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Autore: Sheiinja    12/12/2012    3 recensioni
"Si trovava a Brooklyn, steso nella camere da letto di Magnus, era la prima volta che si svegliava in quella stanza sentendosi ufficialmente il ragazzo del Sommo Stregone."
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Background
Autore: Sheiinja http://sheiinja.deviantart.com/gallery/#/d4j34a9
Traduzione: Andy2412

Quando Alec aprì gli occhi vide, con suo grande disappunto, lo spazio vuoto accanto a lui.  Sospirando, richiuse gli occhi. Il sole cercava di farsi strada attraverso le tende arcobaleno, per riempire la camera da letto di luce e calore, si sentiva il traffico giù in strada ma non era fastidioso. Si trovava a Brooklyn, steso nella camere da letto di Magnus, era la prima volta che si svegliava in quella stanza sentendosi ufficialmente il ragazzo del Sommo Stregone. Aveva già dormito lì prima, quando aveva sostituito Jace  affinché potesse andare alla Corte Seelie , ma era stato svegliato da una terribile chiamata,  in cui Jace diceva di aver bisogno di sangue. Per non parlare poi dell’umore di Magnus dopo quella telefonata. Poi, poco dopo la sconfitta di Valentine, Magnus lo aveva invitato ad andare in vacanza con lui, dove avevano dormito insieme negli hotel. Era una sensazione fantastica semplicemente starsene lì nel letto caldo a respirare  il profumo di Magnus, sperando che la porta si aprisse, che entrasse il suo ragazzo per poi restarsene tutto il giorno lì insieme, dimenticando tutti i doveri che lo aspettavano fuori dall’appartamento.
Purtroppo, questo non sarebbe successo.
Con un altro sospiro Alec afferrò la sveglia, notando che erano già le otto passate. Sgranò gli occhi, incredulo. La sveglia avrebbe dovuto suonare alle sei in punto, oppure, qualche volta, quando era particolarmente pigro, anche alle sei e mezza ma non avrebbe mai dovuto permettere allo Shadowhunter di dormire così a lungo. Butto le coperte da un lato e immediatamente la stanza divenne stranamente fredda, regalando ad Alec un leggero brivido. Seduto sul bordo del letto si stiracchiò e sbadigliò per poi , finalmente, alzarsi. Riconobbe Chairman Meow che dormiva nella maglietta che Magnus aveva indossato il giorno prima e che ora giaceva disordinatamente sul pavimento. Prima di andare in bagno Alec volle rifare il letto ,anche se Magnus non capiva mai perché lo dovesse fare. Le uniche persone che vedevano il casino nella sua stanza erano lo stregone stesso e il suo ragazzo, che ne erano direttamente responsabili. Mentre negli hotel c’era lo staff per quelle cose, ma nonostante ciò Alec sentiva di doverlo fare lo stesso. Quando cominciò a piegare le coperte , notò sul lato di Magnus un piccolo foglietto rosa e uno bianco un po’ più grande.  Alec , accigliato , prese il biglietto rosa e vi trovò un messaggio.
 
“ Carissimo Alec” diceva “ Mi dispiace così tanto di averti lasciato così presto ma, sfortunatamente, ho degli stupidi clienti  che mi chiamano alle quattro del mattino, stavo per svegliarti ma avevo questa faccia… come avrei potuto svegliarti quando avevi un’espressione simile?”
 
Perplesso, rilesse il biglietto. Di cosa stava parlando? Ma quando si ricordò l’altro pezzo di carta , lo prese in mano dubbioso e non volle credere a ciò che c’era sopra. Era una sua foto , aveva gli occhi chiusi e un’espressione rilassata, la testa appoggiata ai cuscini gialli, e le spalle coperte da una coperta dello stesso colore. Aveva un’aria serena.
Ma il punto era che Magnus lo aveva fotografato mentre dormiva.  Non gli piaceva molto quel pensiero. Lo faceva spesso? Si chiese Alec ,per un momento,  poi scosse la testa e finì di fare il letto. Appoggiò il messaggio e la foto sul comodino ; stava per andare a farsi la doccia, quando notò un altro biglietto rosa, questa volta attaccato a un cassetto.
 
“ Spero tu non abbia intenzione di rimetterti i vestiti di ieri. Puzzano.”
 
A che gioco stava giocando Magnus?
 
“Qui ce n’è qualcuno. Sai che ti preferisco nudo.”
 
