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Autore: RollingGirl    30/11/2012    3 recensioni
Era sua abitudine, scostarmi i capelli dal viso, accarezzarmi dolcemente la guancia e sorridermi. Ci scappava anche un tenero bacio. Ma ora non più. Lui non c'è. Non è più con me. Eravamo uniti, e pensavo, anzi penso ancora che noi avremmo potuto stare insieme per sempre. Sembravamo perfetti. Insieme. Eri tutto ciò che volevo, renditene conto almeno. -
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Courtney | Coppie: Duncan/Courtney
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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And I love(d) you..
---
Sospirai ancora. Fissai il cielo ancora una volta, il sole sarebbe tramontato a breve. Si sentiva il gracchiante cinguettio delle rondini, gli schiamazzi di qualche ragazzino e il "plof! plof! " dei sassi che ero intenta a lanciare nel laghetto. Ero seduta sul muretto del parco, proprio accanto al piccolo laghetto, dall'acqua di un colore misto tra l'azzurro scuro e il verdognolo, pieno di lattine, cartacce e qualsiasi genere di rifiuti, - Bah, incivili del cavolo! - balbettai,  con le cuffiette nelle orecchie, intonando qualcosina nonostante non captassi al volo tutte le parole della canzone; troppi pensieri, troppe delusioni, tutto il male deve ruotare sempre attorno a me. E che ho fatto per meritarmi questo, mi chiedo, proprio non lo so. Sarà che sono troppo buona, forse è il mio carattere delle volte un po' chiuso, scontroso e  solitario, o forse non sono bella, nonostante nello specchio mi veda abbastanza carina, no, diciamo "decente". Ah, specchio ingannatore ! Pfft, come se attribuire la colpa agli specchi, o al venticello che si sta alzando, mandandomi più capelli possibili negli occhi e sul viso possa servire a qualcosa. Qualcosa l'ho fatto io, ma cosa ?  Mi scostai con la mano i capelli, ma tempo due secondi e una folata di vento, che tornarono come prima, coprendomi buona parte del viso.
Era sua abitudine, scostarmi i capelli dal viso, accarezzarmi dolcemente la guancia e sorridermi. Ci scappava anche un tenero bacio. Mi ricordo che mi diceva sempre - Tagliali questi capelli, non dico rasati a zero, ma non posso mica stare ogni cinque minuti a scostarteli dal viso - e rideva. E io assieme a lui. Ma ora non più. Lui non c'è. Non è più con me. Cazzo, se non mi manchi. 
Eravamo uniti, e pensavo, anzi penso ancora  che noi avremmo potuto stare insieme per sempre. Sembravamo perfetti. Insieme. Eri tutto ciò che volevo, renditene conto almeno.
Il nostro primo incontro, così per caso, tra i corridoi di scuola, il nostro primo - Ciao. -, il primo appuntamento, a seguire il primo bacio, fino alla prima volta. Almeno per me, lo fu 
Candide lacrime inziarono a rigarmi il volto, mentre con la manica della felpa tentai inutilmente di asciugarmi gli occhi.
Tutto ciò andò in frantumi. 
Raccoglierei volentieri queste scheggie di passato per ricostruirlo, ma il passato fa male, i frammenti tagliano, esce il sangue poi. A me esce dagli occhi, ma non è rosso, è trasparente e salaticcio, sono un'aliena, wow!  Inutili frammenti di un cuore spezzato. Amare troppo fa male, dicono.  E hanno ragione, eh. Un cazzotto in piena faccia provocherebbe meno dolore.
Sono solo un'illusa. Una povera illusa.
Oh, no eh! I singhiozzi no.. ma devono starci per per...forza. E scoppiai in lacrime, con gli occhi sbigottiti di qualche persona che mi passava davanti. - Beh, che vi guardate? Voi non avete mai pianto mai per amore ? - griderei loro volentieri, con tutta la rabbia e la tristezza che ho dentro. Ma calma Courtney, calma, non mettere in mezzo nessuno. Ora dovrebbe arrivare, vuoi farti trovare coi capelli in disordine e gli occhi rossi dal pianto? - mi chiesi- No. Bene, ora smettila di frignare e comportati da adulta. -
Adulta ?! Mi sento ancora una bambina, nonostante i miei bei sedici anni appena compiuti.
Non festeggiammo nemmeno il mio compleanno insieme. Ci lasciammo poco prima. Quanto avrei voluto che quel giorno, lui fosse stato il primo , anche prima dei miei genitori e di mio fratello, a chiamarmi e a farmi gli auguri. Ma niente. Mi chiamò la stessa sera sul tardi.
