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Autore: SenzaPH    04/12/2012    2 recensioni
Che dire? tutto quello e sottolineo tutto è realmente accaduto e i personaggi comprendono me e i miei compagni di classe durante le fantomatiche gite d(')istruzione, ovviamente i nomi verranno cambiati sia mai che su EFP sia registrato qualche mio compagno! Comunque sia vi parlerò di avvenimenti/ragazzate dove io ero protagonista/succube/osservatrice, spero di farvi ridere.
SenzaPH
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL TRAUMA DEL RITORNO

Ebbene si questo è l'ultimo capitolo che chiude le vicende del "Cronoca di un viaggio" ma non disperate, presto arriverà "Cronaca di un viaggio 2- Conquistando Londra" ma senza tergiversare andiamo al dunque.

Che dire vorrei tanto non dover mai scrivere questo capitolo perchè mi provoca dolore ripensare al trauma che mi è costato abbandonare Lipari: si è vero non c'è un bel niente su quelle isole ma quando ci vai con i tuoi amici, passi tre giorni al mare senza musei e seccature varie, con un professore che ti porta in discoteva e a night club, qualunque posto ti sembrerà il paradiso terrestre.
Non vorrei mai scrivere questo capitolo perchè vorrei ancora intrattenervi con le mie (dis)avventure ma purtroppo come ogni cosa bella anche questa deve finire, ringrazio tutti per aver seguito questa storia e bla bla bla bla vi sto annoiando.

Avevamo lasciato i nostri amici ubriaconi cosi: zzZZzzZZzzZZzzZZzz... bhè ho mentito si spudoratamente perchè a causa di quella petulante di Martina solo io e lei abbiamo dormito mentre gli altri si sono divertiti tutta la notte: ma dico io vi sembra giusto? eh? eh? eh?

E già i miei compagni non dormirono ma proprio per niente e cosa fecero? L'unica cosa per potevano fare di notte: scherzi telefonici ad cazzum, bussare... anzi mi correggo: sfondare le porte degli altri gitanti (si può dire gitanti? non so la mia grammatica è sempre stata scadente, diciamo che questo è un neologismo :'D) e poi la cosa più bella... Scesero in spiaggia (lontana giusto 20 metri dall'hotel, si praticamente nuotavamo nel mare!) aspettando l'alba e godendosi lo spettacolare risveglio del sole che primeggia sulle calme acque marittime con medusine ondeggianti e il ritorno in porto dei primi pescherecci (ed io mi sono persa questo spettacolo! vi sembra giusto? maledetta Matilde e le tue stupide fobie da bambina di 3 anni: si, lei ha paura a dormire da sola in una stanza buia... vero che mi devono santificare?).

Come al solito facemmo una ricca colazione con cereali, latte, succhi di frutta, nutella e brioche varie << buon giorno! >> dissi sbadigliando ai pochi compagni presenti a colazione (si parlo di quelli che non erano andati a dormire), poi li osservai bene notando le occhiaie nerissime, la fiacchezza (purtroppo il potere dell'alchol era finito risucchiando le loro ultime gocce di energia) << ooooh ma che teneri i miei panta coccolosi... >> li presi in giro preparando loro la colazione e accertandomi che non si addormentassero sul tavolo magari con la faccia dentro la tazza del latte.

Portai la colazione in camera ai bradipi che avevano preferito dormire << permesso! >> gridai sperando che nessun ragazzo nudo si presentasse alla porta ma l'unica risposta che ottenni fu un brontolio e poi Luca che a torso nudo (avete presente il più bel ragazzo che conoscete? palestrato ma non troppo, spalle larghe, capelli neri e occhi cioccolato... siate libere di sbavare ragazze mie... e voi non rosicate troppo, ragazzi miei, che vi fa male al fegato) mi accolse << c'è qualcosa in programma? >> mi chiese prendendo il vassoio << si, l'impresa più ardua: la valigia... >> affermai con fare teatrale, lui si girò lentamente verso di me con il terrore negli occhi come se un serial killer volesse ucciderlo e mangiare il suo cadavere << no... oddio no perchè questo! perchè questa terribile punizione cosa ho fatto di male! >> lo guardai con una tipica faccia "poker face" e lui ricambiò con la stessa <> affermai << d'avvero? grazie >> i suoi occhi sbrilluccicarono << quanto mi paghi? >> "troll face", lui mi guardò << ora che ci penso, posso benissimo farla da solo >> scoppiai a ridere << guarda che scherzo! Ho quasi finito la mia tra un pò torno e ti aiuto >> lo salutai uscendo e dirigendomi nella mia camera.

La valigia- peggior nemesi della donna

Aprii la stanza con fare sospetto come se qualcuno mi dovesse aggredire da un momento all'altro e la vidi li, mestamente adagiata sotto un tavolino con le fauci aperte << piccola bastarda... >> l'afferrai minacciosa << patti chiari e amicizia lunga: tu ti chiuderai perchè tu mi appartieni e la tua padrona te lo ordina! >> la svuotai completamente adagiandola sul letto << iniziamo a piegare i vestiti >> fin qui nessun problema, prima i jeans, poi le magliette, poi l'intimo sporco (infilato in un comodo sacchetto di plastica: siate igienici nei vostri viaggi-Pubblicità Progresso: per un mondo più pulito), poi la truss, poi... poi... << oddio non si chiude! >> mi disperai << ok, ricominciamo! >> risistemai tutto << oh ma guarda ho finito shampoo e bagno schiuma... bene i contenitori non servono >> con un lancio alla Michael Jordan li cestinai << tiro da 3 punti! >> feci lo stesso con il tubetto del dentifricio e con il deodorante: la truss risultava vuota << oooh adesso si che ci siamo >> sistemai di nuovo tutto utilizzando ogni buco disponibile << ci siamo! prova chiusura 1 >> non si chiudeva! << ma fottiti stupida maledetta bastarda! >> fui accecata dall'ira e lanciai tutto per aria spargendo vestiti ovunque, mi calmai e ricomincia << prova chiusura 2 >>

zzzzzziiiiiip

<<  We are the champions - my friends- And we'll keep on fighting Till the end, We are the champions, We are the champions, No time for losers, 'Cause we are the champions of the World >> alzai le mani al cielo cantandola a squarcia gola: si era chiusa!

Come promesso aiutai Luca, le valgie dei ragazzi sono sempre più semplici da gestire.
<< Ragazzi, è veramente finita >> dicemmo sconsolati aspettando in veranda, chi fumando sigarette, chi assaporando fino all'ultimo l'odore di salsedine << appena torneremo ci aspetta "studente a maggio fatti coraggio" >> Dario si mise le mani tra i capelli << per non parlare del "studente a giugno tirati un pugno" >> Ivan urlò disperato imitando il dipinto di Munch << ragazzi ragazzi cosa sono quei musi lunghi, questo è un arrivederci non un addio. Torneremo, prima o poi torneremo magari tra 10 anni ci ritroveremo di nuovo qui raccontando ai nostri partner cosa abbiamo combinato qui 10 anni prima, non temete compagni miei: quest'isola è ancora nostra >> nel pomeriggio salutammo i nostri amati piccioni di mare (<3) e ci imbarcammo per il ritorno (dopo aver brindato assieme al vecchio Rinaudi con della buona vodka alla fragola)

FINE



  
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