Xanxus fissava un punto indistinto della stanza, seduto sulla sua inseparabile poltrona.
Improvvisamente alzò gli occhi, afferrò la bottiglia appoggiata sul tavolo e la scagliò per terra, rompendola.
"FECCIA!" urlò. "VIENI QUI!"
In quel momento sopraggiunsero i passi infuriati di Squalo, e poco dopo lo spadaccino entrò nella stanza ululando: "VOOOOOI!!!!! CHE VUOI???"
"NON FARMI URLARE, FECCIA!"
"SI PUO' SAPERE CHE C'E'???"
"Ascolta bene, rifiuto riciclato: mi sono rotto di nascondere questa relazione: mi voglio sposare pubblicamente, e lei ha bisogno della tua voce!"

Lo sposo uscì in giacca e cravatta da un'elegante limousine nera, facendo il suo rapido ingresso in chiesa. Squalo, di fronte all'altare, si voltò a guardarlo.
Xanxus percorse con passo pesante la navata centrale. Alla sua destra e alla sua sinistra stavano seduti tutti i membri della sua famiglia e gli altri invitati. Capì subito che quel matrimonio li sconcertava, ma a lui non importava.
Levi piangeva come una fontanella e Luss aveva gli occhi lucidi. Per il resto, Bel faceva le boccacce a Squalo e Mammon calcolava i soldi che avrebbe risparmiato nel periodo di luna di miele degli sposi.
Xanxus raggiunse l'altare e appoggiò le mani sullo schienale della sua poltrona (poteva il capo dei Varia restare in piedi anche solo per dieci minuti?). Lanciò una rapida occhiata a Squalo, che per risposta grugnì. Poi non si guardarono più in faccia.
La cerimonia giunse al famigerato punto che per il prete risultò essere il più complicato: "Vuoi tu, Xanxus, prendere... questo... questa..."
"Sì." rispose il boss, impaziente.
"E... tu,... vuoi prendere quest uomo..." continuò l'imbarazzato prete.
Squalo imprecò e fece una smorfia disgustata: "VOOOOOI! SI', LO VUOLE."
"Io vi dichiaro marito e..." la voce dell'uomo si fece esitante, e quella frase restò incompleta. "Ora può baciare... la sposa."
Il boss dei Vaira scacciò il suo vice e si sedette finalmente sul suo 'trono'.

Auguriamo a Xanxus e alla sua poltrona un sacco di sgabellini, e a me un buon analista!^^