Era lui, era di nuovo lui. Ero a terra, piangevo, urlavo, lui mi picchiava. Di nuovo. Tutto si ripeteva.
Più ubriaco dell’ultima volta. In mano aveva un coltello, di nuovo quel coltello. Preciso, identico all’ultima volta. Sporco di sangue. Voleva uccidermi. Qualcosa lo impedì: il mio risveglio.
Erano le tre del mattino. Avevo paura, terribilmente paura. Mi sentivo sola più che mai.
Decisi di scendere sotto in salone e andare a prendere un bicchiere d’acqua.
Mi avviai verso il frigo, dove tenevamo l’acqua. Sentii dei passi, allora il mio cuore iniziò a battere ancora più forte.
Vidi un’ombra. Era Harry.
“Che ci fai in piedi a quest’ora?” disse venendo verso di me con un sorriso
“Potrei farti la stessa domanda..” risposi balbettando e con un sorriso forzato. Ero ancora terrorizzata.
Harry si avvicinò a me e mi chiese cupo:”L’hai di nuovo sognato vero?”
Annuii in silenzio. Mi strinse in un dolce abbraccio. Ne avevo bisogno. Mi accarezzava i capelli dolcemente. Mi sentivo bene tra le sue braccia..Mi sussurrava:”Stai tranquilla, ci sono qua io..” Mi diede un bacio sulla fronte e mi disse di andare a dormire..Lui mi accompagnò fino alla stanza, entrò e stette con me fino a quando non mi addormentai. Mi cantava Little Things mentre mi accarezzava i capelli. Stavo decisamente meglio. Ed era grazie a lui. Era il mio migliore amico, ma anche il mio idolo.
 
“I've just let these little things
slip out of my mouth
because It's you, oh It's you, It's you
They add up to and I'm in love with you
And all these little things…“
 
Il mattino seguente venne Niall a svegliarmi, sussurrandomi:”Amore..Alzati che è tardi..”
“Vedendo che non davo segni di vita iniziò a farmi il solletico, mi svegliai e iniziai a ridere come una cretina. Lui anche rideva. Amavo la sua risata, era qualcosa di inspiegabile. Mi stampò un bacio sulle labbra e andammo al piano di sotto dove c’erano Louis, Liam, Zayn, Hanna e Elisabeth.
Zayn mi venne incontro e mi disse:”Buongiorno dormigliona!”
La mia risposta fu uno sbadiglio. Lui si mise a ridere.
Salutai gli altri. Erano già tutti vestiti, io ero l’unica in pigiama. Mangiai qualcosa al volo e una volta cambiata uscii con Niall.
Mi presento: mi chiamo Caterina. Ma preferisco essere chiamata Melody, per gli amici Mel. E’
un nome che mi sono data da quando sono a Londra, per dimenticare il mio passato. Ho diciassette anni. Abito a Londra da parecchi anni, prima abitavo in Italia. Sono orfana.