Storie originali > Nonsense
Segui la storia  |      
Autore: UberAlles    30/11/2012    3 recensioni
Questa è una storia nata per scherzo nei confronti di Marta. é scritta in maniera giocosa e nel puro tentativo di strappare qualche risata quindi se sei in cerca di cose serie non sono la storia adatta a te.
Sorry e tanto amore per tutti. Come potete capire dal titolo è la rivisitazione dei promessi sposi....chiedo scusa ad ale ma la sua opera si prestava troppo bene. Divertiteviiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Genere: Comico, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prologo

 
“L'ammoniaca, sotto forma di sale d'ammonio, era già nota in età classica: nell'opera di Plinio si trovano riferimenti a una sostanza indicata come Hammoniacus sal, sebbene non sia chiaro se si riferisse alla sostanza che noi oggi chiamiamo sale d'ammonio. Quest'ultimo deve il suo nome al luogo dove fu identificato per la prima volta come sostanza a sé, e cioè il tempio di Giove Ammone, nell'oasi di Siwa in Egitto, dove fu osservata casualmente nelle ceneri dello sterco di cammello bruciato dai cammellieri locali per scaldarsi. Il sale d'ammonio era noto agli alchimisti almeno fin dal tredicesimo secolo, quando compare negli scritti di Alberto Magno: nel XV secolo l'ermetista Basilio Valentino (Basil Valentine) scoprì che si poteva ottenere ammoniaca dal sale d'ammonio facendolo reagire con alcali. Poco tempo dopo si scoprì che il sale d'ammonio si poteva ottenere anche distillando le corna e gli zoccoli dei buoi e neutralizzando i vapori risultanti con acido cloridrico: da qui l'antico nome anglosassone ell'ammoniaca, spirit of hartshorn.L'ammoniaca gassosa pura fu finalmente isolata nel 1774 da Joseph Priestley che la chiamò "aria alcalina" e tre anni dopo Carl Scheele dimostrò che conteneva azoto: la composizione con formula stechiometrica dell'ammoniaca venne scoperta da Claude Berthollet nel 1785.Il processo Haber-Bosch per la produzione industriale dell'ammoniaca fu sviluppato da Fritz Haber e Carl Bosch, e brevettato nel 1910”
 
Ecco cosa stava leggendo su Wikipedia  Marta su nel disperato tentativo di finire la relazione di chimica per domani. Non ne aveva voglia, la materia non le piaceva affatto e in più la prof aveva come una sorta di sadica attenzione per lei, era sempre pronta a metterle votacci o a farla sentire in imbarazzo davanti a tutta la classe. Lei la odiava e tale sentimento certamente era ricambiato. Era in cerca di un modo per vendicarsi, era testarda e prima o poi lo avrebbe trovato ne era sicura. Ma questa è un’altra storia oggi vi voglio raccontare una cosa molto particolare, un sogno alla mille e una notte, di quel genere di avventure che non si scordano mai. Vi parlerò delle vicissitudini di due teneri amanti che dovranno combattere contro tutto e tutti pur di riuscire a vivere il loro amore.
Tutto inizia con una tazza di the e con l’ultimo sbuffo di rinuncia della mia  piccola padroncina indifesa contro la noia e la poca voglia di finire di scrivere. Innanzitutto per iniziare le cose nel migliore dei modi mi presento sono il vostro narratore e più precisamente il cervello di Marta che a volte vorrebbe scappare via, specialmente quando mi costringe a pensare a Niall, o a strani esseri che popolano il mondo di twitter, ma non divaghiamo e iniziamo con la nostra storia.
“Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all'occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l'Adda rincomincia, per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lasciano l'acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni”
… così inizia un libro poco famoso che ormai da decenni ha turbato e tormentato tutte le menti di ogni studente del regio regno italiano e inevitabilmente anche io sono stato traviato da quelle disavventure senza senso che si sarebbero risolte in un semplice si forse in qualche paese più su,ma continuando con il nostro prologo vi dirò che questa volta tra le braccia di Morfeo io ho accidentalmente mescolato il tutto con un po’ di chimica, cercando di farne venire fuori qualcosa che avesse un senso compiuto.
Il racconto di questo mirabolante sogno ho cercato di trascrivervelo qui sotto e ne è nel bene o nel male una fedele riproduzione, quindi mettetevi comodi, luci soffuse, alzate il sipario e che tutto abbia inizio…

