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Autore: DemetriaTay    05/12/2012    7 recensioni
Il mio nome è Taylor Swift, sono una normale ragazza americana, a parte il fatto che sono una delle cantanti più famose al mondo. Benvenute nel mio mondo .
Tratto dal secondo capitolo :
“Ma tu chi sei?”
“Beh, una ragazza normalmente mi avrebbe detto : Ciao, grazie per avermi aiutata, questo è il mio numero”
“Ah davvero?? Beh, ti svelo un segreto … io non ti darò il mio numero”
“ Ma io infatti ho detto normalmente , questo non vale di certo per te”
“ Certo, perché io sono Taylor Swift e allor…”
“ Frena, frena. Chi saresti tu?”
“Tu… non mi conosci?”
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Fan-Fic dedicata a Taylor Swift, leggete se vi ha incuriositi un pochino :)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                                          Attenzione : Questo capitolo è ad alto tasso diabetico, quindi mettetevi comode e buona lettura :D                                                                                                                                  

                                                                                                      Pouring Rain 
 
 
 
Taylor's Pov 
Mi svegliai sentendo i raggi del sole solleticarmi il viso, la giornata si preannunciava grandiosa.
Scostai con un gesto rapido le coperte , lasciandole cadere ai piedi del letto e sgattaiolai in cucina.
Controllai l’orologio per paura di essere in ritardo e … in effetti lo ero! Le 9:30!
Imprecai a bassa voce e corsi in camera, rischiando di inciampare sui miei stessi piedi.
Spalancai la cabina armadio, mettendomi una mano sulla fronte : che cosa avrei dovuto indossare?
Perlustrai velocemente tutti i vestiti, prendendoli uno alla volta e buttandoli dietro di me, facendoli finire chissà dove.
Alla fine optai per un vestito floreale e delle comode ballerine,anche se era pieno inverno,  ma quando raggiunsi lo specchio rimasi pietrificata : i  miei capelli erano un disastro, le borse sotto agli occhi avevano raggiunto terra e le labbra erano screpolate per il gelo.
Presi il mio beauty “Per le emergenze” e iniziai a lavorare sul mio viso, ottenendo alla fine un risultato buono.
Mi stavo preparando così in fretta che probabilmente se ce l’avessi fatta, sarei entrata nel libro dei record .
Stavo ancora armeggiando con i miei capelli, che naturalmente quella mattina dovevano essere più indisciplinati del solito, quando qualcuno suonò alla porta.
Rinunciai a darli una forma decente e corsi nel salone, prendendo al volo la mia borsa attaccata all’attaccapanni.
Presi un grosso respiro e aprii, trovandolo a pochi centimetri da me che mi fissava divertito.
“Ciao” iniziai io, mi sentivo stranamente più coraggiosa quel giorno.
“Ciao “ mi rispose Chris sorridendo. “Andiamo?” aggiunse poi offrendomi un suo braccio , che accettai timidamente. 
Attraversammo tutto il corridoio del piano fino a raggiungere il grande ascensore, che si aprii improvvisamente facendo uscire una coppia di fidanzati.
Entrammo nell’ascensore e in quel momento calò il silenzio, misto ad imbarazzo.
“Quindi.. Dove si trova questo famoso parco?” tentai un minimo di conversazione.
Chris arricciò le labbra sporgendosi leggermente verso di me.
“Te lo vorrei tanto dire, ma poi addio sorpresa …” rispose sorridendo furtivamente.
Abbassai la testa divertita e mi bloccai improvvisamente. Quello sotto la suola della mia ballerina sinistra era forse il suo numero? Mi abbassai alzando la scarpa per staccarlo, ma così facendo persi l’equilibrio e in un attimo mi ritrovai addosso a Chris, che per fortuna mi sorresse prontamente.
“Stai bene?” mi chiese. 
