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Autore: Psychedelic Mushroom    07/12/2012    3 recensioni
Cosa poteva saperne lui?
Non avrebbe mai potuto immaginare che, da quella sera, tutta la sua vita sarebbe cambiata.
N.B. questa FF avrà pochissimi capitoli! xD
RECENSITE ;D
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                         L'amore è cieco.


- Tom io non voglio dire che lei non è adatta a te o che non sia simpatica, però lei ha quel... -
- Cosa, Bill? - gli chiese Tom molto arrabbiato. Tom non sopportava sentire discorsi del genere. Soprattutto se uscivano dalla bocca di suo fratello.
- Tom lei è... cieca. Lo sai che è una grossa responsabilità? -
- Lo so benissimo, ma credi che io non sia in grado di farla stare bene? -
- Non volevo dire questo -
- Allora cosa intendevi?-  chiese disperato Tom. Cosa poteva intendere se non quello? Lui non lo riteneva in grado di prendersi cura di una persona con il problema di Isis.
- Tom, io non volevo dire che non potresti farla stare bene, solo, lei ha bisogno di cure e attenzioni particolari. Lei non è come le altre ragazze e... - Tom a quel punto coprì le parole di Bill.
- Cos'ha di diverso, Bill? - chiese al massimo della rabbia. Non poteva credere che Bill stesse facendo dei discorsi così insensati. Perchè non capiva? Come faceva a non comprendere l'amore che provava nei confronti di Isis? Era geloso? Tom non riusciva a darsi una spiegazione logica. Era vero: Isis era cieca e questo poteva comportare delle complicazioni, ma lei era forte e non si creava problemi per la sua cecità; non ne creava nemmeno agli altri. Quindi, dov'era tutto il problema?
- Lei non ci vede, Tom. Non ci vede. Tu non puoi immaginare quanto potrebbe essere difficile per te seguirla in ogni momento. Lei potrebbe sentirsi male. Lo sai anche tu che ha altri problemi oltre al fatto di essere cieca. Come puoi non capire? -  Tom rimase immobile. Era vero anche questo: Isis aveva dei problemi al cuore, ma questo comunque non la rendeva diversa dagli altri.
Tom sospirò e abbassò lo sguardo. Bill lo osservava sapendo che forse aveva un pò esagerato, ma non gli aveva mai nascosto i suoi pensieri e le sue preoccupazioni e non voleva farlo adesso.
- Vai a dormire da mamma stanotte. Ciao - detto questo, Tom si avvicinò alla porta e uscì dallo studio. L'aria fresca si faceva largo fra le strade di Los Angeles e lui si fermò sentendo quel venticello sulla pelle. Un sentimento di rimorso, era questo quello che provava. Non voleva litigare con Bill, ma lui amava Isis e non riusciva a capire come facesse Bill a non percepire quel sentimento. Come faceva a non rendersi conto di quanto Tom amava la sua ragazza? Lui non si sarebbe mai fidanzato con qualcuno senza provare davvero dei sentimenti. David più volte aveva provato a spingerlo a stare con una ragazza ma, per David, quella era solo una trovata pubblicitaria. Tom stavolta sentiva davvero qualcosa di profondo.
Sospirò e si diresse alla sua macchina. Non vedeva l'ora di tornare a casa e di riabbracciare Isis.

