Capitolo 10: Il
tesoro più grande.
Il seme di stella d’argento,
in un vortice di luce sottile, venne assorbito dalla
stessa Luna.
L’unico suono che interruppe
il silenzio caduto fu il rumore della spada che, battendo contro il suolo,
sollevò un gran polverone.
Nessuno la vedeva, ma
sapevano che era ancora lì in qualche modo, percepivano la sua presenza.
Qualcuna si aspettava di vederla riapparire da un momento all’altro,
continuando a concentrarsi sul punto in cui era sparita. Qualcun’altra aveva
preferito voltarsi dalla parte opposta e piangere tutta la sua rabbia.
Ormai allo stremo delle
forze, le ragazze lasciarono andare le ultime energie abbandonando l’abito di
Senshi.
Una luce abbagliante le
distolse dai loro pensieri.
Helios, officiante di
Illusion e custode dei sogni, nonché del Principe stesso, apparve accanto al
suo protetto.
Lo stupore era leggibile
negli occhi di tutte le Senshi, tuttavia, un piccolo bagliore di speranza fece
capolino nel cuore di ognuna.
- Helios, puoi fare qualcosa?
- chiese Ami timorosa.
- Voi non lo potete sapere,
ma il cristallo d’oro ha poteri immensi, insondabili. Saprà riportare in vita
il suo custode.- rispose Helios senza tuttavia guardare negli occhi nessuna di
loro. Le ragazze erano incredule, non osavano sperare così tanto.
- Hai sentito Usagi… Mamoru
vivrà di nuovo - sussurrò al cielo Minako… la solita romantica, piangeva solo
al pensiero che il loro amore aveva vinto ancora, aveva superato anche questo
ostacolo.
Helios accostò entrambe le
mani al cuore di Mamoru, da cui fece mostra di sé il meraviglioso cristallo
d’oro. Il suo corpo fu interamente avvolto dalla sua luce…
- Chi mi chiama? Usako sei tu? No
non sei tu… è tutto buio qui… no…eccolo uno spiraglio di luce c’è, ed io lo seguirò,
me l’hai insegnato tu, amore mio. Usako… quella luce sei tu… aspetta non venire
qui… è così buio… Non mi vedi amore mio? Sono io… sono
qui! Mi stanno chiamando, ma io non voglio andare, Usako… aspetta! -
- Usako! - Mamoru si
risvegliò gridando il suo nome.
- Mamoru… sei vivo… è un miracolo!
- Rei era rimasta immobile di fronte al grande prodigio appena accaduto. Corse
ad abbracciarlo, seguita dalle altre ragazze, accertandosi che quella figura
fosse reale.
- Dov’è Usagi…? - chiese improvvisamente
nel panico. In cuor suo sapeva già la risposta, aveva avvertito il suo spirito
di luce oltrepassarlo e tuffarsi nel buio.
- Mamoru… lei… è… - Rei non
ebbe il coraggio di terminare la frase. Nessuna ne ebbe il coraggio, era già
stato abbastanza doloroso sentirsi dire “addio”…
- Lei ha sconfitto Caos… e…
ha liberato Galaxia… Il suo seme di stella è scomparso all’interno della stessa
Luna- Seiya pronunciò quelle poche parole cariche di una immensa
tristezza, e questo non faceva altro che gettare Mamoru ancora di più nella
disperazione. Era vivo si, ma che senso aveva esserlo senza di lei?
Improvvisamente si sentì vuoto, incapace di reagire, incapace di provare alcun
sentimento, si sentiva come se non sarebbe stato mai più in grado di amare.
- Si è sacrificata… non è
vero? - mormorò con la voce spezzata da un pianto imminente - perché… perché!? - gridò al cielo tutta la sua
disperazione, stringendo tra le mani la polvere di quel suolo lunare.
Seiya capiva perfettamente il
suo stato d’animo. Istintivamente si lasciò andare anche lui, si lasciò cadere
sulle ginocchia accanto a Mamoru e, appoggiato alla sua spalla, non cercò più
di frenare il fiume di lacrime che scalpitavano per uscire. Piansero uno appoggiato all’altro, consapevoli entrambi di aver perso
la persona più importante della loro vita.
- Riportala indietro Helios…
ti prego - Ami cercò aiuto nell’unica persona che fino a quel momento si era
dimostrata capace di un miracolo.
