03/12/2012
5 recensioniQuesto perché? Perché il 27 novembre è stato il compleanno di Rock Lee ed io ho intenzione di festeggiarlo! :) Quindi: ventisette oneshot + 3, che non solo avranno il prompt ed i personaggi prefissati dalla challenge, ma in cui dovrà anche esserci Rock Lee; ufficialmente o non ufficialmente, come comparsa o come personaggio principale… starà a me deciderlo.
… La verità è che sì, vorrei popolare la sezione di più Lee – la mia spezia preferita, il mio personaggio preferito <3 – ed al contempo fare qualcosa d’assurdo e divertente e festeggiare la green beast.
Detto questo, daje con il primo prompt! I personaggi che ho scelto per la challenge sono questi:
- Rock Lee
- Neji Hyuuga
- Tenten
- Gai Maito
- Sabaku no Temari
- Hinata Hyuuga
- Kakashi Hatake
- Shikamaru Nara
- Gaara
- Sai
Vi avverto, da quel che ho visto verranno molte Neji/Hina! XD Il che mi fa molto piacere <3 E comunque io tenterò d’infilare tra una storia e l’altra del gran Neji/Lee, Lee/Tenten o Lee/Gaara.
Avverto che saranno per la gran parte delle cavolate scritte abbastanza velocemente, ma spero di combinare anche qualcosa di buono (o almeno di divertente, perché alcuni prompt sono esilaranti :D).
Bon; vi lascio alla lettura.
0) 6 e 8 hanno una relazione clandestina. 1 li scopre.
A very green nuisance.
Shikamaru si sentiva stranamente rilassato, mentre piano slacciava il reggiseno da sotto i vestiti della sua ragazza-non-troppo-ufficiale.
Hinata gli faceva sempre quest’effetto. Con lei ogni cosa si calmava, ogni paranoia o inutile pensiero si placava e la realtà diventava dannatamente giusta, perché vivere le seccature della vita significava anche poter conoscere Hinata Hyuuga, poterla guardare negli occhi e riconoscerla come la bella persona che era; forte, con un buon cuore, stimabile.
Hinata mugugnò, toccandogli i capelli.
Stavano insieme da ormai sette mesi, e si poteva dire che andasse tutto a meraviglia se Shikamaru fosse stato tipo da illudersi da solo.
Ma Nara aveva un’intelligenza non da poco e non era tipo da evadere la realtà (se non fuggendole fisicamente, ma senza mai ingannarsi), e quindi gli era impossibile non considerare il cosiddetto elemento Hyuuga.
Sì, perché lui ed Hinata stavano insieme da tempo, ma nessuno del loro villaggio ne era a conoscenza, e soprattutto i due tentavano di tutto per non farlo scoprire a qualcuno del clan di Hinata. La ragione era piuttosto semplice: se gli Hyuuga lo fossero venuti a sapere, prima il cugino iper-protettivo Neji avrebbe tentato d’uccidere Shikamaru, poi Hiashi gli avrebbe fatto passare a Nara le pene dell’inferno ed infine il clan intero si sarebbe aizzato contro l’inadatto fidanzato della loro amata padroncina ed erede degli Hyuuga. Ah, sì, e Hanabi l’avrebbe sgozzato nel sonno.
Quindi, in pratica, Shikamaru era sì a villa Hyuuga ad amoreggiare con l’amata Hinata, ma nessuno lo sapeva e nessuno ne doveva venire a conoscenza.
Erano riusciti a baciarsi indisturbati per ben sette mesi, come sarebbe potuta andare diversamente quel giorno?
Così Nara continuò ad amoreggiare con la sua ragazza, completamente ignaro che il suo QI 200 aveva tralasciato un dettaglio piuttosto importante, che in quella casa poteva fare la differenza tra lo stare attenti ai passi strascicati e lenti di servitori o parenti che si dirigevano verso la stanza d’Hinata – perfettamente prevedibili ed i cui occhi attenti erano perfettamente raggirabili con un balzo dentro l’armadio o fuori dalla finestra – ed il non accorgersi di un pericolo imminente che correva in modo tanto veloce e sgraziato, il cui contatto non poteva essere evitato con facilità. Di chi sto parlando? Ma di un membro dell’assurda e maldestra squadra di Neji Hyuuga, ovviamente.
Dovete sapere che il team Gai non si faceva mai problemi ad entrare dentro villa Hyuuga per parlare con Neji o per scuriosare tra i suoi cassetti e dargli fastidio – persino la razionale e stoica Tenten a volte si buttava in missioni folli di sbirciamo-nella-camera-di-Neji con Rock Lee.1
Così alla fine non c’era veramente nulla di strano nel fatto che in quel momento Lee stesse correndo come un forsennato tra gli ordinatissimi corridoi di villa Hyuuga.
Shikamaru si alzò di scatto e Hinata tentò goffamente di rimettersi giù la maglia, ma poterono fare ben poco prima dell’arrivo di quel ciclone verde, perché rimasero imbambolati come due tronchi con gli occhi sbarrati fino a che questi non aprì con violenza la porta scorrevole.
I suoi capelli a scodella sventolarono di qua e di là, prima che il loro proprietario cominciasse la sua frase.
“SUMIMASEN! C’è Neji quaaaaa?!”
Incredibile quanto ammasso di formalità ed idiozia potesse essere racchiuso in un solo diciannovenne.
“Oh.” Disse poi l’Idiota, rendendosi conto della situazione – Hinata coi capelli scarmigliati e con la maglietta rimessa a malapena, Shikamaru con aria allucinata ed i pantaloni slacciati.
La sua bocca rimase a forma di ‘o’ per un po’, producendo uno strano effetto d’armonia con i suoi occhi, poi la seconda bestia verde della foglia, invece di limitarsi ad un “scusate” ed andarsene, parlò.
“…State insieme?”
Fu Nara a rispondere. “Sì.”
La fronte di Lee si corrugò e le sue grandi sopracciglia si spinsero giù vicino agli occhi.
“Come hai fatto ad entrare?”
Shikamaru indicò alla sua destra. “Finestra.”
“Oh. Scusate, cercavo Neji.” E finalmente se ne andò come se niente fosse.
I due ragazzi stavano quasi per prendere fiato quando Lee ritornò, con l’espressione di chi ha appena avuto una folgorazione.
“…Eeeeeee, quindi…” deglutì, guardando Hinata. “Tu e Neji non siete fidanzati, giusto?”
“N-No, Lee-kun, no.”
Lee fece un sorriso a trentadue denti.
“Perfetto, Hinata! Grazie!” urlò quasi, e si lanciò fuori dalla porta, per poi tornare due secondi dopo a richiuderla impacciato, allegro come un fringuello. “Oh! Giusto! Scusate!”
I due fidanzati segreti si guardarono, rimanendo in silenzio per una manciata di minuti.
Nel notare le incertezze che si erano affollate nella mente di Hinata, Shikamaru le parlò con tono serio, cercando di tranquillizzarla.
“Non ti preoccupare, non lo direbbe mai a nessuno.”
La ragazza annuì, sorridendo, come a dire “sì, lo so”.
“E al limite potremo sempre minacciarlo con le foto che faremo a lui e Neji quando si metteranno insieme.” Finì pragmatico, e la ninja sorrise ancora.
“Bene. È tutto a posto, allora.”
“Sì- dov’eravamo…?”
E ripresero da dove si erano interrotti.
1: C’è una fanfiction inglese molto carina proprio su quest’argomento, a chi lo vuole posso passare il link.^^