Il ricordo di lei

-Sono trascorsi ben diciassette anni dalla tua scomparsa, eh, mamma?-

"Diciassette anni dalla tua morte. Diciassette anni colmi di vuoto. Diciassette anni che avrei preferito non vivere ma che non posso cancellare dalla mia mente. 

Come potrei dimenticare quel giorno, quello in cui ti vidi morire davanti ai miei occhi ricolmi di lacrime, nonostante fossi una bambina e non capissi la situazione, quello era anche stato il giorno in cui avevo capito di non essere sola. 

Lo stesso in cui vidi i tuoi occhi spegnersi e il tuo meraviglioso sorriso svanire mentre mi tenevi stretta a te.

Ti devo ringraziare mamma, perchè diciassette anni fa mi hai dato alla luce in quella meravigliosa e stupenda gilda chiamata Fairy Tail. Grazie a te al tuo sacrificio ho potuto conoscere persone fantastiche, che mi sono sempre state vicino e che non mi hanno mai lasciato sola. Mi hai fatto capire che nessuno è mai abbandonato a se stesso, che c'è sempre qualcuno pronto a tendere una mano nei momenti più difficili, che i problemi, la tristezza e la solitudine vanno affrontati assieme alle persone care e non da soli, nell'oscurità."

Luna Dragneel guardava la sua tomba, la tomba di sua madre, immobile, mentre sul suo volto compariva un sorriso appena accennato. Erano passati diciassette dannatissimi anni dalla sua assenza. Strinse i pugni, per ricacciare indietro le lacrime che minacciavano di rigarle il viso. 

In tutto quel tempo lei si era sempre sentita triste per la morte della madre, perché si era sacrificata per far nascere lei. Avrebbe tanto voluto conoscerla, parlare con lei, ridere, scherzare, confidarsi con sua madre, parlare di ragazzi e confessarle del suo primo amore. Ma non aveva potuto, e mai l'avrebbe fatto. Eppure, nonostante la sua assenza fisica e materiale accanto a lei, Luna sapeva -e percepiva- che la sua amata e adorata mamma la vegliava sempre e non l'abbandonava mai, nemmeno un secondo. L'assisteva quando andava in missione con il suo team, le restava accanto quando versava lacrime per la sua assenza e non la lasciava sola nemmeno per dormire, augurandole di fare sogni felici. 

Posò il boquet di rose bianche, le preferite di sua madre, da quanto raccontatole dal padre, sulla tomba della mamma, accarezzando la scritta che portava il suo nome. Un nome dolce e melodioso, esattamente come lei si era immaginata la donna che l'aveva fatta nascere sacrificando addirittura la sua stessa vita. 

"Chissà come si sta la su..." Luna osservò il cielo, si era fatta sera, fra poco sarebbe stato il caso di tornare a casa. "Tra le stelle lontane. L'ho capito, sai mamma? Ora so che finalmente sei la con i tuoi amati spiriti stellari, sento che ti diverti e che sei felice e per questo mi sforzo di esserlo anche io, nonostante la tua mancanza mi pesi ogni giorno di più.

Amo il sorriso di papà. E' proprio bello, vero? E' un sorriso caldo e che ti fa sentire protetta e a casa. Oh, mamma, quanti avventimenti sono accaduti  in questi anni di cui ti avrei tanto voluto parlare, quante cose avrei voluto dirti e confidarti, quanto avrei voluto vedere il tuo viso illuminato da un meraviglioso sorriso, quanto avrei desiderato vederti combattere con i tuoi amati spiriti mentre facevi squadra con papà. Mi manchi in maniera spopositata, sai? Anche se non ti ho conosciuta di persona mi manchi, anche se non ti ho vista, tranne che nei dipinti disegnati da Reedus, mi manchi. Quanto ti vorrei qui, ora, per poterti abbracciare, per versare tutte quelle lacrime che trattengo per la tua assenza, per dirti semplicemente che ti voglio bene... riesci a sentire i miei pensieri, nel luogo in cui ti trovi, mamma? Spero che i miei sentimenti ti raggiungano e che tu capisca quanto ti adoro, davvero, mamma."

La giovane ragazza si voltò, per vedere suo padre osservare la tomba dell'unica donna che aveva mai amato in tutta la sua vita. La osservava con sguardo perso, adorante, perso anche lui nei suoi pensieri. Dopo qualche secondo, però, si riscosse dal turbine di ricordi che gli aveva catturato la mente e si voltò in direzione della figlia, sorridendole dolcemente. Luna ricambiò, e poi si disse che di certo anche il sorriso della sua mamma doveva essere luminoso quanto quello del suo papà, tornò poi a voltare lo sguardo verso la tomba. 

"In gilda tutti parlano ancora di te, mamma, nessuno ti ha dimenticato. Levy-san, Mira-san, Gray-san, Juvia-san, Wendy-san, Romeo-san e tutti gli altri non potranno mai cancellarti dalla loro memoria. Manchi anche a loro, non solamente a me. Mi chiedono spesso come sto e io rispondo che sto bene perchè ti ho accanto, so che mi sei vicina ogni volta e ti ringrazio."

