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Autore: jawaadhugsme    08/12/2012    36 recensioni
Louis, allarmato, prese il foglio e scrisse "Tutto bene? Ho fatto qualcosa che non andava?"
Valerie prese un respiro profondo e posò la penna sulle gambe di Louis. "Non posso sentire Louis, non sono come te." disse con i gesti, la lingua dei sordi muti.
Louis sentì un groppo alla gola, sorridendo dolcemente alla ragazza che aveva davanti a lui.
"Sei bellissima, comunque." scrisse disegnando un cuore affianco.
Le guance di Valerie arrossirono e su di esse si posarono le mani calde di Louis, le quali le accarezzarono lentamente.
Il ragazzo avvicinò piano il volto a quello di Valerie che iniziò a tremare piano, mettendo poi le mani fredde sul petto di lui, sentendo il cuore battergli forte.
"Posso sentire il tuo cuore battere forte" disse Valerie, cercando di farglielo capire a gesti.
Louis sorrise. "Batte per te." le fece capire lui con i gesti, per poi baciarla dolcemente.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I can hear your heartbeat









Valerie si stinse nella sciarpa viola, coprendosi il naso con essa in modo tale da scaldarsi.
Camminava tra la gente guardandosi attorno: le luci natalizie sopra di lei lampeggiavano, le vetrine dei negozi decorate con alberi e varie decorazioni per attirare i clienti, riuscendoci anche bene. Aveva le cuffie nelle orecchie, il volume così alto che anche le persone che le passavano accanto potevano sentire ciò che stava ascoltando, anche se lei non ci riusciva. La gente la guardava sempre, bisbigliando tra di loro notando quanto fosse strana quella ragazza dai capelli verdi con gli occhi grigi: ma lei non gli ascoltava, non ci sarebbe nemmeno riuscita. Il pullman si fermò davanti a lei e salì, cercando un posto libero che trovò presto, visto che al suo interno vi era solo un ragazzo, anche lui, con la musica nelle orecchie. Valerie si perse a osservarlo: capelli castani sistemati in una cresta disordinata posta in un lato, un cappotto marroncino che copriva la maglietta bianca che indossava e i pantaloni neri a sigaretta fasciavano le gambe magre, mentre ai piedi portava delle all star bianche consumate. Lo fissò a lungo, per poi alzare piano lo sguardo e notò, che anche lui, la stava osservando. Arrossì sprofondando il viso nella sciarpa viola, sfregandosi le mani fredde sui jeans azzurro chiaro. Cercò di non tornare a guardare il ragazzo di prima, ma era più forte di lei: si voltò e notò che le stava sorridendo dolcemente e lei ricambiò imbarazzata, sfregandosi una mano lungo il braccio coperto dal giubbotto blu notte. Il ragazzo si alzò dalla sua sedia, camminando lentamente fino a sedersi al posto vuoto affianco a lei e sorriderle dolcemente, cercando nel suo zaino qualcosa. Valerie guardò curiosa, cercando di capire cosa stesse cercando, ma la sua curiosità fu placata quando tirò fuori un foglio a righe e due penne, una che lui le porse sorridendo.
"Ciao, come stai?" scrisse il ragazzo sul foglio che le porse sorridendo.
Valerie sorrise, impugnando la penna e scrivendo la sua risposta: "Tutto bene, e tu?" per poi passargli il foglio.
Il castano sorride, scrivendo la sua risposta. "Anche io, grazie. Sono Louis Tomlinson, piacere."
Louis, che nome melodioso.. "Io sono Valerie Drew, piacere mio."
Louis sorrise, alzando lo sguardo dal foglio e facendo incontrare i loro occhi, facendo arrossire Valerie.
"Hai un nome bellissimo, come mai sei qui da sola, la notte di Natale?" scrisse curioso.
Valerie sorrise amaramente, scrivendo su quel foglio a righe scritto la sua risposta.
"Avevo bisogno di stare da sola.. Sono quella che viene giudicata in famiglia, anche la notte di Natale."
Louis la guardò dispiaciuto e lei gli sorrise tristemente, alzando leggermente le spalle.
"Mi spiace.. Beh, ora non sei da sola: ci sono io con te a farti compagnia." scrisse Louis con un sorriso porgendogli il foglio.
Valerie gli sorrise riconoscente, non riusciva a capire come facesse a stare bene grazie a un ragazzo conosciuto per caso, così tanto.
"Cosa stai ascoltando?" scrisse nuovamente Louis, alludendo alla canzone che veniva riprodotta nelle orecchie della ragazza.
Valerie estrasse l' Ipod dalla tasca del suo giubbino, leggendo il titolo della canzone riprodotta nelle sue cuffie.
"Don't wake me up, di Chris Brown. E tu?" scrisse passandogli il foglio.
Louis lo voltò, scrivendo la sua risposta. "Diamonds di Rihanna, la conosci?"
"No, mi spiace. E tu cosa ci fai qui, solo, la notte di Natale?" scrisse.
Il foglio poco a poco si stava esaurendo, così come il loro tempo di poter scrivere, siccome la loro fermata sarebbe arrivata in una decina di minuti.
"Sono solo, come ogni anno. Quindi sono faccio un giro per Doncaster per poi stare tutto il pomeriggio su di un pullman, da solo."
"Ma ora non sei solo, ci sono io :)"
Louis sorrise, togliendosi le cuffiette, e prendendole le mani fredde che sfregava sui pantaloni, stringendole nelle sue per poi soffiare l'alito caldo, riscaldandole.
«Va meglio?» domandò a Valerie, la quale abbassò lo sguardo, lasciandosi sfuggire una lacrime.
Louis, allarmato, prese il foglio e scrisse "Tutto bene? Ho fatto qualcosa che non andava?"
Valerie prese un respiro profondo e posò la penna sulle gambe di Louis.
"Non posso sentire Louis, non sono come te." disse con i gesti, la lingua dei sordi muti.
Louis sentì un groppo alla gola, sorridendo dolcemente alla ragazza che aveva davanti a lui.
"Sei bellissima, comunque." scrisse disegnando un cuore affianco.
Le guance di Valerie arrossirono e su di esse si posarono le mani calde di Louis, le quali le accarezzarono lentamente.
Il ragazzo avvicinò piano il volto a quello di Valerie che iniziò a tremare piano, mettendo poi le mani fredde sul petto di lui, sentendo il cuore battergli forte.
"Posso sentire il tuo cuore battere forte" disse Valerie, cercando di farglielo capire a gesti.
Louis sorrise. "Batte per te." le fece capire lui con i gesti, per poi baciarla dolcemente.





Louis si era innamorato di Valerie, una ragazza che veniva definita fuori dal comune.
Dopo quel giorno, il loro amore crebbe sempre di più e Louis imparò a comunicare con Valerie grazie alla lingua dei sordi muti.
I suoi amici gli ripetevano che poteva trovarsene una migliore, ma lui diceva che con Valerie aveva trovato ciò che cercava da tempo.










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Questa è la mia primissima os su Louis che pubblico e,
devo ammettere, che sono soddisfattissima.
So che è un po' surreale, si incontrano e bam, è amore.
Nemmeno io scrivo mai nelle mie storie questo, ma bho, volevo provare l'amore a prima vista (?)
Spero vivamente che vi piaccia e bho..
recensite :)
Elisa.

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