' - Ehi, tanti auguri Principessa ! - mi disse con tono allegro, ma allo stesso tempo stanco ed assonnato. Aveva ancora il coraggio di chiamarmi "Principessa" ?
- Grazie. - risposi fredda. 
Non mi dovevi mica chiamare per pietà eh, pensai, nervosa. Anche se un pizzico di gioia lo provai, per la chiamata, tanto che all'inizio pensai mi avrebbe ignorato e che non si sarebbe degnato nemmeno di mandarmi un messaggio per gli auguri.
- Come stai ? - continuò lui.
- Bene. - Fui sul punto di riscoppiare a piangere. Per la quarta volta quel giorno. Sì, nemmeno il giorno del mio compleanno mi risparmiai le lacrime.
- Sicura ? -
- Sì, sto bene. -
- E a me non me lo chiedi ? -
Sbuffai. Fui sul punto di attaccargli il telefono in faccia, ma mi trattenni. - Come stai ? -
- Bene, direi.  - fece una breve pausa. - No, senza il direi. -
- Vaffanculo! -  bofonchiai chiudendo la chiamata, mordendomi il labbro e stringendo gli occhi per evitare di far scorrere ulteriori lacrime. '
--
Nooo, lacrime no, vi prego no! Mannaggia a me e a quei ricordi! Anzi, mannaggia a me che penso ancora a quei ricordi. 
Presi una manciatina di sassetti e iniziai a buttarli nell'acqua con foga, tanto per ammazzare il tempo. Feci lo stesso altre due volte, poi smisi e con le mani a coppa sul mento ripresi a pensare ai bei momenti passati con lui. Sospirai ancora. E ancora, e ancora, e ancora. Tutte quelle immagini che mi scorrevano nella mente, tutte le nostre avventure, scorrevano lente, poi veloci nella mia testa, come un film. Noi eravamo un film, il nostro amore era un film, ma poi ci dovemmo esser rotti di seguire il copione, no anzi, tu ti dovesti esser rotto,  a far l'attore, e hai mollato il film, il nostro film. Ma io non sono un'attrice, e non ho di certo finto di amarti per dar retta a uno stupido copione.
Stupidi attori, che si immedesimano per ciò che non sono, buoni solo a fingere, e tu, TU sei come loro !
 Uuuuh, benissimo, sono più di quaranta minuti che aspetto, potevi darmelo a quest'ora l'appuntamento, cretino ! 
Presi una sasso di medie dimensioni e lo gettai con rabbia in acqua, ringhiando.
Poi ne afferrai un altro,  e feci lo stesso.
Sentii una mano sulla mia spalla. Mi voltai. Era lui, finalmente! Stavo mettendo le radici qui! Ma tranquillo ehh. 
- Ciao Courtney. -
- Umm, ciao-
Mi diede un rapido bacio sulla guancia, non potei non arrossire di fronte a tale gesto.
Ci guardammo per qualche second, silenziosi. Poi prese parola.
- Come stai ? -
Ti pareva che non mi dicesse così ? E che ti dico, bello mio ?
Sto bene, si, sono affranta, tradita, umiliata, mi sento presa in giro, una pezza da piedi, brutta, imperfetta, incapace di essere chi sono...
- Bene. - gli risposi senza neanche guardarlo in faccia.
- Stai bene ? -
- Ho detto di si. - continuai a non guardarlo.
- Non mi pare. -
Non dissi una parola, allora.
- Hai pianto, vero ? -
Cazzo. Come se ne fosse accorto non lo so, dato che il viso e gli occhi si erano asciugati da un pezzo. Tacqui anche stavolta.
- Courtney hai pianto. Ammettilo. -
- No. - replicai secca.
- Bugiarda. -
Bugiarda io ? Ma bugiardo te, traditore infame !
- Che vuoi? Veloce, che tira aria. -
- Hai freddo ? - E senza neanche che gli rispondessi si tolse la giacca e me la porse, ma rifiutai, scansandola con la mano.
Mi si avvicinò e me la mise sulle spalle, poi mi mise un braccio attorno a un fianco, stringendomi più vicina a lui.
- Andiamo a  fare quattro passi ? -
Gli levai il braccio ma fu invano, tanto che lo rimise. Roteai gli occhi, e acconsentii alla sua proposta. Iniziammo a camminare nel piccolo sentiero pieno  di erbacce, nessuno spiccicò parola, ci guardammo soltanto. Mi portò più avanti, davanti a una grossa automobile nera. 
- Ho la macchina qui. - disse mostrando il veicolo e tirando fuori le chiavi dalla tasca dei pantaloni.
- E allora ? - dissi menefreghista. Vuoi andartene? Vattene.
- Andiamocene in giro. -
- Lo stiamo già facendo.-
- In macchina, dico. -
Stavo per pronunciare un fatidico "No", quando mi prese per mano, apri lo sportello e mi ci fiondò dentro. Iniziai  a preoccuparmi, che intenzioni aveva ?