-Fiammifero, Luna! Venite, presto, si sta facendo buio!- la voce di Gray riscosse la giovane Dragneel dai suoi pensieri tristi, facendola voltare in direzione del mago che era affiancato da Juvia che la incitava a venire. Le aveva promesso che prima che il sole tramontasse sarebbero andate assieme a fare shopping, non poteva non mantenere il patto. 

-Su Luna, saluta la mamma e andiamo.- la ragazza annuì, mentre il padre uccideva con lo sguardo il nemico/amico, anche se non osò fare altro, non in quel luogo che per lui era quasi sacro, almeno. 

Luna mise a posto i fiori che una folata di vento aveva leggermente mosso, mentre si alzava eretta e osservava il padre che le aveva fatto cenno di raggiungere i due compagni di gilda. La giovane maga non se lo fece dire due volte, voleva lasciare il genitore un po' da solo. Lui, di certo, si disse, doveva soffrire molto più di lei la mancanza della madre.

Appena Natsu vide che la figlia aveva raggiunto Gray e Juvia, si voltò nuovamente verso la tomba dell'unica ragazza che lui avesse mai amato e, finalmente, dopo diciassette anni di silenzio, parlò.

-Quanti anni, eh? Quanti anni senza di te Lu, non so nemmeno come ho fatto a vivere per così tanto tempo senza la tua presenza al mio fianco, senza il tuo meraviglioso sorriso che ho visto spegnersi proprio davanti a me. Hai visto Luna? E' diventata davvero forte e coraggiosa ed è anche molto bella, proprio come te, Lu. Ha i tuoi occhi, i tuoi splendidi occhi color cioccolato, allegri e vivaci. Quei capelli rosa lisci, delicati e vellutati come i tuoi. Ti ricordi? Mi piaceva tirarti i capelli per attirare la tua attenzione, quando ancora eri in vita. - ridacchiò per un secondo, mentre gli occhi iniziavano a farsi lucidi.

-Luna è sempre disponibile, pronta d iautare gli altri, esattamente come te. Sei molto fiera di lei, vero? E' impossibile dimenticare quel giorno... quando ti vidi morire,cadere a terra mentre abbracciavi quella piccola bimba. Avevi cercato di salvarla fin dal primo momento, non è mai stata sola, perché tu c'eri sempre eri sempre accanto a lei. Proprio come ora. Ti sento ogni tanto, sai? Mi sembra di annusare di nuovo il tuo odore, o di sentire la tua mano accarezzarmi il viso. So che sei sempre assieme a me e Luna, so che assieme ai tuoi spiriti stellari ci proteggi sempre, in ogni momento. Lo so che ci sei sempre vicina, Lu. Lo so che non ci abbandonerai mai e che veglierai sempre su di noi.- posò la mano sulla scritta che portava il nome della giovane donna morta precocemente, sorrise, guardando il cielo illuminato dalla fioca luce del sole, tra poco sarebbe calata la notte.

-Mi manchi tanto, anzi, ci manchi tanto, Lu.- 

-Papà vieni, dobbiamo andare!- la voce allegra e spensierata di sua figlia lo fece voltare, annuendo con il capo. Quella ragazza, in certe occasioni, gli ricordava tanto la madre. 

-Sì, arrivo!- esclamò, cercando di farsi sentire, data la netta distanza che separava i due. 

-Ti amo Lucy e... scusa se non sono mai riuscito a dirtelo prima. Non riuscivo a capire il significato di quelle due parole, quelle facilissime parole che avrei dovuto dirti molto tempo fa. So che lo sai, ma volevo dirtelo almeno un'ultima volta. Ora vado, Lu. Proteggi sempre nostra figlia e stalle accanto nei momenti più difficili, mi raccomando, e... proteggi anche me, se puoi. - Luna osservò il padre alzarsi dall'erba e farle segno di andare, così la giovane maga si avviò, assieme a Natsu, Gray e Juvia, verso Fairy Tail, dove tutti quanti li stavano aspettando. Quel giorno era il diciassettesimo compleanno della piccola dragon slayer e avrebbero festeggiato fino a tardi, era quello lo spirito della gilda, festosa e allegra come sempre.

"Fairy Tail ci stava chiamando, tutti e tre. Perchè lei, Lucy Heartphilia, la mia cara mamma, era sempre stata con noi."

Angoluccio di un’autrice fuori di testa (?)

AllooooVa Minna-san,se state leggendo queste due righe vuol dire che siete arrivati fino in fondo, ma che bravi :3… No dai, torno in me adesso. xD
Parlando della fic,si Lucy è morta, e, come c’è scritto nel testo, dando alla luce Luna (che dooolshe *^*). Natsu,forse,è un tantino OOC. Vi prego non ammazzatemi! D:
Vorrei dedicare,se possibile,questa One-shot alla mia carissima Nee-chan, Kuroi Akuma,, a cui voglio un mondo di bene e che mi segue da moltissimo tempo.(ciaaao :D *saluta con la mano*)
Ringrazio anche MissAnimeLover99 che mi ha corretto la fic. U_U
E ora,prima che cambiate idea e decidiate di mettermi al rogo,faccio la mia uscita speciale! :’D (?)
{Questa autrice è andata fuori di testa? Si, e già da un po’ ._.}
Un abbraccio e Buon Natale da 
xXiloveanimemanga4everxX