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Autore: khika liz    09/12/2012    1 recensioni
"Bambini. Ridono, corrono, si acchiappano e si lasciano andare. Ruzzolano sull’erba e si rialzano. Escono da scuola col sorriso sulle labbra e con le mani macchiate di pennarello."
E' un inno alla gioia dei bambini ed alla loro innocenza. E' un inno alla felicità ed ai sogni.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Storia partecipante al Searching for the perfect name contest di Ila_Chia_Echelon

Nda: okay, ho sentito la canzone e so che la frase l’ho completamente tolta dal contesto della canzone, ma penso si potesse fare, in fondo voi avete dato solo la frase. E niente, i bambini ed i loro sogni son stati il primo pensiero che ho avuto quando ho letto la frase, almeno questa è la mia interpretazione. Spero vada bene e buona lettura ^^ 

 
Children

But who can decide what they dream? and dream I do...
(Taking Over Me, Evanescence)

Bambini. Ridono, corrono, si acchiappano e si lasciano andare. Ruzzolano sull’erba e si rialzano. Escono da scuola col sorriso sulle labbra e con le mani macchiate di pennarello. Corrono a casa, guardano il loro cartone preferito, quello con la sigla tutta colorata, e poi eccoli che fanno merenda, che giocano a palla nel cortile sotto casa. E ridono, corrono, si acchiappano e si lasciano andare.

E la sera son stanchi, son così stanchi che gli occhi si chiudono nel lettone della mamma. E sognano, sognano di prati immensi e vite da favola. Sognano di zucchero filato e fiumi di cioccolato. Ma chi decide cosa sognano? Chi può mai prendersi questa grande responsabilità? In fondo un sogno è qualcosa di importantissimo. Per i bambini, poi, i sogni son desideri. E se son belli, questi marmocchi si svegliano felici e ti vengono a dare il bacino sulla guancia anche se il giorno prima avete litigato. Ed è questa la cosa bella dei bambini, nonostante nessuno sappia davvero cosa sognino, loro son felici di raccontarti le storie più assurde, i sogni più fantasiosi. S’inventano colori che non esistono e numeri che non ci saranno mai per farti capire quanto il sogno sia stato bello. E hanno gli occhi che luccicano e il sorriso felice. E poi tu li guardi raccontare del drago che hanno sconfitto, ridi e li abbracci: era il tuo stesso sogno di quando eri piccolo. Sconfiggere il drago e salvare la principessa, che, chissà perché, era sempre tua madre.

Bambini. Son quasi un miracolo della natura, son il sogno di ogni ragazza e l’incubo di ogni padre. Eppure sono così belli, così puri, che ciò che sognano diventa il tuo stesso sogno.
   
 
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