 
Capitolo 1

La nostra storia inizia in un giorno di un sole rosso cocente che sin dalle prime ore del mattino si divertiva a rispecchiarsi nelle acque del fiume Vanadio che seguendo l’andamento sinuoso delle catene montuose tra cui si trovava la sua sorgente, si andava a buttare dolcemente in un ramo minore del lago di Bromo. Le giornate scorrevano tranquille segnate solo dal mutare delle nubi elettroniche ed è qui che prendono vita le nostre avventure e più precisamente nel piccolo borgo di Rodio. Questo era un piccolo villaggio di pescatori e contadini che viveva del duro lavoro della loro fronte senza lasciarsi andare a svaghi o divertimenti ma, nei loro piccoli nuclei avevano la speranza per un futuro migliore. Tutti vivevano la loro vita cercando di accumulare elettroni e sperando di diventare un giorno un atomo nuovo. A peggiorare la situazione degli abitanti di questa cittadina vi era Don Rutenio, un signorotto locale che nostalgico dell’antico potere avuto a Dubnio durante la guerra cercava di rifarsi su gli atomi che popolavano quelle vie come modo per rifarsi sul fato che lo aveva fatto cadere in rovina. Era un atomo dall'elevata elettronegatività che non smetteva mai di ostentare il suo terrificante potere. Braccio armato del Don erano i Bario, elementi dal basso numero atomico incapaci di intendere e di volere che eseguivano tutti gli ordini che gli venivano assegnati senza mai fallire e quasi sempre ci facevano scappare il morto specialmente quando non serviva. Erano sempre in cerca di nuovi protoni o elettroni da rubar, in breve erano dei loschi individui che erano pratici di ogni tipo di tortura e che godevano delle sofferenze altrui.

Ma ora passiamo ai due protagonisti, i nostri due giovani e teneri amanti che ignari del fato avverso si amavano sopra ogni cosa. I due erano venuti al mondo in famiglie umili che vivevano del duro lavoro e dei valori di una volta che come dicevano sempre i loro nonni avevano fatto arrivare il mondo fino ad oggi. Lui era un atomo di Idrogeno, non molto bello ma di quei tipi che piacciono senza motivo, che sapeva farci con le persone e trovava sempre il modo di farsi amare da tutti e in modo particolare dalle donne. Era un grande lavoratore nonostante il suo scarso numero atomico. Aveva l’abitudine di capire come girasse il mondo ed era sempre attento a tutto ciò che gli accadeva attorno. Lei invece era considerata il più bell’atomo di Azoto del borgo, amata e ben voluta da tutti con la sua dolcezza riusciva ad entrare nel cuore della gente e a infondere nei loro duri cuori la speranza di per una vita migliore. Lei era una perfetta donna di casa, da molti anni infatti aiutava la massaie sue vicine di casa nei loro lavori mentre erano per i campi a lavorare.. I due si amavano e non desideravano altro che potersi unire in un legame covalente felice e duraturo. Sognavano solo questo.
Ora che conosciamo i nostri due eroi possiamo iniziare con le nostre vicende che come ogni storia ha un inizio e il nostro “start” è rappresentato da un piccolo mezz’atomo che all'interno di Rutenio svolgeva il ruolo di curato: don Curio. Costui era una di quelle persone senza spina dorsale schiavo della vita e di tutte le forme di potere che andava dal boss locale alla sua perpetua. Era incapace di opporsi e di mantenere una posizione, viveva un esistenza cercando di aggirare i problemi sena incontrarli o affrontarli. Lui voleva una vita tranquilla e per averla assecondava chi non gli procurava guai o chi gliene risolvesse di più.

