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Autore: Mad dy ness Zalk909192    09/12/2012    5 recensioni
Lettera dopo lettera, passo dopo passo.
Per Jack c'era sempre tempo.
[Jack e Jamie. Nemmeno io so in che misura siano una coppia, qui. E non so nemmeno se classificarlo shota. A mio avviso no. O non pubblicherei su efp.]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jack Frost, Jamie
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio Steangine [o come diamine si scrive. Io ti chiamo Armònia, mica col nick di efp!] per la scelta del titolo pregno di significato e per il seguirci vicendevolmente in tutte le nostre cagate. 
Questa... cosa, questa shot, è una scemata. Come tale va presa e arriva solo e soltanto da questa immagine:
Photobucket
Jamie e Jack sono BELLISSIMI.









-A.-
-A?-
-Sì, è una A!-
-Bene. E dopo cosa c'è?-
-Una... una M.-
-Dopo ancora?-
-I.-
-Fantastico! Ne mancano due, cosa sono?-
-Una C.. e una O?-
-Yayyy! Grandioso! Quindi, lette insieme, fanno?!-
-A..Mi...C...O?-
-Sì, ok. Ma legale insieme o è tutto inutile!-
-A...A-Amico?-
-Ce l'hai fattaaaaaa!-
Jamie corse per la stanza qualche secondo per poi fiondarsi nel letto dove Jack Frost stava cercando disperatamente di non arrossire dalla vergogna.
Non era colpa sua. Quando era vivo non era mai andato a scuola, e per trecento anni non aveva certo avuto nemmeno il pensiero di imparare a leggere o a decifrare le scritte che vedeva in giro, dato che non gli servivano. E che non doveva e poteva comunicare con nessuno.
Guardò per aria e si distrasse proprio mentre Jamie gli volava dritto sullo stomaco.
-Ah! Mi hai distrutto!- Finse di rantolare sul letto con fare melodrammatico, mettendosi d'un tratto a ridere quando vide il bambino assumere un'espressione dispiaciuta.
Jamie si riprese presto e in pochi attimi si ritrovò a rotolare sul letto con il suo amico invisibile. 
Era assurdo come la sua presenza lo facesse tornare bambino tutte le volte.
Eppure non era più un marmocchio, aveva già dodici anni!
Ad un certo punto Jack non si mosse più. Era sopra di lui, stavano rotolando... almeno finché Jack non si era trovato carponi sopra l'amico. 
Era una situazione normale, ma strana. All'improvviso non seppe cosa avrebbe voluto fare.
Anche Jamie si irrigidì un secondo. 
Già, lui non era più un bambino. 
Scostò lo sguardo e si trovò a biascicare qualche parola.
-Io... lo so cosa fanno i grandi. Dico... sì, insomma, Mark ha qualche anno più di me e mi ha raccontato cosa fanno lui e la sua ragazza... io... ecco, lo vuoi fare anche tu?-
Jack Frost diventò ancor più freddo di prima. Lui non sapeva cosa fare, ma cosa diavolo stava farneticando Jamie? 
-Che cosa stai dicend...-
Jamie era arrossito assumendo il colore di un pomodoro particolarmente maturo, ma si sporse in avanti, puntellandosi verso l'alto con le mani.
Posò un delicato bacio sulle labbra del guardiano, proprio mentre ancora Jack stava parlando, e poi si ritrasse raggomitolandosi su sé stesso.
Se non fosse stato resistente al freddo, Jack avrebbe potuto avvertire il gelo che si impossessava della stanza intera.
-Jamie, sei troppo piccolo.-
Jamie si arrischiò a guardare in faccia l'altro. Eh? Che voleva dire?
-Ma Jack, io...-
-Shh.- Jack Frost aveva deciso, l'aveva capito. -Se troppo piccolo per "quello".-
-Il.. ehm... sesso?-
Jack spostò lo sguardo sulla parete di fronte, rantolando sconvolto. Non c'erano più i bambini di una volta.
-Sì, il sesso, Jamie. In più dovresti trovarti una ragazza, non un... uno come me, poi.-
Jack si era disteso sul letto al suo fianco, di traverso, Jamie si raggomitolò ancora dandogli la schiena.
-Ma a me piaci tu.-
Silenzio, traumatico ed imbarazzante silenzio.
Jack era entrato completamente nel pallone.
Sì, certo, non era esattamente nato il giorno prima, da vivo aveva anche sperimentato le gioie della carne, se così si potevano chiamare, ma Jamie... Jamie era sempre stato lì, da quando si era riuscito a far riconoscere, da quando si era trasformato da diceria a leggenda.
Non riusciva ad immaginare un mondo senza Jamie e non avrebbe mai accettato l'essere separato da lui. Ma questo cosa stava a significare?
Frena Jack, frena, si disse. Che ti importa? C'era sempre tempo, per farsi problemi inutili.
Anche se credeva in quel che aveva detto. 
Avrebbe fatto anche... sesso, con Jamie, se solo avesse avuto qualche anno in più.
-Nessuno ha detto, però, che sei troppo grande per essere ancora coccolato. Vieni, qui, piccolo stupido...-
Jamie mise il broncio, cercando per un attimo di farsi valere come quasi adolescente, ma non ci riuscì, mettere il broncio lo aveva reso ancora più infantile, e sorrise di cuore.
Tornarono seduti sul letto, il guardiano con la schiena appoggiata alla testata e il... non più molto bambino accoccolato tra le sue gambe ed appoggiato contro il suo petto.
Il libro di fiabe di Sofia era finito a terra, dimenticato, e a nessuno venne in mente di recuperarlo e concludere la lezione di lettura.
Ci sarebbe stato tempo. C’era sempre tempo.
In quel momento era molto più bello restare abbracciati nonostante il freddo emanato da Jack Frost. 
Fu bellissimo addormentarsi in quella posizione, come se fosse normale, Jamie avvolto in una coperta per evitare l'ipotermia. 
Per tutto il resto ci sarebbe stato tempo.
Jack Frost ne aveva anche troppo.






Adieu! Evetuali errori di battitura verranno modificati se qualcuno, di grazia, me li farà notare! <3
   
 
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