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Autore: Ilovewrite    03/12/2012    1 recensioni
Red sorrise come non faceva da tempo – E’ una sorpresa -.
Snow non sembrava rassicurata ma quando Red le tese la mano e mormorò – Fidati di me – non poté far altro che mettere da parte la prudenza ed accettare l’invito – Solo non correre così tanto. Non riesco ancora a tenere il tuo passo – le raccomandò e ridacchiarono insieme
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cappuccetto Rosso/Ruby, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quello che eri, quello che saresti stata

Fireflies ~ una notte per ricordare

 

 

 

Quando Red si era alzata all’improvviso interrompendo il loro misero pasto e l’aveva presa per mano, Snow aveva realmente pensato, anche se solo per un attimo che l’amica fosse andata fuori di testa.

Senza dire una parola l’aveva trascinata fuori dal rifugio che ormai era quasi una casa per loro e adesso stavano correndo verso chissà quale direzione.

Snow cercava di liberarsi dalla sua stretta, e l’amica ne aumentava la forza.

- Si può sapere che sta succedendo? - chiese preoccupata Snow, supponendo che lei e Red fossero in fuga da chissà quale pericolo percepito con le sue capacità ultrasensoriali.

Alla fine Red, intuendo che la loro corsetta improvvisata stava spaventando realmente Snow si decise a fermarsi e a lasciarla andare , ma disse semplicemente – Non devi aver paura, non c’è nessun pericolo, proprio per questo stiamo correndo-.

- Per andare dove?- ribatté Snow.

Red sorrise come non faceva da tempo – E’ una sorpresa -.

Snow non sembrava rassicurata ma quando Red le tese la mano e mormorò – Fidati di me – non poté far altro che mettere da parte la prudenza ed accettare l’invito – Solo non correre così tanto. Non riesco ancora a tenere il tuo passo – le raccomandò e ridacchiarono insieme

La loro camminata riprese a passo più lento come da Snow richiesto, fino a che non arrivarono in prossimità di un enorme albero, il più grande che Snow avesse mai visto.

- Spero che tu non abbia paura di un arrampicata – le disse Red

- Sono sempre pronta ad imparare qualcosa di nuovo – ribatté Snow in risposta, e prima che Red si fosse tolta le scarpe per facilitare la salita lei si era già aggrappata al primo ramo.

Red rise sorpresa non appena la raggiunse – Ed io che mi preoccupavo. Però è lì che dobbiamo arrivare- disse puntando ad un grosso ramo a circa mezzo metro di distanza da loro.

Snow prese un bel respiro (per essere la sua prima arrampicata si stava veramente dando molto da fare) e si indirizzò dove Red aveva indicato.

Le ci vollero una manciata di minuti, rischiò di inciampare qualche volta, e si graffiò un po’ la mano, ma alla fine riuscì nel suo intendo.

- Ho conosciuto questo posto molti anni fa- iniziò a raccontare Red appena arrivata al suo fianco – ero ancora una bambina, ed anche ai tempi odiavo il mio mantello. Un mattino mi sono ritrovata sotto questo albero ed ero terrorizzata perché lontanissima da casa. Ingenuamente ho creduto che arrampicandomi sarei arrivata così in alto da poter ritrovare la strada, ma finii solo per cadere e farmi veramente male. Poi, chissà per quale motivo,ho ritrovato questo posto, mentre girovagavo di notte-.

- Lo sai che andare in giro di notte senza dirmi niente non è una buona idea – la rimproverò severamente Snow, ma Red la ignorò. Scostò un paio di rami e le foglie che ostacolavano la vista di fronte a loro e le ordinò – Guarda cosa ho scoperto-.

Snow obbedì all’istante, curiosa di conoscere il motivo dell’entusiasmo di Red, e non appena vide il panorama davanti i loro occhi, si lasciò sfuggire un gemito di sorpresa e non riuscì a trattenere le lacrime.

- Il ..- balbettava, tanta era l’emozione – il mio castello. La mia casa-.

Non aveva mai osato sperare di poter rivedere casa sua, non dopo che era stata costretta a scappare e aver scoperto che una spada di Damocle pendeva sulla sua testa.