In quella giornata di sole, il nostro curato si stava muovendo lungo una strada in aperta campagna durante uno dei suoi soliti giri per andare a trovare i suoi fedeli e far finta di interessarsi alle loro sofferenze. Girovagava con in mano il suo breviario che teneva sempre dietro la schiena, su cui ogni tanto buttava un occhiata. E fu durante una di queste veloci letture che abbassando gli occhi non notò che giunto all’incrocio che lo portava al villaggio lo aspettavano due strani individui, due atomi di Bario. Erano i più brutti che aveva mai incontrato e che sembravano fissarlo. Aspettavano proprio lui. Non sapeva cosa fare voleva fuggire ma lui non era un cuor di leone e così rassegnato andò incontro al suo destino.

- Don Curio - disse un di quei due, guardandolo fisso nei suoi neutroni
- Cerca qualcosa da me? - rispose subito gesticolando vistosamente con le mani aperte e alzandole al cielo
- Lei ha intenzione – proseguirono in coro finendo l’uno le parole dell’altro - di sancire domani l'amore tra Idrogeno e Azoto
- Cioè... – cercò di balbettare in qualche modo – voi due potete ben capire perché...sapete come vanno certe cose, lei è una persona di mondo e quindi sa che il povero curato non ha colpe: loro vanno a combinare qualche guaio e poi corrono da noi servitori degli atomi che ne paghiamo le conseguenze.
- Or bene - gli dissero i due brutti ceffi puntandogli un quark contro, - questo legame non s'ha da fare, né covalente, né ionico.
- Ma, signori miei, - cerco di rispondere visto che da ogni cosa ne ricavava un certo guadagno- cosa ne prederò indietro io?
- Orsù, voi ci conoscete se parlate troppo prima o poi riuscirete ad avere ragione e quindi non ci costringa a usare una certa cortesia…ci siam capiti spero -  disse impugnando la lama che teneva nascosto nella ultima orbita.
- Voi siete due brave persone e soprattutto ragionevoli… 
- Basta!! – lo blocco uno dei due – con questo spero che voglia dire che ci siamo capiti, giusto? E che il tutto non si farà,  vero? 
- Zitto, zitto, - disse l’altro - il signor curato è uno di quegli elementi che sa come si sta al mondo e non serve altro, noi siamo gentilatomi e non occorrerà arrivare al sangue. Don Rutenio ci teneva a farle i suoi saluti.
 
Fu quel nome che si insinuò nella mente del prete come paura allo stato liquido, quel nome che significava obbedienza e morte se si rifiutava un suo consiglio. Lungo la strada del ritorno meditò a lungo sull’accaduto e una volta arrivato nel suo studio si buttò sulla poltrona inattesa di trovare una soluzione in uno stato d’animo che tutto era fuorché rilassato.
 
Fu il vederlo in quello stato che fece cacciare un urlo alla sua perpetua Fosforo.
- Misericordia signore che è successo?
- Nulla Fosforo nulla di cui posso parlare e raccontarlo a te -  (lei era infatti la regina dei pettegolezzi delle nullafacenti del villaggio una sorta di mini gossip girl per anziane, dici a lei qualcosa e dopo venti secondi sentiresti milioni di cellulari suonare con quella notizia come messaggio ndr).
- Vuole mangiare? – chiese furbescamente per capire la gravità della questione .
- No grazie voglio solo essere lasciato solo – Non appena ebbe udito tale risposta usci dalla stanza e andò dal suo gruppo di amiche con cui ciarlava per poter sparlare sull'accaduto.
 
Lasciato solo mille furono i pensieri che vorticarono tra le sue orbite, ma a un certo punto prese una decisone e ritrovata la tranquillità si mise il suo mantello e usci dalla casa ripetendo ad alta voce - devo dirlo a quei due, devo dirlo a quei due - come una sorta di cantilena.


NDA
ciao signori belli come potete aver letto è una bellissima trollata boiata e chi più ne ha più ne metta 
ma lo avevo promesso a marta e lei mi aveva anche sfidato a farlo.....e quindi.....
spero vi piaccia se ricevo sufficienti visite e commenti la continuo senno la mando avanti fino alla fine 
e la invio solo alla diretta interesata per la sua giuoia ahahahahhaha
fate i bravi e ricordate che la pazzia è contagiosa e vi aspetta tutti a braccia aperte

MIAOOOOOOOOOOOOOOO
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: UberAlles