Non ti Scordar di Me.


«Voglio farti vedere una cosa»
Gliel’aveva sussurrato all’orecchio, abbassandosi su di lei dalle spalle, mentre era accovacciata a leggere uno
dei suoi libri. Hermione si era voltata trovandosi a due spanne dal viso il suo sorriso luminoso, con una nota
di malizia e di divertimento. Aveva fatto
il giro della poltrona, mettendosi di fronte a lei, aveva fatto scivolare la sua mano sul suo polso e l’aveva afferrato tirandola appena mentre lei lo assecondava alzandosi.
Erano usciti dalla sala comune, la mano di Fred, perché lei sapeva benissimo che quello che stava seguendo
era Fred, scivolò a stringere la sua in una calda presa facendola arrossire appena. Scivolarono nei corridoi di
Hogwarts come ombre, senza dire nulla, trattenendo il respiro, fino ad arrivare alla torre dell’orologio.
Fred chiuse la porta cigolante mentre lei si fermava al centro della stanza, la mano che lui le aveva stretto fino a
quel momento era poggiata al petto coperta dall’altra. Dubbiosa lo guardò mentre lui sorrideva ed avanzava
fino a superarla raggiungendo sulla balconata che dava sul lago nero. Faceva freddo e lei quasi tremava in
quella sera di inizio Dicembre ma non disse nulla, guardò la sua schiena mentre Fred inspirava l’aria gelida
con una risata allegra. «Vieni» le intimò voltandosi ed allungandole la mano, lei titubò prima di avviarsi
verso di lui, la mano tesa a sfiorare le sue dita che, subito, si chiusero in una presa salda e confortevole.
Il ragazzo le diede il profilo guardando il paesaggio che si apriva di fronte a loro illuminato dalla luna che
sorvegliava il mondo come una madre apprensiva, la guardò, Hermione, quella sfera pallida che rifletteva la
luce del sole. «E’ bellissimo» pigolò mentre la prima neve discendeva candida dal cielo scuro.
Lui la guardò con un sorriso. «Perché?» gli chiese poi, scrutandolo attentamente, incapace di capire perché l’avesse portata lì e, inoltre, perché lei l’avesse seguito.
«Beh suppongo che sia per la neve...» lei rise piano scrutandolo. «Perché mi hai portata qui?» specificò poi facendolo sorridere. Si voltò verso di lei poggiando un gomito sulla ringhiera in pietra,
la guardò con un sorriso e senza nessun preavviso si abbassò alla sua altezza posando le sue labbra su quelle della ragazza che trasalì.
«Così non ti dimenticherai di me» le sussurrò poi sulle labbra staccandosi appena.
Come avrebbe potuto Hermione dimenticarsi di lui?
Non sapeva che lui stava per andare via e, di certo, non sapeva che di lì a due anni tutto sarebbe cambiato.


Si chinò su di lui, stringendolo forte fissando il suo petto, non avendo il coraggio di scorgere ancora il suo viso.
«Perché?» le uscì fra le lacrime, una domanda con un nuovo senso, una domanda che le faceva male e sapeva che lui, questa volta, non le avrebbe risposto.
Si soffermò sul suo sorriso, l’ultimo che aveva fatto, che ancora aleggiava come uno spettro scuro sul viso ormai pallido, come incompiuto,
a ricordare che la risata non sarebbe mai scoppiata, mai più. Gli strinse di più la mano cercando l’aria che in quel momento sembrava mancarle.
«Non ti scorderò mai» gli sussurrò prima di alzarsi, trascinata da Harry, nella lotta che, anche senza di lui, continuava ad abbattersi su di loro.





*My Place*
yeee, è la seconda che pubblico, onestamente credo di star andando in fissa con le FreMione, anche un po' troppo, ma non riesco a non scrivere storie su loro due *w* Beh, questo è quando =3