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Autore: Jean91PI    03/12/2012    1 recensioni
In un mondo parallelo, la dura lotta tra le forze del bene e quelle del male si fa sempre più accesa.
Da una parte l’Impero delle Tenebre, comandato dal terribile RJP e dai suoi stati satelliti, dall’ altra l’Alleanza delle Terre Libere, non ancora sottomesse alle forze dell’oscurità.
Per rendere fine a una guerra che dura da decenni, i due schieramenti hanno organizzato un torneo all’ ultimo sangue: chi vincerà, diventerà il Sovrano legittimo di tutto il mondo conosciuto, chi perderà … probabilmente sarà già morto.
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo
FARSITY, TERRE LIBERE, SALOON ULTIMO GOCCIO
ZZWWWWiSSHHHHH ZDEENNNG!!!
“Ah ah preso!!! E con questa ho fatto un altro 10/10!”
“Non è possibile… non ne hai ancora sbagliato uno!!! Ah stai sicuramente barando…”
“E tu sai sicuramente che non è così”
“Mi secca ammetterlo, ma questa volta hai ragione, Will”

William “Will” Smith si alzò dal suo sgabello vicino al bancone e andò verso il bersaglio con la freccetta che aveva appena tirato, e che aveva colpito per l’ennesima volta il centro.  Alto un metro e ottantacinque per ottanta chili di massa muscolare, biondo e con due occhi azzurro cielo, lo Sceriffo di Farsity poteva essere definito come il classico giovane di bell’aspetto che aveva fatto rapidamente carriera nella sua città. Il suo interlocutore, un signore non più giovanissimo con folti baffi neri, era il barista e proprietario del locale Ultimo Goccio, che l’ aveva sfidato per la quinta volta nella serata a una gara di freccette, e per la quinta volta aveva perso.
“Comunque non so come tu abbia fatto. Ti ho dato da bere tutta la sera, e sei ancora lucido come al primo bicchierino… speravo di batterti con questa strategia!!!”
“Ah ah… in effetti poteva funzionare… Ma è già l’alba? Uff… meglio  che torni a casa e dorma un po’… avrò pure la mattinata libera, ma questo pomeriggio dovrò essere bello carico!”
“Già, e vedi di fare il tuo dovere… Questa città ha sempre bisogno di te!”
“Lo so. Da quando Farsity si è trasformata da piccola cittadina di minatori a grande città del divertimento, i crimini sono all’ ordine del giorno. Ho la scrivania sempre strapiena di lavoro!”

Farsity era diventata nel corso degli anni una città sempre più importante per chi cercava divertimento di ogni tipo a prezzi di ogni tipo. Nata in una zona circondata da miniere d’oro e d’argento e sviluppatasi grazie ad essi, aveva nel corso del tempo cambiato la sua fisionomia. Ormai le miniere si erano esaurite, ma l’oro entrava comunque grazie ai numerosi turisti provenienti dalle città limitrofe o addirittura da fuori lo stato. Farsity formava infatti con altre 20 città la Confederazione, uno degli stati liberi dal dominio di RJP. La Confederazione si trovava dalla parte opposta rispetto alla frontiera, tuttavia venivano costantemente inviati rinforzi contro l’esercito delle tenebre, nella vana speranza di una vittoria che facesse pendere l’ago della bilancia dalla parte del bene.
Un uomo entrò nel locale.
“Guardi mi dispiace, ma siamo chiusi. Torni stasera dalle 7 in poi. Il menù prevede carne alla griglia, patate arrosto e crostata di mele, con vino della casa come bevanda, il tutto a soli 15 $, spettacolo di ballerine incluso. Un vero affare, mi creda!!!”
“Sei tu Will, lo Sceriffo di Farsity?” disse l’uomo. Aveva indosso un lungo impermeabile, benché fossimo in piena estate. Non si riusciva a scorgere la sua faccia.
“Esatto…” rispose Will. La voce dell’uomo era decisa e inquietante. Non gli sembrava ubriaco, pareva anzi molto lucido: sì, cercava proprio lui. Sperava si non dover ricorrere alle maniere forti.