- Mi dispiace… io non posso
fare niente - rispose stringendo i pugni - purtroppo il cristallo della
Principessa non possiede la stessa capacità…-
- Quale capacità? - Mamoru si
riscosse dallo stato di vuoto in cui era precipitato. Se c’era la pur minima
speranza di farla tornare da lui, allora avrebbe tentato.
- Tu sei stato riportato in
vita dal tuo seme di stella d’oro Mamoru… ma a quanto
pare… - Amy lo mise al corrente di ciò che era accaduto solo pochi minuti
prima, probabilmente neanche lui era a conoscenza fino in fondo dei suoi stessi
poteri.
- Riportato in vita…? - Era
vero allora, era tutto vero quello che aveva avvertito… il buio e la luce, la
morte e la vita… era tutto vero - è per questa capacità allora che il mio corpo
non svanisce se privato del seme di stella… com’è possibile che il cristallo
d’argento non la possieda? - la rabbia esplose nelle parole di Mamoru. Rabbia
per l’assurdità della questione, in quel momento nulla aveva senso - E’ grazie
a questo che lei un giorno diventerà… - i suoi occhi si intristirono
rapidamente - sarebbe diventata… Regina della Terra -
- Ti sbagli - rispose Helios
comprensivo - non è il cristallo d’argento che avrebbe fatto
di lei una grande Regina, ma è il vostro amore, e quindi l’unione dei due
cristalli- concluse, pur sapendo che questo non aiutava affatto il suo
protetto.
Mamoru cadde ulteriormente
nello sconforto, era davvero finita così? Doveva arrendersi a ciò che il
destino gli aveva riservato? Davvero non c’era più nulla da fare? La sua mente viaggiò velocemente indietro nei ricordi: a
quando l’aveva incontrata… infinite volte aveva ringraziato il Cielo che quel
compito andato male fosse finito proprio sulla sua testa; al suo modo
affettuoso di chiamarla “testolina buffa”…e a come lei si arrabbiava ogni
volta; alla sensazione meravigliosa di tenerla stretta stretta
al petto; ai brividi che solo il suo sorriso era in grado di provocare in lui;
alla gioia della scoperta di una figlia. Ora il futuro era irrimediabilmente
cambiato. Non ci sarebbe stato nessun Regno per lui e la sua famiglia. Nessuna
moglie. Nessuna figlia. Era disposto ad accettare tutto questo?
- No… - mormorò tra sé e sé.
- Cosa dici? - chiese Seiya,
credendo di aver perso una parte del discorso-
- Ho bisogno del tuo aiuto
Seiya, io devo almeno tentare - Mamoru si aggrappò disperatamente ad un’ultima
speranza… “l’unione dei due cristalli”
- Farò tutto quello che vuoi,
devi solo chiedere - deciso più che mai, anche Seiya, sebbene non avesse la
benché minima idea di cosa gli avrebbe chiesto, avrebbe fatto tutto ciò che era
nelle sue possibilità.
- Prendi la mia spada, e
rivolgila al mio cuore -
- … Mamoru… non credo di
capire, che cosa vuoi fare? - Seiya temette che gli stesse
chiedendo di ucciderlo… e se l’avesse fatto davvero?
- Capirai, fa quello che ti
dico - finalmente Mamoru aveva riacquistato il suo solito tono fiero e
autoritario a cui era impossibile sottrarsi.
Seiya raccolse la spada e la
indirizzò contro il petto di Mamoru, trattenendo tuttavia il fiato.
Dal suo cuore si liberò il
seme di stella d’oro, e immediatamente venne assorbito
dalla lama della spada, che si illuminò di una luce intensa e calda.
Il corpo di Mamoru avrebbe
sopportato quello sforzo, e subito la sua mano impugno la spada e rivolse la
punta contro il suolo.
- Mamoru che vuoi fare? Sei
impazzito? Se colpisci la Luna… -
- Ti prego… fa come ti dico -
il suo tono supplichevole non permise a Seiya di ribattere ulteriormente, e
senza che se ne rendesse conto si trovò ad affondare la spada, spinto dalle
stesse mani di Mamoru.
- Mio Dio… cosa ho fatto… - sussurrò
appena. Era sconcertato, non poteva credere di averlo fatto veramente. Tolse
rapidamente le sue mani e se le portò strette al petto.
Tutti erano rimasti in
silenzio. Nessuno aveva capito cosa realmente volesse
fare.
