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Autore: Najara    07/12/2012    9 recensioni
I Lopez sono una nobile famiglia di maghi, dalla lunga e pura genealogia e Santana ne è l'ultima esponente. E Brittany è Brittany... si incontreranno ancora una volta tra bacchette, incantesimi, duelli e pozioni.
Una long Brittana nel mondo di Harry Potter.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Eccoci alla fine…

Buona lettura!

 

 

Epilogo: Andare avanti

 

 “Grifondoro perde la pluffa! Recuperata da Lopez che vola verso gli anelli!” Il pubblico urlò esaltato dalla perfetta mossa di recupero di Santana e trattenne il respiro mentre lei evitava un bolide spedito contro di lei da Puck,

“E segna! Portando Serpeverde in vantaggio di sessanta punti! Cosa ha mangiato oggi la cacciatrice dei Serpeverde?” Santana sorrise eseguendo un giro della morte con la scopa e mettendosi nella scia del cacciatore di Grifondoro in possesso della pluffa.

“Aspettate! Quinn Fabrey si lancia all’inseguimento del boccino!” Santana colpì il Grifondoro con la fluffa soffiandogliela da sotto il naso poi stringendola sotto il braccio alzò gli occhi osservando il volo di Quinn.

“Prendilo Quinn!” Mormorò tra i denti e Quinn eseguì afferrando il boccino. Santana gettò la pluffa in alto e poi scese a terra.

“Serpeverde vince la partita!” Urlò il commentatore ma il campo era già invaso dai Serpeverde in festa. Santana rimase sulla scopa riuscendo così ad individuare in quel mare di verde e argento il blu e bronzo di Brittany. Scese davanti a lei con un sorriso e lasciò che la ragazza corresse tra le sue braccia.

“Sei stata grande!” Le disse lei sorridendo. Santana si perse nel suo sguardo, perché non ora?

“Ti amo Brit…” Disse e poi si avvicinò alle sue labbra ma Brittany si scostò rapida,

“Ti hanno dato un’altra pozione?”

“No, baciami” Brittany appariva dubbiosa ma Santana si avvicinò di nuovo e lei non la respinse. Le loro labbra si incontrarono e Santana avvolse le braccia attorno al collo di Brittany attirandola di più a sé.

Non vide gli sguardi stupiti e divertiti, né i sorrisi felici che si lanciarono Rachel e Quinn, come non sentì il commento alquanto scioccato di Puck che ricevette uno scappellotto da Quinn. Solo Brittany contava in quel momento, solo lei e la gioia che provava anche solo guardandola.

Che il mondo lo sapesse, Santana Lopez era innamorata e felice.

 

Il professore la guardò,

“Ha eseguito un esame praticamente perfetto… cosa ne dice di mostrarmi il suo Patronus?” Santana sorrise poi guardò Brittany che stava superando l’esame affianco a lei,

Expecto Patronum!” Mormorò riempiendo la stanza di luce e gioia,

“Signorina Lopez, lo dissolva altrimenti darò Eccezionale a tutti quelli che la seguiranno! Anche a quelli che meritano un Troll!” L’uomo sorrise e Santana ritirò il Patronus. Brittany accanto a lei le annuì felice poi senza neanche guardare aggiunse nel calderone gli ingredienti apparentemente in modo casuale, la strega che la stava esaminando stava già alzando la bacchetta pronta all’esplosione, ma Santana sorrise, Brittany era un talento naturale, la pozione assunse una perfetta tonalità azzurro cielo e la strega le fece i complimenti.

 

“Santana, salutami tuo padre! E’ un uomo meraviglioso e…”

“Piantala Berry! O penserò che tu ti sia presa una cotta!” Quando lei e Brittany erano tornate in infermeria, avevano trovato Rachel e Marcus Lopez persi in una serratissima discussione sull’importanza di non si sa quale scrittore di un libro di incantesimi. Quinn era sveglia e stava aspettando che la pozione risanante le togliesse il mal di testa, di sicuro sarebbe stata pronta ad affrontare le lezioni del mattino. Suo padre aveva interrotto la discussione e aveva appreso con gioia quello che era successo nell’ufficio del preside, anche se il modo in cui Santana e Brittany si guardavano e si stringevano la mano era stato piuttosto eloquente.

