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Autore: nobodyishopeless    02/12/2012    11 recensioni
Rose è una ragazza di 16 anni abusata da 7 dallo zio Heron, a scuola è la sfigata perchè non parla con nessuno e i 5 ragazzi più fighi della scuola la sfottono, secondo lei non sono questi i problemi della vita e invidia quei ragazzi che come preoccupazioni hanno solo la scuola e la vita sociale. Ce la farà il ragazzo dagli occhi blu a capire i suoi demoni e tirarla fuori dalla fossa?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Il mostro

Era semplice. Stare zitta e sopportare, non far uscire niente, neanche un fiato neanche un respiro di troppo, non volevo farlo arrabbiare, era da anni che subivo in silenzio, era da anni che pregavo non so più neanche quale santo per evitare l’inevitabile. Ho sedici anni ora, non capisco perché a lui interessi ancora, erano passati almeno 7 anni dall’inizio della tortura, all’inizio della paura e all’inizio del riempimento di demoni, nessuno capisce un cazzo. Io sono la ragazza strana a scuola, quella sfigata presa in giro per la mia asocialità,per il fatto di stare sempre sola ed evitare gli sguardi delle persone, ma nessuno sapeva come ci si sentiva a crescere in fretta a forza di scossoni violenti che lasciano cicatrici, non sanno cosa significa dover lottare contro la vita stessa. I ragazzi della mia scuola hanno sogni, speranze, anche io le ho ma non sono niente di spettacolare solo che finisca tutto in fretta. Ho appena finito la giornata scolastica di gennaio, esco dall’aula con le mie cose sottobraccio, scrocchiai il collo, sapevo che tra poco i minuti il mio carnefice sarebbe arrivato a prendermi e io non potevo fare niente per evitare la mia tortura giornaliera. –Thooren guarda dove vai..- disse scorbutico Malik, lo ignorai come gli altri 4 –Andiamo non perdere tempo con questa sfigata e andiamo!- si lamentò Styles. Non erano cattivi ragazzi,erano solo i più ammirati della scuola e si comportavano come tali pensando che a me importasse qualcosa, ma non potevano sapere che avrei voluto davvero essere una normale ragazza timida e insicura alla quale il massimo problema cui andava incontro era una bocciatura o il fatto di essere una sfigata che non contava nulla per quei cinque ragazzi.. ma non era così. Suona il clacson, vado di corsa non vorrei mai farlo arrabbiare. –ciao piccola Rose..- mi dice sorridendo una volta salita in macchina. Mi fa paura quel sorriso, mi fa paura lui. –ciao Heron.-lo salutai con un bacio sulla guancia evitando il contatto visivo. Fummo a casa sua in dieci minuti. Speravo che qualcuno venisse a saperlo e venisse a salvarmi ma non c’era mai nessun supereroe. Questa non è la favola, questa è la vita reale dove se urli non ti sente nessuno. Entriamo in casa e già sento le lacrime salire lui lo nota :-Non cominciare..- mi ammonì lui , cerco di calmarmi e contenermi –Non puoi lasciarmi stare per oggi? Solo per oggi ti prego!- cominciai invece a piagnucolare lui diventò improvvisamente serio e mi si avvicinò pericolosamente deglutii mi prese il mento con forza, mi faceva male ma sapevo che il dolore che ora provavo non era paragonabile minimamente a quello che avrei provato da lì a poco :-Quante volte devo ripetertelo che tu non puoi decidere nulla …- mi ringhiò contro arrabbiato, non dovevo farlo arrabbiare.. –Emetti un solo fiato e sarà l’ultimo!- mi disse prima di sbattermi sul divano, cominciai a piangere in silenzio mentre mi spogliava, non avevo potere, quel sessantenne amico dei miei sì invece, dovevo estraniarmi come in 7 anni di abusi avevo imparato bene a fare, pensai a quando ero piccola, le violenze erano cominciate già.


“Rose devi smetterla di annerire le bambole..!” tuonò mia madre, pensando che lo facessi per un capriccio, lo faccio perché mi vedo così.. sono sporca e mi faccio schifo, sono uno schifo. “oggi arriverà a cena lo zio Heron” disse mio padre, a quelle parole scoppiai a piangere.


