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Autore: _nicksbum    06/12/2012    4 recensioni
settle down with me, cover me up, cuddle me in (ed sheeran - kiss me)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Settle down with me, cover me up, cuddle me in.. Lie down with me, hold me in your arms.. Your heart’s against my chest, lips pressed to my neck.. I’ve fallen for your eyes, but they don’t know me yet, and the feeling I forget, I'm in love now.. kiss me like you wanna be loved -










Saremmo dovute arrivare quarantacinque minuti fa, ma ovviamente, per colpa di Ruth, che come al solito non riusciva a prepararsi in tempo, eravamo in questo dannatissimo ritardo.
Vagavo con lo sguardo fuori dal finestrino, persa ad osservare la bellezza di Londra che non avevo mai visto, mentre pensavo al fatto che finalmente avrei rivisto il mio migliore amico, o almeno, quello che un tempo era il mio migliore amico. Non ci vedevamo da mesi, nonostante io lo sognassi spesso, innamorata com'ero di lui.
Ero ansiosa, nervosa e impaurita di quest'incontro.
Ero nervosa perchè non ci vedevamo da tanto.
Ero nervosa perchè mi mancava da morire.
Ero nervosa perchè lui non sapeva che io sarei venuta.

Nicola, sua sorella, mi distrasse dai miei pensieri. “Charlotte, dobbiamo andare”. Quando pronunciò quella frase, mi accorsi che eravamo arrivate davanti ad una grande casa, enorme, bianca e bellissima.
Scesi titubante dal taxi che ci aveva condotte lì e afferrai con mano tremante la valigia che Ruth mi stava passando.
Sei nervosa, Charlie?”, chiese quest'ultima.
Io semplicemente annuii. “Vedrai che andrà tutto bene.. mio fratello sarà contento di vederti
Speriamo”, mormorai per poi seguirla fino all'ingresso, dove suonammo in attesa che qualcuno ci aprisse.
Una voce possente e leggermente roca ci chiese chi fossimo, poi ci aprì il portone. Io sbarrai lo sguardo, agitandomi ancora di più, ma la mano calda di Nicola stretta alla mia, mi tranquillizzò.
In quei mesi lontana da Liam, io e Nicola avevamo stretto un gran bel rapporto di amicizia, forse perchè lei mi ricordava tanto suo fratello, caratterialmente.
Entrammo in giardino e mi guardai attorno spaesata, seguendo come un'automa Ruth e Nicola fino alla porta. Solo quando arrivammo davanti alla porta, mi resi conto che probabilmente Liam era al di là di quella porta e mi sottrassi alla presa di Nicola, indietreggiando.
Lei si voltò e mi guardò impaziente “Non fare la bambina..”, esclamò. Sapeva come mi sentivo, sapeva cosa provavo per suo fratello e riteneva il mio comportamento ridicolo. “Adesso entriamo e vedrai che non calcolerà di una virgola noi, ma avrà occhi solo per te”.
Tu sei pazza, Nicky”, commentai, scuotendo la testa.
Vedremo
In quel momento la porta si aprì, ma sullo stipite non trovammo Liam, ma Harry, il compagno di band riccioluto, alto e dinoccolato che con il suo bellissimo sorriso ci accolse in quella casa, che sembrava più un albergo, che una semplice villa.
Salutò Nicola e Ruth affettuosamente, poi spostò lo sguardo su di me. “E tu saresti?
Charlotte”, sussurrai, stringendo tremante, la mano che mi porgeva. Poi mi allontanai di scatto, sentendo un urlo provenire dalla stanza affianco.
Harry, chi è?
La sua voce. La sua inconfondibile voce. Il mio cuore prese a battere forte, troppo forte, più del necessario.
Prima che Harry potesse rispondere, sentii dei passi dietro di me e mi voltai di scatto, trovandomi davanti lui.
Indossava una semplice tuta grigia e una t-shirt nera, i capelli scarmigliati gli contornavano il viso, quel viso che mi era mancato tanto. Notai il suo fisico, visibilmente cresciuto, poi portai lo sguardo sul suo.
I suoi occhi color cioccolato erano sgranati dalla sorpresa, ma quando incontrò il mio sguardo, lo vidi riprendersi.
Si avvicinò lentamente e quando fu a pochi passi da me, mi circondò con le sue braccia forti e calde. Mi sollevò da terra, afferrandomi per le cosce e mi strinse a sé, com'era abituato a fare, ogni volta che ci incontravamo in passato.