Salì anche lui e fu sul punto di mettere in moto, quando lo fermai - Duncan, non mi va. - feci per scendere, ma mi bloccò.
- Duncan, che diamine!- gridai. - Non mi va. -
Si avvicinò rapido e mi stampò un leggero bacio sulle labbra. - Zitta. -
- Non partire. -
Sbuffò, e tolse la chiavi, rimettendosela in tasca. -  Non partiamo, va bene. Parliamo qui di ciò che è successo. -
- Qui ?! -
- Sì, qui. -
Vabbeh...
- Sono stato uno stupido, Courtney. Ti ho fatta soffrire tanto, non ti meriti ciò. Non volevo che finisse così. Te ne avrei parlato di Gwen, ma avevo paura, di ferirti... -
Lo interruppi. - Mi ha ferito di più venirlo a scoprire da sola. -
- Te lo avrei detto !-
- No, non l'avresti fatto! -
- Si invece!-
- No, perché sei un stronzo! - 
Inutile dire che cominciarono a colarmi delle lacrime.. Oh, ma l'ho appena fatto...
- Tu non mi amavi ! -
- Si, ti dico! -
- Non lo avresti mai fatto, se ci tenevi veramente a me!- gli gridai tra le lacrime.
- Courtney, te lo avrei detto ! Scusami, lo so, sono stato uno stronzo, fai bene a chiamarmi così, ma fammi finire ! - esitò. 
Prese un attimo di pausa. - Ho rotto subito con Gwen. -
Sgranai gli occhi, un brivido mi percosse la schiena. Una scintilla di felicità mi colpì, ma si spense subito. Non mi meritavo quel tradimento, e ora, anche se aveva mollato quella sgualdrina, lui non si meritava me. E neanche il mio perdono.
Non dissi una parola.
- Sono tornato per te. Ricominciamo tutto da capo. -
Seehh, facile a dire così. Tu non hai pianto, non hai sofferto, non sei arrivato al punto di prendere degli anti depressivi di tanto in tanto e abbuffarti di cioccolto e schifezze per colmare il vuoto e scacciare la tristezza e la depressione, no !
Lo guardai dritto negli occhi. 
- Torniamo insieme. -
Continuai a stare zitta.
- Ti amo. -
Mi prese per mano, e mi baciò di nuovo, stavolta fu un bacio appassionato, anche se piuttosto breve. Ahh, erano mesi che non lo baciavo, avevo quasi dimenticato quanto fosse un così bravo baciatore !
Ma mi ripresi subito, ci staccammo, e sempre tenendomi per mano, mi riformulò la domanda, aggiungendo un - Ci riproviamo ? Stavolta sarà per sempre, te lo prometto. -
Sembrò sincero, ma chi voleva essere presa in giro di nuovo. Magari stavolta era serio e tutto, ma no bello mio, se davvero ci tenevi tanto a me, non avresti mai agito così e creato tutto quel casino. Mi hai solo illuso per un sacco di tempo, mi hai fatto piangere, chiudere in me stessa, isolare dal mondo. Ma io voglio continuare a vivere felice, con o senza te.
Presi un grosso respiro.
- Buone cose, Duncan. -
Scosse un secondo la testa incredulo. - Cosa ? -
- Buone cose, ho detto ! -
- Ma che.. -
- Ciao.- 
E aprii lo sportello e corsi via. Duncan anche aprì il suo  e fece per venirmi dietro, ma penso capì che era troppo tardi, che certi sbagli non si possono rimediare.
E così corsi via, lontano, senza una meta precisa, i miei occhi pian piano cominciarono a riempirsi di nuovo di lacrime, ma non ci badai. Il destino ha scelto questo per me, pensai.
E che destino, credevo di aver trovato il ragazzo della mia vita quando in realtà era un perfetto bastardo.   Ma va bene così, i ragazzi, le amicizia vanno  e  vengono, tutto a questo mondo va e viene. Lo avrei dimenticato. AVrei dovuto dimenticarlo, mi ordinai. è tempo che ritorni ad essere la ragazza spensierata che ero sempre stata. Cribbio, sono solo una sedicenne, posso deprimermi così per il classico bastardo di turno ?
.
Angolo dell'autrice: Umm, buonasera a tutti ! Lo ammetto, non è uno dei miei lavori migliori, ma nel pomeriggio mi è presa l'ispirazione e ho messo su questa one-shot (che è luuu(..)nghissima, perdono u.u). Non ho mai scritto tante one-shot, quindi questa non è delle migliori, non penso nemmeno sia scritta alla perfezione, ma vedrò di migliorare, come sempre (?!) 
Detto ciò, spero vi sia piaciuta, commentate o vi prenderò ad ombrellate!  >:3
Non date retta all'ultima frase ahahah, commenti, che ci siano o no, l'importante è che la fic sia stata di vostro gradimento^^
Ps: Ci tengo a ringraziare Ylenia (Fataceleste11) per il suo supporto che mi dà sempre! Ti voglio bene ciccia :33 <3 
Buon proseguimento di serata, su Efp! :333 