Certo, bella figura di merda di prima mattina, ma d’altronde se non ne facevo minimo una ogni mezz’ora, mi dovevo preoccupare.
“Sì, grazie” gli risposi imbarazzata  lisciandomi il mio vestito e guardando di fronte  a me.
Per fortuna in quello stesso momento l’ascensore si aprii , mettendo così fine all’umiliante inizio giornata che sono io potevo avere.
Superammo il vero portinaio e per mia sfortuna intravidi Luke ,che era intento a flirtare con la donna delle pulizie.
“Andiamo” dissi a bassa voce a Chris prendendolo per una mano e raggiungendo l’uscita in tempo di record.
Vidi Chris ridere leggermente e non capendo il perché mi voltai verso di lui.
Pessima mossa. I due smeraldi che aveva al posto degli occhi ammaliarono il mio cervello, mandandolo in tilt. 
Boccheggiai per un po’ d’aria e se avessi visto questa scena dall’esterno probabilmente avrei scommesso che la ragazza sarebbe svenuta.
Chiusi gli occhi, ma quando gli riaprii era peggio di prima. Decisi, così, di concentrarmi su qualcos’altro e abbassai lo sguardo vedendo le nostre mani perfettamente incastrate.
“Taylor?” mi richiamò togliendomi dal mio stato di trance.
“Eh? Si ,si, ci sono, andiamo” prima che ci veda Luke  aggiunsi mentalmente.
Proseguii dritta verso il marciapiede , quando Chris si fermò.
“Che succede?” gli chiesi.
“Non penserai mica che andremo a piedi?” mi rispose divertito.
“Beh, in realtà pensavo di sì… avevi detto che era qui vicino…”
“Cambio di programma” e così dicendo mi tirò a se conducendomi verso una vecchia macchina parcheggiata fuori dal palazzo e che, sinceramente, non avevo neanche notato.
Aprì la porta del passeggero, forzandola leggermente e invitandomi a entrare.
“Ehm, scusami ma al momento è l’unica che mi posso permettere..” si giustificò grattandosi la testa.
“Oh! Non ti preoccupare, è perfetta” gli risposi con un sorriso e entrando dentro l’automobile. Lui richiuse lo sportello e entro velocemente in auto facendo partire, finalmente, la macchina.
“Vivi da molto tempo qui?” mi chiese senza mai togliere gli occhi dalla strada.
“Quasi tre anni, prima vivevo a Nashville”
“Wow , dev’essere stato un grande cambiamento allora…”
“Ehm, già, New York è una grande città, ma sorprendentemente mi sono trovata bene”
Chris approfittò del semaforo rosso per girarsi verso di me e sorridermi dolcemente.
“Sono contento, allora… che tipo di musica di piace?” mi chiese accendendo la radio.
“Tutti i tipi” risposi forse troppo velocemente.
Sintonizzò un canale a caso e la voce dello speaker ci  fece da sottofondo mentre continuavamo la nostra conversazione.
“Io invece , amo tutti i tipi di musica , tranne quella country. Non so, non riesco proprio a sopportarla … ogni volta che sento una canzone di quel genere mi verrebbe voglia di staccare la radio dalla macchina e di lanciarla da qualche parte verso i campi sperduti ” 
Perfetto …!
Risi ad alta voce in un modo così finto e sguaiato da poter fare concorrenza alle Cheerleader (alias oche) della mia ex scuola.
“Ma dai!intendo dire , anche loro ci mettono impegno in quello che fanno” gli feci notare senza smettere di ridere.
“Forse, ma i gusti sono gusti, no?” rispose sorridendomi.
Ora sentiremo il nuovo singolo della reginetta del country, Taylor…
Mi avventai come una pazza sulla radio premendo freneticamente i  pulsanti a caso, riuscendo finalmente a cambiare canale.
Mi girai verso Chris e vidi che mi guardava confuso.
“Devo dedurre che anche a te la musica country non  va a genio”
Mi appoggiai al sedile dell’auto giocando con la zip esterna della mia borsa.
