Fragilità
Il resto dei compagni si
era preparato per tornare a casa. Murasakibara, la
testa chinata e nascosta dall’asciugamano, non accennava ad alzarsi dalla
panchina dello spogliatoio.
“Noi andiamo” annunciò il capitano, rivolto più a Himuro che al centro della loro squadra. “Ci pensi tu?” gli
chiese, facendo un cenno del capo in direzione di Atsushi.
“Certo” rispose Himuro,
mostrando poi un sorriso rassicurante.
Quando tutti furono usciti, si avvicinò al compagno
depresso. Rimase in piedi a pochi centimetri da lui. Murasakibara
stava mostrando tutta la sua fragilità ed era strano associare a quella specie
di fantoccio inanimato l’immagine del risoluto giocatore che aveva combattuto
come una bestia feroce per tutta la partita.
“Atsushi.” Nessuna risposta.
A stento si poteva percepire il lento movimento della schiena che si alzava ed
abbassava al ritmo del respiro. “Atsushi” ripeté e
questa volta gli prese il mento tra l’indice e il pollice e lo costrinse ad
alzare il capo.
Aveva smesso di piangere, ma i suoi occhi erano
ancora velati da una patina di lacrime. “È tutta colpa tua” disse in tono
neutro, quasi meccanico.
Tatsuya
non sembrò risentire dell’accusa. L’amico continuò il suo sfogo. “Se tu non
avessi insistito, ora non starei così. Mi sarei fermato molto prima.”
“E dimmi, saresti stato soddisfatto di te se avessi
gettato la spugna prima del fischio finale?”
Murasakibara
non rispose. Uno scintillio di colpevolezza gli attraversò gli occhi. Con uno
slancio fulmineo abbracciò il compagno. L’asciugamano che aveva tenuto in testa
alla stregua di un sudario gli scivolò all’indietro, adagiandosi sulle spalle.
Himuro
fu un po’ sorpreso da tanto improvviso affetto. Non era abituato a mostrare i
propri sentimenti con gesti plateali, ma in quel caso fece un’eccezione. Gli posò
la mano sui capelli e gli lisciò alcune ciocche facendole scivolare tra le
dita.
“Volevo farla pagare a Kagami
per averti fatto piangere” confessò Murasakibara.
Tatsuya
non poté fare a meno di sorridere felice: a volte la puerilità dell’amico era
quasi comica. Gli prese delicatamente il viso tra le mani a coppa. I loro
sguardi si incrociarono ancora una volta. Sotto l’occhio sinistro di Atsushi vi era ancora il livido che gli aveva procurato in
un impeto di rabbia. Gli sfiorò l’ematoma con l’indice e il medio. Le sue dita
avevano lo stesso tocco leggero delle zampe di una farfalla. “Mi spiace averti
colpito.” Si chinò e gli baciò la palpebra in segno di scuse.
Non aveva mai fatto trasparire così smaccatamente le
proprie emozioni e questa era una delle prime cose che Atsushi
aveva capito di lui. Di fatti, questi non riuscì a dissimulare la sorpresa
mista a meraviglia per quel bacio e non gli venne nulla di sensato da dire.
“Ora vai a casa e riposati” gli suggerì Himuro. “Io devo vedermi con una persona.”
“Kagami?”
Tatsuya
percepì una nota di gelosia nel modo in cui Atsushi
aveva pronunciato il cognome di Taiga. “Ci sentiamo domani” glissò la domanda.
Quando uscì, percepì distintamente sulla nuca lo
sguardo perplesso e sospettoso di Murasakibara.
E non poteva negare a sé stesso che tanto interesse
nei suoi confronti non gli dispiaceva affatto.
Note dell’autrice
Non
ho abbandonato le AoKise, assolutamente: loro
rimarranno il mio pair preferito di questo fandom ancora per molto (spero).
La
coppia MurasakibaraxHimuro mi stuzzicava già da un po’
ed è uno dei rari casi in cui una coppia yaoi non mi
ispira p0rn a tutta forza. Mi viene difficile pensare a loro in circostanze più
spinte, ma chissà che con un po’ di pratica non arrivi anche a tanto XD
Ho
deciso di iniziare questa raccolta di flashfic in
maniera molto free: vuol dire che non ci saranno aggiornamenti regolari, ma in
base a come mi viene. In ogni caso, ogni capitolo/flash sarà slegato l’uno dall’altro,
per cui non ci sarà una vera e propria trama. Al massimo gli episodi descritti
seguiranno una linea temporale, ma nulla di più.
Sono
molto, ma molto incerta sull’IC. Per precauzione ho scritto nell’introduzione
che c’è, ma cercherò di fare del mio meglio per limitarlo: in ogni caso mi
rimetto al vostro giudizio. Confrontare la propria visione dell’IC con altre
persone è una delle cose più stimolanti che ci possono essere in un fandom, a mio personale avviso.
Ho
già in mente un’altra scenetta, ma arriverà dopo Natale! Spero vi sia piaciuto
questo capitolo e sappiate che i commenti sono sempre molto graditi e attesi
con ansia *w*