Aveva finito e il bruciore si stava attenuando mi diede il permesso di rivestirmi e mi riportò a casa dove stavano ignari della mia giornata i miei genitori. Il giorno dopo andai a scuola, solita routine ma oggi zio Heron sarebbe stato via per lavoro quindi avrei scampato le torture, ma questo non fece che ricordarmi che nei prossimi giorni si sarebbe sfogato e questo non faceva altro che farmi paura. A lezione di fisica il professore annunciò un lavoro di gruppo, mi irrigidii non mi piacevano le altre persone e io non piacevo a loro, non volevo che la gente si avvicinasse a me che ero una pattumiera ambulante che si faceva schifo da sola da quanto era sporca.- Thooren sarai in coppia con Tomlinson..- annunciò il professore. Tomlinson? Alzai gli occhi al cielo, forse qualunque ragazza avrebbe voluto stare in coppia con uno dei 5 ragazzi più fighi della scuola, ma io no di certo, sentii gli occhi di Louis su di me, non lo guardai neanche, mi limitai a guardarmi le scarpe e mordermi il labbro inferiore. Quando suonò la campanella vidi Louis avvicinarsi sbuffando a me :-Senti dobbiamo scrivere la relazione insieme puoi restare a scuola un’ ora in più oggi?- mi domanda, annuisco senza guardarlo –Ok ci troviamo in biblioteca alla fine delle lezioni?- chiese ancora, io annuii per l’ennesima volta. Alla fine delle lezioni ci trovammo come stabilito in biblioteca:-Ma tu non parli mai?- mi chiese Louis con gli occhi azzurri che brillavano e costituivano l’espressione seccata nel suo volto –Se non ho niente da dire..- dissi alzando le spalle evitando che capisse che in realtà sono strana e piuttosto inutile. Louis sbuffò scocciato, facemmo la relazione io feci i calcoli e applicai le formule e lui si occupò della parte letterale e teorica –Perché non ti importa di essere popolare?- mi chiese una volta finito –Perché non sono quelli i problemi della vita..- gli risposi alzando le spalle –Beh sì ma a te non te ne importa dei ragazzi né di quello che pensano di te..- continuò Louis –Te l’ ho già detto.. ho altri problemi…- risposi alzando gli occhi al cielo –Del tipo?- domandò, lo fulminai con lo sguardo –Che ti importa? Credi che solo perché sei uno dei più fighi della scuola e io una sfigata sono pronta a raccontarti tutti i miei demon.. cioè problemi?- gli dissi sempre senza guardarlo negli occhi –Scusa è solo che non capisco sei una bella ragazza.. ma col tuo atteggiamento ti tagli le gambe.- mi rispose prontamente, poi mi scrutò , gli occhi blu si soffermarono sul mio collo dove c’erano i numerosi morsi dello zio, feci finta di grattarmi per nascondere i lividi con la mano –Cos’hai lì?- mi chiede indagatore –Niente- rispondo semplicemente sempre con lo sguardo basso –Chi te l’ha fatto?- chiese ancora afferrandomi la spalla, a quella mossa mi divincolo spaventata, lo zio mi prendeva spesso così prima di cominciare, lui nota il mio allarme e assottiglia lo sguardo togliendo subito la mano :-Louis seriamente, la mia vita è un casino. Stanne fuori chiaro?- dissi decisa andandomene, lo zio mi chiamò :-Pronto?- risposi
-Ciao Rose..- mi disse potevo quasi vedere il suo ghigno
-ciao..- dissi sforzandomi di non piangere
-Ho finito il lavoro sei ancora a scuola da quello che ha detto tua madre.. passo a prenderti tra cinque minuti non farmi aspettare!- mi ordinò prima di riattaccare, Louis aveva notato il mio cambio di espressioni, sentii un nodo in gola.. non dovevo piangere, non potevo piangere davanti a Louis, ma non me ne importava in fondo. Speravo di scamparla oggi, speravo di essere libera dalle torture oggi. A quegli ultimi pensieri scoppiai in lacrime di terrore e disgusto, Louis mi guardò preoccupato, io mi asciugai le lacrime in fretta.. cinque minuti.. non farmi aspettare.. aveva detto, farlo arrabbiare sarebbe stata la mia fine, quindi salutai Louis che insistette per accompagnarmi nel parcheggio, mi offrì anche un passaggio che a malincuore rifiutai –E’ tuo padre? Vedo che viene a prenderti ogni giorno…- mi chiese, scossi la testa e mi avviai verso il mio carnefice senza neanche salutarlo.

 

Ciao gente.. ho cominciato una nuova storia piuttosto seria.. vi ho incuriosito un po’? spero di si e spero di sentire qualche vostra opinione.. baci mar <3

  
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