Allacciai le mie braccia al suo collo e affondai il viso nel suo petto che si alzava e abbassava velocemente e sentii il suo respiro sfiorarmi il collo.
Era agitato, lo percepivo.
Io tremavo ed ero felice.
Felice di quell'accoglienza, come se niente fosse cambiato.
Felice di ritrovarlo lì, contento della mia presenza.
Felice di essere di nuovo insieme a lui.
Ciao cucciola”, sussurrò contro la mia guancia, prima di sfiorarla dolcemente con la sua.
I brividi mi percorsero ripetutamente, ma cercai di calmarmi, anche se non ci riuscivo facilmente.
Sentii lacrime di felicità rigarmi le guance e senza sapere cosa dire, rafforzai la presa; lui fece altrettanto, avvicinandomi, se possibile, ancora di più a sé.
Rimanemmo abbracciati per un tempo che mi parve infinito, ma venimmo interrotti fin troppo presto, per i miei gusti, da un colpo di tosse.
Lui, ancora con me in braccio, alzò la testa e solo allora notò le sue sorelle che lo guardavano con aria divertita e se possibile maliziosa.
Ciao eh”, esclamò Nicola, ridacchiando.
C-ciao..”, balbettò Liam, in imbarazzo.
Mi divincolai dalla sua presa, nonostante volessi rimanere così per sempre e mi allontanai di qualche passo, sorridendogli, per permettergli di salutare le sorelle le quali, non appena mi fui allontanata, gli saltarono addosso senza troppe cerimonie, travolgendolo di baci e buffetti.
Harry mi si avvicinò e mi sorrise. “Non sapevo avesse una ragazza”, sussurrò senza farsi sentire, in tono fin troppo malizioso.
Arrossi fino alla punta dei capelli e risposi “Infatti sono solo la sua migliore amica
Avete uno strano rapporto, per essere solo amici”, insistette lui, prima di zittirsi e tornare a sorridere, proprio mentre Liam si avvicinava a noi.
Cercai di scacciare le parole di Harry dalla mente, per dedicarmi esclusivamente a Liam.
Quest'ultimo mi prese per mano e mi attirò a sé, nuovamente tra le sue braccia, nelle quali mi fiondai.
Non mi accorsi molto di quello che successe poco dopo, mi resi conto solamente che, dopo dieci minuti ci ritrovammo soli, in quell'entrata immensa.
Sentivo il suo sguardo addosso, mentre ancora mi stringeva a sé, ma quando si allontanò quasi di scatto, alzai la testa in cerca dei suoi occhi. “Vieni”, mormorò.
Lo seguii e capii, con notevole ritardo, che era diretto verso la sua stanza.
Quando entrò, si buttò sul letto matrimoniale che campeggiava in mezzo alla camera, trascinandomi con sé, per poi rannicchiarsi contro di me, come faceva spesso mesi e mesi prima.
Il mio cuore, ritornato ad un ritmo normale poco prima, riprese a battere forte, quasi dando fastidio così, per tranquillizzarmi, iniziai ad accarezzargli i capelli.
Amavo farlo, mi rilassava e sapevo che rilassava anche lui, infatti lo sentii sospirare poco dopo.
Mi sei mancata, cucciola
Anche tu”, mormorai sentendomi, finalmente, completa.
Mi strinse ancora di più a sé, poi poggiò il mento sul mio petto e alzò lo sguardo per incontrare il mio, già fisso su di lui.
Non separarti mai più da me per così tanto tempo..”, disse serio. “Nemmeno tu..”, mormorai.
Nel mio tono si sentiva l'urgenza di averlo accanto e per chi mi conosceva bene come lui, era facile capire quanto avessi bisogno di averlo vicino in quel momento.
Annuì per poi avvicinare il suo viso al mio e posarmi un leggero bacio sulle labbra.
Rimasi immobile, con il respiro a mille, il battito accelerato e gli occhi scuri fissi su di lui.
Mi sorrise, come se non fosse successo nulla, e tornò a posare il viso sul mio petto, ascoltando il battito incessante e battagliero del mio cuore, mentre in me, dietro all'immobilità di quel momento, si nascondeva un'euforia mai provata prima.
Sentivo di poter scalare l'Everest in pochi minuti, arrivare al centro del mondo, volare persino, da quanto mi sentivo felice ed emozionata in quel momento, nonostante quel leggero bacio a stampo non fosse niente di che.

