho evidenziato. Adesso concentrate qui la vostra attenzione e non perdetela di vista.» detto questo, la docente fece sparire il riquadro luminescente e si sistemò seduta in attesa dell'evento astronomico.

I minuti si susseguivano lenti e i ragazzi cominciavano a dare segni d'impazienza. Un lieve mormorio iniziò a diffondersi tra gli studenti, subito freddato dallo sguardo ammonitore della professoressa.

Quando ormai i muscoli davano segni di ribellione per la prolungata immobilità, alcune scie dorate solcarono il cielo attirando l'attenzione degli studenti. Mentre lo sguardo di tutti si fissava sul cielo, un urlo squarciò il silenzio della notte.

«I miei occhi!» gridò qualcuno ma la scarsa illuminazione impediva di vedere chi fosse.

Tentando di mantenere la calma, la professoressa Sinistra intimò a tutti di rimanere fermi e di tenere gli occhi bassi, accese le fiaccole con un colpo di bacchetta e si avvicinò verso il punto dal quale era partito l'urlo.

A terra, privo di sensi, giaceva Ronald Weasley.

«Dove sono i suoi occhiali?» chiese, vedendo che non li indossava.

«Devono essergli caduti, prima li aveva.» rispose Hermione, angosciata.

Un ombra scura passò sul volto della professoressa.

«Potter, Paciock, sollevate il vostro compagno e portatelo in infermeria. Tutti gli altri studenti tornino nei loro dormitori, ordinatamente, ma prima lascino i loro occhiali nella cesta che troverete appena fuori la porta della torre. Lei, signorina Granger, cerchi gli occhiali del suo compagno. L'attendo in infermeria.» la professoressa diede gli ordini con la massima calma possibile e con lo sguardo duro di chi non ammette obiezioni.

Velocemente e nel più assoluto silenzio la torre si svuotò.

Gli ultimi ad andarsene furono Draco e i suoi scagnozzi.

«Cerca, cerca pure.» bisbigliò all'indirizzo di Hermione, avviandosi poi con un sorriso soddisfatto.

 

 

 

La sala comune dei Serpeverde era invasa da un vocio a metà tra l'incuriosito e il divertito.

«Oh, Draco, ma chi mai sarà stato a sostituire gli occhiali del povero Weasley!» esclamò, sarcastica, Pansy, trattenendo a stento una risata e andandogli incontro con aria compiaciuta e sguardo complice.

Il ghigno che comparve sul volto del ragazzo valse più di mille parole.

«Chissà come cambierà adesso?» chiese Blaise, stiracchiandosi pigramente.

«Bè, forse finalmente inizierà a mangiare in maniera civile! Sarebbe una novità per lui.» rispose Draco con nonchalance.

Un risolino divertito si diffuse nella sala comune.

«Peccato che ad essere colpita dai Meteoriti della Mutazione non sia stata la Granger. Ti immagini se la nostra verginella si fosse trasformata in un'assatanata di sesso che ti salta addosso per i corridoi?» chiese Blaise, divertito «A quel punto saremmo stati costretti ad assecondarla!» aggiunse facendo l'occhiolino al biondo Serpeverde.

«Blaise, ma è una Mezzosangue!» rispose Draco, con sguardo fintamente scandalizzato.

In realtà, pur stentando ad ammetterlo anche con se stesso, se odiava Harry per la sua immeritata fama e disprezzava Ron per la sua povertà invece non poteva fare a meno di stimare Hermione per la sua intelligenza e la sua forza di carattere ma sarebbe morto piuttosto che confessarlo, era più semplice prenderla in giro.

Quando le ultime risatine per il siparietto di Blaise e Draco furono scemate, ognuno tornò ai suoi impegni. Adesso non restava altro da fare che attendere l'indomani per vedere che mutamenti avessero operato sul rosso i Meteoriti.

 

 

 

Nella torre di astronomia Hermione setacciò il pavimento palmo a palmo. Alla fine, sconfitta, si accovacciò sui talloni, con uno sguardo sconsolato negli occhi e un terribile peso nel cuore.

Mordendosi il labbro per la disperazione, Hermione si alzò e si diresse in infermeria.

Appena entrata, le venne incontro la professoressa Sinistra.

«Allora, dove sono gli occhiali?» chiese, lasciando trapelare la sua preoccupazione.

«Io...io non li ho trovati!» esclamò, reprimendo un singhiozzo.

La professoressa sospirò stringendo le mani a pugno.

Con passo svelto si avvicinò al capezzale del suo studente attorno a cui erano riuniti Harry, Neville, la McGrannitt e Madama Chips. Subito gli occhi di tutti si puntarono su di lei e lo sguardo che gli restituì gettò tutti nello sconforto.

