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Autore: bic    05/12/2012    4 recensioni
Sono passati due anni da quando Orso Bartolomew ha sparpagliato la ciurma in giro per il mondo e tutti stanno raggiungendo la Sunny, ma Nami non arriverà sola.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nuovo personaggio | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente siamo giunti alla fine di questa avventura, spero che vi siate divertiti almeno quanto mi sono divertita io a scriverla.
per i ringraziamenti rimando a fine capitolo
 
Robin prese sotto braccio Nami sempre tenendole un paio di mani aggiuntive sugli occhi e la guidò sul ponte; improvvisamente al braccio di Robin se ne sostituì uno molto più grande e freddo, quello metallico di Franky.
Robin le liberò la vista e proprio lì, accanto ai suoi amati mandarini i suoi amici la stavano guardando emozionati. Robin le porse un mazzolino di fiori, Brook iniziò a suonare la marcia nuziale e a lei si piegarono le ginocchia.
Davanti a lei trotterellava per mano a Chopper la piccola Bellmer che, nell’altra mano, faceva dondolare un cuscino a cui erano legati due cerchietti d’oro. Nami sollevò il capo: il capitano, mai visto così elegante, con una camicia azzurra, probabilmente l’unica che aveva, abbottonata fino al collo ed un paio di jeans ovviamente tagliati al ginocchio, ma un po’ meno vecchi e sdruciti degli altri, il cappello di paglia calato sul capo, le sorrideva.
Si voltò a sinistra e finalmente lo vide: camicia bianca, pantaloni neri e… una cravatta? Sicuramente anche a lui l’aveva imprestata Sanji il quale stava versando calde lacrime sulla spalla di Usopp. Dal canto suo il cecchino non poteva far altro che dargli lievi colpi sulla spalla per consolarlo. Franky accompagnò Nami al cospetto di Zoro e pose la delicata mano della navigatrice in quella grande e callosa dello spadaccino.
- Allora, ragazzi, oggi siamo qui perché questi due vogliono sposarsi – Esordì allegramente Rufy.
Una mano di Robin gli diede uno scappellotto dietro la nuca e con le labbra formulò la parola “Promesse!”
- Ahi! Ah, già, sì, giusto ora dovete scambiarvi le vostre promesse, datevi la mano, uh, ve la state già dando? Allora chi comincia?
Dietro la testa di tutti i Mugiwara si formò un gocciolone finché Zoro si riprese e cominciò: - Io Roronoa Zoro prometto di affettare chiunque tenterà di avvicinarsi a te con intenzioni lascive (affermazione da intendersi come, prometto di proteggerti sempre), prometto di litigare con te finché avrò fiato in corpo (frase la cui conclusione taciuta è: per poter fare pace nel modo migliore del mondo). Prometto di guardarti le spalle in battaglia e non solo. Prometto di non cambiare di una virgola e di non cercare di cambiare quel bisbetico carattere da strega che ti ritrovi.
Più che una promessa sembrava una minaccia e ovviamente Nami non si lasciò impressionare: - Io, Nami Mikan, prometto di non estinguere mai il tuo debito nei miei confronti (affermazione da intendersi come, prometto tenerti sempre al mio fianco) prometto di provocarti e arrabbiarmi con te ogni qual volta me ne darai l’occasione (frase la cui conclusione taciuta è, come sopra,: per poter fare pace nel modo migliore del mondo). Prometto di guardarti le spalle in battaglia e non solo. Prometto di non cambiare di una virgola e di non cercare di cambiare il tuo assurdo carattere da buzzurro.
I Nakama erano rimasti a bocca aperta, ma come si faceva a scambiarsi dei voti così? Rufy prese il cuscino con gli anelli dalla mano di Bellmer che ormai aveva cominciato a strattonare la piccola renna per farsi una cavalcata e li porse a Zoro che disse serio guardando Nami negli occhi: - Questo anello è il simbolo della promessa che ti ho fatto e di ciò che provo per te.
La navigatrice prese il suo anello e ripeté la medesima frase.
Rufy finalmente poté dire la frase che aveva ripetuto tutto il giorno per non fare brutta figura davanti a Robin: - Come Capitano di questa nave, con il potere conferitomi dai Quattro mari e dalla Rotta Maggiore io vi dichiaro ufficialmente Marito e Moglie. Puoi baciare la sposa. – E Zoro non se lo fece certo ripetere. Tutti i pirati di cappello di paglia si strinsero in un abbraccio e finalmente Nami fu in grado di osservare come l’aveva agghindata Robin: uno splendido abito bianco, una finissima tiara sui capelli preziosamente intrecciati con fiori bianchi ed un paio di sandali anch’essi bianchi. Semplice, elegante, perfetto.
Nami abbracciò Robin commossa: - Sei riuscita a rendere elegante questa accozzaglia di piratastri da quattro soldi, hai trovato le fedi, sei riuscita a far imparare la formula al capitano e tutto in un solo giorno? Sei impagabile sorellona, è il giorno più bello della mia vita e lo devo solo a te. Grazie.
Finalmente Bellmer aveva deciso di lasciare in pace Chopper e si era avvicinata agli sposi. Aveva strattonato i pantaloni di Zoro finché lui non aveva abbassato lo sguardo, una volta attirata la sua attenzione aveva allungato le braccia verso di lui per farsi prendere: - Papà! – aveva detto con decisione e, ovviamente, lo spadaccino si era sciolto e l’aveva agguantata per il vestitino portandosela su una spalla: - Allora Belle, andiamo a mangiare la torta che ha preparato zio Sanji?
Il cuoco, sentendosi chiamare zio andò in brodo di giuggiole e, fluttuando sulle punte dei piedi, spandendo cuoricini a destra e a manca, estrasse la torta dal frigo e la portò sul ponte dove aveva allestito un tavolo con un ricco buffet.
Il capitano si lanciò sulle pietanze mentre gli sposi, come tradizione, tagliavano la torta. Robin, radiosa,  osservava la festa: sì, c’era riuscita, aveva reso felice la sua sorellina.
Non appena Rufy ebbe spolverato tutte le leccornie che gli capitavano a tiro, si avvicinò a Robin che continuava ad osservare Nami e Zoro che un po’ ridevano, un po’ litigavano e un po’ si baciavano.
- Senti, Robn, sono stato bravo, oggi?
L’archeologa annuì. E il capitano riprese: - Allora, se un giorno incrociamo il sottomarino di Law o la nave di Shanks, di Hawkins o di Kidd, ti piacerebbe prendere il posto di Nami?
Robin rimase interdetta: - Perché dovrei aspettare fino ad incontrare un’altra nave pirata?
- Perché come farei a sposare me stesso con te essendo il capitano? Ho bisogno di un altro comandante che dica la frase che mi hai fatto imparare.
Le labbra di Robin si allargarono in un immenso sorriso e rispose: - Sì, mio capitano, allora aspetterò.
E delicatamente gli posò un bacio sulla guancia. Rufy la prese per la vita e l’abbracciò, le diede un bacio leggero sulle labbra, poi si scostò: - E’ una promessa?
Domandò allegramente. La risposta fu un lieve sussurro all’orecchio del capitano:
- E’ una promessa.        

Ebbene sìc'è anche una traccia di RuRobin, non ve lo aspettavate, vero?

Allora, grazie di cuore a
Kiko90
Kevinko
Zomi
Farshid
Smilegivemefive
Che hanno recensito
A coloro che hanno letto ed inserito la storia tra le seguite, preferite, ricordate.
A presto
bic
  
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