“No, è ok, è solo che quella cantante …” non riuscii a finire a frase.
Tirai un sospiro di sollievo.Per questa volta l’avevo scampata.
Dopo una decina di minuti arrivammo a destinazione, scesi dall’auto e rimasi incantata:
Davanti a me cera un prato verde brillante, con tante piante fiorite di tutti i colori che incorniciavano il paesaggio e in fondo un laghetto di un’ azzurro splendente. Sembrava essere uscita da una fiaba, letteralmente.
“Wow” fu l’unico aggettivo per descrivere quella meraviglia. Chris mi raggiunse e disse :
“Ti piace?” mi girai verso di lui prima di rispondergli.
“Stai scherzando? È la cosa più bella che abbia mai visto !” esclamai facendo una giravolta su me stessa e respirando a pieni polmoni il profumo dell’aria fresca.


 
Chris's Pov
“Ti Piace?” le chiesi raggiungendola e osservandola attentamente.
Dal suo sguardo sembrava proprio di sì, e la sua espressione valeva la pena della discussione con il guardiano del parco per affittarlo solo per noi due.
Certo, il parco di cui le avevo parlato era un altro, ma non era bello neanche la metà di questo. 
“Stai scherzando? È la cosa più bella che abbia mai visto !” mi rispose raggiante guardandomi con i suoi occhi che immersi nel verde avevano preso la forma di due zaffiri blu.
Si staccò leggermente da me e fece una giravolta su se stessa. Poteva esserci uno spettacolo più bello di questo? Probabilmente No. 
Il leggero vento le scompigliava i capelli , accarezzandole delicatamente il vestito. Potevo essere geloso del vento? Sì, lo ero, perché stava toccando tutto quello che avrei voluto toccare io : la sua morbida pelle , il suo vestito di seta, i suoi capelli ricci.
Oh andiamo! Da quando in qua ero diventato così mieloso? Patetico mi ripeteva il mio orgoglio maschile , ma era lei che mi faceva questo strano effetto , insomma io mi divertivo con le ragazze, non andavo mai a prenderle a casa se non per secondi fini! 
Allora perché avevo paura di toccarla? Come se con il mio gesto potessi in qualche modo rovinare la sua bellezza? Non lo sapevo proprio.
 Quel giorno in cui mi aveva chiesto se poteva accarezzarmi i capelli ero quasi impazzito, ma fortunatamente mi ero controllato dal saltarle addosso in due secondi.
E quando si aspettava un bacio? Ho lottato contro tutte le cellule del mio corpo per non cedere alla tentazione perché lei era speciale, non era una delle tante, con lei doveva essere tutto speciale.


 
Taylor's Pov 
Mi riscossi un attimo e mi girai verso Chris, sorprendendolo a guardarmi molto intensamente, probabilmente immerso nei suoi pensieri.
“Allora? Sorpresa riuscita?” mi chiese prendendomi per mano e avanzando verso il lago.
“Assolutamente” gli risposi sorridendo.
“Aspetta un attimo” gli dissi guardandolo divertita. “ Non sarà mica un tuo piano diabolico quello di  portare qui una ragazza innocente per poi affogarla in questo meraviglioso lago?” gli chiesi scherzosamente alzando un sopracciglio.
Lui parve pensarci un pochino , prendendosi il mento con due dita con fare riflessivo.
“Beh, ora che me lo fai notare…” non finì la frase ma mi colse di sorpresa prendendomi in braccio e dirigendosi verso il lago.
“Chris! Fammi scendere!” gli intimai , ma la voce mi tradì,  così che risultai divertita più che infastidita.
“Ora che hai scoperto il mio piano, dovrò sbarazzarmi di te”  disse facendomi il solletico con una mano libera.
“Cosa?! Dai ma io scherzavo…” decisi di usare la tattica opposta, solitamente funzionava sempre.