“Vedete di farvi sentire… la scuola è finita ma aspetto i gufi di entrambe!” Disse Quinn guardando le due ragazze. Santana andò a stringerle, non avrebbe mai dimenticato il modo in cui Quinn l’aveva aiutata quell’anno e il modo in cui si era schierata al suo fianco contro sua madre e lo stesso valeva per Rachel.

“Oh… ma chi è la biondina che ti sta aspettando?” Chiese Quinn ridendo e lasciando andare Santana che si voltò con un sorriso verso il punto in cui Brittany la aspettava insieme ai signori Pierce. Salutò ancora le due ragazze e poi andò da lei,

“Santana, Brittany ci ha detto che hai vinto la coppa di quidditch!” La salutò il padre,

“E che hai avuto dei voti molto alti agli esami!” Aggiunse la signora Pierce che lo reputava un argomento più sicuro.

“Sì, è stato un anno molto importante… e queste erano solo due cose di poco conto…” Sorrise a Brittany che le tese la mano permettendole di intrecciare le loro dita.

“Santana…” La ragazza si irrigidì e sentì la mano di Brittany stringersi con più forza nella sua. Si voltò incrociando, per la prima volta dopo la notte sulle mura Sud, lo sguardo di sua madre.

“Piacere!” Il signor Pierce le tese la mano e la donna rimase un istante immobile prima di accettarla,

“Piacere mio… sono la mamma di Santana, voi siete i signori Pierce, giusto?”

“Siamo noi! Il papà e la mamma di questa bella streghetta!” Disse l’uomo stringendo Brittany, Santana guardò sua madre, che sorrise, forse non era proprio a suo agio ma almeno ci stava provando…

“Mi piacerebbe avervi a cena… o a pranzo… uno di questi giorni…”

“Sarebbe un vero piacere Signora Lopez!”

“Anna…” Disse la donna con un sorriso leggermente più rilassato, Santana osservò sua madre e poi Brittany che sorrideva,

“Mamma?”

“Sì?”

“Cosa stai facendo?”

“Cerco di non essere stupida… cerco di rimediare ad un terribile errore…” Disse la donna e Santana seppe quanto quelle parole, per di più dette davanti a degli sconosciuti, pesassero per lei e ne capì l’importanza, non sarebbe stato facile, ma forse potevano tornare a guardarsi negli occhi senza ferirsi.

“Andiamo a casa?” Chiese Santana e la donna sorrise gli occhi che si riempivano di lacrime, per poi tenderle la mano. Una mano priva di guanto, libera dal marchio, in quei mesi sua madre doveva aver incontrato sua sorella, doveva averne chiesto il perdono. Santana accettò quella mano, guardò Brittany e sorrise,

“Ci vediamo dopo…” Fece un cenno di saluto ai signori Pierce e poi annuì a sua madre che strinse la sua mano e la riportò a casa.

 

 

Note

 

Prima di tutto: grazie! Lo dico e lo ripeto, siete gentilissime ed è un piacere trovare e leggere i vostri commenti!

Ho voluto, alla fine riabilitare, la mamma di Santana, anche lei come sua figlia ha bisogno di un po’ di tempo per capire quale sia la cosa giusta da fare. Anche perché non volevo che fosse una mamma cattiva… va bene non è stato proprio carino quello che ha fatto ma tenterà di rimediare d’ora in avanti! ;-)

 

Il futuro… non ho storie pronte! Ma ne ho un sacco di iniziate anche alcuni sequel sempre promessi e mai postati! Quindi se le vacanze saranno favorevoli potrò concludere qualcosa e rendervi partecipi dei miei deliri!

 

Ancora grazie mille e alla prossima storia!

 

  
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