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Autore: meiousetsuna    02/12/2012    7 recensioni
Klaus ha un attimo di tenerezza, parlando con Caroline, la ragazza che riesce a strappare fuori dal suo cuore corrotto quel poco di affettività che sopravvive in lui.
Quello che ha di Umano.
Quello che ha di Animale.
Un feroce Licantropo? Noooo, un PICCOLISSIMO Colibrì!
Che carino, vero? Non so, mi ha dato l'ispirazione...
Prima delle nuove, tristi puntate, piuttosto che guardare repliche in tv, perché non vi fermate 5 minuti qui?
Baci dalla vostra Setsuna
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus, Nuovo personaggio
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Dove osa il Colibrì*
Threesome Rating Giallo : Caroline/il Colibrì/Klaus
Avvertimenti: Scrittrice della Domenica, Elegante comicità britannica
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Genere: comico, parodia
Personaggi e interpreti:
Caroline: La nostra bionda ‘Vampire Barbie’, solitamente deliziosa, che deve fare penitenza per le infamie che si è fatta uscire dalla boccaccia nella 4x07

Colibrì: Splendido uccellino dal piumaggio fitto e sgargiante, veloce, leggiadro… ho già detto veloce?  Cito Wikipedia: ha un peso tra 2.5 e 6.5 g e una lunghezza tra 6 e 12 cm
Klaus: Ibrido arrogante, convinto di essere una variante delle Tartarughe Ninja; Raffaello (se disegna),Byron (se scrive),Seneca (se filosofeggia sul senso della vita)e Hillary(se scala montagne).

 

NanaBianca, ci abbiamo scherzato troppo, e ora... buon divertimento!

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Questi sono esattamente 12 centimetri


Caroline stava man mano perdendo la tensione insostenibile che le stava aggrovigliando lo stomaco da quando, d’accordo con Tyler, aveva concesso un appuntamento a Klaus convincendolo ulteriormente della loro rottura sentimentale, in modo da guadagnare del tempo utile agli ibridi per addestrarsi di nascosto a rompere il loro asservimento.
Lui era talmente ansioso di compiacerla che si era messo il vestito buono, blu, la cravatta di un tono più sull'azzurro scuro e la camicia quasi celeste, che fanno sempre fine a vanno bene per tutte le stagioni; poi dopo essersi spremuto il cervello era stato raggiunto dall’Illuminazione.
Aveva avuto un’idea mai vista e si era presentato nientedimenoché con una bottiglia di champagne! Che classe, gente!
L’aveva aperta con le mani nude, senza far saltare il tappo, che sembra tanto compleanno della zia Mariuccia e senza versare una goccia fuori dai calici, orgoglioso di mostrare cosa sa fare un vero Ibrido quando ci si mette.


Caroline era un po’ frastornata da quell’atmosfera sensuale e avvolgente che lui sapeva creare intorno alla sua persona; la panchina di pietra del cortile scolastico era veramente un posto romantico, pensò, accavallando un metro di gambe perfettamente levigate e mostrate dal generoso spacco dell’abitino.
Mica come quella volgare ragazza che l’anno precedente si era presentata al concorso ‘Miss Mystic Falls’ così scoperta… chiaro che i giudici avevano riso di lei!
Si domandò, a tal proposito, perché mai le altre partecipanti alla gara stavano inseguendo April Young con le mazze da baseball recuperate in palestra, era così adatta a indossare quella coroncina!
Solo la più becera gelosia avrebbe fatto dire loro che, come reginetta, si faceva prima a passarle sopra che a girarle intorno; che vergogna, l’invidia…


Tornò a concentrarsi sul suo cavaliere, ripassando lo schema: distrarlo facendolo parlare di sé, indubbiamente un argomento sul quale l’originale era preparato.
“Klaus, stavo riflettendo sulla questione della cura; so che vuoi trovarla per Elena e avere di nuovo una tua doppelgänger, ma riguardo te stesso, hai mai avuto nostalgia di essere umano?”
Il biondo prese un lungo sospiro, con fare profondo e tentando contemporaneamente di prodursi in un sorriso complice, che gli conferiva il suo tipico aspetto da rana che sta per acchiappare un grosso moscone con la lingua.
La risposta “sto benissimo a squarciare, asservire, dominare, torturare e distruggere” gli parve potesse leggermente danneggiare il suo piano di conquista.