Arrossendo leggermente, Alec esaminò i vestiti. C’erano diverse paia di jeans e felpe di diversi colori scuri. Trovo perfino qualcosa in verde acido , che tolse senza esitazione. Un altro pigro tentativo di cambiare il suo guardaroba. Sorridendo, prese qualche vestito e si diresse verso il bagno, lasciando la porta della camera da letto socchiusa così che il gatto non restasse intrappolato dentro. In bagno trovò un altro biglietto sullo specchio. Diceva “ non è semplicemente adorabile il secondo spazzolino?” oltre allo spazzolino giallo di Magnus, ce n’era uno blu che Alec non aveva mai visto prima. Lo prese, insieme al dentifricio al quale Alec doveva ancora abituarsi perché sapeva di frutta, caramelle e zucchero. Secondo lui, al massimo, l’unico sapore che un dentifricio avrebbe dovuto avere era menta piperita.
In qualche modo tutti i biglietti resero il ragazzo molto felice, rafforzando ancora di più l’amore, perché sentiva che trovarsi lì era la cosa giusta e Magnus gli stava dimostrando che era il benvenuto. All’inizio avevano avuto problemi e Alec era confuso riguardo tutti i suoi sentimenti per Jace e per lo stregone , ma erano riusciti a superarli, separando le loro emozioni e alla fine si erano trovati.
Infilandosi nella doccia, lo Shadowhunter fu molto sorpreso di non trovare un altro biglietto rosa che gli dicesse quale bagnoschiuma avrebbe dovuto usare.
 