 

And I love(d) you..


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Sospirai ancora. Fissai il cielo ancora una volta, il sole sarebbe tramontato a breve. Si sentiva il gracchiante cinguettio delle rondini, gli schiamazzi di qualche ragazzino e il "plof! plof! " dei sassi che ero intenta a lanciare nel laghetto. Ero seduta sul muretto del parco, proprio accanto al piccolo laghetto, dall'acqua di un colore misto tra l'azzurro scuro e il verdognolo, pieno di lattine, cartacce e qualsiasi genere di rifiuti, - Bah, incivili del cavolo! - balbettai,  con le cuffiette nelle orecchie, intonando qualcosina nonostante non captassi al volo tutte le parole della canzone; troppi pensieri, troppe delusioni, tutto il male deve ruotare sempre attorno a me. E che ho fatto per meritarmi questo, mi chiedo, proprio non lo so. Sarà che sono troppo buona, forse è il mio carattere delle volte un po' chiuso, scontroso e  solitario, o forse non sono bella, nonostante nello specchio mi veda abbastanza carina, no, diciamo "decente". Ah, specchio ingannatore ! Pfft, come se attribuire la colpa agli specchi, o al venticello che si sta alzando, mandandomi più capelli possibili negli occhi e sul viso possa servire a qualcosa. Qualcosa l'ho fatto io, ma cosa ?  Mi scostai con la mano i capelli, ma tempo due secondi e una folata di vento, che tornarono come prima, coprendomi buona parte del viso.


Era sua abitudine, scostarmi i capelli dal viso, accarezzarmi dolcemente la guancia e sorridermi. Ci scappava anche un tenero bacio. Mi ricordo che mi diceva sempre - Tagliali questi capelli, non dico rasati a zero, ma non posso mica stare ogni cinque minuti a scostarteli dal viso - e rideva. E io assieme a lui. Ma ora non più. Lui non c'è. Non è più con me. Cazzo, se non mi manchi. 