- Usako ti prego, torna da
me! - il grido disperato di Mamoru risvegliò qualcosa nella stessa Luna…
- Mamoru… amore mio, sei tu? -
- L’hai sentito Principessa? Il tuo cuore ti sta
chiamando… torna da lui… -
- Chi sei? -
- Sono te stessa… eppure… non lo sono -
- Non capisco… -
- Io sono la tua custode…e tu lo
sei della mia essenza…io sono la Luna, Principessa. L’amore sincero e disperato
che riempie il cuore del Principe ha operato il miracolo, sei libera, ti
restituisco il tuo corpo, e il tesoro che custodisce…
Il suolo si illuminò di un
impossibile color argento d’orato, e mille raggi sembravano scaturire dal
centro del corpo celeste verso il buio del cielo…
Il seme di stella di Usagi si
materializzò davanti agli occhi speranzosi di Mamoru, attorno al quale
riapparve, delineandosi lentamente, il suo corpo.
Credeva di svenire,
sicuramente sarebbe successo da un momento all’altro, ma a sostenerlo, giunsero
pronte due braccia delicate quanto forti. Si voltò rapidamente…
- Principessa… sei tornata… -
Questo era davvero troppo per Seiya, le sue ginocchia cedettero inesorabilmente,
e per un momento giurò di aver visto tutto nero, sebbene la luce riempiva ancora
ogni singolo spazio…
Le ragazze erano combattute
tra sentimenti di felicità e di ansia, osservavano la scena con non poca
emozione, nessuna si era avvicinata, c’era ancora troppa luce che feriva gli
occhi.
Mamoru… bè, lui era rapito da
quell’incantevole Principessa… ed era la sua Principessa, era viva ed era
davanti ai suoi occhi in tutto il suo splendore. Non riusciva ancora a credere
di esserci riuscito, ma ci aveva sperato davvero con tutte le sue forze.
Usagi si tuffò tra le sue
braccia… com’era bello essere di nuovo stretta contro
il suo petto, poter sentire di nuovo il battito del suo cuore… era così veloce
adesso.
Mamoru le sollevò il viso e
le baciò le labbra con tutta la passione e l’amore che sentiva in quel momento.
- Usako… mi sei mancata
tantissimo - le sussurrò Mamoru all’orecchio.
- Ma se sono stata via solo
pochi minuti… - rispose Usagi sorridendo tra le lacrime.
- I minuti più lunghi della
mia vita… credevo d’averti perduta… per sempre - ormai era sul punto di
piangere anche lui da un momento all’altro.
- Ma tu mi hai riportato
indietro… ti ho sentito sai? - gli sorrise appoggiando
la fronte alla sua - dai non piangere… - gli disse felice, asciugando una
lacrimuccia mentre scivolava giù per la guancia di Mamoru.
- Ma stai piangendo anche tu?
- le rispose cogliendo una sua lacrima e mostrandogliela con fierezza, come fosse stato un trofeo.
Risero entrambi, felici di
essersi ritrovati.
- Vostra Maestà… bentornata -
Helios si inginocchiò al suo cospetto, sotto parecchie paia di occhi
meravigliati.
- Maestà? Helios, sono sempre
io… - rispose Usagi.
- No Maestà. Voi oggi
incarnate l’essenza della Neo Queen Serenity… posso dimostrarvelo - affermò
Helios con sicurezza.
- Helios… mi stai
spaventando… io non -
- Permettetemi di osservare
il vostro seme di stella - la sua richiesta lasciò tutti stupiti. Era talmente evidente
che se Usagi avesse mostrato il seme di stella il suo corpo non avrebbe
resistito… eppure il custode l’aveva chiesto.
- Helios… ma che cosa dici?
Non ti sembra assurda questa tua richiesta? - questa volta fu Mamoru stesso a
controbattere, duro e severo.
- Fidatevi di me, Vostra
Maestà, non vi accadrà niente… ve lo prometto - Helios non si era curato
affatto delle parole del suo protetto, non lo aveva neanche guardato. Aveva
preferito continuare a mantenere un contatto visivo molto profondo con la Principessa…
era vitale che lei capisse cos’era successo.
Usagi si lasciò convincere.
Volle fidarsi di lui. Trasse un profondo respiro e liberò finalmente il suo
luminoso seme di stella.
Luce.
Immensa, calda e
ristoratrice.
