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Autore: redseapearl    11/12/2012    4 recensioni
{Murasakibara Atsushi x Himuro Tatsuya}
Due personalità così diverse, quasi antitetiche, ma, proprio per questo, più vicine che mai.
Dal cap 1: “Volevo farla pagare a Kagami per averti fatto piangere” confessò Murasakibara.
Dal cap 2: “Ti ringrazio per il regalo, ma… io non ti voglio come fratello minore.”
Dal cap 3: “È la mia impressione o hai deciso di farteli crescere?”
Dal cap 4: “Murasakibara, dimmi che quella l’hai presa dal mucchio di lettere indirizzate a Himuro!”
Dal cap 5: “Consideralo come il gran premio finale.”
Dal cap 6: Decise, quindi, di passare ai fatti: se Tatsuya non voleva svelargli il suo segreto, allora lo avrebbe scoperto da solo.
Dal cap 7: “Atsushi, questo non è molto virile, sai?”
Dal cap 8: “Torta al limone. È la tua preferita, no?”
Dal cap 9: “Chiudi gli occhi e apri la bocca” sussurrò Tatsuya, nascondendo qualcosa dietro la schiena nuda. (ATTENZIONE: Ultimo Capitolo! Rating ARANCIONE!)
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Atsushi Murasakibara, Tatsuya Himuro
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Fragilità

 

 

Il resto dei compagni si era preparato per tornare a casa. Murasakibara, la testa chinata e nascosta dall’asciugamano, non accennava ad alzarsi dalla panchina dello spogliatoio.

“Noi andiamo” annunciò il capitano, rivolto più a Himuro che al centro della loro squadra. “Ci pensi tu?” gli chiese, facendo un cenno del capo in direzione di Atsushi.

“Certo” rispose Himuro, mostrando poi un sorriso rassicurante.

Quando tutti furono usciti, si avvicinò al compagno depresso. Rimase in piedi a pochi centimetri da lui. Murasakibara stava mostrando tutta la sua fragilità ed era strano associare a quella specie di fantoccio inanimato l’immagine del risoluto giocatore che aveva combattuto come una bestia feroce per tutta la partita.

Atsushi.” Nessuna risposta. A stento si poteva percepire il lento movimento della schiena che si alzava ed abbassava al ritmo del respiro. “Atsushi” ripeté e questa volta gli prese il mento tra l’indice e il pollice e lo costrinse ad alzare il capo.

Aveva smesso di piangere, ma i suoi occhi erano ancora velati da una patina di lacrime. “È tutta colpa tua” disse in tono neutro, quasi meccanico.

Tatsuya non sembrò risentire dell’accusa. L’amico continuò il suo sfogo. “Se tu non avessi insistito, ora non starei così. Mi sarei fermato molto prima.”

“E dimmi, saresti stato soddisfatto di te se avessi gettato la spugna prima del fischio finale?”

Murasakibara non rispose. Uno scintillio di colpevolezza gli attraversò gli occhi. Con uno slancio fulmineo abbracciò il compagno. L’asciugamano che aveva tenuto in testa alla stregua di un sudario gli scivolò all’indietro, adagiandosi sulle spalle.

Himuro fu un po’ sorpreso da tanto improvviso affetto. Non era abituato a mostrare i propri sentimenti con gesti plateali, ma in quel caso fece un’eccezione. Gli posò la mano sui capelli e gli lisciò alcune ciocche facendole scivolare tra le dita.

“Volevo farla pagare a Kagami per averti fatto piangere” confessò Murasakibara.

Tatsuya non poté fare a meno di sorridere felice: a volte la puerilità dell’amico era quasi comica. Gli prese delicatamente il viso tra le mani a coppa. I loro sguardi si incrociarono ancora una volta. Sotto l’occhio sinistro di Atsushi vi era ancora il livido che gli aveva procurato in un impeto di rabbia. Gli sfiorò l’ematoma con l’indice e il medio. Le sue dita avevano lo stesso tocco leggero delle zampe di una farfalla. “Mi spiace averti colpito.” Si chinò e gli baciò la palpebra in segno di scuse.

Non aveva mai fatto trasparire così smaccatamente le proprie emozioni e questa era una delle prime cose che Atsushi aveva capito di lui. Di fatti, questi non riuscì a dissimulare la sorpresa mista a meraviglia per quel bacio e non gli venne nulla di sensato da dire.

“Ora vai a casa e riposati” gli suggerì Himuro. “Io devo vedermi con una persona.”

Kagami?”

Tatsuya percepì una nota di gelosia nel modo in cui Atsushi aveva pronunciato il cognome di Taiga. “Ci sentiamo domani” glissò la domanda.

Quando uscì, percepì distintamente sulla nuca lo sguardo perplesso e sospettoso di Murasakibara.

E non poteva negare a sé stesso che tanto interesse nei suoi confronti non gli dispiaceva affatto.

 

 

 

 

Note dell’autrice

Non ho abbandonato le AoKise, assolutamente: loro rimarranno il mio pair preferito di questo fandom ancora per molto (spero).

La coppia MurasakibaraxHimuro mi stuzzicava già da un po’ ed è uno dei rari casi in cui una coppia yaoi non mi ispira p0rn a tutta forza. Mi viene difficile pensare a loro in circostanze più spinte, ma chissà che con un po’ di pratica non arrivi anche a tanto XD

Ho deciso di iniziare questa raccolta di flashfic in maniera molto free: vuol dire che non ci saranno aggiornamenti regolari, ma in base a come mi viene. In ogni caso, ogni capitolo/flash sarà slegato l’uno dall’altro, per cui non ci sarà una vera e propria trama. Al massimo gli episodi descritti seguiranno una linea temporale, ma nulla di più.

Sono molto, ma molto incerta sull’IC. Per precauzione ho scritto nell’introduzione che c’è, ma cercherò di fare del mio meglio per limitarlo: in ogni caso mi rimetto al vostro giudizio. Confrontare la propria visione dell’IC con altre persone è una delle cose più stimolanti che ci possono essere in un fandom, a mio personale avviso.

Ho già in mente un’altra scenetta, ma arriverà dopo Natale! Spero vi sia piaciuto questo capitolo e sappiate che i commenti sono sempre molto graditi e attesi con ansia *w*

   
 
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