Eravamo uniti, e pensavo, anzi penso ancora  che noi avremmo potuto stare insieme per sempre. Sembravamo perfetti. Insieme. Eri tutto ciò che volevo, renditene conto almeno.

Il nostro primo incontro, così per caso, tra i corridoi di scuola, il nostro primo - Ciao. -, il primo appuntamento, a seguire il primo bacio, fino alla prima volta. Almeno per me, lo fu 

Candide lacrime inziarono a rigarmi il volto, mentre con la manica della felpa tentai inutilmente di asciugarmi gli occhi.

Tutto ciò andò in frantumi. 

Raccoglierei volentieri queste scheggie di passato per ricostruirlo, ma il passato fa male, i frammenti tagliano, esce il sangue poi. A me esce dagli occhi, ma non è rosso, è trasparente e salaticcio, sono un'aliena, wow!  Inutili frammenti di un cuore spezzato. Amare troppo fa male, dicono.  E hanno ragione, eh. Un cazzotto in piena faccia provocherebbe meno dolore.

Sono solo un'illusa. Una povera illusa.

Oh, no eh! I singhiozzi no.. ma devono starci per per...forza. E scoppiai in lacrime, con gli occhi sbigottiti di qualche persona che mi passava davanti. - Beh, che vi guardate? Voi non avete mai pianto mai per amore ? - griderei loro volentieri, con tutta la rabbia e la tristezza che ho dentro. Ma calma Courtney, calma, non mettere in mezzo nessuno. Ora dovrebbe arrivare, vuoi farti trovare coi capelli in disordine e gli occhi rossi dal pianto? - mi chiesi- No. Bene, ora smettila di frignare e comportati da adulta. -

Adulta ?! Mi sento ancora una bambina, nonostante i miei bei sedici anni appena compiuti.

Non festeggiammo nemmeno il mio compleanno insieme. Ci lasciammo poco prima. Quanto avrei voluto che quel giorno, lui fosse stato il primo , anche prima dei miei genitori e di mio fratello, a chiamarmi e a farmi gli auguri. Ma niente. Mi chiamò la stessa sera sul tardi.

' - Ehi, tanti auguri Principessa ! - mi disse con tono allegro, ma allo stesso tempo stanco ed assonnato. Aveva ancora il coraggio di chiamarmi "Principessa" ?

- Grazie. - risposi fredda. 

Non mi dovevi mica chiamare per pietà eh, pensai, nervosa. Anche se un pizzico di gioia lo provai, per la chiamata, tanto che all'inizio pensai mi avrebbe ignorato e che non si sarebbe degnato nemmeno di mandarmi un messaggio per gli auguri.

- Come stai ? - continuò lui.

- Bene. - Fui sul punto di riscoppiare a piangere. Per la quarta volta quel giorno. Sì, nemmeno il giorno del mio compleanno mi risparmiai le lacrime.

- Sicura ? -

- Sì, sto bene. -

- E a me non me lo chiedi ? -

Sbuffai. Fui sul punto di attaccargli il telefono in faccia, ma mi trattenni. - Come stai ? -

- Bene, direi.  - fece una breve pausa. - No, senza il direi. -

- Vaffanculo! -  bofonchiai chiudendo la chiamata, mordendomi il labbro e stringendo gli occhi per evitare di far scorrere ulteriori lacrime. '

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Nooo, lacrime no, vi prego no! Mannaggia a me e a quei ricordi! Anzi, mannaggia a me che penso ancora a quei ricordi. 

Presi una manciatina di sassetti e iniziai a buttarli nell'acqua con foga, tanto per ammazzare il tempo. Feci lo stesso altre due volte, poi smisi e con le mani a coppa sul mento ripresi a pensare ai bei momenti passati con lui. Sospirai ancora. E ancora, e ancora, e ancora. Tutte quelle immagini che mi scorrevano nella mente, tutte le nostre avventure, scorrevano lente, poi veloci nella mia testa, come un film. Noi eravamo un film, il nostro amore era un film, ma poi ci dovemmo esser rotti di seguire il copione, no anzi, tu ti dovesti esser rotto,  a far l'attore, e hai mollato il film, il nostro film. Ma io non sono un'attrice, e non ho di certo finto di amarti per dar retta a uno stupido copione.