“Quindi ritiri tutto?”
“Si!si! Ma ora lasciami scendere” gli dissi ritrovandomi ancora una volta a pochissima distanza dal suo viso.
Questo era decisamente il momento più imbarazzante che avessi mai avuto e il fatto che lui avesse ancora addosso quel profumo inebriante, non mi aiutava molto.
“Sei davvero … bellissima” mi disse avvicinandosi a me, molto lentamente.
Forse questa era la volta buona, pensai.
Chiusi gli occhi, preparandomi al grande momento quando delle goccioline caddero sul  mio viso , trasformandosi in pochissimi secondi in un  acquazzone invernale.
Vidi Chris imprecare a bassa voce per poi mettermi giù.
“Andiamo, ci prenderemo una polmonite”
Gli presi la mano e insieme corremmo verso l’auto parcheggiata all’entrata del parco.
Prima di salire dentro chiusi gli occhi e rivolsi la testa verso il cielo. I miei capelli erano già completamente inzuppati , come il mio vestito che era diventato pericolosamente aderente.
Non ricordavo nemmeno l’ultima volta in cui ero stata così bene, in cui mi ero sentita così libera, così pazza ,eppure  così … normale. Ed era una sensazione fantastica.
“Taylor? Dai su ,sali in macchina” mi disse Chris guardandomi divertito.
“Non trovi che la piaggia sia fantastica, Chris?” 
Vidi chris scuotere la testa e poi mandarmi uno sguardo rassegnato, venendomi vicino.
“Sì, la trovo fantastica” disse prendendomi una ciocca dei cappelli tra le dita e giocandoci . Poi improvvisamente la lasciò, guardandomi seriamente e parve insicuro per due secondi su qualcosa ma poi si avvicinò a me, posando finalmente le sue labbra sulle mie.
Meet me in the pouring rain, kiss me on the sidewalk take away the pain…
Il mio cuore aveva fatto ormai tre salti mortali, più pimpante che mai ma non feci in tempo ad imprimere nella mia mente  la morbidezza , il profumo e il sapore delle sue labbra che Chris si staccò troppo presto e dopo due secondi starnutì.
“Ecco, come non detto” disse sorridendomi.
“Ora possiamo andare”
Durante il tragitto per tornare a casa, la coda per il centro di New York era interminabile, quindi decidemmo di deviare a casa di Chris, che era leggermente in periferia fino a quando l’orario di punta non fosse passato.
Scesi dalla macchina e mi ritrovai di fronte a una casa bellissima : era una villetta blu a due piani, non molto grande ma molto carina con il giardino curato nei minimi dettagli.
“Questo non può essere opera tua” gli dissi indicando il giardino. Lui parve svegliarsi un attimo e guardami con finta aria offesa.
“Cosa? Stai mettendo in discussione le mie ottime doti di giardiniere?”
“No, non mi permetterei mai … Quindi sei stato tu a potare quella pianta in modo da farla assomigliare a un cuore?” gli chiesi non riuscendo a trattenere una risata.
“No, mi arrendo , di quella specie di opera d’arte può essere  responsabile solo mia madre” rispose aprendo la porta di casa e facendo spazio per farmi passare.
“Eccoci qui”
Mi guardai bene attorno, cercando di memorizzare il più possibile di quella casa. Chris mi superò ma poi si bloccò improvvisamente.
“Andiamo in camera mia?” rimasi per un momento sorpresa, insomma non sapevo che cosa volesse dire con “in camera mia” . Non avrebbe mica frainteso pensando che ….voglio dire,  io non sono una di quelle ragazze che al primo appuntamento … si concedono.
Lui parve accorgersene dalla mia espressione sorpresa e si affrettò ad aggiungere :
“I-insomma, per asciugarci, oppure rischiamo di ammalarci sul serio!”  disse gesticolando nervosamente. Forse anche lui si era sentito un pochino in imbarazzo , lo potevo benissimo capire dal suo balbettio adorabile.