Usagi possedeva ora un
cristallo davvero particolare. Non era d’argento. Non era d’oro.
- Helios… che cos’è questo? -
chiese meravigliata.
- Questo è il cristallo che
permetterà al nuovo millennio di vedere la luce, è il cristallo che porterà la
pace nell’Universo, è il cristallo che farà di voi una grande Regina - proferì
Helios con grande solennità, sembrava stesse quasi declamando una leggenda -
Principe Endymion, siete consapevole di ciò che avete donato alla Principessa
Serenity?- chiese poi rivolto a Mamoru.
- Si… e non me ne pento -
rispose accarezzando i capelli della sua amata.
- Vuoi dire che questo è… -
- Si Usako, questo è il
risultato dell’unione del cristallo d’argento insieme al cristallo d’oro...
grazie a questo ho potuto riportarti in vita… lo farei altre mille volte - disse
sorridendole.
- Allora questo è il nostro
cristallo… - sorrise ammirando la sua luce - forse è questo il tesoro a cui si riferiva la Luna… - mormorò.
- Usako, credo di non capire…
-
- Mamoru… io ho parlato all’ essenza della Luna, lei mi ha lasciato andare
dall’oblio in cui ero finita, lei mi ha permesso di ascoltare la tua voce
chiamare il mio nome…- rivelò stringendo le mani del suo Principe.
- Vostra Maestà… scusate la
mia intromissione… ma non è di questo che si tratta… il tesoro che custodite… è
molto più prezioso - non finì quasi la frase che si dissolse nel nulla.
- Helios aspetta!- Mamoru
cercò di afferrare l’ombra del suo custode… era andato ormai.
- Ragazzi… io non vorrei
disturbarvi… capisco che sia un momento importante e solenne… ma io credo che
dovremmo tornare a casa… - Amy, come tutti gli altri era stremata, ma manteneva
sempre quel pizzico di saggezza e buon senso.
- Io non credo di farcela…
lasciatemi qui… verrò più tardi - Minako si sedette per terra e iniziò a
sventolarsi con la mano molto freneticamente.
- Minako… ma ti ascolti quando parli?! - Rei esplose come un vulcano - non è
come andare al bar… siamo sulla Luna, non puoi andare e venire a tuo piacimento
-
Tutta la tensione accumulata
in quelle ore si sciolse immediatamente, e tutti risero di gusto. Era tutto
tornato come prima… proprio tutto.
- Sei sicura di farcela? - la
voce sempre premurosa di Mamoru, distolse le due dal litigio.
- Si… bè sono o non sono la
futura Regina della Terra? E poi siamo ancora sulla Luna, sono sicura che mi
aiuterà -
Usagi raccolse tutte le sue
energie, e con suo immenso stupore fu investita da un’onda di potere che mai
avrebbe pensato di poter incanalare.
- Che cosa vuole fare? -
chiese Minako ingenua.
La sua domanda,
apparentemente rimasta lì, non considerata, trovò presto una brillante
risposta… o meglio, una luminosa risposta.
Un’esplosione di luce li
avvolse e come un lampo sparì.
Lentamente tutti gli occhi si
riaprirono timorosi.
Usagi stava velocemente
riassorbendo quella luce, così contrastante con il cielo ancora scuro, anche se
la Luna splendeva meravigliosa… la Luna?!
- Siamo tornati! Ragazzi ce l’abbiamo fatta! - Minako aveva “miracolosamente”
riacquistato tutte le energie, ed ora se ne andava su e giù per il parco
saltellando ora dalle ragazze, ora dai Three Lights.
- Ehi Usako, ti senti bene? -
Mamoru sostenne saldamente Usagi, che sebbene fosse “
- Si… sto bene, mi sento solo
un po’ lo stomaco sotto sopra - disse tenendosi appunto una mano sulla parte
dolorante in questione.
- Bè, credo tu sia l’unica…
qui stiamo tutti bene… - Minako spalancò gli occhi - …a meno che… - le si avvicinò con fare circospetto senza mai staccare gli
occhi dal suo ventre - … bè… io credo di aver capito cos’è il tesoro che
custodisci… - iniziò a ridere furiosamente, prendendola per le mani e
scuotendole come a volersi congratulare per qualcosa… si, ma cosa???
