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Autore: AstridxAndros    01/12/2012    0 recensioni
ultimo giorno, palestra della scuola. i pensieri di una ragazza costretta ad allontanarsi dal "suo migliore amico" ma qualcosa succederà!
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ebbene sì, sono di nuovo quì con un altra storia!! ringrazio chi leggerà e chi commenterà, baci a tutti!!
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Seduta su quella panchina in legno guardavo i miei compagni giocare. Eravamo ormai agli sgoccioli, era presente solo metà della classe, tutti maschi a parte me naturalmente. Il programma era stato spiegato, e noi ci dedicavamo un po’ di svago nella palestra sempre deserta.
Le urla dei miei amici erano ormai familiari; potevo chiudere gli occhi e indicare con precisione ogni singola persona, ed attribuirgli età e almeno tre aggettivi che lo identificassero. Poi naturalmente potevo descrivere ognuno di loro nei minimi dettagli. Ma ammetto che se mi avessero chiesto una qualunque cosa in quel momento non avrei saputo rispondere. La mia mente era occupata da una sola figura che si muoveva libera tra altri tredici ragazzi. Quel pallone nelle sue mani sembrava avere vita propria, seguiva linee perfette, e poi come per magia andava a canestro. Sembrava sempre illuminato da una luce calda, quella della passione. Lui, corvino dagli occhi smeraldo; Lui, dal fisico da dio greco; Lui, dal carattere chiuso ed introverso, altruista, sempre pronto a sacrificarsi per il bene degli altri… in quel lungo anno lo avevo scoperto un po’ alla volta, ed ora che le vacanze estive si facevano sempre più vicine, non avrei più potuto ammirarlo ogni giorno. Non avrei più potuto toccare quei capelli così morbidi com’ero solita fare ogni mattina. Non avrei più avuto lui.
***
-Lidia- una voce calda mi distolse dai miei pensieri, alzai lo sguardo sorpresa, avevo perso la cognizione del tempo.
-avete finito?- chiesi sorridente mascherando il mio vero stato d’animo, lui non rispose, mi guardò negli occhi, come avesse capito i miei sentimenti, non potevo permetterglielo.
-dove sono gli altri?- chiesi tentando di spostare la sua attenzione,
-a cambiarsi…- non mi diede il tempo di ribattere che mi attirò al suo petto circondandomi con le braccia.
Era notevolmente sudato, ma questo mi permise comunque di bearmi del suo odore sempre dolce.
-la mia famiglia si trasferirà nella casa estiva per le vacanze…- sussurrò con voce triste, una lacrima sfuggì al mio controllo bagnando i suoi capelli. Deglutii prima di riuscire a parlare.
-b…beh… ci rivedremo l’anno prossimo…- balbettai con voce rotta, sembrava non avermi ascoltato, mi strinse ancora di più a se, poi inspirò forte sul mio collo. Il suo comportamento stava diventando troppo fraintendibile.
-non penso di poter resistere tanto… sai?- un brivido mi corse per la colonna vertebrale, perché doveva fare così?!
-perché…?- questa volta non riuscì neanche a finire la frase, la lui mi capì comunque,
-tu non provi lo stesso, e lo so… ma voglio dirlo adesso, se non lo faccio me ne pentirò ogni giorno di quest’estate…- tentennava, sembrava che quelle parole gli costassero più del dovuto, ma una piccola speranza si stava accendendo in me.
-Lidia… io… scusa… rovinerò la nostra bellissima amicizia, spero mi perdonerai, ma devo dirtelo, se no impazzisco…- si era allontanato leggermente ed ora eravamo faccia a faccia, non osava guardarmi negli occhi, il suo sguardo vagava sulla mia bocca.
-io ti amo…- ero sorpresa, lui spostò lo sguardo sui miei occhi per la prima volta, erano profondi come sempre, ma animati da una nuova passione.
-anche io…- ammisi con un piccolo sorriso, questa volta fu’ lui a sorprendersi,
-co… come?- chiese, io ridacchiai, la mia mano continuava a giocare con un ciuffo dei suoi capelli corvini,
-hai sentito bene scemo…- sorpreso era dire poco, eppure quel sorriso non accennava a sparire dalla sua bocca, mai prima d’allora mi era sembrata tanto invitante, e lui doveva pensarla allo stesso modo.
-posso?- soffiò a meno di qualche millimetro dalle mie labbra, senza attendere la risposta mi baciò. Forse fu’ solo qualche secondo o qualche minuto o qualche ora, ma potevo toccare il cielo con un dito, i nostri cuori battevano all’unisono, seguendo una muta melodia, come le nostre bocche.
***
Un applauso scoppiò alle nostre spalle, tutta la nostra classe, con tanto di professore stava applaudendo allo spettacolo. Inutile dire che diventai rossa dalla vergogna. Ero felice, sembrava che il mio cuore volesse uscire dal petto, e lui non sembrava da meno. si, forse avrei potuto toccare i suoi capelli quell’estate, e probabilmente ancor di più le sue labbra, non l’avrei lasciato andare ora che ero riuscita ad averlo.

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baci a chi è arrivato alla fine!! mi scuso per gli errori, e beh, se vi è piaciuta lasciate anche un piccolo commentino! bye!!

  
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