Dopo la doccia, andò in cucina, indossando jeans e maglietta nera; trovò la tavola piena di ottimo cibo, sistemato con amore, che sembrava troppo buono per essere mangiato. Il bigliettino rosa gli augurava “ Bon Appétit.” e riconoscente  Alec iniziò a mangiare. Quando la sua tazza di caffè fu mezza vuota, il giovane sentì il rumore delle chiavi nella serratura  che annunciavano il ritorno del suo ragazzo. Felice , si alzò, con la tazza in mano, e si diresse verso il soggiorno, dove Magnus si stava togliendo gli stivali. Indossava una giacca marrone scuro, sotto una  maglia sulla quale qualcuno sembrava aver disegnato della nebbia rossa, i suoi pantaloni erano di pelle nera. I suoi capelli scuri non erano a punta e coperti di glitter, sulle labbra aveva solo un leggero gloss, segno che non aveva avuto molto tempo per prepararsi quella notte. Quando vide Alec, sorrise, “ Buongiorno,dolcezza.” lo salutò attraversando la stanza “ trovato i miei messaggi?”
“ Beh, erano spaventosamente rosa.” Rispose Alec sollevando le sopracciglia.
“ Che ne dici di appariscenti invece che terribili? “suggerì lo stregone, che ora era di fronte al suo ragazzo e lo stava baciando delicatamente sulle labbra. Rispondendo al bacio, Alec poté sentire il sapore di lucidalabbra alla fragola e le mani di Magnus scendere sui suoi fianchi.
“ Non hai avuto molto tempo stanotte , quindi come hai fatto a preparare tutti quei bigliettini?”
Volle sapere Alec tra un bacio e l’altro.
“ Ho sempre tempo per te” rispose lo stregone con facilità. “ Inoltre, possiedo un’ottima capacità di gestire il tempo.”
“Oh, conosco la tua gestione del tempo. Sembra che tu abbia fatto qualcos’altro prima di andare al lavoro.”
“Non so di cosa tu stia parlando” confessò Magnus, unendo di nuovo le loro labbra, ma prima che potesse approfondire il bacio, Alec lo spinse via, guardando in quegli interrogativi occhi da gatto.
“Sono arrabbiato con te , sai.” disse.
L’espressione dello stregone cambiò, preso in contropiede. Ovviamente, non se l’era aspettato, lo sguardo a metà tra il perplesso e il preoccupato. Allontanandosi da lui, Alec bevve un sorso del suo caffè, gli occhi di Magnus lo seguivano, senza voltarsi disse: “ Non mi piace affatto il pensiero che tu mi fotografi mentre dormo.”
Il seguente sospiro di Magnus era pieno di sollievo e terminò in una leggera risatina.
“Intendi quell’adorabile foto di te.” afferma, tirando fuori il suo cellulare. “Guarda, è il mio sfondo.”
“Cosa?!” Alec si voltò lanciando uno sguardo sconvolto al telefono, poi guardò il volto sorridente davanti a sé, sentendo il proprio diventare rosso.
“ Quando non sei con me voglio avere qualcosa di adorabile da guardare.” spiegò Magnus.
“ Ma deve proprio essere lo sfondo del tuo cellulare?”
“ Perché no?”Magnus guardò di nuovo il suo schermo. “ Sono l’unico che può metterci le mani.”
“ Ma anche a te non piace essere fotografato di nascosto.”
“Solo in momenti particolarmente imbarazzanti. E non mi hai visto ubriaco, non ancora.”
“Ma …”
“Qual è il problema, tesoro? Il tuo sfondo siamo noi due davanti alla Tour Eiffel.”
Arrossendo ancora, Alec tornò in cucina senza dire una parola, il che attirò l’attenzione di Magnus.
“ E’ il tuo sfondo, non è vero?”
“Sì, certo.” rispose Alec, tornando a riempirsi la tazza. Magnus si fermò sulla porta, guardandolo con gli occhi socchiusi, sapendo che il suo ragazzo non era onesto con lui.
Da dietro, avvolse le braccia attorno al ragazzo, affondando il viso nel suo collo, lasciando lentamente scivolare le mai lungo il corpo di Alec, trovando finalmente le tasche dei pantaloni. Fingendo di cercarvi qualcosa, lasciò muovere le lunghe dita dentro alle tasche, facendo venire la pelle d’oca allo Shadowhunter.
“ Cosa stai cercando esattamente lì sotto?” chiese, confuso dall’insolito movimento delle mani.
“Niente in particolare.” sussurrò Magnus all’orecchio del suo ragazzo, il suo respiro caldo fece rabbrividire Alec. Poi all’improvviso, lasciò la presa sul suo ragazzo e corse in camera da letto, lasciandosi dietro un Alec perplesso.
“No, no, no, aspetta !” urlò, rincorrendo lo stregone. Quando entrò in camera, vide Magnus ,steso di traverso sul letto, afferrare il cellulare dal comodino di Alec e stava per aprirlo quando all’improvviso avvertì il peso del ragazzo su di sé. Alec stava tentando con tutte le sue forze di liberare il suo telefono dalla presa di Magnus, ma lui si allungò così tanto, che, dalla sua posizione, lo Shadowhunter non riuscì a prenderlo.
“Non così, dolcezza.” disse Magnus, rotolando su un fianco e facendo stendere Alec sulla schiena, il braccio ancora steso in fuori. Ora era sdraiato sullo Shadowhunter, guardandolo direttamente in quegli
occhi blu, leggendovi sconforto.
“ Qualcosa che non dovrei vedere, eh?”mormorò beffardo.  Quando stava per alzarsi e finalmente guardare il telefono, Alec afferrò il volto di Magnus con entrambe le mani, premendo le labbra contro le sue. Colto di sorpresa, spalancò gli occhi, emettendo un suono profondo con la gola che non si era mai sentito fare prima. Alec aveva chiuso gli occhi, le guance arrossate e stava baciando Magnus nel modo più delizioso, schiudendo le labbra e gemendo intensamente. Quando lasciò andare, Magnus dovette resistere al forte impulso di arrivare in seconda base, ma vinse la curiosità e si mise a sedere, proprio sopra ad Alec, con il cellulare in mano.
L’espressione completamente shockata sul viso di Alec  lo fece sorridere.
“ Bel tentativo, Alexander.” Mentre  il telefonino veniva aperto, lo Shadowhunter fece un ultimo debole tentativo di prenderglielo, ma venne saldamente spinto giù dal suo ragazzo.
Il telefono si illuminò e Magnus osservò il display , sollevando le sopracciglia.
“ Tu …” sibilò, lanciando al ragazzo, che adesso stava arrossendo, uno sguardo pieno di incredulità.
“ Per questo sarai punito in molti modi.”esclamò, abbassandosi di nuovo per baciare Alec intensamente.
Il cellulare gli scivolò di mano, rotolando giù per le coperte e cadendo aperto sul pavimento.
Lo schermo mostrava la faccia addormentata di Magnus Bane.


Nota della traduttrice: Salve a tutti! Questa è la prima storia che traduco e posto su EFP e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, e soprattutto se ho fatto degli errori, dato che non sono un genio della punteggiatura. Mi preoccuperò di riferire all'autrice le eventuali recensioni per farle sapere cosa ne pensate :) Spero che la storia vi sia piaciuta! 
  
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