Eppure Red le aveva regalato quella possibilità e lei era incantata come una bambina dalla visione di quel panorama. Il suo castello, a quella distanza e a quell’altezza sembrava enormemente più piccolo delle effettive dimensioni. A qualche kilometro da esso, che da lì sembravano solo pochi centimetri, una vasta distesa di verde, coperto a sua volta da un infinità di lucciole.

- Non è una cosa che capita tutti i giorni – commentò Red alludendo al numero sorprendente di lucciole che illuminavano il prato e rendevano il panorama ancora più incantevole.

- So quanto ti manca, anche se non lo dici. Anche se mi sorridi e cerchi di darmi forza quando piango perché mi manca casa, e mia nonna. Mi spiace il fatto che a volte dimentico perché per te è così facile capirmi. Scusami-.

Snow poggiò la testa sulla spalla dell’amica e non poté che dire – Grazie. E sappi che rimarremo insieme finché non potrai tornare a casa-.

Quell’ultima frase portò Red a farle una domanda, della cui risposta aveva veramente paura – E di te che mi dici?-.

- Come?-.

- Vieni a vivere con me e la nonnina!- esclamò ad un tratto. Come aveva fatto a non pensarci prima? – Sarai al sicuro, avrai una casa, ed..una famiglia-.

Snow, nonostante la prospettiva che l’amica le avesse offerto le sembrava la migliore che si potesse desiderare. Ma non sapeva seriamente come rispondere. Da un lato non voleva ferire Red, essendo diventate l’una molto importante per l’altra; ma non poteva di certo dirle una bugia.

- No Red, non posso- decise a malincuore.

- Hai un piano migliore?-.

- … no. Improvviserò. Red, tu sei stata e continuerai ad essere una delle poche cose belle che mi siano successe da anni. Tu e la nonnina siete già una famiglia per me, ed è per questo che devo proteggervi. Starmi troppo vicino è un serio pericolo. Forse stiamo già rischiando troppo adesso-.

- Ehi- la rimproverò Red prendendole la mano – Stiamo insieme fino alla fine. Anche se non vivremo insieme, ti starò vicino e ti darò tutto quello di cui hai bisogno-.

- Fino alla fine- ripetè Snow mentre si asciugava e lacrime e dava un ultima occhiata al suo castello.

Le tornarono alla mente tanti ricordi, troppi ricordi.

La sua infanzia, immagini sfocate di sua madre, i regali di suo padre, i balli, gli abbracci di Regina ( faceva male in quel momento pensare a quanta falsità e a quanto odio ci fosse dietro).

Snow alzò una mano verso l’alto come a voler sfiorare quella che un tempo era casa sua, e per la prima volta dalla sua fuga si rese conto che non vi avrebbe più potuto far ritorno.

Non si era mai fatta molte domande sul futuro, quando era una principessa: non aveva avuto il tempo di porsi il dilemma se un gentiluomo di un paese lontano l’avrebbe chiesta in sposa o se suo padre gli avrebbe imposto un marito o ancora se avrebbe trovato da se il vero amore.

Ma di certo quello sarebbe stato il suo ultimo problema.

                                                                                                              

 

 

 

 

 

NdA

 

Okay qualcosa non va in me. Premetto che il prompt “lucciole”mi è stato dato dall’altra mia dearie, la splendida Feel Good Inc  e l’ultima cosa che avrei pensato è quella di scrivere una Red/Snow.

Cercate di capire: come pair mi piace, ma io sono una Snow/Charming accanita ed è strano per me uscire fuori dal mio pairing.

Però questa storia è nata.

Snow e Red hanno iniziato la loro convivenza e Red (anche se qui non è accennato) penso si sia accorta che nonostante la forza d’animo di Snow quello che aveva le manca da morire ed ho immaginato che non potesse farle altro regalo che farle vedere il suo castello in quello scenario meraviglioso (che nelle mia mente era meraviglioso, qui è venuto un po’ così, ma sono una frana io che ci volete fare T_T)

Ora smammo, e mi raccomando leggetevi le storie delle mie dearies Feel Good Inc  & Ray08.

 

  
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