Stupidi attori, che si immedesimano per ciò che non sono, buoni solo a fingere, e tu, TU sei come loro !

 Uuuuh, benissimo, sono più di quaranta minuti che aspetto, potevi darmelo a quest'ora l'appuntamento, cretino ! 

Presi una sasso di medie dimensioni e lo gettai con rabbia in acqua, ringhiando.

Poi ne afferrai un altro,  e feci lo stesso.

Sentii una mano sulla mia spalla. Mi voltai. Era lui, finalmente! Stavo mettendo le radici qui! Ma tranquillo ehh. 

- Ciao Courtney. -

- Umm, ciao-

Mi diede un rapido bacio sulla guancia, non potei non arrossire di fronte a tale gesto.

Ci guardammo per qualche second, silenziosi. Poi prese parola.

- Come stai ? -

Ti pareva che non mi dicesse così ? E che ti dico, bello mio ?

Sto bene, si, sono affranta, tradita, umiliata, mi sento presa in giro, una pezza da piedi, brutta, imperfetta, incapace di essere chi sono...

- Bene. - gli risposi senza neanche guardarlo in faccia.

- Stai bene ? -

- Ho detto di si. - continuai a non guardarlo.

- Non mi pare. -

Non dissi una parola, allora.

- Hai pianto, vero ? -

Cazzo. Come se ne fosse accorto non lo so, dato che il viso e gli occhi si erano asciugati da un pezzo. Tacqui anche stavolta.

- Courtney hai pianto. Ammettilo. -

- No. - replicai secca.

- Bugiarda. -

Bugiarda io ? Ma bugiardo te, traditore infame !

- Che vuoi? Veloce, che tira aria. -

- Hai freddo ? - E senza neanche che gli rispondessi si tolse la giacca e me la porse, ma rifiutai, scansandola con la mano.

Mi si avvicinò e me la mise sulle spalle, poi mi mise un braccio attorno a un fianco, stringendomi più vicina a lui.

- Andiamo a  fare quattro passi ? -

Gli levai il braccio ma fu invano, tanto che lo rimise. Roteai gli occhi, e acconsentii alla sua proposta. Iniziammo a camminare nel piccolo sentiero pieno  di erbacce, nessuno spiccicò parola, ci guardammo soltanto. Mi portò più avanti, davanti a una grossa automobile nera. 

- Ho la macchina qui. - disse mostrando il veicolo e tirando fuori le chiavi dalla tasca dei pantaloni.

- E allora ? - dissi menefreghista. Vuoi andartene? Vattene.

- Andiamocene in giro. -

- Lo stiamo già facendo.-

- In macchina, dico. -

Stavo per pronunciare un fatidico "No", quando mi prese per mano, apri lo sportello e mi ci fiondò dentro. Iniziai  a preoccuparmi, che intenzioni aveva ?

Salì anche lui e fu sul punto di mettere in moto, quando lo fermai - Duncan, non mi va. - feci per scendere, ma mi bloccò.

- Duncan, che diamine!- gridai. - Non mi va. -

Si avvicinò rapido e mi stampò un leggero bacio sulle labbra. - Zitta. -

- Non partire. -

Sbuffò, e tolse la chiavi, rimettendosela in tasca. -  Non partiamo, va bene. Parliamo qui di ciò che è successo. -

- Qui ?! -

- Sì, qui. -

Vabbeh...

- Sono stato uno stupido, Courtney. Ti ho fatta soffrire tanto, non ti meriti ciò. Non volevo che finisse così. Te ne avrei parlato di Gwen, ma avevo paura, di ferirti... -

Lo interruppi. - Mi ha ferito di più venirlo a scoprire da sola. -

- Te lo avrei detto !-

- No, non l'avresti fatto! -

- Si invece!-

- No, perché sei un stronzo! - 

Inutile dire che cominciarono a colarmi delle lacrime.. Oh, ma l'ho appena fatto...