«La signorina Granger non ha trovato gli occhiali. Temo si tratti di un tipo di occhiali creati qualche anno fa. Originariamente dovevano servire per fare scherzi ma, quando il Ministero della Magia costatò la loro pericolosità, vennero messi al bando. Chi li ha introdotti nella scuola può averli acquistati solo al mercato nero.» l'insegnante lanciò uno sguardo al ragazzo che giaceva a letto, ancora incosciente «A questo punto è certo che il signor Weasley sia stato colpito in pieno dai Meteoriti delle Mutazioni. La particolarità di quegli occhiali era quella di svanire appena a contatto con la luce delle Meteore. Adesso che gli occhiali non ci sono più temo sarà anche impossibile risalire al colpevole.»

«Ora cosa gli succederà?» chiese Harry guardando le tre donne di fronte a lui.

«Purtroppo non possiamo saperlo con certezza.» rispose l'infermiera «L'effetto delle Meteore delle Mutazioni dovrebbe sparire in ventiquattro - quarantotto ore ma il problema è che qualsiasi evento traumatico occorso in questo intervallo di tempo potrebbe dare origine a dei cambiamenti permanenti.»

«Ma non è possibile dargli una pozione sedativa finché non svanisce l'effetto dei meteoriti?» chiese Neville, titubante.

« Purtroppo no.» rispose Madama Chips «Non è possibile né sedarlo né tenerlo rinchiuso.» spiegò «È indispensabile che venga assecondato. Ogni forma di costrizione o di limitazione della sua libertà potrebbe esacerbare l'effetto delle Meteore e rendere le mutazioni nel carattere definitive.» concluse.

Un singhiozzo sfuggì dalle labbra di Hermione. Harry l'abbracciò, cercando di calmarla ma nel suo sguardo aleggiava la stessa preoccupazione impressa negli occhi della sua amica.

«Ma allora non c'è nulla che si possa fare?» chiese il ragazzo.

«Tutti noi dovremo vegliare su di lui in maniera discreta.» spiegò la McGrannitt «Non è possibile prevedere che mutazioni avrà il suo carattere perciò è indispensabile evitare che possa arrecare danno in alcun modo a se stesso o agli altri.»

«Prima che lo riportiate al suo dormitorio ho alcune raccomandazioni da farvi.» intervenne Madama Chips «È indispensabile che in nessun caso gli venga detto quello che gli è successo. Una notizia del genere verrebbe rifiutata dal suo pensiero; lui si crederà e si sentirà in perfetta salute, costituirebbe uno shock tale da poter incidere per sempre sul suo carattere.»

«Provvederò stanotte stessa ad avvisare i direttori delle altre tre Case di informare i rispettivi studenti sull'accaduto e sul comportamento da tenere.»

«Un'ultima cosa» riprese l'infermiera «Finché il signor Weasley sarà sotto l'effetto dei meteoriti, i suoi occhi potrebbero assumere un colorazione diversa dal solito. Quando torneranno normali sarà il segnale che l'effetto sarà scaduto.»

Tutti i presenti fecero un cenno d'assenso per poi uscire dall'infermeria.

Grazie ad un Levicorpus, Ron venne delicatamente trasportato nel suo letto; poi la McGrannitt richiamò tutti gli studenti della sua casa nella Sala Comune per informarli dell'accaduto.

Scene simili, nel frattempo, si svolgevano nelle altre Sale Comuni dove i rispettivi direttori di casa, avvisati da un Patronus della vicepreside, stavano spiegando la situazione ai loro studenti.

 

 

 

Mentre Ron dormiva tranquillo, ignaro di quanto gli fosse successo, Harry fissava le tende del letto dell'amico chiedendosi cosa li avrebbe aspettati l'indomani.

Nel dormitorio femminile, intanto, Hermione, con i gomiti sul davanzale della finestra, guardava le stelle pregando, in cuor suo, che non succedesse nulla di grave a Ron. Appoggiata alla sua spalla, Ginny tentava di infondere coraggio alla sua amica e, al tempo stesso, di trarre forza dalla sua vicinanza.

 

 

 

*Il titolo è tratto da un verso della canzone dei Gemelli Diversi “Chi sei adesso”.

 

NDA: Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto. Se volete continuare a seguirmi ne sarò felice.

La ff dovrebbe essere costituita da quattro capitoli. Cercherò di aggiornare una volta a settimana, il mercoledì o il giovedì a seconda dei miei impegni.

Grazie mille, anticipatamente, a tutti coloro che leggeranno, recensiranno o mi inseriranno tra le seguite, le ricordate o le preferite.


 


Ringrazio infinitamente Exentia_dream per l'illustrazione! 
  
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