Rimanemmo abbracciati per tanto tempo, il cielo si era persino oscurato, senza dire nemmeno una parola; bastava il contatto tra noi a farci star bene.
Ma poi mi districai da lui che mi guardò per la prima volta dopo ore.
Mi guardò curioso e mormorai “Ho sonno”. Lui ridacchiò e annuì “Anch'io... ma prima di dormire volevo presentarti agli altri”.
Io arrossi violentemente. “Devi proprio?
Certo..”, sorrise. “Devono conoscerti
Mi posò una mano sul viso, accarezzandomi dolcemente la guancia, poi si avvicinò lentamente, cercando di prepararmi a quello che, ormai, sapevo volesse fare e rimasi immobile in attesa di quel bacio che arrivò poco dopo.
Un bacio diverso dal primo, un bacio più profondo. Un bacio che sprizzava amore da tutte le angolazioni.
Mi fece distendere ancora sul letto e si stese su di me, senza pesarmi addosso. La mano che non circondava il mio viso, si posò sul mio fianco stringendolo leggermente.
Le sue labbra ancora posate sulle mie, si muovevano leggere e delicate ma io volevo di più. Affondai la mano tra i suoi capelli e avvicinai il suo viso ancora di più al mio, cosicchè le nostre bocche si fusero completamente.
Lui si allontanò di poco e mi guardò intensamente. Arrossii, dopo essermi resa conto del mio gesto avventato, ma lui continuava a spostare lo sguardo dalle mie labbra ai miei occhi e quasi non ci fece caso.
Sei bellissima”, sussurrò.
Spostai lo sguardo su di lui. I nostri occhi si intrecciarono e arrossi ancora, molto più di prima.
Finirò per crederci..
Dovresti crederci perchè è la verità”.
Spostai lo sguardo, sorridendo e lo sentii sospirare. Un sospiro felice.
Sentivo il cuore battere forte, più del dovuto.
Era strano sentirmi dire certe cose da lui. Anche prima era solito farmi questi complimenti, ma credevo fosse solo per cortesia.. dopo i nostri baci di oggi, non ne ero più sicura.

 


POV LIAM

Quando l'avevo vista, quel pomeriggio, non ci potevo credere.
La mia piccola era lì, finalmente.
Dopo mesi di lontananza, rieccoci insieme, come una volta.. solo che tutto era diverso adesso; anche i miei sentimenti per lei.
Durante quei mesi, avevo capito quando mi mancasse e quanto tenessi a lei, era più di una semplice amica e di questo ne ero certo, ma oggi ne avevo avuto la conferma.
Lei non era scappata, non si era arrabbiata anzi, era rimasta lì con me, aveva ricambiato a quello stupido bacio a stampo, aveva ricambiato i miei gesti, i miei complimenti.
E ne ero felice.
Mi voltai, portandola sopra di me e lei mi guardò, nella sua espressione coglievo confusione e felicità.
I capelli arruffati le ricadevano sul seno e il sorriso s'intravedeva al di sotto delle ciocche che le coprivano il viso.
La fissavo immobile, trattenevo quasi il respiro. Non osavo fare nulla, non volevo interrompere questo momento, non volevo smettere di ammirarla.
Si scosto una ciocca di capelli dal viso e scorsi il suo sguardo vivo più che mai.
Appoggiò il seno contro il mio petto, le labbra sul mio collo, io le posai una mano sulla schiena così delicatamente che quasi non se ne accorse. Prese a disegnare sul mio petto delle figure immaginarie; un cuore, un quadrato, una stella, dei ghirigori.

La osservavo mentre i brividi percorrevano il mio corpo continuamente. Ogni brivido era una stretta allo stomaco.
Mi mancava il fiato.
Charlie..
Mmmh
Grazie per essere qui”, mormorai, sfiorandole i capelli, come faceva spesso lei. “Per non esserti mai dimenticata di me
Non potrei mai dimenticarmi di te”, rispose lei seria, alzando leggermente la testa per potermi guardare negli occhi e io mi persi nei suoi, in quegli occhi dei quali mi ero innamorato ancor prima che mi conoscessero.. Quegli occhi che mi facevano sorridere ogni volta.
Mai?
Mai”, confermò.
Si rannicchiò nuovamente sopra di me e sospirò, tornando a disegnare sul mio petto che si alzava e abbassava velocemente.
Nemmeno io, cucciola” E sorrisi tra me. Non ero mai stato così sicuro di qualcosa come in quel momento.
Mai mi sarei dimenticato di lei, mai l'avrei più lasciata. Non potevo lasciarla, non lei che mi faceva stare così bene. Mi diedi dello stupido per tutti quei mesi passati lontano, ma adesso dovevo rimediare.
Dovevo farla felice, per essere felice anch'io.
Sentii la sua mano abbandonarsi sul mio petto e capii che si stava addormentando, così chiusi gli occhi e cercai di rilassarmi, anche se averla vicina non aiutava.
Continuai ad accarezzarle i capelli finchè il suo corpo non si rilassò del tutto, a quel punto, vinto dalla stanchezza e dal tepore che il suo corpo emanava, mi addormentai anch'io, felice come non mai.
Felice di averla accanto.
Felice.











Holaaaaaaaaaa


ebbene si, sono tornata con un'altra OS.
non ho idee per continuare la fanfiction, perciò scrivo oneshot, bello, yeeeah!

anyway... non so che dire... sono una romanticona, questo ormai si sarà capito e Liam in questo periodo è una vera e propria ossessione, perciò eccomi qui, ancora lui, sempre lui.
Mmmh, non c'è molto da dire, spero solo che vi piaccia :)



p.s. AMATE ED SHEERAN PERCHE' E' UN AMORE ROSSO PATATOSO!  E VOTATELO AI GRAMMY.
ciao.


SIL, :) 

  
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