Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: safeoned    10/12/2012    3 recensioni
Alle cinque di mattina, qualche ora dopo, Louis suonò al campanello del suo migliore amico tenendo in mano un sacchetto di carta bianca con su stampato il marchio del panificio, contenente quattro croissant alla crema. Due a testa.
Harry gli aprì con un sorriso la porta, gli occhi luminosi e le splendide fossette, in pigiama, facendogli strada verso la cucina dove li attendevano due bicchieri di latte, qualche foglio bianco e due matite.
‘Scriviamo.’ Annunciò il riccio cercandosi di sistemare –inutilmente- l’ammasso di capelli informi.
‘Cosa?’
‘Una canzone.’
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

se si riferissero alle fans?


 
Louis coprì con il lenzuolo chiaro le spalle scoperte di Eleanor prima di infilarsi i boxer e un paio di pantaloni raccattati dal pavimento. Prese il telefono appoggiato al comodino e si diresse verso la cucina, chiudendosi alle spalle la porta bianca senza fare troppo rumore.
Si sedette sul tavolo della cucina evitando il contatto piedi-pavimento: per Louis Tomlinson non esistevano ciabatte. Neanche in inverno.



‘Li vuoi quei kiwi?’Inviò il messaggio ad Harry con un sorriso divertito dipinto sul viso.

La risposta non tardò ad arrivare, nonostante fossero le tre di notte passate. ‘Cosa ci devo fare con i kiwi?!’

Louis non poté far a meno di scoppiare a ridere, prima di digitare la risposta. ‘Leggi la frase più volte ad alta voce.’
Il moro riuscì ad immaginare il riccio che esplodeva in una risata genuina.

‘Molto divertente. Perché sei sveglio, Boo?’ La suoneria lo fece sobbalzare, così si affrettò a mettere il telefono in vibrazione prima di rispondere.

‘Non riesco a dormire, no? Tu che fai?’ Louis era annoiato, non aveva sonno e sapeva che in questi casi Harry era sempre disponibile. A dire la verità Harry era al suo fianco in qualsiasi occasione.

‘Penso.’ Quando Harry pensava era un bel problema, c’era di sicuro qualcosa che non andava o lo assillava da tempo.

‘Sono qui.’ Semplice ma d’effetto, infatti il suo telefono prese a vibrare compulsivamente dopo pochi secondi: una chiamata.
 


Dimmi babycake del mio cuore!’ Rise Louis al telefono ancor prima di far parlare l’amico.
‘Dai Lou, non fare il coglione, sono serio.’ Rispose l’altro con la voce roca e bassa.
‘Oh Harry, un po’ di dolcezza, almeno alle tre di notte.’
‘Se mi portassi un croissant dal forno vicino a casa tua, magari alla crema…’ Louis aveva già capito come sarebbe andata a finire.
‘Vedremo.’ Affermò con il tono di uno che la sapeva lunga ‘Ora dimmi, cosa passa nella testa del mio piccolino preferito?’
Aspettando che Harry si decidesse a parlare, il bruno scese dal tavolo, e dopo aver incastrato il cellulare tra l’orecchio e la spalla prese un bicchiere riempendolo d’acqua fresca, tornado poi alla sua postazione.
‘Sono stanco delle fans. Vorrei poter uscire con una ragazza liberamente evitando gli insulti e senza che questa venga definita come una copertura del Larry Stylinson.’ Louis sapeva bene che questo discorso sarebbe saltato fuori prima o poi. ‘Voglio dire, tu sei il mio migliore amico, sceglierei sempre te e la band a tutto. Ma noi due non siamo gay. Io ti voglio bene da morire, ma non ti amo. Cioè ti amo ma non in quel senso.’ Harry rise di sé stesso e del suo discorso contorto, contagiando anche l’amico. ‘Amo Taylor e ci sto male, la insultano gratuitamente, è stata con qualche ragazzo prima di me…’
‘Dodici in un anno, Harry, dodici! Il che vuol dire cambiarne uno al mese. Diciamo che alcuni insulti se li merita.’ Lo corresse Louis interrompendolo.
‘E va bene. Però non è giusto e vorrei che la finissero. Mi piace che ci chiamino Larry, è una cosa carina. Ma vorrei ci chiamassero in quel modo pensando ad un’amicizia.’ Concluse.
‘Ti capisco, non sai quanto.’ Sospirò debolmente ‘Ma loro non sanno quello che proviamo, delle nottate in bianco, di tutti i nostri ti amo’ Louis ricordò quella volta in cui urlò ad Eleanor che l’amava dalla Tour Eiffel. ‘La gente sa solo parlare Hazza, è gelosa e parla, parla, parla. Questa è la nostra vita, il nostro amore. Lasciamoli parlare se gli piace così tanto.’
‘Forse hai ragione.’
 


Alle cinque di mattina, qualche ora dopo, Louis suonò al campanello del suo migliore amico tenendo in mano un sacchetto di carta bianca con su stampato il marchio del panificio, contenente quattro croissant alla crema. Due a testa.
Harry gli aprì con un sorriso la porta, gli occhi luminosi e le splendide fossette, in pigiama, facendogli strada verso la cucina dove li attendevano due bicchieri di latte, qualche foglio bianco e due matite.
‘Scriviamo.’ Annunciò il riccio cercandosi di sistemare –inutilmente- l’ammasso di capelli informi.
‘Cosa?’
‘Una canzone.’


SHIPPO LARRY!
prima che qualcuna mi uccida.
quei due possono essere tutto tranne che etero, e mi sono applaudita da sola
scrivendo la frase di Lou riguardo agli ex di Taylor; mi sono mandata a quel paese mettendo il ‘Io amo Taylor’ MA DOOOOOVE?
anyway, eccoci qui, so che ovviamente fa acqua da tutti i punti,
però è un modo diverso di guardare ‘They don’t know about us’.
e niente, fatemi sapere che ne pensate!
giulia

 
P.S HARRY CHE PRENDE IL JET ANZICHÈ STARE CON I RAGAZZI È VERGOGNOSO.
(lol)

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: safeoned