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Autore: Mana Sputachu    08/12/2012    7 recensioni
Fino ad allora non aveva mai creduto di poter morire, né che potesse accadere a qualcuno vicino a lui – figurarsi Akane! Ci erano andati entrambi vicini tante di quelle volte che faticava a ricordarle, eppure si era ingenuamente convinto che la morte non avrebbe mai potuto toccarli, che sarebbe rimasta una cosa astratta e lontana nel tempo a cui avrebbero pensato solo da vecchi.
[Flashfic partecipante alla Staffetta in Piscina della community lj Piscina di Prompt]
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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A sorta fairytale

 
 
 
Akane… ?
Stringendo la ragazza tra le braccia, Ranma fissava un punto indefinito di fronte a sé.
Non che lo vedesse realmente: era troppo impegnato a rivivere ogni singolo istante della battaglia con Safulan, ricordando il momento in cui il getto d’acqua fredda aveva colpito Akane reidratandola, facendola tornare normale. Credeva che tutto allora sarebbe tornato a posto: sarebbero andati tutti a Jusenkyo, si sarebbero immersi nella Nan Nichuan e sarebbero tornati uomini; e poi via verso Tokyo, a riabbracciare tutti, e finalmente avrebbe detto ad Akane quello che provava…
E invece nulla era andato come aveva sperato.
Akane non aveva riaperto gli occhi, anche se aveva riacquistato il suo aspetto.
Non ho fatto in tempo.
La strinse più forte, dandosi la colpa di tutto.
Akane era morta per causa sua.
Non sono stato capace di proteggerti. Sono un buono a nulla, mi dispiace…
Non riuscì più a trattenere le lacrime, e il suo corpo tremò per i singhiozzi.
Perché era andato tutto storto?
Fino ad allora non aveva mai creduto di poter morire, né che potesse accadere a qualcuno vicino a lui – figurarsi Akane! Ci erano andati entrambi vicini tante di quelle volte che faticava a ricordarle, eppure si era ingenuamente convinto che la morte non avrebbe mai potuto toccarli, che sarebbe rimasta una cosa astratta e lontana nel tempo a cui avrebbero pensato solo da vecchi.
Invece la morte li aveva raggiunti, li aveva stretti nel suo abbraccio e si era portata via Akane.
Tutto quello che gli rimaneva ora era il corpo freddo della sua fidanzata, e la consapevolezza della colpa. Non sarebbero più andati a scuola insieme, non avrebbero più litigato urlandosi a vicenda maschiaccio e pervertito; non avrebbe più avuto occasione di confessarle che non la trovava brutta, né di dirle che la amava. Il suo aishiteru sarebbe rimasto inascoltato, sussurrato solo ai venti del monte Hooh.
“Mi dispiace…” singhiozzò, cullandola tra le braccia. Se ne avesse avuto la forza, avrebbe distrutto ogni cosa attorno a sé, urlando ai kami di dargli una spiegazione per quello che era successo.
Perché Akane era morta? Perché aveva dovuto perderla, ora che così vicino a lei, ora che l’amore li aveva guidati fino a ricongiungersi – anche se nel più tragico dei finali?
Ma forse ai kami non importava di loro due. In fondo non erano che due pedine in un gioco più grande di loro, dove ogni storia aveva un finale già stabilito e impossibile da cambiare. Forse quello era il loro finale.
Ranma pianse ancora, per un tempo che gli parve lunghissimo.
Poi, un lieve tremore nel corpo di Akane.
Per un attimo pensò di averlo sognato, che fosse una qualche allucinazione. Ma la mano che gli sfiorava il viso delicatamente era reale, calda, viva.
“Ranma…?”
Sei… viva?
E pianse di nuovo Ranma, stavolta di gioia.
Pianse perché allora la loro storia non era ancora finita, e forse erano riusciti a riscrivere il loro finale.
Pianse perché Akane era viva, era tornata da lui e gli sorrideva.
La strinse di nuovo, stavolta per non lasciarla più.
 
 
 
 
 
 
Flashfic scritta per la Staffetta in Piscina della community lj Piscina di prompt, con il prompt “Perché questo orrore, se l'amore, solo l'amore, mi aveva fatto da guida?” (I racconti del vascello nero, Watchmen). Partecipa inoltre al 500themes_ita con il prompt 426. Una favola riscritta. Il titolo viene da una canzone di Tori Amos.
È una flashina senza pretese, che ripercorre il finale del manga; l’unica cosa che ho tralasciato sono i dialoghi originali, preferendo inventare – ma senza discostarmi da quelle atmosfere, spero.
Ai posteri l’ardua sentenza :>

Mana

   
 
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