La sedia a dondolo cigola,
La mezzaluna s'inclina.
Lo sferruzzare dei lavoretti lanosi ed amorevoli si placa.
Il gomitolo non si consumerā mai.
Il cappellino non scalderā nessun paio d'orecchie,
si gelerā un po' di pių quest'inverno.
Ma quelle rughe non lo sapranno,
Sono distese, lisce come pesca matura.
E le palpebre, senza sforzo, adesso si lasciano andare.
Il sole disegna strani giochi di luce
Fra le ali della farfalla,
Il mondo č tutto aldilā di una finestra.
Labbra rattrappite baciano la fronte
Ormai tiepida di vita.
Un rivolo sfugge da ciglia imbiancate.
Le siedi accanto,
Le accarezzi la mano,
E vorresti che la luce sfumasse,
Chissā come,
Chissā dove,
Ma anche per te, per favore.