01/12/2012
3 recensioniFandom: Supernatural
Pairing/Personaggi: Dean Winchester/Sam Winchester
Rating: PG
Genere: fluff, slice of life.
Warning: tanto amore fra ‘sti due.
Words: 538 - one shot.
Plot: prompt 19. Pupazzo di Neve.
E’ arrivata la neve, e Sam, entusiasta, chiede aiuto a Dean per fare un pupazzo di neve.
Note: Per questo Natale mi sono organizzata un bel piano di lavoro - che include anche la preparazione di un Pandoro ipercalorico :’D - e spero di non deludere almeno le mie aspettative. Cercando sul web ho trovato una lista di prompt natalizi datati, ahimè, al 2009. Nothing can stop me, though :3
Sarà, quindi, una raccolta di 25 drabble/flashfic/oneshot e i personaggi e il pairing varieranno, tranquilli ùu
Spero che le vostre di vacanze di Natale saranno meno depressive delle mie ( tolto Merlin e Doctor Who senza pond, Supernatural in pausa… ditemi voi DDD: ) e, visto che sono un'impedita che non sa fare niente T3T, le metterò come storie singole, perché appunto abbraccerò fandom diversi.
Enjoy ~
Disclaimer: I personaggi non mi appartengono, purtroppo
You and me against the world, right?
« Dean! Dean svegliati! »
La voce calda e carica di allegria di Sam si sparse velocemente nella stanza, nello stesso momento in cui lui si precipitò dentro, alla stessa velocità di un razzo.
Dean, dal canto suo, mugugnò qualcosa infastidito, prima di rigirarsi tra le coperte, e coprirsi la testa col cuscino, conscio che Sam non avrebbe smesso di gridare per almeno una buona mezz’oretta.
« Dai, Dean! Svegliati! Vieni a vedere cosa c’è fuori! » continuò imperterrito il più piccolo, correndo verso la piccola finestra della stanza per spostare le tende e fare entrare quanta più luce potesse, sapendo di andare incontro ad un pericolo mortale.
Mai svegliare Dean Winchester.
« SAM! » urlò il maggiore, tirandogli il cuscino, ormai inutile poiché era completamente sveglio, addosso.
« Ma come diamine ti sei vestito? » aggiunse poi, troppo divertito dal modo in cui si era conciato suo fratello per arrabbiarsi.
Sam era imbacuccato da capo a piedi da un giubbotto d’oca grande il triplo di lui, un paio di sciarpe strette al collo, ed un cappello che gli cadeva sugli occhi. Ai piedi portava gli scarponi da neve di John e alle mani un paio di guanti di pelle.
Dean non riuscì a contenersi, e gli scoppiò a ridere in faccia così forte, che si piegò in due.
« Dean, c’è la neve fuori! Non startene lì impalato, vieni! » riprese Sam, senza nemmeno dare conto alla reazione del fratello.
« Ti aspetto fuori, così m’insegni a fare un pupazzo di neve! » concluse, prima di precipitarsi fuori dalla stanza, con un sorriso in volta che Dean non gli aveva mai visto prima.
~ ~ ~ ~ ~
Il Pupazzo di Neve era quasi terminato, grazie a Dean, e gli mancava solamente la testa.
Sam non volle sentire ragioni, e decise che doveva farla lui, anche se fino a quel momento era stato fermo e impalato a studiare i movimenti di Dean.
All’ennesimo tentativo, il maggiore lo convinse a farsi aiutare.
« No, Sammy, la palla di neve la devi arrotolare così. Sul palmo della mano. Ecco, vedi, così. »
Dean raccolse un mucchietto di neve da terra, e la concentrò tutta in una mano, schiacciandola ai lati per renderla più compatta. Posò l’altra mano sopra e la iniziò a muovere in cerchi concentrici, fino a formare una perfetta pallina di neve.
« Ora prova tu. »
Sam lo emulò, cercando di fare esattamente come aveva visto fare al fratello.
Era tutto concentrato, determinato a voler fare una palla di neve degna di quel nome.
Dean si fermò un attimo ad osservarlo interessato: guance tinte di rosso, quasi viola per il freddo, come anche le orecchie; occhi stretti, fissi sul mucchietto di neve nelle sue mani; fonte corrucciata; e la lingua mezza penzolante da fuori.
Ridacchio fra sé e sé, intenerito da quell’immagine.
Senza nemmeno pensarci, si avvicinò per abbracciarlo.
Lo strinse forte, infossando il volto nell’incavo della sua scapola, nonostante fosse qualche centimetro più basso di lui.
« Oh, Sammy, staremo sempre insieme, vero? You and me against the world, right? »
In tutta risposta, il fratellino lasciò cadere la pallina di neve dalle sua dita e ricambiò l’abbraccio, stringendolo forte alla vita.
« Sì! »