- Tu non mi amavi ! -

- Si, ti dico! -

- Non lo avresti mai fatto, se ci tenevi veramente a me!- gli gridai tra le lacrime.

- Courtney, te lo avrei detto ! Scusami, lo so, sono stato uno stronzo, fai bene a chiamarmi così, ma fammi finire ! - esitò. 

Prese un attimo di pausa. - Ho rotto subito con Gwen. -

Sgranai gli occhi, un brivido mi percosse la schiena. Una scintilla di felicità mi colpì, ma si spense subito. Non mi meritavo quel tradimento, e ora, anche se aveva mollato quella sgualdrina, lui non si meritava me. E neanche il mio perdono.

Non dissi una parola.

- Sono tornato per te. Ricominciamo tutto da capo. -

Seehh, facile a dire così. Tu non hai pianto, non hai sofferto, non sei arrivato al punto di prendere degli anti depressivi di tanto in tanto e abbuffarti di cioccolto e schifezze per colmare il vuoto e scacciare la tristezza e la depressione, no !

Lo guardai dritto negli occhi. 

- Torniamo insieme. -

Continuai a stare zitta.

- Ti amo. -

Mi prese per mano, e mi baciò di nuovo, stavolta fu un bacio appassionato, anche se piuttosto breve. Ahh, erano mesi che non lo baciavo, avevo quasi dimenticato quanto fosse un così bravo baciatore !

Ma mi ripresi subito, ci staccammo, e sempre tenendomi per mano, mi riformulò la domanda, aggiungendo un - Ci riproviamo ? Stavolta sarà per sempre, te lo prometto. -

Sembrò sincero, ma chi voleva essere presa in giro di nuovo. Magari stavolta era serio e tutto, ma no bello mio, se davvero ci tenevi tanto a me, non avresti mai agito così e creato tutto quel casino. Mi hai solo illuso per un sacco di tempo, mi hai fatto piangere, chiudere in me stessa, isolare dal mondo. Ma io voglio continuare a vivere felice, con o senza te.

Presi un grosso respiro.

- Buone cose, Duncan. -

Scosse un secondo la testa incredulo. - Cosa ? -

- Buone cose, ho detto ! -

- Ma che.. -

- Ciao.- 

E aprii lo sportello e corsi via. Duncan anche aprì il suo  e fece per venirmi dietro, ma penso capì che era troppo tardi, che certi sbagli non si possono rimediare.

E così corsi via, lontano, senza una meta precisa, i miei occhi pian piano cominciarono a riempirsi di nuovo di lacrime, ma non ci badai. Il destino ha scelto questo per me, pensai.

E che destino, credevo di aver trovato il ragazzo della mia vita quando in realtà era un perfetto bastardo.   Ma va bene così, i ragazzi, le amicizia vanno  e  vengono, tutto a questo mondo va e viene. Lo avrei dimenticato. AVrei dovuto dimenticarlo, mi ordinai. è tempo che ritorni ad essere la ragazza spensierata che ero sempre stata. Cribbio, sono solo una sedicenne, posso deprimermi così per il classico bastardo di turno ?

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Angolo dell'autrice: Umm, buonasera a tutti ! Lo ammetto, non è uno dei miei lavori migliori, ma nel pomeriggio mi è presa l'ispirazione e ho messo su questa one-shot (che è luuu(..)nghissima, perdono u.u). Non ho mai scritto tante one-shot, quindi questa non è delle migliori, non penso nemmeno sia scritta alla perfezione, ma vedrò di migliorare, come sempre (?!) 

Detto ciò, spero vi sia piaciuta, commentate o vi prenderò ad ombrellate!  >:3

Non date retta all'ultima frase ahahah, commenti, che ci siano o no, l'importante è che la fic sia stata di vostro gradimento^^ (chiedo perdono per evntuali errori sui verbi, sulla punteggiatura e per qualsiasi cosa scritta male! >.< )

Ps: Ci tengo a ringraziare Ylenia (Fataceleste11) per il suo supporto che mi dà sempre! Ti voglio bene ciccia :33 <3 

Buon proseguimento di serata, su Efp! :333 

 

Besos, RollingGirl-


 

 

  
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