Allenatori sotto il Vischio

Immagine di: ~maxinethebean su deviantART

Tempo di Natale...

Avendo promesso alla madre di trascorrere assieme sia la Vigilia che la notte di Capodanno, Ash e compagni hanno preso dunque il primo treno per Pallet Town. Appena arrivati, vedendo il professor Oak e Mr. Mime impegnati a dare una mano alla signora Ketchum con gli addobbi, rimasero tutti un po' sorpresi.

- Pro... Professore ?!? - esclamò Ash, sgranando tanto d'occhi.
- Oh, ciao Ash - rispose l'altro con noncuranza. - Bentornato! Come stai, è andato bene il viaggio?
- Abbiamo avuto un po' di problemi con la neve - spiegò Brock. - Il supertreno ha dovuto fare un paio di soste ma il mio Onix si è rivelato un ottimo spalatore...
- Ah, non faccio fatica a crederlo - sorrise Oak con una smorfia. - Delia venga, è tornato suo figlio!

Subito la signora Ketchum emerse dalla cucina, col grembiule e il volto leggermente macchiati di salse e salsine varie, e si precipitò ad abbracciare il figlio come se questi fosse un disperso di guerra appena ritrovato.

- Finalmente - esclamò commossa, quasi soffocandolo. - Non ci speravo quasi più!
- Dai, mamma - fece Ash imbarazzato. - Te lo avevo promesso, no?
- Sì, è vero, scusa - annuì lei, tirando su con il naso e asciugandosi gli occhi con la mano. - Ma venite, sedetevi pure, vado a prepararvi qualcosa di caldo da bere!

Senza farselo ripetere, i tre giovani allenatori e Pikachu si accomodarono attorno al grande tavolo del soggiorno. La signora Ketchum servì loro delle tazze di cioccolata bollente e, tra una chiacchiera e l'altra, si informò su quello che il figlio aveva combinato a zonzo negli ultimi mesi. Anche il professor Oak sembrava curioso, dal momento che le nuove catture di Ash giungevano al suo laboratorio assai di rado.

- Ditemi - fece la signora Ketchum, rivolgendosi a Misty e a Brock. - Per caso, mio figlio vi ha dato delle noie? Spero proprio che non vi sia di peso badare a lui, con tutto quello che avete da fare...

Per poco Ash non rischiò di strozzarsi, con la cioccolata che gli andò di traverso.

- MAMMA - esclamò il ragazzo con il viso paonazzo dalla vergogna. - Si può sapere che razza di domande fai ?!?
- Che vuole che le dica, signora - rispose Misty, sollevando le mani con rassegnazione. - Effettivamente è un po' una testa dura ma, con pazienza e tolleranza, per fortuna ci si abitua a tutto!
- Misty, ti ci metti anche tu ?!?
- Spero tu abbia perso almeno il vizio di dormire in continuazione - sottolineò il professor Oak, sollevando l'indice. - Ricordo che era veramente straziante, quando ti mettevi a russare sul banco durante le lezioni...
- Dovrebbe sentirlo la notte - mormorò Brock con una smorfia fin troppo eloquente. - Un branco di Tauros infuriati farebbe meno rumore!
- Per non parlare poi di come si abbuffa a tavola - aggiunse Misty impietosa. - E' più ingordo lui di uno Snorlax appena sveglio!
- Oh, Ash - gemette la signora Ketchum. - Sei sempre il solito!

Il povero Ash chinò il capo mestamente, stringendosi nelle spalle, dato che l'argomento della conversazione non era esattamente quello che si aspettava. Tutti a criticarlo per i suoi difetti, sua madre per prima... Che bel Natale da trascorrere, in compagnia di simili commenti.

- Pika-Pika !!!

Fortuna che Pikachu riusciva sempre a tirarlo su di morale.
Pieno di difetti o no, Ash era il suo allenatore e il suo più caro amico.
Bastava uno sguardo del piccolo topino elettrico, quando tutto il mondo sembrava essergli avverso, perché Ash ritrovasse in fretta tutto il suo buonumore.