Un attimo dopo anche Rei ebbe
la sua stessa reazione, e Makoto, e Ami, e via via
tutti quanti… Per una volta Minako aveva fatto centro… lo aveva sempre detto che
le fiction che guardava alla televisione le sarebbero
servite a qualcosa… prima o poi…
Usagi e Mamoru si fissavano a
bocca aperta… possibile che solo loro due non avevano la minima idea della
ragione di tutto quell’entusiasmo?
- Ehi ragazzi, perché non lo
spiegate anche a noi? Mamoru si sarebbe pentito presto di aver posto quella
domanda.
Minako, raggiante come non
mai, si avvicinò a lui e con il suo delicatissimo tatto fece il grande
annuncio, purtroppo prima che Rei potesse fermarla.
- Mamoru… diventerai padre! -
gli aveva sputato in faccia i fatti, nudi e crudi… le ginocchia cedettero,
mancando così alla loro principale funzione: sostenere il corpo.
Usagi, ancora imbambolata per
la rivelazione, lo guardò andar giù… non fece assolutamente niente, lo guardò e
basta.
Le ci volle un po’ per
realizzare l’entità della situazione… diventare madre… gli occhi le si riempirono di lacrime, per una volta avrebbe pianto di
gioia.
Mamoru, aiutato prontamente
da Seiya… e chi l’avrebbe mai detto… abbracciò la sua testolina buffa.
- Usako… sono così felice…
una figlia… finalmente… la nostra piccola Chibiusa - le si
inginocchiò davanti e incurante degli sguardi indiscreti degli altri le
baciò la pancia…
- Qui c’è mia figlia… ciao
piccolina, sono il tuo papà… - la baciò ancora, e ancora, mentre Usagi gli
accarezzava la testa… e piangeva come una fontana.
Per un attimo solo, la Luna
brillò più del solito. Anche lei, come custode della Principessa partecipava a
quel grande evento.
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Dietro l’angolo di una casa,
una ragazzina stava osservando la scena asciugandosi una lacrimuccia con un
dito.
- Bè, allora è così che mamma
e papà hanno scoperto del mio arrivo…- abbracciò più stretta la micina che
aveva con sé - forse potrei chiedere alla mamma di farmi restare qui… già…
sarebbe meraviglioso… forse… forse domani, adesso è ora che io torni a casa.
Ciao mamma, ciao papà - prima
di sparire in una nuvoletta rosa, si voltò ancora una volta ad osservare quella
coppia di giovani innamorati, che presto avrebbero affrontato la più grande di
tutte le battaglie: crescere un figlio.
Sorrise e silenziosamente
svanì.
Fine.
Evviva, la mia “Odissea” ha visto finalmente la parola
“fine”.
Spero di avervi emozionato. E spero di non avervi
deluso, ma ho creduto giusto inserire anche la piccolina che vede la scena da
lontano. E poi ho voluto inserire anche la mia ultima perla di saggezza nelle
ultime poche righe.
Ringrazio ancora tutti per il vostro sostegno e per
l’ultima volta ringrazierò ognuno di voi.
Mile
semplicementeme
Usagi89
v.carvelli
dolcebunny
Kirby
sailormoon81
merwen
blue1989
Cassandra14
miki90
Dragon85
Milena
valepigia
akane_val
princessangel
stella
sissy
Kiaretta
Hatori
Dany
Hachi91
Alla data di oggi 27/06/07 posso
contare ben 22 commentatrici… con 105 recensioni totali e in 1253 hanno letto
il primo capitolo…posso ritenermi pienamente soddisfatta.
Ma… non temete non vi abbandono… ho in mente il
seguito…
Per una volta niente mostri o demoni. La vita scorre
tranquilla… più o meno…ma che succede se per una qualche strana ragione (non so
ancora quale, ma mi inventerò qualcosa…) Mamoru e Usagi si scambiassero
i corpi?
Questa mia idea nasce dal fatto che troppo spesso le
persone dicono “ tu non puoi capire… sei una donna” oppure “ sei un uomo…e gli uomini
non le capiscono queste cose” o cose del genere.
Bene, cerchiamo di capirci di più allora. Voglio usare
i nostri eroi per fare un piccolo esperimento. Mamoru e Usagi avranno modo di
imparare a conoscersi di più, e soprattutto a capirsi di più, senza pregiudizi,
riconoscendo che poi tutto sommato non sono così diversi…
evidenze a parte…
Per ora vi mando un grosso bacio, ma… sentirete ancora
parlare di me.
Bacio Usa