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Autore: Mad_Hatter Endou    08/12/2012    2 recensioni
-Endou*Natsumi-
“Natsumi…”
Endou ruppe il silenzio con voce decisa.
“Giochiamo a calcio!”
Il sorriso si trasformò in un ghigno.
Le lacrime iniziarono lentamente a rigare le guance di Natsumi, ormai profondamente certa che quello era davvero Mamoru.
Quello era per davvero il ragazzo che tanto amava.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mark/Mamoru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come un fulmine squarcia il cielo il dolore spezzò il cuore della giovane Natsumi.
Davanti a lei, ormai inginocchiata al centro di quel grande campo di calcio che aveva visto il suo amore cresce e solidificarsi, si mostrava la più tragica delle sorprese.
I suoi occhi non s’impuntarono mai sul mantello nero di Kidou, mai si fermarono ad osservare la schiena di Kazemaru, non incontrarono mai quelli rossi di Fubuki e mai si soffermarono sull’espressione indifferente di Gouenji.
Rimasero fissi su quella figura oscura che restava in piedi a pochi centimetri da lei.
Endou se ne stava immobile, tenendo in mano un pallone rosso e nero come segno del suo cambiamento di squadra.
La fascia arancione da capitano che teneva sempre al braccio e quella che teneva sempre in testa come ricordo di suo nonno si erano tinte di nero, come ormai anche il suo cuore.
“Oh, Natsumi.”
Quel sussurro gelido e privo di vitalità trafisse il cuore della ragazza, facendola rabbrividire.
Quello non era più il suo amato Endou Mamoru ma solo un altro schiavo della pietra di Alius.
“Perché non ti unisci a noi?”
Il ragazzo le aveva porto la mano, storcendo le labbra in un sorriso tutt’altro che rassicurante.
Per diversi secondi i loro occhi s’incontrarono e Natsumi non poté far altro che notare che in quelle due pupille rosse non c’era più nessuna traccia di felicità.
Il corpo le tremava di paura mentre la sua mente le gridava solo di scappare via.
Non poteva, o per meglio dire non voleva credere a quello che stava succedendo.
Fino al giorno prima le sorrideva gentile, l’accarezza dolcemente e urlava il suo nome con la solita vitalità che lo differenziava dagli altri.
La vitalità che l’aveva fatta innamorare di lui.
“T-tu…tu non sei Endou..”
Quella frase uscì a stento dalle sue labbra tremanti.
Endou in un primo momento rimase sorpreso ma subito dopo si mise a ridere, inclinando appena il viso.
“E allora chi dovrei essere?”
“UN FALSO!”
La sua risata diventò sempre più forte ma differentemente dal solito era spaventosa.
“Ragazzi l’avete sentita? Dice che sono un falso. Non è uno spasso?”
Gli altri componenti della squadra risero appena, iniziando ad incamminarsi verso la nebbia oscura davanti a loro.
“Natsumi, come puoi dire che sono un falso? Non mi riconosci più?”
“L’Endou che conosco io è buono e ama davvero il calcio! Ha un sorriso gentile e dei profondi occhi che riescono a scuotere l’anima.”
Quelle parole la ragazza le urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, stringendo i pugni in un moto di rabbia.
Per diversi secondo si udì solo il sibilo del vento.
Quell’attesa l’angosciava.
“Natsumi…”
Endou ruppe il silenzio con voce decisa.
“Giochiamo a calcio!”
Il sorriso si trasformò in un ghigno.
Le lacrime iniziarono lentamente a rigare le guance di Natsumi, ormai profondamente certa che quello era davvero Mamoru.
Quello era per davvero il ragazzo che tanto amava.
“Endou…dobbiamo andare”
Fubuki era tornato indietro seguito da Gouenji.
Il capitano annuì lievemente e posò un ultima volta lo sguardo sulla giovane Raimon.
Posò con prepotenza le labbra su quelle di lei, assaporando fino in fondo quel loro ultimo bacio.
“Addio, Natsumi Raimon.”
Le diede le spalle e lentamente, come a voler rendere ancora più doloroso quell’addio, iniziò a camminare verso i suoi due compagni.
Natsumi nonostante lo volesse non aveva la forza di alzarsi e correre da lui.
Poteva solo restare a terra, urlando e piangendo senza sosta mentre il suo unico amore si allontanava per sempre da lei.
Non poteva far altro che osservare quell’amore circondato dalla più profonda oscurità.
  

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