*

- Amore - Tom sorrise rientrando in casa. Si sentiva il suo profumo sparso nell'aria. Arrivò nel salone, ma lei non c'era. Guardò l'orologio appeso alla parete; erano le 19:40.
*Doccia*... pensò sorridendo. Lei a quell'ora era solita infilarsi in bagno e restarci per un paio d'ore.
Salì le scale e si diresse proprio in bagno. Lentamente aprì la porta e la richiuse alle sue spalle. Era avvolto in una nuvola di vapore, ma riusciva a vederci abbastanza bene. Si avvicinò alla doccia e scostò leggermente la tendina verde. Quello era solo un intralcio. Infatti era stata lei a volerla. Diceva: come fate a non averla? L'acqua schizza da tutte le parti. Sorrise a quel ricordo e rimase lì ad osservarla. Ogni tanto, sul volto della ragazza, si dipingevano dei dolci sorrisi. Tom era davvero curioso di sapere cosa stava pensando.
- La smetti di fissarmi? - Tom sussultò. Stavolta non aveva fatto alcun rumore; come l'aveva sentito?
- Non posso, sei troppo bella - cercò di giustificarsi anche se in realtà, non ce n'era bisogno. Ormai lei si era abituata alle manie di Tom che si racchiudevano in due semplici parole: tu nuda.
Isis rise; era il miglior modo per respingere la forte vergogna. Era una cosa altamente ingiusta: lui poteva vedela nuda mentre lei non poteva nemmeno osservarlo in qualsiasi momento della giornata.
- Grazie ma, adesso, vattene -
- No, voglio restare qui - Isis sbuffò.
- Fai quello che ti pare. Però, tieni le mani a posto - Tom scoppiò a ridere e si sedette sul bordo della vasca. Sinceramente, a Tom non interessava tanto vederla nuda, era solo per stare con lei. Certo, ogni tanto gli veniva la sfrenata voglia di entrare nella doccia con lei, ma sapeva quanto le dava fastidio e cercava di calmare i suoi bollenti spiriti.

*

- Tom, dai dimmi la verità -
- Ti ho detto che va tutto bene - ormai erano passati quasi venti minuti dall'uscita dal bagno. Erano andati dritti in camera da letto e Isis, mentre si vestiva, aveva percepito qualcosa di strano nel comportamento di Tom; un pò troppo taciturno.
- Per favore, Tom - lui sospirò. Non voleva dirgli che aveva litigato con Bill, ma sapeva che la ragazza si era accorta della sua agitazione e non sapeva che scusa inventarsi. Forse, non voleva proprio inventarsela per non mentirle. Era, però, giusto che lei sapesse tutto. Non voleva avere segreti con lei.
- Prima ho litigato con Bill - disse tutto d'un fiato. L'aveva detto ma, probabilmente, adesso doveva dare le spiegazioni del litigio; era quello che più lo spaventava. Come poteva dirgli che Bill non la odiava ma la voleva lontana da lui?
- Oh, bhe, visto? Non, non è stato così... difficile - Isis chinò la testa mentre il suo stomaco si stringeva e le faceva male. Stava creando troppi problemi fra Bill e Tom. Da quando era arrivata nella vita di quei ragazzi non li aveva mai visti andare del tutto d'accordo. Eppure, prima che lei conoscesse Bill, Tom le aveva detto che avevano un legame molto profondo.
- Amore, va tutto bene? - Isis annuì subito forzando un sorriso. Tom si accorse che quel sorriso non era molto sincero, ma aveva timore di approfondire il discorso. Aveva una terribile paura di ferirla.
- Tom, io non ho fame. Mi addormento, notte - a quest'affermazione Tom non potè fare altro che perdere mille battiti. Isis si alzò e andò verso il suo lato del letto; si mise sotto le coperte e cercò di mandare via la tristezza.
Tom sospirò. Non gli aveva detto di restare lì fino a che non si fosse addormentata, non l'aveva abbracciato, nè baciato. Si sentiva davvero in colpa. Non voleva che lei stesse male e, invece, sapeva bene di averle inflitto una profonda ferita.
Voltò lo sguardo verso il grande armadio fatto di specchi: aveva una brutta cera. Adesso anche lui era ferito, sia dentro che fuori.

*

Tom tornò a casa dallo studio. Per fortuna stavolta non aveva litigato con Bill, ma solo perchè David non gliene aveva dato l'opportunità riempendoli di lavoro.
Si diresse nel salone con l'intenzione di far pace con Isis; lo voleva più di ogni altra cosa. Accese la luce: lei ovviamente non c'era.
Dov'era finita adesso? Tom sorrise , ma s'incupì quando si accorse che anche la luce della cucina era spenta. Sospirò e si diresse al piano superiore. Erano le 19:00, probabilmente stava facendo la doccia. Dal corridoio, però, non sentiva il rumore dell'acqua. Aprì la porta e il bagno era buio e vuoto. Tom si irrigidì un istante e il cuore gli esplose nel petto. A passo veloce si diresse in camera da letto: vuota anche questa. Corse di nuovo giù e andò in cucina, magari era al buio.
*Per lei non è importante la luce* pensò stupidamente. Ma lei non c'era. Si stava preoccupando davvero e la sua agitazione era salita alle stelle. Corse al telefono e la chiamò; non rispondeva. Sbuffò e si guardò intorno. Avrebbe voluto vederla apparire dal nulla. Sospirò cercando di concentrarsi e capire dove poteva essere ma, mentre lo faceva, i suoi occhi caddero sul tavolino di fronte al divano: un foglio poggiato su un libro.
Ci si avvicinò con cautela; aveva quasi paura di prenderlo. Afferrò il foglio e, prima di aprirlo, lesse il titolo del libro: amore per sempre. Quel libro lo aveva comprato Isis, sia per lei stessa che per lui, ma Tom non l'aveva mai aperto. Leggere non era uno dei suoi passatempi preferiti. Isis voleva che lo leggesse, ma lui non l'aveva mai fatto. Si stava sentendo un pò in colpa.
Scosse la testa e aprì il foglio, che era piegato in due, con paura.
Questo diceva:

Ciao Tom,
ti starai chiedenado perchè, invece del mio corpo ambulante, hai trovato questa lettera, vero? Bhe, l'ho fatta scrivere da Bart per ovvi motivi, ma sappi che le parole che leggerai sono uscite dal mio cuore. Quindi, ti prego, leggi fino in fondo.

Amore, dal primo giorno che ti ho conosciuto ho capito che sei una persona speciale, una di quelle persone che meritano il meglio dalla vita, una di quelle persone che non deve essere messa davanti a scelte troppo difficili. Tu sei sempre stato dolce, premuroso, gentile nei miei confronti. Mi hai sempre dimostrato quanto mi ami. Ti amo anche io, Tom. Ti ho amato dalla prima volta che ti ho parlato. Tu sei sempre stato così attento a non farmi sentire diversa dalle altre persone e ti ringrazio per questo. Anche se non siamo stati insieme per molto, posso dirti che con te ho passato i migliori momenti della mia vita. Tu mi hai fatto ridere; ridere davvero. Con i tuoi occhi mi hai fatto vedere il mondo mentre mi perdevo in ogni tuo bacio.
Tom, con te ho provato emozioni uniche che non dimenticherò mai. Fare l'amore con te è stato meraviglioso e non dimenticherò mai quando, dopo, mi hai sussurrato quel 'ti amo'. Era così bello potermi stringere a te ogni volta che ne avevo voglia e poter sentire il tuo profumo sulla mia pelle.
Sappi che ti ho amato a tal punto da non riuscire a stare lontano da te.
Adesso però sento un vuoto dentro che non riesco a colmare. Ho rovinato lentamente il rapporto che avevi con Bill e questo non va bene. Non posso pensare di aver fatto soffrire qualcuno per puro egoismo.
Ti prego non odiarmi per quello che sto per fare. Io ti amo davvero, ma non possiamo andre avanti così.
Eri e sarai per sempre la persona più importante della mia vita.
Non smetterò mai di pensare che io te eravamo fatti per stare insieme; un pò come nelle favole. Ma le favole sono racchiuse nelle pagine dei libri proprio perchè nella vita reale non c'è sempre un lieto fine.
Probabilmente, quando leggerai questa lettera, io sarò già molto lontana da te; ma ricorda che, se vorrai, potrai portare il mio cuore con te per sempre. Te lo lascerò fare perchè io voglio tenere stretto il tuo.
Credimi amore mio, sto soffrendo al solo pensiero di lasciarti, ma non vedo altra soluzione. Tu, forse, diresti che l'amore che proviamo l'uno per l'altra potrebbe rompere ogni barriera, ma io non ce la faccio Tom. Sono fragile, troppo.
Arrivo alla fine e ti dico grazie. Grazie per ogni momento passato insieme, grazie per aver cercato il mio nome in quella lista, grazie per avermi insegnato cos'è il vero amore, grazie per avermi amato.
Perdonami per averti illuso così, perdonami per averti fatto stare male, perdonami per tutto.
Ti amo, Isis.


Fine.

Note: bene, siamo arrivati alla fine (T_T). Spero che questa breve FF vi sia piaciuta.
Volevo dedicare pochissime parole alla piccola principessa di Bill che, purtroppo, è venuta a mancare il 5/12/12. R.I.P. <3

  
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