Avevo sul serio detto che aveva un balbettio adorabile ?
Oh cavolo, la situazione mi stava sfuggendo di mano, stavo diventando sempre più patetica.
Risi leggermente dopo quello che mi sembrò un secolo e annuii, sentendolo sospirare di sollievo.
In fondo al corridoio si trovava una porta nera, che una volta aperta mostrò tutto ciò che è normale nell’universo maschile : libri, magliette, pantaloni e .. persino mutande gettati sopra la scrivania , sotto il letto e anche ( sorprendentemente) sul lampadario.
“Uhm, scusa per il disordine ma normalmente non entra nessuno qui dentro”
Tentò di giustificarsi prendendo le mutande dalla lampada da notte e posandole nel cesto della biancheria.
“Nessuno? Intendi dire neanche le ragazze?” mi morsi il labbro,  pentendomi subito di questa domanda così idiota, ma si sa la curiosità è donna, e in quel momento la mia curiosità era davvero tanta, troppa.
Chris sembrò divertito dalla mia domanda e scosse la testa lentamente.
“Nessuna, tranne te, ovvio”
“Oh”
Già, oh . 
Parole? Dov’eravate finite? 
Lingua? Perché non funzionavi più? 
Cervello? Perché non ragionavi più? 
Ero l’unica. L’unica ad aver portato in camera sua . Sorrisi come una malata mentale raccogliendo i capelli e portandoli su  una spalla, facendo cadere delle gocce sul parquet nero.
“Gia… ora è meglio cambiarsi” disse aprendo l’anta dell’armadio e cacciando una maglia e un paio di pantaloncini.
“Uhm, ti vanno bene questi?”
“Si, grazie” risposi prendendoli. Lo guardai a disagio , spostando il peso da una gamba all’altra impaziente.
“Oh! Scusami, vado di là … raggiungimi ehm, quando hai finito” e così dicendo sparì dietro la porta lasciandomi da sola dentro quel casino. 
Mi cambiai velocemente, appoggiando il mio vestito umido sopra una sedia e notando con orrore che le ballerine erano da buttare. Peccato. 
I vestiti mi andavano larghi  ma avevano il suo stesso odore, solo in modo  amplificato, quindi erano perfetti. Nel momento in cui stavo per uscire dalla porta notai un foglio bianco ripiegato sulla scrivania. Mi avvicinai lentamente e lo presi in mano. Lo dovevo aprire? La mia educazione scuoteva la testa violentemente , mentre la mia curiosità mi urlava di farlo. 
Controllai se la porta fosse ancora chiusa e lo aprii. 
Rimasi sorpresa quando vidi che era un disegno. Un bellissimo disegno che ritraeva una ragazza riccia , con gli occhi da cerbiatta e labbra carnose … un momento, ma quella ero io!
Ripiegai velocemente il foglio e mi avviai con passo tremolante verso la porta.
Nessuno aveva fatto una cosa del genere per me fino ad allora, mi sentivo importante.
Ma smettila … per uno stupido disegno! Non significa che sei importante ! Magari aveva solo bisogno di una ragazza da ritrarre e la prima che gli è venuta in mente sei stata tu! Non ti esaltare troppo …
Già.. Fose la ragione non aveva tutti i torti, meglio non darsi false speranze.
 
Eccoci con il grande capitolo di cui vi dicevo la volta scorsa . Questo è molto importante perché da qui in poi succederanno tante cose.
finalmente c'è stato il primo bacio *.*  e ci saranno molti altri "Pov" di Chris, saranno inevitabili... e spero solo di riuscire a farli bene!
 Il capitolo è molto più lungo ma l'ho dovuto dividere in due ...
Grazie come sempre a voi , lettrici silenziose e non , e mi raccomando recensite questo capitolo :)
Baci,
D.T
 
 
   
 
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