- Grazie, Pikachu - mormorò il giovane con un sorriso.

Quella sera, dopo che anche Gary Oak si unì alla compagnia, Ash si dimostrò alquanto riluttante nell'accettare la sua presenza.
Tuttavia la magia natalizia era in grado di fare miracoli.
Nonostante le solite due o tre battutine aspre di Gary nei suoi confronti, Ash era comunque sinceramente contento di vedere anche lui. La loro rivalità era storica, come la passione per i Pokémon o il sogno reciproco di diventare entrambi Maestri Allenatori. Niente di strano dunque che, in un'atmosfera come quella, anche i più agguerriti e acerrimi nemici riescano per una volta a mettere da parte le ostilità.

- Buon Natale, caro "fallito cronico" Ash!
- Buon Natale a te, carissimo "rompiscatole" Gary!

Entrambi si diedero la mano e, malgrado le espressioni, era più che evidente il tono sarcastico delle loro voci.
Poco dopo la mamma di Ash informò gli ospiti che la cena era pronta e, sedendosi tutti a tavola ( pokémon compresi ), la festa entrò nel vivo: con gioia, risate, canti e allegria...
La parte più divertente della serata, e non solo, fu senza dubbio il momento in cui al professor Oak venne in mente di "deliziare" i presenti con una canzone di quando era giovane... anche se forse, secondo l'opinione di Brock, era assai probabile che una delle cause dell'estinzione di certe specie di Pokémon fosse dovuta proprio a grida disumane del tutto identiche a quelle.
Il brindisi tra Ash e Gary fu un evento a dir poco storico, ma anche molto sentito e applaudito da tutti.
Ad un tratto Brock, guardando sopra Ash e Misty, non poté fare a meno di sorridere per la singolare coincidenza. I due amici infatti, seduti uno di fianco all'altra, non se ne erano minimamente accorti... tuttavia quel bel rametto di vischio era proprio all'altezza delle loro teste.

- Ragazzi - esclamò divertito, sollevando il calice dello spumante. - Credo proprio che qui qualcuno abbia scelto il posto migliore, per rispettare una delle più antiche usanze natalizie...
- Mhm ?!? - fecero Ash e Misty perplessi.

Subito però gli altri commensali si avvidero di ciò che intendeva Brock e, sollevando tutti il bicchiere nello stesso momento, dissero la classica parolina di rito.

- BA-CIO !!!
- BA-CIO !!!
- BA-CIO !!!

Sia Ash che Misty arrossirono entrambi in volto come due peperoni.
Purtroppo non c'era modo di evitarlo e, in mancanza di una giustificazione più che valida, l'usanza andava rispettata.
Il giovane allenatore e la giovane allenatrice di Pokémon d'acqua si guardarono dunque negli occhi, in preda ad un fortissimo quanto comprensibile imbarazzo, ma non era certo facile con tutti quegli sguardi puntati addosso.
Ash deglutì.
Le guance di Misty erano più rosse dei suoi capelli color carota.
Piccoli e lunghi attimi di esitazione ancora, nell'accostare reciprocamente il volto l'uno all'altra, ma tutto scomparve nel momento stesso in cui avvertirono quel leggerissimo tepore sulla punta delle labbra...
Un applauso gigantesco risuonò nelle loro orecchie.
Misty aveva gli occhi sbarrati, pensando che si trattasse di un'allucinazione, ma la sensazione di quel bacio era reale quanto la presenza di Ash accanto a lei.
I due rimasero così per qualche istante, dimenticandosi completamente di tutto il resto, dopodiché Ash si tirò appena un po' indietro e le rivolse un sorriso dei più affettuosi.

- Buon Natale, Misty!

Anche Misty sorrise.
Nonostante il suo essere imbranato, pigro, pasticcione e confusionario, Ash era comunque un ragazzo dal cuore d'oro.
Ed era questo che le piaceva enormemente di lui.

- Buon Natale anche a te, Ash!

FINE