L’estraneo lanciò contro Will un coltello…
Con un rapido movimento, lo Sceriffo schivò il colpo. Il coltello si conficcò nella parete, e li rimase, vibrando leggermente.
“Niente male. Sì, meriti decisamente la mia attenzione. “ disse l’uomo “Preparati, dobbiamo affrontarci!”
Will capì all’istante che non stava scherzando. Non poteva tirarsi indietro, era pur sempre lo Sceriffo della città.
“Ok, ma il duello si svolgerà fuori dal locale. Non voglio distruggere ciò che il mio amico ha costruito con le sue stesse mai!”
“Veramente avevo chiamato la migliore impresa edile della città, ma il principio è giusto! Will, stendi questo sbruffone, ma fuori dal locale!” disse il barista.
I due sfidanti si trasferirono all’esterno. L’ alba era sorta da poco, ma si potevano già osservare gli edifici di Farsity. La città aveva mantenuto la sua fisionomia storica, con edifici bassi e senza tetto, tutti con colori chiari e scuri neri. Lo scontro si sarebbe svolto in strada, tanto nella città era proibito circolare con velivoli a motore: erano ammessi solo cavalli e carri trainati da cavalli. A quell’ora, poi, tutti erano ancora tra le braccia di Morfeo. Non avrebbero disturbato eccessivamente gli abitanti e i turisti.
“Bene, cominciamo. Non ho tempo da perdere, io” disse Will, e si gettò all’attacco del suo rivale. Quest’ultimo si tolse l’impermeabile e rivelò il suo aspetto.
-Un ninja del Regno del Sole!- pensò il giovane. Aveva immediatamente capito chi aveva di fronte, la sua armatura parlava per lui. Indossava una corazza senza maniche di un nero incredibilmente lucente che gli copriva tutto il tronco, negli arti superiori portava due parabraccia argentati all’apparenza molto pesanti e pantaloni anch’essi neri con parastinchi argentati. Sul volto un coprinaso gli celava la parte inferiore della faccia, mentre un elmo argentato gli copriva la parte superiore del capo. Sul petto sinistro portava il simbolo del suo Paese, un sole con sei raggi. Aveva anche una cintura con diverse armi che non sapeva bene riconoscere, ma intuiva che le avrebbe scoperte ben presto.
Will tirò immediatamente fuori la sua Colt 45 e sparò due colpi in rapida successione. Il ninja tirò fuori uno strano coltello, e con esso deviò i due proiettili.
-Incredibile!!!-  disse tra sé Will. Quello non era certamente uno di quei criminali che si incontrano di solito a Farsity. Ripose la pistola nella fondina, e sguainò la sua spada. Non era una vera e propria spada, ma un misto tra un machete e un gladio. Era l’eredità che aveva ottenuto alla morte di suo padre, avvenuta ormai quindici anni fa. Un regalo che avrebbe voluto ricevere in ben altre circostanze.
Anche il ninja partì all’attacco, armato del suo coltello. Ora che lo vedeva meglio, credeva  si trattasse di un kunai: lo aveva studiato al corso di Armi Esotiche, diversi anni prima.
Le due armi si incrociarono ben presto, il rumore del metallo tintinnò nell’aria per diversi minuti. Si era intanto formata una piccola folla di curiosi, persone appena uscite dai locali notturni, in cerca forse di qualcosa che ritardasse il loro ingresso nelle stanze d’ hotel.
I combattenti si staccarono. Per ora il duello era totalmente in pareggio.
-Avevo capito che con questo non posso abbassare la guardia…-
“Bene, direi che ci siamo riscaldati abbastanza…” disse il ninja “ E’ ora di fare sul serio!”.
Quindi fece un salto altissimo verso il cielo. Will rimase ancora una volta stupito dalle abilità del suo sfidante.
A quel punto il ninja lanciò il suo kunai. Poi pronunciò alcune parole in un’altra lingua.
