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Autore: Fabu_Louis_    08/12/2012    3 recensioni
non è la solita storiella perfetta dove gli innamorati si mettono insieme, litigano e si rimettono insieme e vissero felici e contenti. propio no.
non è la prima fanfiction che scrivo, ma su di loro si e anche con questo tema.
lasciate una recensione e spero davvero tanto che vi piaccia.
(accetto critiche, se dovete offendere risparmiatevi. grazie.)
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano i primi di Dicembre, una pioggia insistente e continua cadeva su tutta Londra. Dio se la amavo. Mi dava quell'aria sognatrice che adoravo. Nons ono la solita ragazza depressa che piange tutto il giorno rimpiangendo chissà cosa, sono soddisfatta della mia vita e di me stessa. La mia famglia è composta da mia madre Maura Gallagher, da mio padre Bobby Horan e da mio fratello Niall, eravamo benestanti, vivevamo in una villetta al centro di Londra. Avete presente la famiglia del mulino bianco? Ecco, identica. Seduta sul divanetto della mia camera, osservavo la pioggia bagnare l'intera città. Era una cosa bellissima. Sentivo lo scemo di mio fratello suonare la chitarra dalla sua camera, attaccata alla mia, dallo suo strumento usciva una melodia armoniosa che insieme alla pioggia era un'accoppiata vincente. 
 
<< Aileen! Niall! E' pronta la cena! >> urlò mia madre dal piano di sotto, velocemente uscii dalla mia camera dando un colpetto sulla porta chiusa di mio fratello notando che stava ancora suonando. Mi sedetti a tavola, appoggiai le braccia vicino al piatto e poco dopo Niall ci raggiunse. La tavola era apparecchiata elegantemente, come sempre mia madre si era data da fare. La nostra governante si avvicinò ai nostri piatti per rimepirli, ma nostra madre la fermò.
 
<< Bettie, aspettiamo mio marito. Dovrebbe tornare a minuti >> disse dolcemente.
<< Mamma, ma io ho fame >> si lamentò Niall sbuffando.
Mia mamma lo rimproverò con lo sguardo mentre io ridevo per la scena. Lui aveva sempre fame, mangiava sempre senza ingrassare mai e lo inviadavo un pò per questo! Mio padre rincasò pochi minuti dopo, come previsto da mia madre, mi accarezzò la testa, baciò mia madre con un bacio casto e scompigliò i capelli di Niall. Bettie finalmente potè servirci, mio padre raccontò allegramente della sua giornata nella sua clinica, lavorava come medico e noi eravamo fieri di lui. Nonostante avesse passato i quarant'anni da qualche anno, non dimostrava la sua età, aveva ancora i suoi bei capelli color miele e gli occhi felice come quelli di un ragazzino. Mia madre era ancora una bella donna, i capelli lunghi e ricci che le cadevo leggermente sotto le spalle, due occhi verdi come smerarli che spesso truccava e il sorriso bianco come la neve. Loro non mi hanno mai fatto mancare niente, e dopo tutti i lussi che mi avevano fatto avere ero ancora con la testa sulle spalle, sapevo che la famiglia veniva prima di tutto e non avrei cambiato idea. Mi rifugiai sotto le coperte abbastanza tardi, ma ancora prima di prendere sonno Niall fece eruzione nella mia camera mettendosi sotto le coperte con me. Non lo faceva da tanto.
 
<< Che fai biondo? >> chiesi sorridendo.
<< Voglio dormire qui stanotte. Posso? >>
<< Certo che puoi >>
Il suo cellulare vibrò un paio di volte sul comodino, sbuffai.
 
<< Potresti dire ai tuoi amichetti di andare a dormire visto che sono quasi le una? >> dissi scocciata.
Grazie alla luce del cellulare vidi che stava rispondendo al messaggio.
<< E' Harry, mi ha scritto che domani viene a prenderci lui per andare a scuola, Zayn non può >>
 
Mi spuntò un sorriso sulle labbra. Harry era il migliore amico di mio fratello, e io sono innamorata di lui da due anni ormai. Ho diciasette anni, lui diaciannove quindi non mi calcola, e poi lui è occupato a farsi le ragazze di tutta Londra. Zayn invece è il mio migliore amico da sempre, può sembrare un ragazzo duro, scontroso ma in fondo è dolce, con me lo è. Il sonno si impadronì di me con un pizzico di felicità per cosa mi avrebbe aspettato la mattina dopo.
 