“Una sola voltah”.
“Quale?” Care era sinceramente interessata in quel momento, si capiva. E ora? Che cavolata poteva rispondere?
“Hem… un giorno, in cerca di pace e serenitàh, mi sono recato a passeggiare sui Monti Appalachi – alla vampira parve di ricordare che fosse il posto dove lui e Rippah!Stefan cercavano licantropi innocenti da usare per giocare al Piccolo Chimico, ma continuò a rivolgergli uno sguardo accattivante – quando, insommah… mi sono trovato a tu per tu con la Naturah”.
“Le cime dei monti innevate, oppure coperte di fiori dai colori segreti che pochi hanno visto da vicino, capisco!”
“Non proprio, love. Sentivo il richiamo di un piccolo essere amico, capisci?”
I due neuroni che reggevano la corda nel cervello di Caroline si fermarono in mistica riflessione, lasciando molto scontento il terzo che si stava divertendo a saltare.


“Hai incontrato un animaletto?”
“Sì, honey, diciamo pure così. Gli sono molto legato, in realtàh è sempre con me”.
“Klaus, non ti facevo il tipo da voler bene ad un cagnolino o un gattino, sono scioccata! Ma è la verità?”
Lui tentennò un attimo, poi pensò che tant’era che si facesse un’idea da prima.
“È il mio Colibrì. Quando frullah con le sue alucce e si alza il volo è così fragile… si sente addirittura che ha un suo cuoricino personale, che batte come una mitragliatriceh! Io lo guardavo e mi parevah che ricambiasse, tanto eravamo in sintoniah: allora mi sono chiesto quale sarebbe il valore di ogni giorno, se dovessi riuscire a sopravvivere, essendo piccolo e indifeso come lui?”
“Hai un uccellino?” La voce acuta di Caroline rimbombò per quello che parve uno spazio-tempo infinito.
“Non gridarlo così, è una notiziah molto personale!” Klaus per la prima volta quel pomeriggio pareva davvero furioso.
“Per altro non capisco – continuò la bionda – perché ti sembri strano che abbia un cuore suo, come dovrebbe vivere, con le tue pulsazioni?”


“Sweetheahhh, a volte un ibrido si sente molto solo… e gli piacerebbe che fosse sufficiente avere un contatto approfondito con il suo vero sé, comprendi? Ma purtroppo dopo mille anni è un procedimento inutile. Magari potresti venire a casah miah, e renderti conto che anche il potere ha i suoi risvolti negativi, lo stress incide tanto su certe situazioni…”
D’improvviso un fulmine squarciò la volta celeste della mente di Caroline e lei capì.
“Sei totalmente disgustoso! Mi fai venire da vomitare, guarda!”. A scanso di equivoci, si cacciò due dita in gola in un gesto inappellabile.
“Solo pensare a te ed il tuo Colibrì... bleahhhkk!!!”
Ma Caroline, my lovely…”
“Almeno Tyler è Epico! – era la sua parola preferita – mentre tu fai solo ribrezzo!
Si alzò, piantando in asso Klaus, talmente umiliato da non reagire se non scolando, poco elegantemente tutto lo champagne direttamente dalla bottiglia.


Poco più in là, un corrucciato Stefan ascoltava di nascosto la conversazione, scuotendo la testa con disappunto; ora l’avevano anche indispettito!
“Che succede, fratellino?”.
Damon era proprio l’ultima persona che avrebbe gradito incontrare quel giorno.
“Faccio qualcosa di giusto, ma purtroppo siamo stati sfortunati, ecco. Non che ti debba interessare!”
“Certo – il bruno sorrise in modo assente – allora vi lascio alla vostra cospirazione”.
Solo in quel momento Stefan si accorse di qualcosa di strano. Un’aquila delle Filippine, a dispetto dell’habitat non proprio conforme, era posata su di un ramo alle sue spalle, in evidente attesa di accompagnarlo in volo quando fosse andato via.
“E quella?”
“Mi ha seguito fino a casa, posso tenerla? Sento che abbiamo un’affinità… comunque ora devo lasciarti, buona fortuna con le tue investigazioni”.
Il minore sentiva un forte disagio invaderlo.
“Dove vai?”
“Lezioni di ballo”.


*Dove osano le aquile (Where Eagles Dare) è un film del 1969 diretto da Brian G. Hutton, ambientato durante la seconda guerra mondiale. Sia il romanzo che il film sono considerati dei classici del genere.
**L'Aquila delle Filippine è  lunga circa 112 cm e ha un’apertura alare di 250 cm, raggiungendo i 7 Kg di peso. Sono semplicemente abbonata al National Geographic.

Perdono... non riuscivo a farne a meno...

  
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