A quel punto il kunai si moltiplicò a ripetizione, e tutti i nuovi coltelli puntavano verso Will…
-Beh, anche io non sono proprio un pivellino… - pensò Will, e con la sua spada deviò uno dopo l’altro i kunai, che andarono a conficcarsi negli edifici vicini, rompendo anche diverse finestre.
“Complimenti. Mi stai piacendo…” disse il ninja “Vediamo come te la cavi con qualcosa di più sofisticato!”.
Fece un altro balzo verso il cielo, e lanciò un altro kunai verso Will, e anche questo si moltiplicò.
“Ancora la stessa strategia? Dovresti variare un po’” rispose lo Sceriffo. Solo quando i coltelli furono più vicini si rese conto che ai kunai erano attaccate delle piccole bombe.
KABOOOOOOOMMMMM
Una gigantesca esplosione scoppiò davanti al locale Ultimo Goccio. La folla di passanti, benché non fosse vicinissima alla zona dello scontro, fu colpita dall’onda d’urto del colpo. Gli edifici stessi subirono alcuni danni, primo tra tutti l’Ultimo Goccio.
La polvere causata dall’ esplosione ricopriva la zona del duello.
-Dovrei averlo messo definitivamente k.o.- pensò il ninja -Peccato, un po’ mi piac…-. Solo allora si accorse di un’ombra tra la nube di polvere che si avvicinava minacciosa a lui: Will, con la sua spada in mano, sferrò un fendente contro il fianco del suo nemico. Il colpo andò a segno, ma l’ armatura del ninja attenuò notevolmente il colpo. Quindi quest’ultimo indietreggiò, e si rimise in posizione di guardia.
“Direi che è ora di chiudere il match. Questo sarà il mio attacco finale.” disse lo straniero.
Alzò l’indice e il medio della mano destra, quindi gridò qualcosa. All’improvviso, il ninja si sdoppiò, poi si quadruplicò, e così via, fino a creare un intero esercito di cloni, che si diresse contro Will.
Lo Sceriffo non riuscì a contare quanti ne sconfisse, poiché una volta colpiti, questi scomparivano dal nulla, come dal nulla erano nati.
Ad un certo punto però, due cloni spuntarono da sotto terra e afferrarono Will per le caviglie, altri due gli fermarono le braccia: era immobile.
“E’ il momento di farti assaggiare il mio colpo segreto!” urlò il nemico, che si era camuffato tra i cloni.
Il suo corpo venne pervaso da un’intensa luce bluastra, che da tutte le parti del corpo si dirigeva verso il suo pugno destro, fino a creare una massa notevole di energia.
“Colpo del Drago Levante” gridò il ninja, e colpì con tutta la sua forza l’addome di Will.
La potenza del colpo fu tale che lo Sceriffo venne scaraventato contro l’ Ultimo Goccio, e con lui i quattro cloni che lo immobilizzavano. Il giovane urtò l’edificio, che cedette di schianto.
“Il mio locale!!! NOOOO!!!” gemette il proprietario, che da tempo era uscito dal locale, vedendolo in pericolo. Quindi aggiunse : “NOOO Will!!!”
Ancora una volta, la polvere coprì la scena del duello, che poteva dirsi terminato. La folla si riavvicinò la luogo del combattimento. Lo Sceriffo era stato sconfitto…
“In fondo, non eri nulla di eccezionale…” disse il ninja. Raccolse il suo impermeabile, e si incamminò verso  l’uscita della città.
Un rumore si assi di legno lo fece rigirare.
Una figura emerse dalla polvere.
Will era di nuovo in piedi.
“Ora comincia il bello…” disse…




Angolo Autore: 
ho ripubblicato la storia perchè c'erano stati alcuni "errori di stampa". In questa versione non dovrebbero essercene...
spero vi piaccia così come piace a me.
so che diversi punti vi saranno per il momento oscuri, ma vi verrano spiegati in seguito.
per darvi un'idea del protagonosta, mi sono ispirato a chace crawford su consiglio di mia sorella Hahaha_cit_Niall



  
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