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Autore: Mimi18    27/06/2007    19 recensioni
Hanon e Taro. La notte prima dell'addio.
[Hanon centric]
Genere: Romantico, Triste, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Hanon Houshou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TORNO ALL’OCEANO

Chiudo gli occhi e penso a te

 

 

 

La mia vita è un eterno dilemma.

Posso chiudere gli occhi ed additare chiunque mi creda superficiale o frivola; posso sorridere mestamente a coloro che giudicano sciocco il mio comportamento leggero, troppo allegro di fronte alle avversità che la vita comune ci presenta di fronte.

Ogni persona che passa tende ad etichettare ciò che vede in base all’aspetto esteriore: se una ragazza porta una gonna troppo corta e metà del suo seno è visibile vuol dire che non è né intelligente, né tanto meno vergine.

Sentivo i sussurri alle mie spalle, rivolti alle gambe lasciate troppo nude, alle magliette troppo corte, al trucco a volte troppo pesante.

Lascio correre quei commenti, perché io so (tu sai) che non sono realmente così.

Tendo una mano a chi ne ha bisogno, sorridendo in quel modo un po’ rassicurante e un po’ fanciullesco che a te, Taro, piace davvero tanto.

Non è amore il tuo, dici di essere troppo grande per una come me. Una ragazzina. Lo credi davvero?

Penso di amarti più della mia stessa vita: quando ti vedo il mio cuore batte all’impazzata, sento la gola riarsa ed una voglia intramontabile di cantare (per te) mi travolge.

Tuttavia, so anche che amare comporta tanti sacrifici. Chiudo gli occhi quando tu, inconsapevole dei miei sguardi, ti perdi nel tuo mondo a me precluso e inizi a pensare a lei.

Lei, che ti ha abbandonato.

Lei, che ti ha spezzato il cuore.

Lei, che ti ha donato l’amore più forte di tutto.

Lei, che per te si è sacrificata e ha visto il suo regno crollare sotto l’immensa forza di quell’amore proibito.

Lei, che nonostante tutto ti ha sempre amato.

Chiudo gli occhi, la brezza leggera della sera che mi fa ondeggiare i capelli lunghi. Non sento freddo nonostante il mio corpo per metà nudo sia emerso dall’acqua.

La consapevolezza del tuo amore mi strugge dentro: una ferita profonda nel cuore che non smetterà probabilmente mai di sanguinare, troppo dolorosa per poterla sopportare senza gemere.

I tuoi rifiuti, le tue parole, i tuoi sorrisi di esasperazione; tutto ciò sembra scivolare via lento ed inesorabile, andando ad unirsi all’acqua che mi circonda, fino a scomparire.

Una mano sul mio cuore che batte troppo forte per essere normale, le gote arrossate dell’emozione.

In quel momento, la dolce musica del pianoforte mi giunge all’orecchie, facendomi sorridere appagata.

Immagino le tue dita lunghe e magre passare su quei tasti, il tuo viso aperto in un’espressione totalmente rilassata; una di quelle che amo osservare per ore, senza mai davvero stancarmi.

Riconosco la musica e prima che possa rendermene conto sto già cantando. Perché so che tu in questo momento stai pensando a me, alla mia presenza.

Perché questa canzone è mia.

Mentre le parole esplodono in un canto di disperazione, una lacrima mi sgorga e inizia a correre lungo la mia guancia.

Una battuta amare si fa largo in me: quest’amore non s’ha da fare. Io sono uno di quegli essere che ti ha spezzato il cuore in mille pezzi, sono costretta ad andarmene. Non potrei mai rimanere al tuo fianco.

Potrei solo pregare per te dal mio Regno, laggiù, una tristezza logorante dentro di me.

Tuttavia, non riesco davvero a mollare. Sembro una qualsiasi ragazzina testarda, alla quale più volte si ripetono le stesse cose ma che non vuole arrendersi.

Mi sento proprio così in questo momento, di lasciar perdere davvero non mi va.

Anche se il mio cuore sanguinerà di più e la notte non potrò più dormire, il tuo ricordo che mai mi abbandonerà.

E poi eccoti. Mi hai udito e sei accorso.

Ti sorrido da laggiù, mentre allungo le braccia verso di te. Un richiamo muto ed innocente, quasi, mentre il cuore rischia di esplodermi nel petto.

E ti butti così, vestito e senza pensieri, schizzando acqua ovunque e rovinando per un secondo quest’atmosfera pesante con una risata calda e sincera.

Le tue braccia mi stringono quasi con possessività, mentre ripeti il mio nome quasi come una cantilena od un disco rotto.

Mai il nome che porto è suonato più bello in tutta la mia vita, con quell’accentuazione senza sbavature ed incolore, un tono di dolcezza che quasi mi fa sciogliere e diventare spuma.

Il silenzio ci avvolge, la mia voce sembra quasi sparita nel nulla. Poi, chiudendo gli occhi e accarezzandoti il viso, lascio che le tue labbra sfiorino ogni centimetro della mia pelle visibile.

Sospiro piacevolmente mentre le tue mani scorrono lungo il mio corpo, lente e quasi curiose, allacciando le braccia intorno al tuo collo.

E senza alcun preavviso ti bacio.

Non è un bacio passionale, sa di amarezza e tristezza, una consapevolezza di un amore che mai esisterà davvero.

Mi spingo maggiormente contro di te, premendo il mio seno contro il tuo petto e tu quasi sorridi.

Immagino già ciò che stai pensando: ragazzina sti cavoli.

Prendo la tua mano, staccandomi da te e cercando di non guardarti in viso.

Nuotiamo fino alla spiaggia ed una volta a riva mi sento nuda sotto i tuoi occhi, la luce lunare ad illuminare il momento.

Copro i miei seni con un braccio, mentre tu ti avvicini lentamente.

Affannato, ti chini su di me e mi baci ancora e ancora, fino a che le labbra non fanno male ed il cuore non resiste più.

Poi sono solo sospiri, mani che si sfiorano, carezze azzardate e nomi pronunciati con versi strozzati.

Ingoio un boccone amaro, mentre butto il capo all’indietro agevolando le tue labbra; l’idea che tu stia amando Sarah e non me è un assassinio, ma io la scaccio con forza, amandoti con tutta me stessa.

Fino alla fine.

 

Torno nell’oceano più blu,

tra le onde a cui davo del tu.

 

 

Edit 13.10.2009:

La storia è cambiata totalmente. Prima il testo della canzone era stato praticamente copia-incollato, ora ho fatto un lavoro più omogeneo.

Ammetto che il risultato non mi soddisfa per niente, ma creare dal nulla una nuova storia senza ispirazione non è semplice.

Ringrazio tutte le persone che hanno recensito la FanFic, con la speranza che ora piaccia di più.

Cà.

 

   
 
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