<< Aileen, svegliati! Siamo in ritardo, come ogni Lunedì insomma! >>
riconobbi la voce e la 'delicatezza' di mio fratello nel svegliarmi. Lo odiavo quando mi svegliava in quel modo. Aprii gli occhi, e notando l'ora mi catapultai in bagno per lavarmi e per poi vestirmi alla svelta. Quindici minuti alle otto!
<< Harry di incazzerà anche questa volta per averlo fatto aspettare! >> urlò dalla sua stanza, immaginai che si stesse vestendo come Speedy Gonzales. Mi uscì una risata fragorosa.
Per fortuna, per un pelo, riuscimmo ad essere puntuali; propio quando uscimmo di casa, la macchina di Harry accostò davanti al grande cancello di casa mia. Appena chiusi la porta alle mie spalle, mi sistemai i capelli guardando il ragazzo all'interno dell'auto che si stava specchiando nello specchietto retrovisore. Il mio cuore sussultò, come sempre quando lo vedevo.
<< Aileen, ti muovi? Cosa fai ancora sulla porta? >> mi urlò Niall aprendo la portiera della macchina. Lo raggiunsi correndo, salii dietro nel silenzio totale, sentivo solo il battito del mio cuore esagerato. Iniziarono a parlare tra di loro, lo guardavo e non riuscivo a scovargli un difetto. Harry, il ricciolo moro, il ragazzo più bello che avessi mai visto, il sorriso illuminava la situazione più nera del mondo. Poteva sicuramente, ne ero sicurissima. La macchina parcheggiò alcuni minuti dopo nel cortile della scuola, scendemmo tutti e tre e in lontananza vidi Louis, Liam e Zayn, quest'ultimo con la sua solita sigaretta in bocca. Loro erano il mio gruppo di amici, mi trovavo meglio con loro piuttosto che con le ragazze. I ragazzi sono meno complicati! Li salutai con la mano sorridente. Durante le lezioni prestavo attenzione, mi piaceva andare a scuola, imparare cose nuove, impegnarmi ed essere fiera di me stessa; mi piaceva la mia lingua attuale, l'informatica, la letteratura e tutto ciò che riguardava la scuola. All'ultima ora venivo in continuazione disturbata da Zayn, Niall e Louis che mi lanciavano palline di carta, ridevano senza fermarsi. La cosa mi infistidiva e mi faceva ridere nello stesso momento, ma più la seconda!
 
<< Siete tre idioti >> sussurrai tirandogli una pallina che pochi istanti prima avevano lanciato a me. Il mio sguardo si posò sul ricciolo che stava dormendo beatamente, con la testa sul banco, non si vedeva nulla del suo viso furbetto per colpa della folta chioma che si ritrovava sulla testa; le sue braccia avvolgevano il suo capo. Era bellissimo, e incredibilmente dolce. Sorrisi.
 
<< Payne, ripeti l'esercizio alla lavagna. Grazie >> esclamò il professore. Liam alzò la testa dal suo cellulare e dal suo sguardo capii che era abbastanza spaesato, sicuramente stava messaggiando con la sua ragazza Danielle. Lo vidi alzarsi, avvicinarsi alla lavagna e fissarmi in cerca di aiuto. Gli suggerii volentieri. Alla fine dell'esercizio tornando al suo posto, mi sussurò un 'grazie' all'orecchio e mi baciò la guancia. La campanellà suonò la fine delle lezioni, il mio gruppetto di amici uscì quasi correndo, apparte Zayn che mi aspettava sempre fuori dall'aula. E fù così anche quella volta. Mi ci affiancai, tirò fuori il suo pacchetto di sigarette pronto a fumarne una.
 
<< Hai capito qualcosa di matematica? >> mi chiese mentre camminavamo per uscire da scuola.
<< Si, abbastanza >>
<< Beata te >> mi sorrise.
<< Tranquillo, ti spiegherò meglio io prima del prossimo test >> mi attaccai al suo braccio per confortarlo. Uscimmo, e lui automaticamente mise in bocca la sigaretta già accesa.
<< Non dovresti fumare, ti fa male >> lo guardai.
<< Si, lo so >> 
La scena che mi ritrovai davanti mi lasciò senza fiato, ancora se non era la prima volta. Harry e una mora con delle gambe lunghissime mentre si limonavano selvaggiamente sul muretto accanto alla scuola. Automaticamente mi bloccai, attirando l'attenzione di Zayn che a sua volta si fermò anche lui. Sapevo che non era la prima ragazza con cui lo faceva, ma nemmeno l'ultima, lui era così. Nonostante sapevo che era la persona sbagliata per me, non riuscivo a staccare la spina con lui. 
 
<< Che hai? >> mi chiese Zayn, seguì il mio sguardo e capì. Lui era l'unico a cui ero riuscita a confidarlo, non era molto contento del mio sentimento ma ci conviveva, come facevo io.
<< Fregatene, sai com'è fatto >> mi prese con dolcezza la mano, mi baciò la testa vicino ai capelli e mi accompagnò a casa, con Niall dietro mentre si rimpinzava di pop-corn. Con il nodo allo stomaco che avevo, mi veniva da vomitare.
  
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